È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Svizzera - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2015 08:39
28/10/2010 17:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Immobiliare: presidente BNS mette in guardia da possibile crisi

28.10.2010 | 16:39

Il presidente della Banca nazionale svizzera Philipp Hildebrand, mette nuovamente in guardia dal rischio di una bolla immobiliare: non c'è ragione di lasciarsi andare al panico, ma sussistono segnali d'allarme, ha affermato il banchiere nel suo intervento a Lugano per la giornata dell'economia ticinese.

Il basso livello dei tassi ha stimolato la domanda di ipoteche e la concorrenza fra le banche a dare crediti è elevata, ha spiegato Hildebrand, stando al testo scritto. Il numero uno delle BNS punta il dito sulle banche: le analisi effettuate non hanno infatti messo in luce un ammorbidimento generalizzato nella concessione dei crediti, ma alcuni istituti stanno agendo senza la sufficiente cautela.

Il rischio che i debitori, in caso di aumento dei tassi, non possano far fronte ai loro impegni preoccupa la Banca nazionale. La BNS, insieme all'autorità di vigilanza FINMA, vuole perciò ora tenere maggiormente d'occhio la situazione: se gli istituti non adempieranno ai loro obblighi vi saranno "misure correttive mirate", ha ammonito Hildebrand, che invita anche l'Associazione svizzera dei banchieri a sensibilizzare i suoi membri.

Non c'è comunque motivo di panico: il forte aumento del prezzo degli immobili va spiegato con la domanda, i salari più elevati e soprattutto la netta progressione dell'immigrazione. In alcune regioni l'evoluzione del mercato desta però preoccupazione.

ATS
_____________________________________

19/01/2011 21:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Mercoledì 19 gennaio, 16:22

Rischio bolla immobiliare in Svizzera

Zurigo è una delle aree considerate a rischio



L’allarme, solo per alcune regioni, è stato lanciato dal capo economista di UBS, Daniel Kalt

Zurigo, alcune zone del lago Lemano, Zugo e le più note località turistiche hanno registrato lo scorso anno un aumento eccessivo dei prezzi delle abitazioni, ha sottolineato Kalt.

Questo non significa un rischio bolla in tutto il paese, ha precisato l’economista, che ha raccomandato tuttavia di tenere alta la guardia per scongiurare un effetto domino qualora si giungesse a degli aggiustamenti nelle regioni “incriminate”.

L’evoluzione del mercato svizzero
Per UBS, il rilancio del mercato svizzero è cominciato nel 1998 e non lascia prefigurare almeno per ora una bolla. Il valore di appartamenti e case unifamiliare è cresciuto in 12 anni rispettivamente del 56 e del 37%, in linea con l’aumento del reddito disponibile, progredito del 35%.

Nelle regioni a rischio, però, gli aumenti dei prezzi potrebbero avere una evoluzione non sostenibile: per esempio in alcune aree del Lemano, se l’incremento dovesse proseguire al ritmo attuale si arriverebbe a una moltiplicazione per 6 del valore di un’abitazione in 24 anni. Un aumento estraneo all’andamento del mercato nel resto del paese.

Le conseguenze
Le bolle immobiliari generano due tipi di rischio che intervengono sia quando esse vengono a crearsi, che quando si sgonfiano: nel primo caso chi acquista è confrontato con un aumento dei prezzi immobiliari insostenibile rispetto ai redditi medi. Nel secondo chi è proprietario può ritrovarsi con un valore ipotecario superiore al valore corrente di mercato
_____________________________________

27/03/2011 21:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
27.03.2011

FINMA: attenti alla bolla immobiliare

In alcune città svizzere il settore delle costruzioni è surriscaldato. Ne è convinta la nuova presidente della FINMA - istanza che si occupa della sorveglianza dei mercati finanziari - Héritier Lachat, che in un'intervista alla "NZZ am Sonntag" e al "Matin Dimanche" ha messo in guardia da una bolla immobiliare.

