È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Fallimento banche postate le news

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2013 16:16
12/06/2012 17:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Banca Network non restituisce i soldi ai correntisti
marco---, 6/12/2012 3:14 PM:

La tendenza è stata quella di sminuire il problema, questo è ciò che non condivido, il resto l'ho letto bene, così ho voluto mettere in evidenza, nero su bianco, che il problema esiste realmente, e non vi è nessun interesse nel creare panico, in preda al panico (quello vero) è chi non può ritirare i propri soldi. Mi ripeto, indicare le corrette strade da intraprendere col senno del poi è semplice, se poi i problemi sono altrui si parla ancor più a cuor leggero.



Marco, capisco che tu provi dispiacere per gente che è stata fregata da qualcuno, ma ti assicuro che stai prendendo una cantonata se ti riferisci a me per la frase evidenziata, per i seguenti motivi:
1) nonostante io abbia la visione chiara di come agire riguardo al problema casa e nonostante io abbia risolto la mia esigenza abbiatativa, io sono qui ad informare comunque, anche se potrei starmene tranquillamente nel mio cantuccio a godermi lo spettacolo;
2) io ho subito "incagli" in Argentina proprio per non essermi informato bene quando avrei dovuto farlo, perchè che l'Argentina avesse problemi non si scoprì il giorno del default, ma lo si sapeva da un pezzo. E quando rimasi incastrato, c'erano praticamente tutti i miei risparmi dell'epoca. Se qualcuno venisse a dirmi adesso che l'Argentina potè permettersi di fregare un sacco di gente perchè il default venne fatto alla chetichella, gli risponderei che è una sonora bufala. Fermo restando che io penso che lo Stato argentino ha truffato i suoi investitori.

Spero di aver chiarito bene la mia posizione
12/06/2012 18:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Banca Network non restituisce i soldi ai correntisti
dgambera, 6/12/2012 5:50 PM:

Marco, capisco che tu provi dispiacere per gente che è stata fregata da qualcuno, ma ti assicuro che stai prendendo una cantonata se ti riferisci a me per la frase evidenziata, per i seguenti motivi:
1) nonostante io abbia la visione chiara di come agire riguardo al problema casa e nonostante io abbia risolto la mia esigenza abbiatativa, io sono qui ad informare comunque, anche se potrei starmene tranquillamente nel mio cantuccio a godermi lo spettacolo;
2) io ho subito "incagli" in Argentina proprio per non essermi informato bene quando avrei dovuto farlo, perchè che l'Argentina avesse problemi non si scoprì il giorno del default, ma lo si sapeva da un pezzo. E quando rimasi incastrato, c'erano praticamente tutti i miei risparmi dell'epoca. Se qualcuno venisse a dirmi adesso che l'Argentina potè permettersi di fregare un sacco di gente perchè il default venne fatto alla chetichella, gli risponderei che è una sonora bufala. Fermo restando che io penso che lo Stato argentino ha truffato i suoi investitori.

Spero di aver chiarito bene la mia posizione

Non era riferito a te perché mi esprimevo in generale, anche se non è stato scritto, spesso in questo forum, implicitamente, passa qualcosa del tipo "peggio per chi ha sbagliato, la prossima volta imparerà". Sono d'accordo sul fatto che l'ignoranza presenti quasi sempre costi, nel rispetto del pensiero altrui, io mi dissocio unicamente da quella sorta di "cinismo" che di tanto in tanto emerge.
La questione Argentina di cui parlasti la ricordo bene e mi dispiace, come vedi può capitare a chiunque, è evidente che la prossima volta non ne sarai coinvolto.
[Modificato da marco--- 12/06/2012 18:20]
12/06/2012 22:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 858
Sesso: Maschile
Utente semplice
Attico
OFFLINE
Re: Re: Dal sito UFFICIALE
marco---, 12/06/2012 17.00:

Zio, sono perfettamente d'accordo, se tutti avessero compiuto questa ricerca e questo ragionamento non saremmo qui a discuterne, non trovi? In quanti metterebbero in conto il fallimento del proprio istituto di credito? Penso che ci sia di peggio in termini di "ignoranza economica", come per esempio ha investito e perduto i propri risparmi in operazioni speculative, comunque mi fermo qui dato che la mia opinione l'ho già espressa. Mi dispiace sempre e comunque quando qualcuno perde i propri risparmi, nonostante a me non sia mai capitato.



Marco, non e' questione di ignoranza. E non c'era nessuna ricerca da fare.
Se vai sul sito della tua banca e trovi in ultima riga un menu con queste voci:

Sospensione dei pagamenti
Amministrazione Straordinaria

Trasparenza
Privacy
Mifid
Disclaimer

Non c'e bisogno di essere un genio per andare a vedere di che si tratta e, se dopo aver letto di cose come "amministrazione straordinaria", "commissario", "supervisione della banca d'Italia", non ti fai venire qualche dubbio e qualche domanda (magari da rivolgere a qualcuno che ci capisce tipo un amico, un consulente, un commercialista...) e dopo sei mesi (dicesi sei mesi) scopri che non puoi piu' prelevare, mi dispiace umanamante tanto, ma resta il fatto che forse i tuoi soldi ti sei un pochino meritato di farteli soffiare.

Ripeto, mi dispiace, pero' questa non era una banca dove la vecchina si faceva versare la pensione sociale, era una banca dove si mettevano soldi per investire. Si presume che se guidi la macchina hai le capacita' per avere la patente.
Se la patente non ce l'hai perche' non sei in grado, allora non guidare. E se guidi sappi almeno che lo fai a tuo rischio e pericolo.

