Sicilia - situazione del mercato immobiliare

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marco---
00venerdì 8 agosto 2008 13:26
Fonte: Giornale di Sicilia - Caltanissetta - 07/08/2008

Crisi nera per il comparto immobiliare. "Qui nessuno vuole più comprare casa"

AFFARI A PICCO. Il settore fa registrare in città una flessione pari al 20 per cento. Situazione analoga nel resto della provincia. Tuttobene della Fiaip: "Le cause principale caro-euro e interessi alle stelle"

E' crisi profonda per il mercato immobiliare...

Un linguaggio che non da adito a dubbi.

Marco
vulcanina
00domenica 26 ottobre 2008 12:27

Il Sud piange e dovrà ancora farlo; Il Sud ha seguito a ruota l'onda anomala del resto d'Italia, pur mantendendo bassa la produttività e con minimi storici, destinati a subire flessioni ancora maggiori, nel settore occupazionale. Eppure in alcune città, certamente nelle più densamente abitate, i prezzi del mattone si sono direttamente confrontati con le realtà dei grossi centri urbani del Centro e del Nord Italia, senza peraltro sfigurare. E ora,con la crisi che sta esplodendo o meglio implodendo, le discrepanze sono schizzate producendo un clima di attesa snervante. Ci si chiede oggi che significa parlare di un domani se non si prenderanno provvedimenti immediati, o quantomeno se, almeno certi mercati non verranno incontro alle esigenze reali della gente. Vogliamo vivere in CASE dignitose e non doverle pagare con decenni di annualità di un lavoro che non è nemmeno certo (quando c'è ). Un adeguamento del valore rapportato alle possibilità economiche , non è auspicabile e non è giusto?
Si vendono seminterrati inabitali, a prezzi scandalosi. Case con ingresso e cucinotto al primo piano e secondo piano mansardato, ovvero soffitti alti 1.90/ 2.0 mt,immessi sul mercato a prezzi furto.
P.S.Sono testimone di aumenti dell'ordine del 1000 per mille registrati dal 2000 ad oggi di queste tipologie abitative.
Considerando che spesso non esiste impianto di riscaldamento, impianto elettrico a norma, per evitare di dire che spesso sono fatiscenti.

E poi, di contro, troviamo palazzi storici, un tempo snobbati e svenduti che oggi si sono rivalutati anch'essi del 1000%

E ancora case dignitose, da restaurare in parte, di circa 100 mq con richieste da 500/600 mila euro se situate in zone semicentrali. Le vendite ci sono state, ma penso che molti abbiano usato il mercato per comprare, vendere e ricomprare, pensando che il palloncino potesse continuare a gonfiarsi. L'ultimo anello della catena si è spezzato. Vorrei sapere perchè gli agenti immobiliare pensino che sia un male? Per l'economia del paese ( quella del settore ) o per milioni di persone che dovrebbero vivere una vita...insomma una vita!

La città in questione è Catania.

Bencobenco, infatti spesso era un dato in difetto
bencobenco
00domenica 26 ottobre 2008 14:36
Re: Togliamo l'ancora e disincagliamo le isole
vulcanina, 26/10/2008 12.27:

Il sud piange e dovrà ancora farlo; ha seguito a ruota l'onda anomala del resto d'Italia. In alcune città, le più abitate, i prezzi del mattone si sono direttamente confrontate con realtà dei grossi centri urbani del centro e nord italia, senza peraltro sfigurare. E ora,con la crisi che sta esplodendo o meglio implodendo, le discrepanze sono maggiori. Sono testimone di aumenti dell'ordine del 500% registrati dal 2000 ad oggi.





500% mi sembra esagerato
Quanto più immotivatamente sono saliti tanto più tragica sarà la caduta


bencobenco
00domenica 26 ottobre 2008 14:39
Re: Togliamo l'ancora e disincagliamo le isole
vulcanina, 26/10/2008 12.27:

Il sud piange e dovrà ancora farlo; ha seguito a ruota l'onda anomala del resto d'Italia. In alcune città, le più abitate, i prezzi del mattone si sono direttamente confrontate con realtà dei grossi centri urbani del centro e nord italia, senza peraltro sfigurare. E ora,con la crisi che sta esplodendo o meglio implodendo, le discrepanze sono maggiori. Sono testimone di aumenti dell'ordine del 500% registrati dal 2000 ad oggi.



a naso scrivi da catania "gioia"
non conosco la tua realtà ma preparati ad un botto fragorosissimo


vulcanina
00domenica 26 ottobre 2008 14:42
Re: Re: Togliamo l'ancora e disincagliamo le isole
bencobenco, 26/10/2008 14.39:



a naso scrivi da catania "gioia"
non conosco la tua realtà ma preparati ad un botto fragorosissimo





era così facile indovinare ?




bencobenco
00domenica 26 ottobre 2008 14:44
Re: Re: Re: Togliamo l'ancora e disincagliamo le isole
vulcanina, 26/10/2008 14.42:



era così facile indovinare ?







devo dirti che ciò pensato un attimo [SM=g7560]



giulioc2
00domenica 26 ottobre 2008 15:55
minchia puru i siciliani aprunu l'occhi!
[SM=g7576]
dgambera
00lunedì 27 ottobre 2008 12:21
Re:
giulioc2, 26/10/2008 15.55:

minchia puru i siciliani aprunu l'occhi!
[SM=g7576]




E sù fanu finisci brutta stavota.

