E' il momento di vendere case e comprare azioni

marco---, 06/10/2007 17.36:

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Fonte: LiberoMercato - 05/10/2007 - Alessandro Fugnoli

E' il momento di vendere case e comprare azioni

...Oggi immobiliare e Borsa si trovano in una situazione inversa rispetto al marzo 2000: il primo è in bolla, mentre le borse hanno valutazioni ancora ragionevoli...

Non aggiungo commenti, il titolo dice già molto!
Buona lettura!

Marco

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grella, 10/7/2007 3:36 AM:

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Queste semplificazioni banali sulla situazione economica attuale mi fanno pensare :
1 Che non sia in buona fede
2 In alternativa alla prima ipotesi,che debba ampliare la sua prospettiva nei confronti dell'analisi economica.

La banalissima compensazione immobiliare scende e azionario sale ormai non vale più, così come l'analisi valore dell'immobiliare rispetto al pil mi pare meno attendibile della nostra che facevamo in rapporto agli stipendi medi.
Fugnoli ignora completamente:
1 La variazione di massa monetaria in un dato periodo,
2 Il carry trade,
3 La disomogeneità inflattiva all'interno dell'area euro (difficile da monitorare anche per la BCE)
4 Il rischio "deflazione" non da scartare a cuor leggero,
5 Le Borse che non hanno mai valutazioni ragionevoli ......
6 La correlazione.. caduta prezzi case-borsa che sale.. è ridicola soprattutto tenendo conto degli effetti collaterali che il mattone esercita su banche e prodotti finanziari vari che possono innescare un effetto domino.
7 La svalutazione del dollaro peserà soprattutto agli americani altro che all'euro.....se si spezza l'incantesimo con la Cina (più a rischio adesso di quattro mesi fà) è disastro globale.
8 Non è detto che scoppiando una bolla debba formarsene per forza un'altra,potrebbe anche verificarsi un implosione del sistema che ridimensionerebbe i fondamentali dell'economia globale.
9 Consumi depressi rispetto al periodo da lui paragonato (2000/2003)
che abbinati al rialzo dei tassi di questi anni in economia significano recessione o mercato orso.

Ce ne sarebbe ancora da dire................

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marco---, 07/10/2007 16.56:

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Effettivamente l'articolo semplifica molto, per questo ti ringrazio per avere fornito spunti per ulteriori ragionamenti e approfondimenti, cosa che non riuscirebbe altrettanto bene al sottoscritto.
A me fa molto pensare il fatto che ultimamente la stampa, al di là delle semplificazioni sull'argomento, stia tirando tirando incredibili mazzate all'immobiliare, mai successo in passato.
In breve, quando si svela al pubblico qualcosa di così rilevante secondo me significa che i giochi sono conclusi ed il crollo può ufficialmente prendere il via.
Chi non riesce a sostenere le rate del mutuo e decidesse di uscire ora dal gioco, lo farà in perdita, attendendo ulteriormente le cose non potranno che peggiorare.
Nel 2000 con la bolla dei titoli tecnologici andò nella stessa maniera, quando lo dissero era già tardi, la storia, come sempre, si ripete.

Ammesso che il dato riportato nell'articolo sia attendibile l'immobiliare a livello mondiale vale 1,7 volte il PIL, questo dato la dice lunga sulle dimensioni di questa bolla speculativa e sui danni che lo sgonfiamento provocherà.
Quella del 2000, forse, a confronto era una bollicina...

Marco

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grella, 10/7/2007 5:12 PM:

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Quoto tutto quello che hai detto ma la mia paura più grossa è che si verifichi il punto 8 in quanto ci sono troppi elementi che convergono in tal senso. Uno di questi è il fatto che i Governi non riescono a prendere decisioni efficaci da molto tempo ma solo palliativi temporanei che rimandano il problema a "data da destinarsi" .

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