Gli elementi perché si formi una bolla ci sono tutti, ha spiegato l'esperta. In particolare, il livello dei tassi, da molto tempo è assai basso. "Ciò ha permesso a molte persone di acquistare la casa - ha spiegato la presidente della FINMA - senza tuttavia fare attenzione al prezzo pagato".

Inoltre, molte persone hanno creduto che dopo la crisi finanziaria i prezzi degli immobili sarebbero aumentati e che si trattava di un investimento sicuro. A ciò si aggiunge il fatto che, "ci sono regioni nell'Arco lemanico dove la richiesta non è in grado di soddisfare la domanda". Insomma, questa concomitanza di elementi alimenta le preoccupazioni della FINMA, ha sottolineato la Lachat.

Per tutti questi motivi la FINMA sta monitorando gli istituti attivi sul mercato e il modo in cui le banche gestiscono i rischi, le condizioni delle ipoteche e le eccezioni praticate. In caso di pericolo, la FINMA può chiedere a questi operatori di aumentare il livello dei fondi propri.

ATS
_____________________________________

13/02/2012 16:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Immobiliare: la Svizzera teme una bolla (Fonte: advisoronline.it - 13/02/2012)

I prezzi degli immobili sono aumentati del 35% negli ultimi cinque anni

Se la fuga dei capitali fuori confine è considerata una risorsa preziosa per gli istituti elvetici, non lo è invece l'aumento degli stranieri, soprattutto italiani benestanti, che richiedono la residenza in Svizzera. E che sarebbero la causa del boom dell'immobiliare.

Il mattone, infatti, sarebbe l'asset preferito da chi è interessato a investire soldi nei cantoni elvetici (magari anche per evitare i circuiti bancari, e possibili guai col fisco, in vista di futuri accordi tra Roma e Berna sulla scia di quelli fatti dalla Germania), tanto che secondo un recente outlook di Ubs i prezzi sarebbero lievitati del 35% negli ultimi cinque anni, fino a 20.000 franchi per metro quadro.

E l'esodo oltre frontiera sembra non arrestarsi, visto che oltre il 20% dei residenti a Lugano (come riporta il Corsera) ha il passaporto italiano, come del resto circa il 40% di chi vive in Canton Ticino, anche se per ottenere la residenza occorre dimostrare un reddito stabile di oltre 250.000 euro annuo. Il valore del mercato immobiliare in Ticino è pari a circa 3,5 miliardi di franchi l'anno (circa 3 miliardi di euro), 1,7 concentrati sola a Lugano e dintorni.
04/07/2012 11:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
SVIZZERA


Outlook ridotto per nove banche svizzere, pesa la bolla immobiliare

Prospettive negative per varie banche cantonali, UBS, Credit Suisse e Banca Migros



FRANCOFORTE - Standard & Poor's ha ridotto da stabili a negative le prospettive dell'evoluzione del voto di nove banche svizzere, di cui otto cantonali, "per l'esposizione ai prezzi degli immobili in aumento". In una nota, l'agenzia di valutazione ha confermato invece il rating dei nove istituti nonché quello delle altre cinque banche elvetiche prese in considerazione, fra cui UBS e Credit Suisse.

Gli istituti che hanno visto ridursi le prospettive sono la Banca Migros e le banche cantonali di Grigioni, Zurigo, Argovia, Basilea Città, Basilea Campagna, Vaud, Lucerna e Svitto.

Negli ultimi tre anni sono stati osservati aumenti dei prezzi degli immobili residenziali, il che rappresenta un rischio per le banche attive soprattutto all'interno del paese, si legge in una nota dell'agenzia americana.