(sylvestro)
00sabato 1 maggio 2010 18:37
Venezia (Fiaip): «A Castellammare del golfo gli oneri di manutenzione di una seconda casa inibiscono la domanda, anche dall'estero»

Il B&B sostituisce l'affitto stagionale

Domanda in calo del 15% rispetto all'anno scorso e prezzi fermi. È la situazione del mercato delle compravendite di abitazioni per le vacanze sull'area costiera di Marsala. Nella cittadina celebre nella storia del risorgimento per lo sbarco della spedizione dei Mille, le zone più ricercate (sebbene caotiche) durante il periodo estivo sono quelle punteggiate dai lidi che si susseguono sul litorale in direzione di Mazara del Vallo: dalla contrada Bérbaro alla fascia di stazioni balneari distribuite sul lungomare Signorino. «In queste zone il prezzo per una villetta ristrutturata varia da 2mila a 2.500 euro al mq mentre per la stessa tipologia di immobili da ristrutturare la fascia dei prezzi va dai 1.500 ai 2mila euro al metro», dice il presidente provinciale della Fiaip, Claudio Gandolfo. I valori si abbassano nell'area antistante la splendida laguna dello Stagnone, dove c'è l'isola di Mozia, la più importante colonia fenicia della Sicilia. «Si tratta di un'area meno richiesta per via dei pochi servizi, appetita soltanto dagli amanti della tranquillità, aggiunge Gandolfo. I prezzi al metro per le ville ristrutturate in questo territorio non superano in genere i 1.500 euro/mq e toccano i 2mila euro per le case all'interno della Riserva». Mercato in contrazione anche a Mazara del Vallo, dove secondo Vincenzo Di Gaetano, responsabile dell'agenzia Laguna Blu, «il calo dei prezzi quest'anno è nell'ordine del 30% rispetto al 2008 e l'offerta fa registrare un esubero di immobili del 20%». Nella cittadina sede della marineria più grande del Mediterraneo, una villetta al mare di recente costruzione costa intorno ai 1.200 euro al metro. Stesso trend lungo i centri marinari della costa tirrenica trapanese. Soprattutto a Castellammare del Golfo, dove, malgrado l'appeal della zona, situata a breve distanza anche dalla riserva dello Zingaro, «gli oneri di manutenzione di una seconda casa inibiscono la domanda, anche da parte di potenziali investitori stranieri», sostiene Gisella Venezia, delegata provinciale Fiaip per il settore turistico. Proprio i clienti che arrivano dall'estero (soprattutto tedeschi, francesi e, ultimamente, svedesi) «cercano soluzioni immobiliari già ristrutturate, ma di piccole dimensioni, adatte a brevi fughe di relax». In quest'area le zone costiere più gettonate sono Guidaloca e il borgo di Scopello, con quotazioni al metro quadrato che vanno rispettivamente da 1.200 a 3mila euro/mq e da 2mila a 4mila euro. Ma tira molto anche il centro storico di Castellammare: «Per un buon ristrutturato si spendono sui 1.800-2mila euro al metro», dice Vito Caleca della Elimi immobiliare. Stallo anche sul fronte delle locazioni. Una situazione che specie per il capoluogo è legata al proliferare di bed & breakfast. «Nel centro storico di Trapani, il costo mensile di un appartamento da 4-5 posti a giugno si attesta attorno ai 1.300 euro mentre per agosto la spesa cresce fino a 2mila euro» dice Francesca Campo delegata provinciale per il settore estero della Fiaip. Il calo degli affitti è stato pesante a Marsala: circa il 50% di richieste in meno negli ultimi due anni. A. Schem. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabato 01 Maggio 2010
(sylvestro)
00mercoledì 26 maggio 2010 12:03
“Casa a mare”: mercato in calo e prezzi al ribasso in Sicilia
di Massimo Mobilia


L’immobiliare della seconda casa soffre la crisi. In Italia prezzi dei canoni estivi in calo del 2,2%. Resiste la richiesta di casa alle Isole Eolie. Nel siracusano si affitta poco

PALERMO – Il mercato immobiliare continua a soffrire la crisi, soprattutto per quanto riguarda la seconda casa “al mare”. Secondo alcune rilevazioni fatte dalla Gabetti, su scala nazionale, la diminuzione dei prezzi è stata del 4,7% su base annua, con i canoni di locazione estivi calati del 2,2%. Il trend di flessione dei prezzi si è comunque attenuato rispetto al 2009 quando la diminuzione era stata del 7,1%.

