nazionalsindacalista, 10/10/2008 15.15:
Ma allora se hai letto l'articolo non ne hai capito nulla...
Chi se la prende con l'immigrato? Nessuno se la prende con l'immigrato, ma con chi lo vuole (spesso facendosi passare per progressista) al solo scopo di sfruttarlo ben bene, a condizioni così proibitive che tagliano le gambe a ogni italiano, per quanto disperato sia.
Giovani laurati, masterizzati che poi sono completamente inutili su un mercato del lavoro semplicemente squallido... E quando questi stessi giovani si offrono di fare lavori più "umili", non vanno bene uguale: "troppo qualificati". Tanto c'è l'immigrato in nero e pagato con un tozzo di pane... che taglia fuori anche gli italiani più malmessi.
Basta con questa ipocrisia rossa... il problema è a monte. L'arrivo di frotte di immigrati più disperati degli italiani disperati è una forma parallela di delocalizzazione. Lo capite o no?
Avete capito o no che questi sporchi plutocrati hanno distrutto la classe media e anche quella bassa? Chi glieli compra i loro prodotti adesso? Gli schiavi dell'estremo oriente? Gli amricani che hanno esaurito il debito? Ora arriva il redde rationem... e ci rimetteranno ancora una volta i poveracci.
ma perchè tirare sempre in ballo gli schieramenti politici? qua stiamo parlando di uno Stato che permette tale sfruttamento. Il problema è a monte? E' vero, ma il
monte è la mancanza di leggi adeguate e sanzioni che impediscano tutto ciò.
In un certo senso sono d'accordo con te: accogliere uno straniero per farlo vivere da schiavo non è una cosa degna di un paese civile (sebbene faccia comodo!). Visto che è così, meglio (per loro) non lasciarli entrare! Ma il problema, tuttavia, è a monte! L'ho già detto: comiciassero a carcerare 'sti schiavisti!
[Modificato da TobaccoFlower 10/10/2008 16:09]
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La casa è un sentimento.
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