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Situazione ferrarese

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 09:34
31/01/2008 09:28
 
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la stampa si muove
da "la Nuova Ferrara" del 31-01-2008

La richiesta respinta
Niente dati dal tribunale
Purtroppo quest’inchiesta sui mutui è priva di un dato interessante. Il numero dei casi, raffrontati con quegli degli anni precedenti, di persone che hanno dovuto pignorare la casa perché non in grado di far fronte ai mutui. La richiesta era stata inviata alla cancelleria del tribunale per le esecuzioni immobiliari, ma è stata respinta perché tali dati contenevano a parere del giudice notizie sensibili. La speranza è in un ripensamento in quanto le nude cifre in questione non possono in alcun modo essere riconducibili a persone o individuativi. I dati sensibili sono altra cosa.


In lotta per non farsi strozzare dal mutuo
Tanti inguaiati, due strade: rinegoziare o surrogare. Ma le banche resistono
I costi del subentro sono aumentati ma con penali ridotte Gli istituti di credito preferiscono offrire la quota fissa mensile

I mutui casa non sono più una priorità dei ferraresi e il motivo, al di là del fisiologico rallentamento del mercato del mattone, è abbastanza chiaro. Costano troppo. Per convincersene basta contare le famiglie in fila dalle associazioni dei consumatori con la speranza di “uscire” da un mutuo che da passaporto per il sogno di una casa si è trasformato in una trappola. «In effetti stiamo facendo molti colloqui, almeno un centinaio negli ultimi tempi, per assistere chi non riesce più a pagare le rate e cerca di cambiare contratto» testimonia Andrea Ori, che segue il settore bancario per Federconsumatori. La prima via d’uscita è la surroga, cioè il passaggio dell’ipoteca dalla banca di origine del mutuo a quella disponibile a negoziarne un altro a condizioni migliori. I costi sono lievitati ultimamente da 4-500 a 800 euro, ma la legge Bersani ha se non altro ridotto le penali: per i mutui attivati a partire dal 2007 non si paga nulla, per gli altri la penale è stata ridotta allo 0,5% del capitale residuo, o addirittura 0,3 e 0,2 se il mutuo è negli ultimi tre o due anni. «A Ferrara ci sono almeno quattro-cinque banche che offrono surroghe» sottolinea Ori. In questo caso l’unico costo aggiuntivo può essere la nuova perizia dell’immobile, diciamo 2-300 euro. Attenzione a non stipulare un contratto del tutto nuovo, e molto più costoso: c’è chi ci ha provato.
L’altra strada è la rinegoziazione del mutuo con la propria banca. Fino a qualche tempo fa i tassi variabili erano basati sull’Euribor più 1,5%, oggi siamo ad un’aggiunta dello 0,8-0,9%, quindi attorno al 5,3% in totale. Che strumenti di pressione hanno i risparmiatori? «Il più efficace è la minaccia di cambiare banca - ammette Ori - Molte concedono solo il passaggio alla rata fissa, più sostenibile». E’ già qualcosa. (s.c.)


In provincia si registra la riduzione più sensibile di tutta l’Emilia Romagna
A picco i nuovi prestiti per le abitazioni

La flessione dei mutui per l’acquisto di abitazioni è più sensibile a Ferrara rispetto al resto della regione. Siamo nell’ordine del 10% su base trimestrale, secondo l’Ufficio studi Kiron che ha elaborato dati di Bankitalia. Si tratta del calo più ampio negli ultimi tre anni e mezzo, come mostra anche il grafico qui sopra. La variazione dei mutui su base trimestrale è una specie di ottovolante, con picchi improvvisi e riduzioni altrettanto repentine, ma il dato da tenere d’occhio è il raffronto con lo stesso periodo dell’anno precedente: a fine estate scorsa, ultimo disponibile, lo sprofondo è stato a due cifre, più ampio di quelli già rilevanti di fine 2006. Anche in termini assoluti i mutui erogati sono ai minini del periodo. In regione sono Bologna ha fatto peggio, con il 33% in meno, mentre ci sono mercati che addirittura “tirano” ancora: si tratta di Ravenna, +9%, e di Forlì che ha fatto registrare addirittura un roboante +22%.
31/01/2008 21:18
 
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situazione ferrarese 2
Questa è la prima pagina del giornale , l'articolo che ho inserito si trova alla pagina 9.

lanuovaferrara.repubblica.it/prima
[Modificato da stelafe 31/01/2008 22:55]
08/12/2009 09:34
 