Qualora la tendenza alla crescita dei prezzi del settore dovesse confermarsi, si potrebbe giungere a un deterioramento della valutazione dell'economia svizzera e quindi del giudizio delle nove banche, scrive S&P. L'agenzia aggiunge di ritenere basso il rischio a breve termine di una brusca correzione dei prezzi degli immobili, vista la forte richiesta di alloggi in proprietà.

Ats
_____________________________________

04/07/2012 11:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE

[SM=g7840] E' la prima volta che vedo scritto che i prezzi delle case in aumento sono un pericolo per l'economia [SM=j7568]

Chissà se e quando lo vedremo scritto nei nostri mainstream [SM=g2232945]
[Modificato da (sylvestro) 04/07/2012 11:14]
_____________________________________

04/07/2012 13:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.844
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
Building Site Hunter con le palle
OFFLINE
Re:
(sylvestro), 04/07/2012 11.13:


[SM=g7840] E' la prima volta che vedo scritto che i prezzi delle case in aumento sono un pericolo per l'economia [SM=j7568]

Chissà se e quando lo vedremo scritto nei nostri mainstream [SM=g2232945]




qualcosa del genere lo aveva gia' detto il direttore di unicredit...

cmq sono tutti capaci a dirlo dopo...

[SM=g9128]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
04/07/2012 16:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3.254
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Femminile
Utente semplice
Castelletto sul Ticino
OFFLINE
Re:
(sylvestro), 04/07/2012 11.13:


[SM=g7840] E' la prima volta che vedo scritto che i prezzi delle case in aumento sono un pericolo per l'economia [SM=j7568]

Chissà se e quando lo vedremo scritto nei nostri mainstream [SM=g2232945]




Quello che mi colpisce particolarmente è il fatto che già da diversi anni so che in svizzera (ho amici che abitano a Ginevra), le case sono state sempre carissime e stavano tranquillamente in affitto (a parte i ricconi).
Pensa che bollona che c'è ....se davvero i prezzi sono aumentati del 35%, in così poco tempo [SM=g6941]
======================================

Vojo vede na righina nera discendente.

07/11/2012 10:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Indice della bolla immobiliare entrato nella zona a rischio (Fonte: trend-online.com - )

La situazione sul mercato immobiliare svizzero diventa sempre più tesa. L’indice Swiss Real Estate Bubble Index di UBS è entrato – nel III. trimestre – nella zona a rischio, per la prima volta dalla crisi degli anni 1990. Di Ticino Live.

La situazione sul mercato immobiliare svizzero diventa sempre più tesa. L’indice Swiss Real Estate Bubble Index di UBS è entrato – nel III. trimestre – nella zona a rischio, per la prima volta dalla crisi degli anni 1990.

L’indice, pubblicato lunedì da UBS, è aumentato di 0.20 punti rispetto al trimestre precedente, stabilendosi a 1.02 punti.
L’evoluzione tradisce l’aggravarsi del disequilibrio sul mercato immobiliare residenziale. L’indice va poco oltre la soglia della zona a rischio. Questa inizia a livello 1. La bolla immobiliare vera e propria si ha a partire dal livello 2.

Nuovi aumenti di prezzo dovranno tuttavia essere sempre più considerati come una sopravalutazione dei beni, mette in guardia UBS nel suo comunicato.
Il calo dei prezzi al consumo e la stagnazione dei redditi non possono giustificare aumenti di prezzo durevoli nell’immobiliare, fanno notare gli esperti della banca.
Anche se la crescita demografica continua a favorire aumenti di prezzi, il loro alto livello è sempre più portato dalla domanda di immobili quali oggetto d’investimento e dal basso livello dei tassi d’interesse.

L’indebitamento ipotecario delle economie domestiche non mostra segni di calo. Secondo gli esperti di UBS, si tratta di una tendenza pericolosa, perchè i due fattori all’origine di questa evoluzione possono rovesciarsi in breve tempo e scatenare una correzione dei prezzi.