[Modificato da Loziodigekko 12/06/2012 22:47]
12/06/2012 23:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re: Re: Re: Dal sito UFFICIALE
Loziodigekko, 6/12/2012 10:13 PM:

Marco, non e' questione di ignoranza...

Nella sostanza condivido tutto quello che hai scritto, in estremissima sintesi la novità che mi premeva sottolineare è che rispetto al passato oggi occorre prestare attenzione anche ai possibili fallimenti delle banche, e in futuro le cose non potranno che peggiorare.
La tua competenza in materia si è palesata a partire dai primi post e ti ringrazio perché questo certamente arricchisce il forum, non dimentichiamoci però che la cultura del cliente medio in materia di economia è bassa. Se molti di noi, me incluso, che abbiamo il privilegio di condividere importanti informazioni nel forum, questa notizia ha suscitato meraviglia, allora significa che un evento del genere, probabilmente, non è un fatto così scontato.
13/06/2012 10:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Banca Centrale della Repubblica di San Marino - 18/05/2012 - Amministrazione Straordinaria della Business & Financial Consulting S.p.A. (Fonte: bcsm.sm - 18/05/2012)

18/05/2012 - Amministrazione Straordinaria della Business & Financial Consulting S.p.A. PDF Print
Si comunica che il Coordinamento della Vigilanza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, ai sensi dell'art. 78 della Legge n. 165/2005 e successive modifiche, ha disposto l'avvio della procedura di amministrazione straordinaria della Business & Financial Consulting S.p.A., con il conseguente scioglimento degli organi di amministrazione e di controllo. Con il predetto provvedimento sono state disposte altresi' le seguenti nomine:

Commissario
Dott. Fabio Pignataro

Componenti del Comitato di Sorveglianza
Avv. Gianna Burgagni (Presidente)
Dott. Franco Norri
Dott. Giuseppe Scattone



Vedi anche: Banca Centrale della Repubblica di San Marino - Press Releases
13/06/2012 11:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Lista istituti di credito in amministrazione straordinaria a maggio 2012
Bankitalia/ sono 11 gli istituti di credito in amministrazione straordinaria (Fonte: ilmondo.it - 17/05/2012)

Più due Sgr. Ultimo ingresso la Bcc Monastier e del Sile

Milano, 17 mag. Undici istituti di credito in amministrazione straordinaria, più due Sgr. La fotografia scattata da Bankitalia sulle «procedure in essere» mostra un quadro parzialmente negativo, ma comunque lontanissimo dalle difficoltà in cui si trovano le banche in altri Paesi Europei (l'ultima in ordine di tempo è la spagnola Bankia, praticamente nazionalizzata dal governo e i cui correntisti hanno ritirato in pochi giorni 1 miliardo di euro).
Tra le 11 banche ci sono nomi noti e meno noti, come Delta, la controllata SediciBancae la Cassa di risparmio di Rimini (Carim), istituti legati alle vicende di San Marino, o come Banca Tercas e l'Istituto per il Credito sportivo. L'ultimo ingresso nella lista, con decreto ministeriale del 4 maggio scorso, è quello della Banca di credito cooperativo (Bcc) Monastier e del Sile. Le Sgr in amministrazione straordinaria sono la Total Returndi Messina e la Cape Regione siciliana di Palermo. Nell'elenco delle banche ci sono anche la Bcc di Cosenza, la Bcc di Tarsia, la Bcc Luigi Sturzo di Caltagirone, la Bcc di Altavilla Silentina e Calabritto, Banca Network Investimenti.
La disciplina delle crisi bancarie ha per obiettivo la tutela del risparmio e, come base, oltre alla gravità delle perdite patrimoniali, anche le irregolarità e le violazioni normative e amministrative. Se la crisi non presenta caratteri di irreversibilità, la banca può essere sottoposta ad amministrazione straordinaria, che è disposta con decreto del ministro dell'Economia, emanato su proposta della Banca d'Italia, cui spetta la nomina degli organi straordinari.
[Modificato da marco--- 13/06/2012 11:06]
21/06/2012 00:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Banca Network, interviene il Fondo dei depositi. Verso sblocco dei 28mila conti congelati

Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) interviene per i conti correnti di Banca network bloccati dal 31 maggio. La pratica è stata esaminata oggi e per lo sblocco dei conti si attende nei prossimi giorni la probabile liquidazione coatta della banca, ora in amministrazione controllata, con circa 28mila clienti.

«Stiamo lavorando con la Banca d'Italia per fare in modo che la vicenda si chiuda positivamente per i correntisti entro fine mese, ovvero i 30 giorni di tempo per l'istruttoria scattati per legge dopo la sospensione dei pagamenti annunciata da Palazzo Kock - dichiara al Sole 24 Ore Roberto Moretti, segretario generale del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Anche la Banca d'Italia, che sta lavorando a stretto contatto noi, ha tutto l'interesse a chiudere presto la pratica che porterà senza dubbio allo sblocco dei fondi per correntisti».

Ricordiamo che il fondo copre fino a 100mila euro per ciascun conto corrente e che il rimborso delle somme viene eseguito entro e non oltre 20 giorni dalla data in cui la Banca d'Italia indica la liquidazione coatta dell'istituto insolvente, in questo caso la Banca Network nata nel 2003 da una costola della Bipielle di Giampiero Fiorani.

Tra i 28mila correntisti ci sono anche molti dei 69 dipendenti dell'istituto.

www.twitter.com/vitolops

©RIPRODUZIONE RISERVATA
21/06/2012 07:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 858
Sesso: Maschile
Utente semplice
Attico
OFFLINE
01/07/2012 18:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 468
Città: MILANO
Età: 29
Sesso: Maschile
Utente semplice
Quadrilocale
OFFLINE
Re: Re: Re: Dal sito UFFICIALE
Loziodigekko, 12/06/2012 22.13:

Se vai sul sito della tua banca...


