la stampa si muove
da "la Nuova Ferrara" del 31-01-2008
La richiesta respinta
Niente dati dal tribunale
Purtroppo quest’inchiesta sui mutui è priva di un dato interessante. Il numero dei casi, raffrontati con quegli degli anni precedenti, di persone che hanno dovuto pignorare la casa perché non in grado di far fronte ai mutui. La richiesta era stata inviata alla cancelleria del tribunale per le esecuzioni immobiliari, ma è stata respinta perché tali dati contenevano a parere del giudice notizie sensibili. La speranza è in un ripensamento in quanto le nude cifre in questione non possono in alcun modo essere riconducibili a persone o individuativi. I dati sensibili sono altra cosa.
In lotta per non farsi strozzare dal mutuo
Tanti inguaiati, due strade: rinegoziare o surrogare. Ma le banche resistono
I costi del subentro sono aumentati ma con penali ridotte Gli istituti di credito preferiscono offrire la quota fissa mensile
I mutui casa non sono più una priorità dei ferraresi e il motivo, al di là del fisiologico rallentamento del mercato del mattone, è abbastanza chiaro. Costano troppo. Per convincersene basta contare le famiglie in fila dalle associazioni dei consumatori con la speranza di “uscire” da un mutuo che da passaporto per il sogno di una casa si è trasformato in una trappola. «In effetti stiamo facendo molti colloqui, almeno un centinaio negli ultimi tempi, per assistere chi non riesce più a pagare le rate e cerca di cambiare contratto» testimonia Andrea Ori, che segue il settore bancario per Federconsumatori. La prima via d’uscita è la surroga, cioè il passaggio dell’ipoteca dalla banca di origine del mutuo a quella disponibile a negoziarne un altro a condizioni migliori. I costi sono lievitati ultimamente da 4-500 a 800 euro, ma la legge Bersani ha se non altro ridotto le penali: per i mutui attivati a partire dal 2007 non si paga nulla, per gli altri la penale è stata ridotta allo 0,5% del capitale residuo, o addirittura 0,3 e 0,2 se il mutuo è negli ultimi tre o due anni. «A Ferrara ci sono almeno quattro-cinque banche che offrono surroghe» sottolinea Ori. In questo caso l’unico costo aggiuntivo può essere la nuova perizia dell’immobile, diciamo 2-300 euro. Attenzione a non stipulare un contratto del tutto nuovo, e molto più costoso: c’è chi ci ha provato.
L’altra strada è la rinegoziazione del mutuo con la propria banca. Fino a qualche tempo fa i tassi variabili erano basati sull’Euribor più 1,5%, oggi siamo ad un’aggiunta dello 0,8-0,9%, quindi attorno al 5,3% in totale. Che strumenti di pressione hanno i risparmiatori? «Il più efficace è la minaccia di cambiare banca - ammette Ori - Molte concedono solo il passaggio alla rata fissa, più sostenibile». E’ già qualcosa. (s.c.)
In provincia si registra la riduzione più sensibile di tutta l’Emilia Romagna
A picco i nuovi prestiti per le abitazioni
La flessione dei mutui per l’acquisto di abitazioni è più sensibile a Ferrara rispetto al resto della regione. Siamo nell’ordine del 10% su base trimestrale, secondo l’Ufficio studi Kiron che ha elaborato dati di Bankitalia. Si tratta del calo più ampio negli ultimi tre anni e mezzo, come mostra anche il grafico qui sopra. La variazione dei mutui su base trimestrale è una specie di ottovolante, con picchi improvvisi e riduzioni altrettanto repentine, ma il dato da tenere d’occhio è il raffronto con lo stesso periodo dell’anno precedente: a fine estate scorsa, ultimo disponibile, lo sprofondo è stato a due cifre, più ampio di quelli già rilevanti di fine 2006. Anche in termini assoluti i mutui erogati sono ai minini del periodo. In regione sono Bologna ha fatto peggio, con il 33% in meno, mentre ci sono mercati che addirittura “tirano” ancora: si tratta di Ravenna, +9%, e di Forlì che ha fatto registrare addirittura un roboante +22%.