Andando a guardare il costo delle case a mare in Sicilia, si registrano differenze tra alcune delle località turistiche più gettonate. In particolare, sembra tutto sommato in salute il mercato nelle Isole Eolie, dove la disponibilità di spesa media per Vulcano e Lipari è fra i 200 e i 300 mila euro, ma oltre tale soglia gli immobili proposti rimangono invenduti. I potenziali acquirenti, spesso giovani coppie, ricercano poche stanze nelle tipiche case eoliane, quelle con i caratteristici terrazzi coperti di canne e travi in legno, con vista mare. Per questa tipologia di immobili, i tempi di vendita possono raggiungere anche 8 mesi, ma ci sono, invece, maggiori difficoltà per la vendita di case più spaziose.

Le isole più gettonate sono comunque Salina, Panarea e Stromboli, mete di un turismo più raffinato e internazionale, dove i prezzi sono in aumento. A Salina, ad esempio, i proprietari cercano tranquillità, e vi si recano nei mesi di giugno, luglio e settembre.

Da evidenziare comunque che, da quando le Eolie sono diventate patrimonio dell’Unesco, non si è potuto più costruire, ma mentre a Lipari e Vulcano vi è una cospicua offerta del passato, nelle altre isole no. A Salina il prodotto da ristrutturare costa meno, rispetto alle altre isole, e parte da 1 milione di euro, con ville abitabili che si vendono di solito da 2 a 4 milioni di euro. Il mercato degli affitti, invece, sembra comunque in recupero rispetto al 2009.

Spostandoci sulla costa siracusana, si registra una diminuzione delle richieste di case in affitto per l’estate, soprattutto a Pachino e a Portopalo di Capopassero, dove fino a 600-700 euro a settimana ad agosto e 500 euro a settimana a luglio si trovano acquirenti, mentre a 900 euro a settimana gli immobili rimangono vuoti. Per l’acquisto della seconda casa, si cercano immobili singoli vicini al mare, con una disponibilità di 150-200 mila euro, che salgono a 400 mila nel caso delle ville. I compratori in aumento in questa zona sono soprattutto catanesi.
Infine, tornando nel messinese, a Barcellona Pozzo di Gotto, sul litorale tirrenico, si è verificata una contrazione delle quotazioni, soprattutto per gli immobili non fronte mare.

In questa zona il mercato è prevalentemente locale e i tempi di vendita sono intorno ai 4 mesi, con sconti in chiusura delle trattative rispetto al prezzo inizialmente richiesto dal proprietario di circa il 20 %. La disponibilità di spesa per l’acquisto di un’abitazione è di 60-70 mila euro, quindi molto contenuta rispetto ad altre località turistiche. Da considerare che le strutture ricettive sono comunque ancora poche e la zona più ricercata è quella di Calderà. I canoni più elevati si raggiungono ad agosto e aprile.


Il Sud paga la mancanza di compratori settentrionali
ROMA - Con l’estate alle porte, continua la riduzione della disponibilità di spesa media degli italiani per l’acquisto di una seconda casa, anche se le richieste sono in leggero miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009. Le quotazioni nelle migliori location turistiche, infatti, dove si è costruito poco, hanno tenuto. Flessioni più marcate, invece, si sono registrate nelle aree meridionali e insulari.
Un tema ormai attuale è quello del calo dei compratori settentrionali in località distanti, i quali hanno invertito la tendenza e oggi vendono ciò che avevano acquistato nei decenni passati. Molte località del Sud e delle Isole, che avevano beneficiato negli scorsi anni di questa tipologia di acquirenti, hanno avuto come effetto l’aumento dei valori immobiliari. Il loro mercato si è quindi notevolmente trasformato, diventando locale e regionale, con l’ulteriore effetto di un riallineamento delle quotazioni. I canoni locativi per questo periodo, infatti, sono segnalati al ribasso e se i proprietari non adeguano i valori degli affitti corrono il rischio di lasciare le case vuote.

26 maggio 2010
(sylvestro)
00mercoledì 9 giugno 2010 21:50
Mercato immobiliare, acquisto ed affitto diventano piu' difficili

clicca per ingrandire


marco---
00giovedì 5 agosto 2010 09:01
Mercato immobiliare non residenziale Palermo, speciale uffici (Fonte: mondocasablog.com - 05/08/2010)

Mercato immobiliare non residenziale Palermo, speciale uffici

A Palermo la seconda parte del 2009 registra quotazioni e locazioni al ribasso; le tipologie usate fanno registrare un calo del 9,1% dei prezzi e del 13,3% delle locazioni, quelle di nuova costruzione invece dell’8% dei prezzi e del 9,5% delle locazioni.

L’unica zona dove si registra una buona domanda di uffici è quella che si sviluppa intorno al Palazzo di Giustizia, piazza Vittorio Emanuele Orlando, corso Alberto Amedeo, corso Camillo Finocchiaro Aprile, dove si registra una buona domanda da parte di avvocati e professionisti che ricercano tagli medi di 90-120 mq.

Per una soluzione in buono stato si spendono in media valori di 1300-1500 euro al mq. Per gli affitti si registrano canoni medi di 600-700 euro al mese.

Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa
(sylvestro)
00domenica 14 novembre 2010 10:01
(sylvestro)
00domenica 14 novembre 2010 11:11
marco---
00sabato 29 gennaio 2011 19:02
In Sicilia in due anni prezzi calati del 25%
Casa, in Sicilia vendite in calo 20.000 appartamenti bloccati (Fonte: Giornale di Sicilia - 29/01/2011)

marco---
00mercoledì 2 febbraio 2011 10:49
(sylvestro)
00venerdì 13 maggio 2011 08:14
click per ingrandire


marco---
00venerdì 27 maggio 2011 09:10
Il mercato immobiliare nel secondo semestre 20101, focus su Trapani (Fonte: mondocasablog.com - 27/05/2011)

A Trapani nel secondo semestre del 2010 i prezzi delle abitazioni sono scesi del 5,6% rispetto al semestre precedente. Questi i dati da un’indagine Tecnocasa.
Gli acquirenti, soprattutto i giovani, accedono con difficoltà al credito bancario e questo determina una diminuzione della richiesta ed un ribasso delle quotazioni. L’area del Centro Storico è tra le più richieste della città. Da segnalare la domanda di soluzioni da trasformare in bed and breakfast da parte di trapanesi e di seconde case da parte di acquirenti provenienti da tutta Italia. Il Centro storico infatti ha subito un importante processo di riqualificazione in occasione dell’edizione del 2005 dell’America’s Cup.

Tra le vie più richieste via Torrearsa, via Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele dove soluzioni da ristrutturare si possono acquistare a 800 euro / 1000 euro al mq. In questa area sono presenti tipologie realizzate nel secondo dopoguerra ma anche soluzioni antiche e nobiliari spesso dotate di affreschi e di finiture di pregio. Molto richiesta anche l’area del Porto ed in particolare la zona di via Ammiraglio Staiti e di viale Regina Elena dove si trovano soluzioni da ristrutturare ad un prezzo compreso tra 1300 e 1400 euro al mq. Sempre molto apprezzata l’area di Torre di Ligny che si sviluppa fronte mare e le cui spiagge sono state oggetto di riqualificazioni; un appartamento fronte mare da ristrutturare ha un valore di 1000-1100 euro al mq. Via Giovan Battista Fardella è la via principale di zona Archi, si tratta di un’area commerciale con abitazioni realizzate a partire dagli anni ‘50.
In fase di Espansione la zona di San Cusumano, nella parte nord della città, situata nella fascia compresa tra il mare e le pendici del monte Erice. L’area è caratterizzata dalla presenza di soluzioni indipendenti ed inoltre si possono acquistare tipologie di nuova costruzione a schiera e singole ad un prezzo di 2500 euro al mq. Da segnalare un rallentamento per quanto riguarda le compravendite nella fascia costiera compresa tra Trapani e San Vito, richiesta prevalentemente da acquirenti di seconde case ma che risente del traffico e dei collegamenti difficoltosi.
Sono stabili i prezzi in zona Santuario della Madonna ed Erice – Casa Santa anche se le richieste negli ultimi mesi hanno segnalato un lieve ribasso. Ad acquistare sono prevalentemente famiglie e le tipologie più ricercate sono trilocali, quattro locali e soluzioni indipendenti. Queste ultime è possibile acquistarle in quasi tutte le zone della città: il prezzo di una soluzione indipendente usata in area centrale è compreso tra 250 e 300 mila euro, mentre nelle aree periferiche si possono trovare villette singole e bifamiliari di nuova costruzione a prezzi compresi tra 300 mila e 500 mila euro. Queste tipologie si possono acquistare anche in alcune frazioni della città come ad esempio a Paceco, Xitta e Salinagrande, dove soluzioni bifamiliari costano tra 180 e 210 mila euro.
Da segnalare che in centro città, è in corso la demolizione di case degli anni ’50 e la realizzazione di nuove palazzine di tre e quattro piani, valutate 1500-1800 euro al mq. A Trapani centro si sviluppa il Quartiere Sant’Alberto, meglio conosciuto come Rione Palme, caratterizzato da ex case popolari costruite tra gli anni ‘50 e ‘70 con valori compresi tra 600 e 700 euro al mq per soluzioni da ristrutturare e tra 1000 e 1200 euro al mq per tipologie ristrutturate. All’interno della stessa zona, più recenti le soluzioni di via Palma e di via Regione Siciliana dove, per l’acquisto di un appartamento degli anni ‘70 da ristrutturare, si spendono 700-800 euro al mq mentre per soluzioni ristrutturate la spesa sale a 1200-1300 euro al mq.
Le zone del Santuario, di corso Piersanti Mattarella e di via Palermo sono aree molto apprezzate dagli acquirenti dove si possono acquistare soluzioni signorili e panoramiche sorte tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80. Le quotazioni per soluzioni ristrutturate sono comprese tra 1200 e 1400 € al mq. Risalenti agli anni ‘90, invece i numerosi condomini in zona via Salemi, con abitazioni di quattro locali con cantina e box. Le quotazioni di tale tipologia sono comprese tra 130 ed 160 mila €. Poco distante, in fase di espansione, la zona di Villa Rosina, che si trova nell’area compresa tra Trapani e Paceco. Sono presenti costruzioni anni ‘80, sono in costruzione palazzine e bifamiliari in cooperativa e sono in corso alcuni lavori di urbanizzazione. Il prezzo di un appartamento è di 1400-1500 euro al mq mentre una bifamiliare costa tra 200 e 210 mila euro. Anche nelle aree di Villa Mokarta e di Rigaletta/Milo si costruiscono nuove ville singole e bifamiliari con finiture di pregio valutate tra 250 e 450 mila euro. Da segnalare lo sviluppo di alcune frazioni collinari come Chiesanuova, Crocevia e Valderice, dove si costruiscono villette. Acquistare una villetta singola a Valderice costa tra 230 e 300 mila euro mentre per l’acquisto di un appartamento con box auto la spesa è di 1500 euro al mq.
Alle isole Egadi, in particolare a Favignana, si registra una discreta domanda di immobili da acquistare come seconda casa. Le richieste si orientano soprattutto su bilo e trilocali posizionati nel centro del paese o nelle diverse zone dislocate sulla costa dell’isola. In centro è tassativa la presenza di uno spazio esterno, giardino o terrazzo. Si tratta di costruzioni della fine del 1800 ed inizi del 1900, che non superano i due piani. I prezzi medi per tipologie ristrutturate sono di 2500-2600 euro al mq. Le tipologie in discreto stato di conservazione costano da 1800 a 2200 euro al mq.
Uscendo dal centro storico, tra le località più richieste ci sono quelle del Bosco e di Cala Rossa dove si possono trovare soluzioni indipendenti di varie epoche: sia di antica costruzione, quelle con annesse le cave di tufo tipico dell’isola, sia della fine degli anni ‘60 ed inizi degli anni ‘70, oppure nuove costruzioni di 60 mq circa con ampio giardino. I prezzi possono andare da 200 a 400 mila euro a seconda della tipologia. La domanda di casa vacanza arriva prevalentemente da persone residenti in Sicilia, ma si contano anche richieste dalle regioni del Nord Italia. Elevata la domanda di immobili in affitto, sia settimanale che mensile, durante il periodo estivo. I canoni per un bilocale di 4 posti letto sono di 1800-2000 euro al mese a luglio e di 2500 euro al mese ad agosto.
(sylvestro)
00mercoledì 22 giugno 2011 17:10
(sylvestro)
00mercoledì 22 giugno 2011 17:16
(sylvestro)
00venerdì 8 luglio 2011 16:58
In calo le compravendite di immobili soprattutto a Enna e Caltanissetta