La situazione si è aggravata in molte regioni svizzere. A Davos, in sei mesi vi è stato un aumento dei prezzi del 7.6%, a Zugo del 5.1%, a Zurigo e Losanna un aumento del 3.8%.
[Modificato da marco--- 07/11/2012 10:11]
08/02/2013 12:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Ora la Svizzera teme la «bolla» (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 08/02/2013)

La corsa del mattone in Svizzera lascia oggi il campo alla gara delle previsioni. Frenata dei rincari nei prezzi, città sotto pressione e da ultimo il rischio bolla immobiliare per 11 distretti svizzeri, tra cui Locarno, previsto da un modello matematico del Politecnico di Zurigo sono gli scenari che gli esperti prospettano per il 2013.

Se non un imminente scoppio della bolla immobiliare, sarà almeno una frenata a dominare l'anno in corso del real estate residenziale, che vive oggi un clima da attesa della tempesta perfetta. È innegabile infatti che la corsa delle quotazioni delle case in Svizzera nell'arco dell'ultimo decennio metta oggi in discussione la tenuta del settore. Un pericolo bolla che forse non spaventa l'imprenditore italiano che, senza battere ciglio, un anno fa ha comperato un attico sul lungolago di Lugano per 20mila euro al metro quadro o il "paperone" mediorientale che ha acquistato una delle lussuose dimore sulla collina di Cologny a Ginevra, ma che certamente induce alla cautela chi pensava al mattone svizzero come bene rifugio.

È stata la corsa all'acquisto, che ha coinvolto anche molti italiani, a causare quello che oggi viene definito "pericolo bolla". Il mercato immobiliare, che finora ha beneficiato dell'immigrazione, dei bassi tassi di interesse e di retribuzioni in crescita, sembra ormai sotto pressione in numerose zone del Paese. I valori del metro quadrato tra il terzo trimestre 2011 e il terzo trimestre 2012 sono saliti del 5,9% per le abitazioni in condominio e del 4,8% per le case singole, sensibilmente sopra la media del periodo 2002-2012. E nonostante i rincari, la domanda secondo Credit Suisse sarà ancora tale da poter assorbire la nuova offerta. La situazione è particolarmente sotto pressione nella regione del lago di Ginevra, meta di stranieri che hanno preso qui la residenza per motivi fiscali diventando proprietari di dimore da mille e una notte, nella zona di Zurigo e in regioni turistiche come i Grigioni.

«Il primo gennaio 2013 è entrata in vigore una nuova legge che blocca tutti i nuovi progetti di costruzione di seconde case (quindi nelle località turistiche) – spiega Thomas Rieder, analista specializzato nel real estate per Credit Suisse –. I progetti che hanno avuto permessi di costruzione legalmente vincolanti prima di tale data possono ancora essere realizzati. La legge è valida per tutto il territorio svizzero, a esclusione di progetti di grandi dimensioni come Andermatt (grande complesso turistico in via di realizzazione per opera di Samih Sawiris, ndr), se erano stati pianificati prima dell'11 marzo 2012. Questo blocco del nuovo metterà ancora più sotto pressione i valori delle case esistenti». Il rischio bolla però resta limitato alle aree non turistiche.

Ma come si sono mosse le quotazioni? La Svizzera è tra i Paesi europei ad aver registrato gli aumenti più consistenti negli ultimi anni. «Si calcola una media del 45% nell'ultimo decennio – dice Paola Gianasso di Scenari Immobiliari – con punte superiori al 200% nelle zone di Ginevra fronte lago. In circa un terzo delle regioni svizzere il livello delle quotazioni è giudicato ormai insostenibile. L'aumento dei prezzi è causato oltre che dall'aumento della popolazione, dall'alta liquidità disponibile e dai tassi di interesse molto bassi, anche dall'aumento della domanda internazionale da parte di coloro che decidono di stabilirsi in Svizzera per motivi di convenienza fiscale o che acquistano un immobile come bene rifugio». Sfidando gli alti prezzi e, come nel caso italiano, un cambio oggi sfavorevole con il franco.