Comunicato del 29 Giugno 2012


Si comunica che e' stata prorogata la sospensione in atto del pagamento delle passività, ai sensi dell’art. 74 TUB. La proroga, deliberata in data odierna - per cui la legge prevede un massimo di 2 mesi - sara' contenuta nello stretto necessario- Tale misura si è purtroppo resa inevitabile per consentire di portare a compimento, con l’intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, gli adempimenti occorrenti a dare avvio alla fase di restituzione dei fondi oggetto di tutela.

I Commissari Straordinari
Dott. Giuseppe Bonsignore e Prof. Avv. Raffaele Lener
03/07/2012 13:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.844
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
Building Site Hunter con le palle
OFFLINE
perfida albione...

...ovvero la trave e la pagliuzza...

fonte: il fatto quotidiano

Il Fatto Quotidiano > Economia & Lobby > Scandalo Libor,...

Scandalo Libor, si dimette il presidente di Barclays. Ma la bufera non si placa

La banca ha da poco patteggiato una maxi multa per la manipolazione dei dati sul Libor, il tasso di interesse di riferimento dell’interbancario londinese. Una pratica probabilmente diffusa e capace di alterare un mercato da 800 mila miliardi di dollari

Marcus Agius alla fine dice basta. Travolto, anche se non direttamente coinvolto, nell’ultimo scandalo finanziario della City, il presidente di Barclays ha annunciato le sue dimissioni. Una scelta obbligata per chi come lui rappresenta “l’ultimo guardiano per l’immagine della banca”. Oggi si è dimesso anche l’ad Robert Diamond. La scorsa settimana, Barclays è stata sanzionata con una multa complessiva di 450 milioni di dollari dalle autorità britanniche e statunitensi dopo che alcuni suoi operatori sono stati riconosciuti colpevoli di aver consapevolmente manipolato i dati sul Libor, il tasso di interesse di riferimento elaborato a Londra e alla base di un’enorme massa di prodotti finanziari che ad esso sono correlati. Un decisione che rappresenta con ogni probabilità solo la punta dell’iceberg di una vicenda ancora da chiarire.

Il Libor, ovvero il London Interbank Offered Rate, è il tasso di riferimento calcolato nel mercato interbancario londinese, in pratica l’interesse medio che le banche stesse applicano nel prestarsi denaro tra loro. L’ipotesi delle autorità di controllo è che la stessa Barclays e una ventina di altri istituti possano aver diffuso dati falsi per ottenere di volta in volta un vantaggio sul mercato. Tra le banche che hanno ammesso di essere sotto inchiesta, ha ricordato il Wall Street Journal, ci sono Citigroup, Deutsche Bank, HSBC Holdings, J.P. Morgan, Royal Bank of Scotland e UBS. Nessuna di queste ha ammesso per il momento alcuna responsabilità in merito.

Se le alterazioni di massa da parte di tutti questi istituti fossero confermate, il quadro che ne emergerebbe sarebbe devastante. L’insieme dei prodotti finanziari legati al Libor è infatti enorme. Il Financial Times stima in 360 mila miliardi di dollari il controvalore dei titoli ponderati sul tasso londinese, la U.S. Commodity Futures Trading Commission, una delle tre authorities con cui ha patteggiato Barclays (le altre sono la UK Financial Services Authority e il Dipartimento di Giustizia Usa) parla addirittura di 800 mila miliardi, in pratica il Pil mondiale moltiplicato per dieci volte. Fatti i conti, insomma, un immenso calderone fatto di mutui, finanziamenti, carte di credito, swap e derivati di ogni forma scambiati sul mercato a prezzi alterati rispetto a quelli reali. Una maxi truffa insomma.

Quella dei tassi truccati, in ogni caso, non rappresenta una storia particolarmente nuova. Nell’aprile del 2011, gli avvocati di Ftc Capital GmbH, un fondo speculativo con base a Vienna, presentarono una denuncia presso una corte federale di New York accusando alcuni grandi istituti di manipolazione del tasso di interesse con conseguente alterazione del mercato degli eurodollar futures (titoli derivati utilizzati per “scommettere” sull’andamento dei tassi di interesse). Tra il 2006 e il 2008, ipotizzarono gli avvocati, gli istituti avrebbero volutamente sottostimato il valore continuando a ricevere denaro ad un prezzo più basso e mostrandosi così più solidi di quanto non fossero. Sei mesi dopo sarebbe stata invece la volta dell’Euribor, il tasso medio calcolato sui prestiti interbancari di 44 istituti del vecchio Continente. Nell’occasione si mosse direttamente la Commissione Antitrust europea ipotizzando l’esistenza di un cartello e quindi, tecnicamente, la presenza di un’illecita concorrenza.

Mercoledì prossimo, l’amministratore delegato di Barclays Bob Diamond sarà ascoltato da una commissione parlamentare a Londra alla quale, inevitabilmente, sarà chiamato a fornire spiegazioni sulla vicenda. Il leader laburista Ed Milliband, riferisce il Financial Times, ha chiesto a gran voce le dimissioni dello stesso numero uno dell’istituto invocando “un più ampio cambio nella dirigenza della banca a cominciare da Diamond”.

Aggiornato da redazione web il 3 luglio 2012 alle 10,30



ormai la finanza, specie quella anglosassone, fa veramente schifo

meglio il superenalotto o gli allibratori sugli eventi sportivi, molto piu' trasparenti come scommesse...