di Gabriele Russo

L’analisi del mercato a cura dell’Osservatorio dell’Agenzia del Territorio mostra un andamento contrario rispetto all’anno scorso. In media si registra il -13,5%, ma va meglio per i residenziali dei capoluoghi di provincia con -7,2%

CATANIA - Contrariamente a quanto riscontrato nel I semestre 2010, l’analisi del mercato residenziale della Regione Sicilia, relativa al II semestre 2010, smentisce le aspettative di una ripresa delle compravendite che i dati dell’ultima rilevazione del I sem 2010 sul I sem 2009 (+7%) avevano suscitato.

Come riportato nella Tabella 1, l’analisi della distribuzione provinciale delle compravendite evidenzia per tutte le province siciliane una riduzione del numero di compravendite con variazioni percentuali negative inferiori al 10% per le province di Catania e Siracusa e forti contrazioni per le province di Caltanissetta (-21,8%) ed Enna (-27,4%).

Nel II semestre 2010, il volume di scambio complessivo della Regione Sicilia è assorbito per il 45% dalle province di Palermo e Catania, per il 31% dalle province di Messina, Agrigento e Siracusa e per il 24% dalle altre province tra cui Enna che assorbe solo il 3%. Le province con maggior numero di transazioni si confermano Palermo (4.633) e Catania (4.598), seguite dalla provincia di Messina (2.752), mentre risultano notevolmente distaccate le altre provincie che, considerate tutte assieme, non arrivano a superare quota 2.000. Il valore di riferimento regionale, nel II semestre 2010, si stabilizza ad una quotazione media, per unità di superficie commerciale, pari a 961 €/mq, sostanzialmente invariato rispetto all’ultima rilevazione relativa al I semestre 2010 (963 €/mq).

Le quotazioni immobiliari più alte si registrano per le province di Catania (1.137 €/mq) e Palermo (1.229 €/mq) che rispetto al I semestre 2010 subisce un calo dell’1,9%, il più alto della Sicilia.
Tiene di più il mercato residenziale dei capoluoghi di provincia che, rispetto al II semestre 2009, con 6.969 transazioni, subisce un calo delle compravendite pari al -7,2%, la metà del tasso tendenziale annuo regionale relativo a tutte le province (-13,5%). Ad eccezione delle città di Siracusa e Trapani che fanno registrare un incremento delle transazioni rispettivamente del 4,6% e dell’8,2%, le maggiori contrazioni si registrano per i capoluoghi di Messina (-13,9%) ed Enna (-36,1%), mentre per tutti gli altri capoluoghi la riduzione delle compravendite non supera il 10%.