Fuori dal coro Ubs che, sottolineando come i tassi di interesse siano scesi al valore più basso dal 1850, non ritiene probabile l'inversione del trend immobiliare prima del 2014.
14/02/2013 09:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Svizzera a rischio bolla immobiliare (Fonte: Panorama - 20/02/2013)

28/08/2013 08:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Ridotto il rischio bolla in Svizzera
Dopo anni di crescita, rallenta la corsa del mattone svizzero (Fonte: ilsole24ore.com - di Lino Terlizzi - 27/08/2013)

Dopo anni di crescita marcata dei prezzi, il mercato immobiliare svizzero registra ora alcuni segnali di rallentamento. Alcuni di questi segnali vengono da una delle aree che più avevano visto salire le tensioni, quella di Ginevra. Nella città di Calvino alcune vendite di abitazioni di super lusso – quelle con transazioni da decine di milioni di franchi - si sono concluse in questi mesi a prezzi nettamente inferiori alle previsioni. La conferma viene da diversi intermediari.

Inversione di tendenza a Ginevra
Più in generale, secondo la società di consulenza immobiliare Wuest & Partner, il prezzo medio delle abitazioni nella città è sceso dell'1%, a 2,6 milioni di franchi, nella prima metà del 2013. Un calo che arriva dopo il raddoppio del prezzo medio negli ultimi 13 anni a Ginevra, con picchi nel corso del 2011.


L'addio alla tassazione forfettaria in alcuni cantoni
La discesa dei prezzi dai massimi, soprattutto nelle aree più "calde", ovviamente non piace a chi deve ora vendere, ma è accolta positivamente da molti nella Confederazione. Negli ultimi anni la Banca nazionale svizzera ha lanciato più di un allarme sul pericolo di una bolla immobiliare in alcuni cantoni, tra cui quelli di Zurigo e appunto di Ginevra, città che è anche sede di molte multinazionali e organizzazioni internazionali. La stessa BNS ha inoltre proposto al Governo, e ottenuto, misure straordinarie anti-bolla con l'incremento obbligatorio dei mezzi propri da parte delle banche più attive nei finanziamenti immobiliari. Misure che forse ora cominciano a farsi sentire, come un pur parziale freno in un contesto di tassi di interesse ai minimi che ha a lungo favorito le operazioni nell'immobiliare. Una parte degli esperti indica come fattore di freno anche la revisione - in atto in alcuni cantoni - della tassazione agevolata forfettaria, una misura fiscale studiata per favorire l'arrivo in Svizzera di stranieri facoltosi. Zurigo si è schierata contro la sopravvivenza di questa tassazione, a Ginevra le prospettive non sono chiare. Altri esperti ritengono però che non sia questo l'elemento determinante per il rallentamento dell'immobiliare, perché in molti cantoni, magari più piccoli, la tassazione forfettaria ancora esiste.

Ridotto il rischio bolla
Anche gli analisti di Ubs, la maggior banca elvetica, concordano sul fatto che il mercato elvetico ora si stia un po' calmando.
Il Bubble Index, l'indice Ubs della bolla immobiliare, nel secondo trimestre di quest'anno è salito solo di 0,03 punti, a quota 1,20. Tra gennaio e marzo la progressione era stata di 0,06 punti e in media dal 2009 a fine 2012 era stata di 0,11 punti trimestrali. Il rischio bolla c'è ancora ma si è ridotto. Tra le aree più a rischio, oltre a Ginevra e Zurigo, ci sono secondo Ubs quelle di Losanna, di Basilea, di Lucerna, di parte dell'Engadina. Anche in Canton Ticino i prezzi negli ultimi anni sono saliti, ma il rischio di bolla secondo la banca qui non ha raggiunto il livello delle aree considerate più critiche. In Ticino la punta degli aumenti riguarda ora secondo Ubs il Locarnese, che ha superato così il Luganese. La gran parte degli operatori dell'immobiliare elvetico concorda comunque sul fatto che i prezzi restano mediamente elevati. Il rallentamento in molte situazioni c'è e si vede. Ma nel complesso non si tratta di un crollo e dunque la Svizzera resta un Paese fatto in buona misura di abitazioni non proprio a buon mercato.
[Modificato da marco--- 28/08/2013 08:29]
29/08/2013 10:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bolla immobiliare in Ticino? "Il mattone non ha mai tradito" (Fonte: tio.ch - 28/08/2013)