[SM=g9128]


PS: anche repubblica riporta la stessa notizia:
Manipolazione del Libor Si dimette il ceo di Barclays

e, restando in tema di finanza dannosa:
L'Esma apre un'indagine sulle tre grandi agenzie di rating

a quando una norimberga della finanza?

che di "crimini contro l'umanita' ne hanno fatti parecchi,
propagando l'"ideologia del mercato" per arricchirsi...

[SM=g1752723]
[Modificato da laplace77 03/07/2012 13:11]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
03/07/2012 13:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Re: perfida albione...
laplace77, 03/07/2012 13.07:


...
a quando una norimberga della finanza?
...




Ogni tanto mi capita di pensarci ma poi mi rendo conto che è un passo troppo ... pesante ed importante, molto, molto di più che la bolla immobiliare conclamata.

mmmhmmmm ... semmai capiterà non sarà prima di qualche decennio, oggi i principali attori coincidono troppo con chi sta al potere.

_____________________________________

03/07/2012 13:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.844
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
Building Site Hunter con le palle
OFFLINE
Re: Re: perfida albione...
(sylvestro), 03/07/2012 13.18:




Ogni tanto mi capita di pensarci ma poi mi rendo conto che è un passo troppo ... pesante ed importante, molto, molto di più che la bolla immobiliare conclamata.

mmmhmmmm ... semmai capiterà non sarà prima di qualche decennio, oggi i principali attori coincidono troppo con chi sta al potere.





ne e' la riprova il fatto che, laddove lo hanno fatto, il piu' delle volte hanno ricapitalizzato le banche col debito pubblico invece di nazionalizzarle

intendo espropriarle agli azionisti, garantendo i correntisti, per poi procedere a ristrutturazioni - come Bondi in Parmalat - e quindi ricollocarle sul mercato

[SM=g1750163]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
03/07/2012 14:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Re: Re: Re: perfida albione...
laplace77, 03/07/2012 13.51:




ne e' la riprova il fatto che, laddove lo hanno fatto, il piu' delle volte hanno ricapitalizzato le banche col debito pubblico invece di nazionalizzarle

intendo espropriarle agli azionisti, garantendo i correntisti, per poi procedere a ristrutturazioni - come Bondi in Parmalat - e quindi ricollocarle sul mercato

[SM=g1750163]




Ce li dobbiamo tenere, Lap. [SM=g6949]

Al massimo si vedra' il singolo caduto nella polvere (ma sarà stato per lo sgambetto di un suo pari [SM=g7752])
_____________________________________

04/07/2012 07:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 858
Sesso: Maschile
Utente semplice
Attico
OFFLINE
Qualche dato aggregato

"...le sofferenze sono solo una parte dei problemi delle banche, rappresentano crediti che per il loro livello di deterioramento saranno difficilmente incassati al di fuori di procedure legali e sui quali giustamente le banche accantonano riserve superiori al 50%. Tuttavia la fotografia dell’impatto della crisi sui conti del sistema bancario è più ampia e deve tenere presente anche i crediti incagliati, i crediti ristrutturati e quelli scaduti.

...

Il totale dei crediti deteriorati è arrivato a quota 194 miliardi, rispetto agli 86 miliardi dell’ultimo trimestre 2008. In 3 anni la crisi ha portato oltre 108 miliardi di crediti dubbi nei bilanci delle banche, con una crescita del 125%.

...

Nell’ultimo trimestre del 2011 circa 67.000 debitori sono stati classificati a sofferenza nella centrale rischi delle banche, di questi il 75% sono persone fisiche, l’11% sono micro-imprese e il 13% imprese. Ma se si conta il valore del debito la parte principale dei nuovi flussi di sofferenze arriva ovviamente dalle imprese (€2,8 miliardi) mentre i privati contano per €1,1 miliardi.
"



www.linkerblog.biz/2012/07/03/crisi-chi-sta-soffrendo-di-piu/
04/07/2012 23:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Banca Network, conti congelati fino al 31 luglio. I pm valutano ipotesi di bancarotta

di Vito Lops 04 luglio 2012


Conti congelati fino al 31 luglio. È questa l'unica certezza nel mare di difficoltà in cui navigano gli oltre 28mila correntisti di Banca network investimenti. L'istituto - nato nel 2003 da Bipielle Net, una costola della Banca popolare di Lodi di Giampiero Fiorani, ma dal 2007 la proprietà di Bni è passata poi ad altri soci - è stato commissariato a novembre 2011 dalla Banca d'Italia che, per motivi precauzionali, ha disposto a fine maggio 2012 la sospensione di conti per un mese. Un mese necessario per eseguire l'istruttoria e le verifiche sulla gestione della banca e per arrivare a una decisione: rilancio (magari attraverso la vendita degli asset a un altro istituto) oppure liquidazione coatta amministrativa.

Dietro il crack ci sono anche investimenti in titoli molto rischiosi: tra questi figurano anche strumenti finanziari garantiti da Lehman Brothers, la banca fallita nell'ottobre del 2008 di cui è stato un esponente di primo piano Ruggero Magnoni, con il fratello Giorgio azionista della Sopaf, principale socio di Banca Network.

Disagi per clienti e dipendenti
Il regolamento prevede che se dopo un mese gli accertamenti non sono conclusi ne scatta automaticamente un altro per continuare le verifiche. Ne consegue che, ormai, avendo scollinato luglio, i correntisti di Banca Network saranno costretti a prolungare l'agonia di non poter disporre delle somme depositate fino al 31 luglio. Una situazione difficile da immaginare, come emerge da alcuni commenti arrivati al Sole 24 Ore direttamente dai correntisti di Banca network che si sono traditi. «Ho un conto corrente Banca Network bloccato ex art. 74 TUB. Il giorno 31.05, ignaro di tutto, ho emesso un assegno che mi è stato bloccato e adesso devo pagare il beneficiario in altro modo e non so come visto che la liquidità era sul conto Bni. Inoltre mi è stata bloccato il Rid del mutuo che doveva essere pagato con valuta 01.06, per cui ho dovuto fare un bonifico con altra banca per questo mutuo - scrive Claudio -. Non ho avuto nessuna informazione preventiva sul blocco, che mi ha preso totalmente alla sprovvista. Basti pensare che il 27.05 era stato accreditato lo stipendio di mia moglie, ora anche questo indisponibile».