I capoluoghi di provincia più significativi, per dimensione del mercato residenziale, si confermano Palermo, Catania e Messina che assieme assorbono il 70% del mercato residenziale di tutti i capoluoghi della Sicilia; mentre il rimanente 30% è assorbito dagli altri capoluoghi con quote di mercato comprese tra il 3% della città di Enna ed il 9% della città di Siracusa. Tra i capoluoghi di provincia le quotazioni immobiliari più alte si registrano per i comuni di Palermo (1.618 €/mq) e Catania (1.509 €/mq).

Soffermandosi sull’andamento del mercato immobiliare nelle macroaree territoriali in cui sono stati aggregati i Comuni della provincia di Catania (Hinterland Catanese, Acese e Versante Sud-Orientale Etna, Versante Sud-Occidentale Etna, Versante Nord Etna, Ionica, Piana di Catania e Calatino) si rileva che nel II semestre 2010 si è registrata una flessione con variazioni negative, rispetto al II semestre 2009, comprese tra il -1,8% (Hinterland Catanese) e il -21,4% della macroarea “Piana di Catania e Calatino”. Anche per le macroaree della provincia di Catania, così come nella Regione, non si registrano sostanziali variazioni delle quotazioni immobiliari, fatta eccezione per le macroaree “Piana di Catania e Calatino” e “Versante Nord Etna”, che hanno fatto registrare variazioni negative pari rispettivamente al -2,2% e al -2,6%.

Anche per il capoluogo di provincia, in coerenza con il dato provinciale, si conferma il periodo di crisi del mercato residenziale. La Città di Catania, suddivisa in 30 zone omogenee oltre ad una rurale, ha fatto registrare, rispetto al II semestre 2009, un significativo calo delle compravendite (-6,7%).

Il volume di scambio ha in gran parte riguardato la fascia semicentrale e la fascia periferica della città, che assieme coprono il 68% del mercato residenziale comunale. Di rilievo il crollo del mercato residenziale della fascia centrale: rispetto al dato del II semestre 2009, tutte le zone omogenee hanno infatti subito un calo con variazioni negative superiori al 30%. Sul piano dimensionale, è stato evidenziato un maggiore volume di scambio per la tipologia “medio-piccola”, che ha assorbito una quota di mercato superiore al 30%.

Articolo pubblicato il 07 luglio 2011
(sylvestro)
00mercoledì 2 novembre 2011 14:21
(sylvestro)
00martedì 10 aprile 2012 20:16
(sylvestro)
00mercoledì 11 aprile 2012 07:37
marco---
00mercoledì 11 aprile 2012 11:21
Altro link: Crolla il mercato della casa in un anno meno 10 per cento (Fonte: palermo.repubblica.it - di Geraldine Pedrotti - 11/04/2012)

Mutui difficili, calano i prezzi degli appartamenti. Palermo maglia nera del Sud. Corsa alle periferie. Tempi lunghi per le vendite, crescono gli sconti. Tirano gli alloggi da affittare agli studenti.

A Palermo la crisi economica e la difficoltà di accesso al credito colpiscono anche il mercato immobiliare. Il valore delle case è calato del 7 per cento rispetto ai primi mesi del 2011. Il dato si riferisce al secondo semestre dello scorso anno, ma gli addetti ai lavori rivelano che nei primi mesi del 2012 la situazione sta continuando a precipitare, fino a toccare quota 10 per cento...
(sylvestro)
00mercoledì 11 aprile 2012 16:50
marco---
00venerdì 18 maggio 2012 12:03
Prezzi usato -25%
Il mercato degli immobili usati crolla dell'80% (Fonte: gazzettadelsud.it - di Davide Allocca - 18/05/2012)