LUGANO - Come accade un po' ovunque, anche in Svizzera, dopo anni di crescita marcata dei prezzi, il mercato immobiliare sembra registrare ora alcuni segnali di rallentamento.

I segnali maggiori di questa inversione di tendenza arriverebbero - come si legge oggi sul Sole24Ore - da Ginevra, dove alcune vendite di abitazioni di super lusso (case, per intenderci, del valore di decine di milioni di franchi) si sono concluse in questi mesi a prezzi nettamente inferiori a quelli previsti. Dato, questo, confermato da diversi intermediari.

Aleggia inoltre, seppur debole, il rischio di bolla immobiliare. Tra le aree più a rischio, oltre a Ginevra e Zurigo, ci sono secondo Ubs quelle di Losanna, di Basilea, di Lucerna, di parte dell’Engadina.

E pure in Ticino i prezzi negli ultimi anni sono saliti, anche se qui, pare, il rischio di bolla non ha raggiunto il livello delle aree considerate più critiche. La punta degli aumenti riguarderebbe, sempre secondo Ubs, il Locarnese, che ha così superato così il Luganese.

Sull’argomento abbiamo interrogato Renza De Dea che, in qualità di immobiliare, ci ha spiegato le sue impressioni circa lo stato di salute del mercato immobiliare in Ticino.
“Sono anni che le banche insinuano il timore di un’imminente bolla immobiliare. Eppure si tratta di uno di quei settori che negli anni sono sempre stati floridi. Trovo quindi un peccato questo voler, ciclicamente, andare a mettere la pulce nell’orecchio di possibili investitori con il rischio di depistarli verso altri lidi".

Nessun rischio di bolla in Ticino?
"Il Ticino, e in particolare il Locarnese, costituiscono un'eccezione. Da una parte siamo un piccolo territorio, dove, quindi, i terreni scarseggiano sempre più. Il discorso della bolla qui non può valere perché a mantenere alti i prezzi ci pensa la poca disponibilità di terra sulla quale edificare. Dall'altra parte bisogna aggiungere che mediamente la popolazione ticinese cresce di circa 3000 unità l'anno. Serviranno quindi, è evidente, circa 1000 abitazioni, che siano queste in affitto o in vendita".


Secondo UBS i prezzi delle abitazioni stanno aumentando soprattutto nel Locarnese, che ha superato il Luganese. Si sfrutta la vocazione turistica o ci sono altre ragioni?
"Ci saranno dei casi particolari, ma non è proprio la verità. I prezzi medi a Locarno vanno dai 6’000 agli 8’000 franchi al metro quadro, a Lugano situazioni simili partono da circa 10’000. Questo perché il Luganese è orientato verso investitori italiani, industriali, commercianti, con un reddito elevato. Nel Locarnese c'è un altro target, una clientela locale, con un reddito inferiore a quello del Luganese, e anche i turisti, per lo più svizzero-tedeschi che sono 'di massa'. Bisogna eventualmente fare attenzione quelle zone particolari, tipo collina di Ascona, dove i prezzi sono effettivamente saliti alle stelle, e questo perché finora c'era il cliente germanico che non badava a spese, che però oggi è quasi sparito, sia a causa del cambio euro-franco, sia per i problemi fiscali in Germania".

