Leggere quello che scriveva un imprenditore italiano negli anni '50 e pensare alla stato attuale delle cose...
"La cultura, nel suo autentico significato di ricerca disinteressata di verità e di bellezza, sarà l'elemento caratteristico della nuova società e a tal fine le istituzioni sanzioneranno concretamente l'esigenza culturale.
Si può manifestare una condizione della società formalmente libera, ma così interiormente povera, così culturalmente arretrata, così poco spiritualmente dinamica che tutti gli sforzi di elevamento urterebbero contro resistenze passive insormontabili. La cultura, accanto all'ideale democratico e alle forze del lavoro, costituirà un terzo fattore di equilibrio politico del nuovo Stato, capace di determinare uno stato di cose generale sensibilissimo alle esigenze spirituali e a quelle aspirazioni superiori senza le quali la libertà, una intima vocazione - non potrebbe esprimersi."
da L'ordine politico delle Comunità di Adriano Olivetti
Peccato si sia andati nella direzione opposta