Ragusa - In stallo attuale, tra prospettive di rilancio e il rischio, concreto, di un tracollo definitivo.
Così il settore immobiliare nel capoluogo, secondo il presidente provinciale della Federazione mediatori immobiliari, Giovanni Gulino che individua le direttrici del rilancio nella riqualificazione degli spazi, progettazione a lungo termine e accesso al credito più agevole per i piccoli (famiglie) e grandi (investitori privati) potenziali acquirenti.
Al momento, secondo il presidente provinciale Fimaa, regge solo l'edilizia convenzionata; le nuove costruzioni si mantengono stabili, mentre la vendita dell'usato registra un crollo dell'80 per cento. Questo nonostante l'abbassamento generale dei prezzi in città, secondo l'analisi dello stesso Gulino: l'usato scende da 1200 a 900 euro al metro quadrato, escluse alcune aree con particolari caratteristiche e logiche di vendita a blocco o ad unità.
L'edilizia convenzionata, con costi di realizzazione lievitati nell'ultimo triennio a causa dei nuovi sistemi costruttivi, si aggira sui 1300 euro al metro quadrato: «Pesa sull'edilizia convenzionata in città – spiega Gulino – l'eccessiva offerta di mercato a cui spesso si aggiunge l'assenza dei necessari requisiti reddituali da parte dei potenziali acquirenti, come le giovani coppie».
Discorso a parte merita la notevole flessione dell'usato: «Vi sono stime d'invenduto identiche – sottolinea Gulino – per ogni categoria, direzionale, abitativa e commerciale. Un aspetto del tutto originale rispetto al passato, che registrava stime variabili a seconda delle tipologie di immobili. Occorre ripensare gli spazi e le modalità costruttive. Urge una riprogettazione della città, con un sistema di partecipazione che coinvolga istituzioni e cittadini, in una prospettiva almeno ventennale». Il piano particolareggiato potrebbe rappresentare un'opzione valida: «Indubbiamente – conferma Gulino – ma strumenti di questo tipo, seppur validi, rischiano di essere obsoleti nel lento passaggio dalla progettazione teorica all'applicazione pratica. Domani (oggi, n.d.c.) presenteremo un progetto che mira a riqualificare un'area importante della città, individuando una direttrice di sviluppo del tutto originale».
Intanto, la difficile situazione del mercato immobiliare, coinvolge in prima battuta proprio i mediatori: «Molti colleghi chiudono i battenti per via delle enormi difficoltà che affronta chi opera in maniera trasparente e soprattutto regolare, acuita da una serie sempre più estesa di adempimenti normativi, da abbassamenti drastici delle tariffe, e dall'abusivismo nella professione. Ed a questo si aggiunge il calo del fatturato nell'ordine del 40-45 per cento. Anche se, d'altra parte, la professionalità paga, e soprattutto, in tempi di crisi, la valutazione immobiliare di un esperto aiuta gli acquirenti ad evitare cattivi investimenti».
Perfino Marina di Ragusa, dove spiccano i "vendesi" e gli "affittasi", sembra risentire della crisi economica, ma Gulino ha un'idea diversa: «La difficile situazione economica coinvolge ogni realtà, ma Marina, a mio avviso, ne ha risentito molto meno. Urge, al contempo, anche in questo caso, un rilancio immediato, a partire da una riqualificazione seria dell'intera frazione, aumentando gli spazi pubblici e creando un parco comunale, al momento assente. D'altra parte, per favorire gli investimenti soprattutto nel settore turistico, è necessario ampliare l'offerta di strutture ricettive, dagli ostelli della gioventù, ai cosiddetti "cinque stelle", in un piano armonico e condiviso tra istituzioni, categorie e cittadini, nell'ottica di un progetto partecipato e che coinvolga tutti gli attori del processo di sviluppo».
(sylvestro)
00venerdì 18 maggio 2012 12:04
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marco---
00martedì 22 maggio 2012 16:47
I prezzi immobiliari nel 2011 in Sicilia: Palermo -7,1% Enna -20%
Case, a Palermo prezzi giù del 7% (Fonte: livesicilia.it - di Emanuela Rotondo - 22/05/2012)

Tonfo del mercato immobiliare anche in Sicilia. A partire dal 2011 il trend è stato tutto in discesa. Questi i dati forniti da uno studio degli esperti di Tecnocasa.

Anche in Sicilia il mercato del mattone fa un tonfo. Dopo anni di continui rialzi, nel 2011 i prezzi delle case sono scesi in picchiata e all’orizzonte si intravedono ulteriori ribassi. Pollice verso il basso a Palermo dove nel giro di due anni le quotazioni sono scese del 9,8% e lo scorso anno del 7,1%. Tra le grandi città italiane, fa peggio soltanto Bari dove i prezzi si sono sgonfiati del 13%. Ma, restando nell’Isola, la regina dei ribassi è Enna. Qui è andato in scena un vero e proprio “sboom” del mercato immobiliare il cui valore nel 2011 è sceso di oltre il 20%. Numeri di una crisi che non ha risparmiato il mattone e che, per come stanno le cose, non lo farà neanche in futuro.

Vedono nero gli esperti del gruppo Tecnocasa che oggi a Palermo hanno tracciato l’andamento del mercato siciliano delle case nel corso del 2011. Nel capoluogo siciliano i prezzi sono in calo un po’ ovunque, anche se c’è stata una piccola ripresa del numero delle compravendite.