Daniela scrive: «Mi sono ritrovato un giorno a dover lasciare il carrello della spesa, al supermercato, ed senza liquidità, debbo chiedere soldi per mangiare, e non e facile, perchè intorno a me ci sono tante personne, che non arrivano a fine mese. Per il rimborso rate di un prestito e rimborso carta di credito, non so cosa fare, mica posso chiedere anche queste! Poi ci sono anche le utenze».

Senza dimenticare i 69 dipendenti di Bni che rischiano oltre al danno (posto di lavoro) la beffa (in molti sono anche correntisti). Mentre la rete da 334 promotori finanziari è stata recentemente acquisita dalla Consultinvest di Maurizio Vitolo.

Si intravede luce alla fine del tunnel per i clienti
Tuttavia per chi ha in giacenza somme non superiori a 100mila euro (la copertura massima garantita dal Fondo di tutela dei depositi a cui Banca network, come tutte quelle regolarmente operanti in Italia, è iscritta) si inizia a intravedere una luce in fondo al tunnel.

Alcune fonti indicano che entro questa settimana dovrebbe chiudersi l'istruttoria per la quantificazione millesimale delle somme da rimborsare. Dopodiché dovrebbe essere dichiarata dalla Banca d'Italia la liquidazione coatta amministrativa dell'istituto. Atto formale dopo il quale scatta il conto alla rovescia di 20 giorni per il rimborso, fino a 100mila euro per conto corrente, delle somme in giacenza.

Ipotesi bancarotta
Intanto per i vertici della banca potrebbe profilarsi anche un procedimento giudiziario. Secondo l'agenzia Radiocor Il Sole 24 Ore, la procura di Milano sta esaminando la situazione di Banca network, valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla gestione della banca. I magistrati di Milano hanno ricevuto proprio dalla Vigilanza di Palazzo Koch una nota informativa sulle condizioni dell'istituto e ora stanno valutando la possibilità di aprire un fascicolo per l'ipotesi di reato di bancarotta. Da un primo esame, secondo quanto appreso, starebbero emergendo dei profili di irregolarità e di cattiva gestione. Una vicenda, quella di Banca network, che ricorda per certi versi quella di Banca Mb, la banca d'affari milanese fondata da Fabio Arbe, posta in liquidazione coatta a maggio 2011.

www.twitter.com/vitolops

©RIPRODUZIONE RISERVATA

13/07/2012 19:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 468
Città: MILANO
Età: 29
Sesso: Maschile
Utente semplice
Quadrilocale
OFFLINE
20/07/2012 17:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 468
Città: MILANO
Età: 29
Sesso: Maschile
Utente semplice
Quadrilocale
OFFLINE
Re: Re: Re: Dal sito UFFICIALE
Loziodigekko, 12/06/2012 22.13:


Se vai sul sito della tua banca...


Comunicato Stampa del 19 Luglio 2012
Con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 16 luglio 2012, emanato su proposta della Banca d’Italia, la Banca Network Investimenti S.p.A., con sede legale in Milano, già in amministrazione straordinaria e in regime di sospensione dei pagamenti, è stata sottoposta alla procedura di liquidazione coatta amministrativa disciplinata dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia...
28/08/2012 20:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Monte dei Paschi in rosso per 1,61 miliardi, verso la “nazionalizzazione”
La terza banca italiana.

Nuova pesante svalutazione dell’avviamento da parte del Monte dei Paschi di Siena nel primo semestre dell’anno che ha prodotto un rosso da 1,61 miliardi di euro che si confronta con l’utile di 261,4 milioni dell’anno prima. La svalutazione dell’avviamento decisa dal cda della banca è di 1,52 miliardi alla quale si aggiunge la svalutazione integrale del marchio Banca Antonveneta. Il risultato operativo netto del semestre è invece calato a 182,5 milioni (-69,1%), mentre migliora il core tier1 al 10,8% (+50 punti base dall’inizio dell’anno) e il ratio patrimoniale cresce all’8,85% al netto dei Tremonti bond.

Ancora guai, quindi, per la banca presieduta da Alessandro Profumo, per la quale è in arrivo un paracadute governativo da 2 miliardi di euro sotto forma di obbligazioni sottoscritte dal Tesoro, versione montiana dei Tremonti-bond di cui Siena aveva già usufruito. E i cui interessi, però, in mancanza di utili da parte della banca verranno pagati in azioni, con la conseguenza abbastanza prevedibile, visti i risultati, che sul medio termine lo Stato italiano torni a fare il banchiere.

