come vanno a finire le cause contro le banche il caso bipop-carire - capitalia
MILANO, 22 gennaio 2007 -
Dieci patteggiamenti e due proscioglimenti davanti al gup di Milano hanno chiuso l'udienza preliminare per la vicenda dei presunti illeciti nella precedente gestione della banca BiPop Carire (oggi nel gruppo Capitalia), al termine di una lunga vicenda giudiziaria iniziata a Brescia e poi trasferita a Milano. Lo riferisce una fonte giudiziaria. I 12 dirigenti erano accusati di ostacolo agli organi di vigilanza, infedeltà patrimoniale e violazione del testo unico bancario.
Dieci di loro hanno patteggiato una pena di sei mesi di reclusione davanti al gup Marco Maria Alma, che per nove di loro ha convertito la pena detentiva in una multa di 68.400 euro, mentre per uno di loro, Aurelio Menni, all'epoca dei fatti membro del collegio sindacale della banca, la multa è stata di 58.400 euro. Tutti godranno di uno sconto di 10.000 euro grazie all'indulto. Tra i patteggiamenti Bruno Sonzogni ex amministratore delegato di BiPop, l'ex vicedirettore generale Giovanni Cadei, l'ex presidente del consiglio di amministrazione Giacomo Franceschetti. Il giudice ha invece prosciolto Marino Passeri e Pierluigi Streparava, ex membri del cda. Alle parti civili, tra le quali Consob, Bankitalia, circa 800 piccoli azionisti ed utenti investitori non resta che agire in sede civile per ottenere risarcimenti.
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Il processo e' partito nel 2001 e nessuno ha ancora visto un soldo.
[Modificato da pax2you 19/09/2007 17:45]