I maggiori ribassi si registrazioni nei pressi della Fiera del Mediterraneo (-8,6%) e in centro (-7,7%). “Nell’area centrale – ha osservato Gaetano Bucca, consulente dell’agenzia immobiliare – i proprietari difficilmente abbassano i prezzi e questo determina lentezza nelle compravendite. Via Libertà e le sue traverse è signorile, caratterizzata da palazzi d’epoca, giardini e negozi”. Qui, l’acquisto di soluzioni ristrutturate, si spendono circa 2.500 euro al metro quadrato. Zona completamente diversa è quella del Borgo Vecchio, composta da palazzine popolari costruite tra gli anni Trenta e Quaranta. “Ad acquistare in questa zona – ha sottolineato Bucca – sono in genere persone che già abitano nel quartiere oppure investitori che la scelgono per via dei prezzi contenuti”. Il budget si aggira infatti intorno ai 1.400 euro al mq. Quotazioni un po’ più alte, invece, tra via Archimede, via Isidoro La Lumia e nelle traverse di via Libertà che si sviluppano in direzione del porto. “L’area – fanno sapere da Tecnocasa – è stata edificata tra gli anni ’50 e ’60 e per un buon usato si spendono circa 1.900 euro al mq”. In leggero calo anche le quotazioni immobiliari in zona Terrasanta, dove si registrano tempi medi di vendita in crescita che si attestano attualmente sui tre mesi. Per comprare un appartamento in questa zona si spende in media 2.800 euro a mq. Il canone di locazione, invece, oscilla tra 500 e 650 euro al mese (tipologia trilocale). Quotazioni giù anche nei pressi del Parco della Favorita (-7,7%), in zona Università-Brancaccio (-6,5%) e a Uditore (-3,9%). Tra le vie più richieste da segnalare via dei Nebrodi e viale Croce Rossa. Tutto il quartiere negli ultimi mesi è stato interessato da lavori di riqualificazione del manto stradale. «Le zone che vanno per la maggiore – ha osservato poi Calogero Curcio, area manager per la Sicilia del gruppo Tecnocasa – sono quelle oggetto di riqualificazione urbana o dove sono in corso lavori per migliorare la mobilità o gli spazi verdi come anche nei pressi di via Cusmano”.

Stabile, invece, il mercato a Catania dove, nel secondo semestre 2011, le quotazioni sono scese in media dell’1%. “In centro – ha detto Bucca – i prezzi sono rimasti in variati mentre in periferia c’è stato un calo dell’1,8%”. Idem Siracusa che si è stabilizzata sullo zero dopo aver perso 3,5 punti percentuali in due anni. Scendono ancora i prezzi a Trapani che nell’ultimo semestre si è fermata a un -4%. Unica eccezione alla sfilza di segni meno, è Messina dove nell’ultimo biennio il valore degli immobili è cresciuto del 5%. “La città dello Stretto – ha spiegato Bucca – è un mercato stabile animato soprattutto dai calabresi che vanno a Messina per studiare. Comprano casa e al termine dell’università la mettono a reddito”.

E per il futuro? “Il 2012 non è iniziato bene – ha detto Curcio a denti stretti –. Ancora è presto per dare dei numeri ufficiali, ma in base ai dati in nostro possesso il prezzi scenderanno ancora”. Morale della favola, per chi può “questo è il momento di comprare”. “L’offerta – ha proseguito Curcio – supera di molto la domanda e molto spesso i proprietari, adesso spaventati anche dalla stangata in arrivo con l’Imu, si trovano costretti ad abbassare il prezzo della casa pur di venderla. In questo momento si possono fare buoni affari”. Naturalmente banche permettendo perché, se non si ha liquidità sufficiente, non resta che chiedere un mutuo. E, si sa, il mercato del mattone va a “paso doble” con quello del credito. Anche da qui non arrivano numeri confortanti. Secondo l’osservatorio studi di Tecnocasa, nel 2011 i prestiti per l’acquisto della prima casa hanno subito una contrazione del 13,06%. L’ultimo trimestre dell’anno si è chiuso addirittura con un -30,16%. Tradotto in soldoni, vuol dire che nello stesso periodo dell’anno precedente le banche avevano erogato circa 650 milioni di euro per mutui contro i 465 milioni di euro concessi tra ottobre e dicembre del 2011.
(sylvestro)
00martedì 12 giugno 2012 12:32
Articolo del 12/06/2012

Crollano i prezzi a Palermo

Secondo Tecnocasa, a Palermo nel secondo semestre del 2011 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 6,6% rispetto al semestre precedente.
Nell’area centrale della città i ribassi si sono attestati sul -7,7%. Sono in diminuzione i prezzi in zona Libertà, dove si acquista prevalentemente con l’aiuto di mutui ed attualmente si registrano difficoltà di accesso al credito. Inoltre, i proprietari difficilmente ribassano i prezzi e questo determina lentezza nelle compravendite. La domanda di appartamenti proviene sia da famiglie che da investitori.
Nella seconda parte dell’anno nella macroarea Università-Brancaccio i valori sono diminuiti del 6,5%. Sono in calo i prezzi delle abitazioni in zona Università-Villaggio Santa Rosalia, in particolare il ribasso è più evidente per soluzioni dalle metrature ampie, troppo costose ed attualmente poco accessibili a gran parte dei potenziali acquirenti, i quali in questa seconda parte dell’anno si sono dimostrati più riflessivi. Una maggiore tenuta dei valori si registra per tipologie più economiche e posizionate in zone più popolari, apprezzate anche da investitori alla ricerca di rendimenti elevati.
Nella macroarea Uditore il ribasso dei prezzi è stato del 3,9%. Sono in calo le quotazioni in zona Leonardo Da Vinci, quartiere periferico di Palermo. Si registrano infatti difficoltà di accesso al credito da parte dei potenziali acquirenti, una diminuzione del numero di richieste di acquisto ed un allungamento dei tempi medi di vendita (circa 4-5 mesi per le compravendite effettuate con l’ausilio di un mutuo).
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