Grazie per questo interessante articolo. Però stiamo attenti a parlare (seppure molto velatamente) della "concorrenza" dei lavoratori stranieri.
Le tensioni sociali sono ciò che LORO auspicano: poveri contro ricchi, cittadini contro stranieri etc. Vogliono portare le masse all'esasperazione e alla violenza. E poi? Regimi autoritari, privazione delle libertà fondamentali. E' questo il rischio. Così i fucili saremo costretti a imbracciarli sul serio, per liberarci dalle nuove dittature...
Nei paesi democratici in teoria nessuno è "obbligato" a fare determinate scelte (così come nessuno ha costretto milioni di famiglie a farsi il mutuo a sarcofago, auto-schiavizzandosi a vita) ma in pratica esiste un condizionamento forte e subdolo che spinge tutti verso una direzione: renderci BESTIE. E' a questo che dobbiamo ribellarci, attraverso l'informazione, la consapevolezza, la strategia. Abbiamo un cervello, cerchiamo di usarlo. Diversamente, faremmo il loro gioco: BESTIE AFFAMATE E RABBIOSE DA ABBATTERE O METTERE IN GABBIA.
Così, tu che prendi il fucile vai in galera, mentre dovrebbero andarci quegli imprenditori (o multinazionali) che sfruttano i lavoratori, italiani o stranieri che siano.
Non ci sono ingegneri? Strano, io ne conosco molti e alcuni lavorano/hanno lavorato per Microsoft, Eriksson, per 900 euro al mese e straordinari obbligatori (cioè chiesti con il ricatto del non-rinnovo del contratto) arrivando a lavorare più di 12 ore al giorno; gli altri fanno lavori non qualificati (call center e simili).
Se proprio dobbiamo annà a menà a qualcuno, cominciamo con questi schiavisti di merda!
[perdonate la durezza di questo intervento]
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La casa è un sentimento.
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