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Casa, situazione preoccupante ma i prezzi restano alti (Fonte: lanuovaferrara.gelocal.it - di Gian Pietro Zerbini - 08/12/2009)

Si dice duro come la pietra. Ma questa volta il mattone rischia di essere scalfito dalla grave crisi economica che sta mettendo in forte difficoltà i vari settori produttivi con un pericoloso effetto domino. Il mercato immobiliare ferrarese ha risentito in pieno di questa situazione di incertezza e instabilità finanziaria. Abbiamo analizzato la delicata situazione da quattro punti di vista diversi.
«Il mercato immobiliare a Ferrara - dichiara Roberto Mascellani, presidente provinciale dell'Ance, l'associazione nazionale costruttori edili - è sostanzialmente fermo, tenuto conto che il credito non esiste più e che la maggioranza delle famiglie hanno preso una pausa riflessiva sul piano degli investimenti. Oltre a questi fattori bisogna rilevare che a Ferrara si sta scontando un po' di sovrapproduzione negli anni scorsi anche se al momento non ho l'impressione di cedimenti importanti e le imprese che hanno un po' i fondamentali patrimoniali riescono a tenere».
«Comunque - continua nell'analisi il presidente della Sinteco - un grosso problema qui a Ferrara è la crisi dell'industria, il dato della cassa integrazione è drammaticamente clamoroso e le prospettive per il 2009 sono ampiamente negative, con probabili licenziamenti a breve e altri cassaintegrati. Di questo passo si perde nelle famiglie sempre più il potere d'acquisto e quindi incide su qualsiasi mercato specie quello immobiliare. Venire incontro ai clienti offrendo sconti o riduzione di prezzo nelle case? Personalmente sconsiglio la gente a comprare case a prezzo scontato perché possono nascondere rischi di fallimento delle imprese che li propongono, proprio in un periodo in cui invece è la qualità e le strutture ben fatte che alla fine pagano».
Alberto Fava direttore della filiale di Ferrara della Banca Popolare dell'Emilia Romagna analizza il problema dal punto di vista bancario.
«La domanda di mutui è decisamente calata anche perché il mercato si è notevolmente raffreddato. Il netto calo della compravendite immobiliari è comunque compensato dalla risorsa degli extracomunitari che hanno avviato un mercato parallelo di richiesta di case. I prezzi comunque, a differenza di altre parti, sono rimasti generalmente stabili. La cosa ha anche creato una specie di selezione importante tra i costruttori. Quelli solidi continuano a vendere, mentre gli imprenditori meno professionali risentono di più di questa crisi del settore. La gente sta molto attenta alla qualità ed è molto più scrupolosa rispetto al passato nel cogliere le migliori opportunità. Anche chi viene in banca per accendere un mutuo, generalmente è ben preparato e c'è una continua richiesta per il tasso fisso».
«Il mercato - sostiene Mario Seravalli, dell'agenzia Immobiliare Diamante - ha subito una brusca frenata in questi mesi, solo ottobre ha fatto registrare qualche segnale di movimento. Il problema più grosso è che le banche faticano a concedere i mutui e c'è anche una grossa differenza tra la domanda e l'offerta. C'è chi ha la disponibilità di acquistare e punta a ribassare il prezzo e per contro chi vuole vendere ha difficoltà a farlo proprio per questo motivo e c'è molta distanza tra la domanda e l'offerta creando non pochi problemi di mediazioni. Questo si riflette in un calo delle compravendite che ha anche superato mediamente a Ferrara il 30%. Anche chi ha del denaro da investire in questo periodo pieno di incertezza non sa cosa fare, a dei timori per cui questo si riflette sul mercato.La gente chiede soprattutto appartamenti con due camere da letto o delle villette indipendenti. Prevale la richiesta del fabbricato nuovo».
«Il mercato è in flessione - conferma Paolo Picci, referente dell'Adiconsum - ed anche la ricerca di casa si è un po' bloccata avendo la gente sempre più difficoltà di accesso al credito. Il prezzo degli immobili non scende e gli edifici sono sopravvalutati rispetto all'effettiva domanda. Vista anche la difficoltà delle banche nel concedere dei mutui, è prevedibile che tra poco si assisterà ad un effetto di deflazione, abbassamento dei prezzi. La gente infatti in questo momento per colpa delle banche è disincentivata. In realtà il prezzo delle case era aumentato tantissimo negli ultimi anni e se dovesse abbassarsi, tornerebbe ai valori reali di mercato».
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