28 agosto 2012
ilfattoquotidiano
28/08/2012 21:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Banca Network ora "beffa" le altre banche (Fonte: advisoronline.it - 28/08/2012)

Il Fondo interbancario chiede nuovi soldi alle banche aderenti

Nuova beffa firmata Banca Network. Dopo i clienti tocca alle banche aderenti al Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fidt) subire le conseguenze della cattiva gestione del fallimento di Banca Network. Secondo quanto riportato su Il Sole 24 Ore, il prezzo che il Fidt dovrà pagare per l'istituto in liquidazione coatta amministrativa subirà un nuovo aumento. Oltre ai 73,8 milioni di euro già richiesti dai commissari liquidatori a copertura dei depositi dei clienti, le banche aderenti al fondo dovranno versare altri 83.000 euro per le "spese anticipate dal Fondo e direttamente riconducibili all'operazione", scrive il quotidiano.
29/08/2012 12:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Re:
marco---, 8/28/2012 9:39 PM:

Banca Network ora "beffa" le altre banche (Fonte: advisoronline.it - 28/08/2012)

Il Fondo interbancario chiede nuovi soldi alle banche aderenti

Nuova beffa firmata Banca Network. Dopo i clienti tocca alle banche aderenti al Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fidt) subire le conseguenze della cattiva gestione del fallimento di Banca Network. Secondo quanto riportato su Il Sole 24 Ore, il prezzo che il Fidt dovrà pagare per l'istituto in liquidazione coatta amministrativa subirà un nuovo aumento. Oltre ai 73,8 milioni di euro già richiesti dai commissari liquidatori a copertura dei depositi dei clienti, le banche aderenti al fondo dovranno versare altri 83.000 euro per le "spese anticipate dal Fondo e direttamente riconducibili all'operazione", scrive il quotidiano.



Caro Marco...,e' davvero impressionante quanto l'fidt dimostri di essere una non garanzia in caso di insolvenza di grossi gruppi bancari.

Di questo bisogna prendere atto.
[Modificato da pax2you 29/08/2012 12:19]
29/08/2012 15:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re: Re:
pax2you, 8/29/2012 12:15 PM:

Caro Marco...,e' davvero impressionante quanto l'fidt dimostri di essere una non garanzia in caso di insolvenza di grossi gruppi bancari.

Di questo bisogna prendere atto.

Banca Network ha appena 30.000 clienti, dovesse crollare una banca di medie dimensioni non oso immaginare come andrebbe a finire.
03/09/2012 07:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Crédit Immobilier de France verso il fallimento
Brutte notizie anche dalla Francia e il tutto legato ai crediti a famiglie a rischio come ormai si ripete da anni.

French government to bail out Crédit Immobilier de France

CIF, which specialised in mortgage lending to less privileged families, encountered problems when previously cheap funding from credit markets, on which it depends to finance its operations, dried up.

In the 1990s, the French government nationalised a similar banking institution, the Crédit Foncier de France, but officials said there were no plans for it to take over CIF.

guardian
[Modificato da pax2you 03/09/2012 07:42]
04/09/2012 09:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Re: Crédit Immobilier de France verso il fallimento
pax2you, 03/09/2012 07.41:

Brutte notizie anche dalla Francia e il tutto legato ai crediti a famiglie a rischio come ormai si ripete da anni.

French government to bail out Crédit Immobilier de France

CIF, which specialised in mortgage lending to less privileged families, encountered problems when previously cheap funding from credit markets, on which it depends to finance its operations, dried up.

In the 1990s, the French government nationalised a similar banking institution, the Crédit Foncier de France, but officials said there were no plans for it to take over CIF.

guardian



Un mattone in testa a Hollande

Bolla immobiliare in Francia
Statalizzata la banca dei mutui


Torna lo spettro dei crac USA: il Crèdit Immobilier de France chiede aiuto allo stato per evitare il default;il governo lo nazionalizza con 20 miliardi
[Modificato da (sylvestro) 04/09/2012 09:21]
_____________________________________

18/12/2012 18:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.588
Sesso: Femminile
Utente semplice
Villa Singola
News hunter con gli attributi
OFFLINE
Da Treviso a Rimini, le banche italiane in amministrazione straordinaria
www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-14/treviso-rimini-ecco-tutte-143708.shtml?uuid=...
30/12/2012 21:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Le banche falliscono... e gli Stati pagano
Solita litania, "troppo grandi per fallire", e così paghiamo noi cittadini. Coraggio, si prosegue... [SM=g6963]
Obbligazioni Dexia, istituto fallito, ora si può stare tranquilli, il paradosso dell’investimento “sicuro” (Fonte: verdemoneta.investireoggi.it - 29/12/2012)

[...]Riportiamo al notizia :
La Commissione europea ha dato il via libera al salvataggio di Dexia, che comporta un’iniezione di capitale di 5,5 miliardi di euro da parte dei governi di Belgio e Francia.

Lo ha annunciato una nota del Commissario europeo alla concorrenza Joaquin Almunia.

Gli azionisti Dexia, la scorsa settimana, hanno dato il via libera all’operazione che porterà i due Paesi coinvolti a detenere quasi il 96% del capitale e consente di evitare la liquidazione che, secondo i manager, avrebbe causato uno shock finanziario in Europa stile Lehman.

Il significato di questa dichiarazione è che Dexia ora è ufficialmente fallita, per cui può ricevere ciò che a fatti sta già ricevendo dal 2008 in poi ossia aiuti di stato.

Dexia sotto questo punto di vista è al suo quarto fallimento in altrettanti anni, quello a cui Bruxelles ha dato la sua approvazione è infatti il quarto aiuto di stato che la banca franco belga riceverà

[...] Ed ecco il perché il mondo è stato capovolto, con questa ufficializzazione, la comunità europea sta dando la sua approvazione all’ennesimo aiuto di stato, in questo caso però non lo dà per far in modo che l’istituto dopo una robusta cura dimagrente riprenda il suo percorso economico, ma esclusivamente per evitare lo scatenarsi del panico sui mercati[...]
[Modificato da marco--- 30/12/2012 21:50]
23/03/2013 08:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Cipro dal bailout al bail-in
Invece di far pagare lo stato il governatore della banca centrale propone di far pagare i privati direttamente dal conto.

Laiki bank e' la seconda banca di Cipro.