È vero che i prezzi sono, considerato che è un dato di fatto che le case in Svizzera non siano mai state a buon mercato, comunque mediamente alti?
"Dipende dalla qualità della costruzione, dall'ubicazione del terreno e da altri fattori. Non credo che siano eccessivamente alti, se confrontati con la qualità offerta. Basti fare un paragone con il Canton Grigioni. I prezzi in Ticino sono nettamente inferiori".

Quindi, quello immobiliare, sembrerebbe restare un buon investimento, soprattutto in Ticino
"Il mattone non ha mai tradito. Un immobile di reddito acquistato 40 anni fa oggi garantisce ancora un reddito come se questo stabile fosse stato appena costruito. Di un tetto hanno e avranno sempre bisogno tutti".
13/01/2014 09:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Questione bolla immobiliare: costruttori vs BNS
Impresari costruttori: "nessun rischio di bolla immobiliare" (Fonte: tio.ch - 12/01/2014)

BERNA - Per la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC), contrariamente a quanto ritiene la Banca nazionale, nella Confederazione non vi è alcun rischio di bolla immobiliare. Il settore edilizio cresce allo stesso ritmo dell'economia nazionale nel suo insieme, spiega il presidente della SSIC Werner Messmer in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag.

La quota del prodotto interno lordo (Pil) dell'edilizia è da tempo stabile attorno al 10%. "Non mi sento di parlare di boom", afferma Messmer. Le cifre sono comparabili a quelle dei Paesi limitrofi.

"La situazione era diversa alla fine degli anni Ottanta e all'inizio di quelli Novanta, quando la Svizzera, dopo una forte espansione, aveva conosciuto un crollo. In determinati periodi l'edilizia rappresentava il 17% del Pil".

La Banca nazionale svizzera (BNS) è più allarmista: da tempo i suoi esperti mettono in guardia contro i rischi del mercato immobiliare in merito alla forte crescita dei crediti ipotecari. Ancora un mese fa, la BNS ha affermato che le misure prese finora per prevenire una crisi immobiliare sono insufficienti.
[Modificato da marco--- 13/01/2014 09:10]
05/02/2014 13:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bolla immobiliare, rischio ancor più alto (Fonte: info.rsi.ch - 05/02/2014)

E' ulteriormente aumentato, nel quarto trimestre del 2013, il pericolo di bolla immobiliare in Svizzera, stando all'indice dell'UBS, che nel periodo in rassegna ha guadagnato 0,03 punti, salendo a quota 1,23.

Si confermano quindi le recenti analisi del Politecnico federale di Zurigo, che vedevano tra i distretti più a rischio anche quello di Locarno.

Stando agli esperti della più grande banca elvetica, le tensioni sul mercato stanno comunque allentandosi poiché nelle regioni più esposte si registra una stagnazione dei prezzi e persino un leggero calo.
05/08/2015 08:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Rischio bolla 'in deciso aumento' (Fonte: laregione.ch - 05/08/2015)

Stando a Ubs, il rischio di una bolla immobiliare è cresciuto in Svizzera nel secondo trimestre dell’anno. Le regioni maggiormente minacciate dal fenomeno sono l’Arco lemanico, Zurigo e – novità – Lucerna. Locarnese e Luganese – non a rischio – rimangono sotto osservazione.

I prezzi degli immobili residenziali e delle ipoteche hanno registrato una crescita eccezionale rispetto alla debolezza della congiuntura, si legge in una nota della maggiore banca elvetica. Tra aprile e giugno, lo ‘Swiss Real Estate Bibble Index’ dell’Ubs si è attestato a 1,37 punti (+0,1 punti rispetto ai tre mesi precedenti). Si tratta del maggiore incremento registrato dal quarto trimestre 2012. Siamo sempre in zona rischio. Un’inversione di tendenza per quanto riguarda il mercato immobiliare residenziale...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:52. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats