Mercoledì 19 gennaio, 16:22
Rischio bolla immobiliare in Svizzera
Zurigo è una delle aree considerate a rischio
L’allarme, solo per alcune regioni, è stato lanciato dal capo economista di UBS, Daniel Kalt
Zurigo, alcune zone del lago Lemano, Zugo e le più note località turistiche hanno registrato lo scorso anno un aumento eccessivo dei prezzi delle abitazioni, ha sottolineato Kalt.
Questo non significa un rischio bolla in tutto il paese, ha precisato l’economista, che ha raccomandato tuttavia di tenere alta la guardia per scongiurare un effetto domino qualora si giungesse a degli aggiustamenti nelle regioni “incriminate”.
L’evoluzione del mercato svizzero
Per UBS, il rilancio del mercato svizzero è cominciato nel 1998 e non lascia prefigurare almeno per ora una bolla.
Il valore di appartamenti e case unifamiliare è cresciuto in 12 anni rispettivamente del 56 e del 37%, in linea con l’aumento del reddito disponibile, progredito del 35%.
Nelle regioni a rischio, però, gli aumenti dei prezzi potrebbero avere una evoluzione non sostenibile: per esempio in alcune aree del Lemano, se l’incremento dovesse proseguire al ritmo attuale si arriverebbe a una moltiplicazione per 6 del valore di un’abitazione in 24 anni. Un aumento estraneo all’andamento del mercato nel resto del paese.
Le conseguenze
Le bolle immobiliari generano due tipi di rischio che intervengono sia quando esse vengono a crearsi, che quando si sgonfiano: nel primo caso chi acquista è confrontato con un aumento dei prezzi immobiliari insostenibile rispetto ai redditi medi. Nel secondo chi è proprietario può ritrovarsi con un valore ipotecario superiore al valore corrente di mercato