The Laiki management team were last night informed in parliament that the government planned to table a bill proposed by the central bank governor to divide Laiki into a ‘good’ bank with only deposits of €100,000 or under, and a ‘bad’ bank where around €6 billion of uninsured deposits will be placed.

We’re talking about €6 billion belonging to Cyprus depositors being transferred to the bad bank with little possibility of them recovering their money. We’re talking about a lot of businesses having their assets and accounts frozen.

They are testing the model for the next country that will need a bailout. Italy will be next, everyone knows that, and then France. Italy has two trillion euro worth of loans. Do you think Germany has money to save it with a bailout? So, they are testing the bail-in.

www.cyprus-mail.com/ceo/laiki-ceo-bank-move-will-be-disaster-economy/...
[Modificato da pax2you 23/03/2013 08:28]
28/05/2013 18:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3.291
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castelletto sul Ticino
OFFLINE
Re: Re:
grella, 09/12/2007 03:22:



Compagnoski con questa politikoski col kakkioski è un bene reale e sicuro..........questi non sanno governarci e un buon terreno in una "Repubblica di Banane" rimane un bene in bilico..........
Non per dire destra o sinistra ma perchè in un paese dove dilaga l'incertezza del diritto e della pena non penso sia al sicuro solo la proprietà privata!!
Poi magari si alzano la mattina e ti dicono: "Ok caro amico da quest'anno tassa di 1000€ mq......!?!?!" BONANOTTE INVESTIMENTO!!! [SM=g7667]





Post del 2007 ........
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
30/05/2013 21:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bankitalia ha commissariato la Cassa di Risparmio di Ferrara (Fonte: bologna.repubblica.it - 30/05/2013)

Gli ispettori della Banca d'Italia hanno ufficializzato lo scioglimento degli organi amministrativi e di controllo dell'istituto e l'insediamento degli organi straordinari. Le cause sono le sfavorevoli risultanze dell'ispezione. Da questa mattina la Cassa di Risparmio di Ferrara è commissariata. Ispettori di Bankitalia si sono presentati stamane negli uffici e hanno notificato il provvedimento che è stato reso noto, ufficialmente, dalla stessa Carife con una nota nel pomeriggio. Una nota i cui si ufficializza lo scioglimento degli organi amministrativi e di controllo della banca e l'insediamento degli organi straordinari. A decidere il provvedimento di amministrazione straordinaria è stato il ministro dell'economia e delle finanze, con decreto del 27 maggio 2013 - spiega la nota ufficiale - che ha disposto, "su proposta della Banca d'Italia, lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo di Acrife spa e la sottoposizione della stessa ad amministrazione straordinaria, ai sensi del Testo Unico Bancario". "La proposta è stata formulata a seguito delle sfavorevoli risultanze degli accertamenti ispettivi di vigilanza", ossia l'ispezione conclusa pochi mesi fa all'istituto cittadino. Bankitalia ha così nominato gli organi straordinari che saranno ricoperti da Bruno Inzitari, come Commissario straordinario, Fabrizio Daverio, Paola Leone e Cosimo Centrone, componenti il Comitato di sorveglianza. Gli Organi straordinari, che si sono insediati stamane "operano sotto la supervisione della Banca d'Italia e adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell'attività aziendale e la piena tutela dei diritti dei depositanti e dei creditori sociali", puntualizza la nota Carife. Che rassicura clientela e città: "La banca prosegue regolarmente la propria attività e pertanto la clientela può continuare a rivolgersi agli sportelli con la consueta fiducia".
Bankitalia commissaria Carife (Fonte: estense.com - 30/05/2013)

...Su quali siano le “sfavorevoli risultanze degli accertamenti ispettivi di vigilanza” (così si legge nello stesso comunicato diramato) se ne potrà sapere qualcosa in più nei prossimi giorni. Le motivazioni vanno ricondotte all’articolo 70 del testo unico bancario richiamato nel provvedimento voluto dopo l’ispezione di Palazzo Koch. Al comma 1, lettere a e b, si parla di gravi irregolarità nell’amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l’attività della banca” e di previsione di “gravi perdite del patrimonio”. A giudicare poi dal richiamo all’articolo 98, gli accertamenti ispettivi di vigilanza potrebbero aver individuato seri problemi nell’ambito di gestione delle società controllate. Ma al momento, dato lo scarno comunicato uscito dalla sede di Corso Giovecca, non è dato sapere altro. Nemmeno gli ex vertici possono rilasciare dichiarazioni...
04/09/2013 22:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Brutte notizie da CARIGE.


Perche' questo spot?
Perche' mentre a noi ci fanno vedere i bambini che giocano tutti felici gli stessi dietro fanno i giochi sporchi.

«Un trattamento di favore». Difficile essere più chiari. Nella relazione ispettiva di Bankitalia su Carige viene definito in questo modo l’atteggiamento dei vertici dell’istituto di credito genovese nei confronti di alcuni grandi debitori. Tra questi la famiglia savonese Orsero, proprietaria di Gf Group, colosso della distribuzione e produzione ortofrutticola con attività anche nei rami dell’edilizia, dell’immobiliare e della terminalistica portuale.

A scorrere la durissima relazione ispettiva di Bankitalia ci si imbatte spesso nella holding della famiglia Orsero. In particolare quando si analizza il “rischio di credito”, cioè il prestito di denaro che - a detta di Bankitalia - sarebbe stato effettuato da Carige correndo rischi eccessivi nei confronti di imprenditori e società “amiche”.

Carige prestava denaro agli Orsero e poi calcolava una quota di crediti considerati perduti (cioè non più recuperabili) troppo bassa rispetto a quanto avrebbe dovuto quantificare.
Prendiamo la società madre, la Gf Group spa: l’esposizione complessiva nei confronti di Carige - in altre parole, il debito della società verso la banca - ammonta a oltre 108 milioni di euro (108.831.000). L’istituto di credito genovese - in cui, è bene ricordarlo, Raffaella Orsero siede come consigliere d’amministrazione - calcolava come perdita su quel credito solo 737mila euro. Per Bankitalia, invece, avrebbe dovuto considerare “persi” quasi 19 milioni di euro (18.921.000). Oltre venticinque volte di più.


Bankitalia “decapita” Carige

Nel mirino degli ispettori di Bankitalia i crediti “facili” al sistema Liguria. Crediti anomali che corrispondono al 17% del totale. Ad esempio ai soci “pattisti” dell’istituto di credito come i Gavio, l’europarlamentare Vito Bonsignore e le Coop hanno ottenuto un miliardo di fidi. «Eccessivo sostegno« anche aGf Group della famigia di imprenditori savonesi Orsero e alla galassia riconducibile a Enrico Preziosi, presidente del Genoa. Nel caso di Marina Genova -Aeroporto di Giuseppe Rasero e della società Profit «sono stati ignorati evidenti sintomi di degrado»; Genova High Tech, partecipata di Carige, la società incaricata di di realizzare il polo tecnologico degli Erzelli, «è stata supportata in via crescente nonostante una struttura finanziaria non equilibrata: si contano affidi a oggi per 250 milioni.

Le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, «meravigliate dal deterioramento dei conti di Banca Carige» si aspettano «che Bankitalia adotti la stessa misura di Banca delle Marche, con un commissariamento trimestrale per evitare che ci possano essere sorprese nei conti dell’istituto di credito ed eventuali ricadute negative su azionisti e depositanti»
(Troppo tardi come al solito)

link

link
28/10/2013 09:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 6.986
Città: MILANO
Età: 44
Sesso: Maschile
Amministratore
Castellina in Chianti
OFFLINE
Dopo Banca Marche ecco l'elenco delle 12 banche italiane commissariate da Banca d'Italia
Con la messa in amministrazione straordinaria di Banca Marche di venerdì scorso, salgono a 12 le banche italiane sotto la tutela della Vigilanza di Via Nazionale. Un plotone di piccoli e medi istituti le cui fila si sono ingrossate a dismisura proprio quest'anno. Dall'inizio del 2013 sono ben 8 gli istituti commissariati. Erano solo 4 a fine del 2012. Un'escalation che ha a che fare certamente con la recrudescanza della crisi economica che da un lustro tiene in scacco il Paese.

E per queste banche è stato il peso crescente dei crediti malati a mandare a gambe all'aria i conti. L'esempio più eclatante è proprio quello di Banca Marche finita commissariata l'altro ieri dopo che già a fine agosto la Banca d'Italia aveva detto stop alla gestione ordinaria. Nel caso dell'istituo marchigiano si è assistito all'emergere degli effetti della gestione dissennata dell'ex direttore generale Massimo Bianconi che ha lasciato sotto il tappeto ben 2 miliardi di crediti malati che per anni erano stati messi a bilancio come prestiti in bonis cioè riscuotibili.

Così non era e quei prestiti in sofferenza si sono tradotti in perdite. Oltre 750 milioni sono nel periodo 2012-metà del 2013. Un buco record che ha portato il capitale di base della banca al 4,3%, la metà di quanto richiesto dai regolatori per assicurare stabilità all'istituto. Storia analoga per la Carife, la Cassa di Ferrara che ha visto i suoi ex vertici operativi avventurarsi in investimenti immobiliari fuori dal territorio estense. Due sole inziative fallite che hanno prostrato i bilanci dell'istituto. Anche a Spoleto la gestione allegra dell'istituto ha portato la Banca d'Italia a intervenire con la messa in amministrazione straordinaria.

Di vecchia data (risale all'aprile del 2012) è il provvedimento che ha portato i commissari alla guida di Tercas la Cassa di risparmio di Teramo. Sembrava che la banca disastrata teramese interessasse al Credito Valtellinese che alla fine dopo aver studiato a lungo il dossier di una possibile aggregazione ha gettato la spugna. Il tema per tutte è non solo fare piazza pulita dei disastri delle gestioni ordinarie, ma in molti casi trovare nuovi capitali per ripristinare i ratio patrimoniali. E' la strada perseguita con insuccesso a Jesi dove occorreva trovare nuovi investitori disposti a entrare nel capitale della banca con almeno 400 milioni di risorse fresche.

Non si sono trovati e alla fine il commissariamento è parso inevitabile. L'altra possibilità è quella dopo aver pulito i bilanci di trovare una banca più grande in grado di salvare gli istituti sotto tutela. Ma anche questa appare un via poco praticabile. Il sistema bancario italiano deve razionalizzare le reti, chiudere gli sportelli in eccesso e farsi carico di nuove grane non appassiona nessuna delle grandi banche italiane. Ma anche la strada dei nuovi capitali è di difficile percorribilità. Chi si arrischia a entrare in banche la cui redditività è sottozero e che necessitano di tagli e ristrutturazioni per rimettersi in sesto? Alla fine il conto lo pagheranno dipendenti e vecchi azionisti che pagheranno i dissesti provocati in passato da manager che in realtà piccole hanno spesso fatto il bello e cattivo tempo. Credito facile agli amici spesso fuori dal territorio in cui opera la banca senza essere sottoposti a controlli. Veri e propri dominus che indisturbati hanno mandato al tappeto le banche che guidavano. Loro di certo non pagheranno il conto.

di Fabio Pavesi27 ottobre 2013
s24o
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats