 03/11/2010 09:59 |
|
| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
|
Le case in Veneto si vendono, compravendite salite del 23% (Fonte: Italia Oggi - di Sebastiano Giorgi - 03/11/2010)
E' ripartito il mercato immobiliare nel Veneto. A trascinare la ripresa le compravendite nei centri storici dei capoluoghi veneti, tra cui soprattutto Verona e Venezia. Il mattone torna quindi a rappresentare un appetibile bene di investimento. «I dati del primo semestre 2010 confermano i segnali di ripresa del settore immobiliare Veneto già registrati nel secondo semestre 2009. Dall’insieme dei dati raccolti», ha spiegato Gianni Guerrieri direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del territorio, «emergono alcune tendenze. La prima è la crescita delle compravendite, la seconda è la sostanziale stabilità dei prezzi». Scendendo nel dettaglio va sottolineata l’aumento delle compravendite complessive nel Veneto di ben il 23% a Verona centro, del 17,5% a Venezia città, dell’8% a Vicenza centro, in leggera crescita anche le transazioni nella città di Belluno, più stabili gli altri capoluoghi ed in calo invece le compravendite a Rovigo Una ripresa delle transazioni che invece sembra ancora non toccare le aree di cintura delle città o comunque periferiche. Stabili i valori di mercato degli immobili, rimasti abbastanza allineati, in tutta Italia, anche nei momenti di picco della recessione, diversamente da quanto avvenuto in paesi come gli Stati Uniti, la Spagna e la Gran Bretagna, in cui il crollo dei valori immobiliari ha ulteriormente aggravato gli effetti della crisi. «In Italia si calcolava che i prezzi degli immobili sarebbero calati almeno di un 10%, ma così non è stato, dimostrazione che i proprietari nei momenti di crisi invece d’abbassare i prezzi preferiscono togliere dal mercato gli immobili attendendo la ripresa», ha aggiunto Agostino Pellegrini dirigente veneto dell’Agenzia regionale del territorio. La crescita delle compravendite sarà il volano per una repentina crescita anche dei valori immobiliari? «Non credo, le transazioni sono comunque ancora su numeri ben più bassi del 2007-2008, e credo che finché il volume delle compravendite non tornerà a quei livelli i valori immobiliari avranno oscillazioni minime. C’è però da sottolineare», ha puntualizzato Gianni Guerrieri «che si potrebbe creare una forbice nei valori di mercato tra gli immobili considerabili solo come beni d’uso e quelli invece di particolare valore e pregio, soprattutto localizzati nei capoluoghi, che sono nuovamente tornati al centro delle attenzioni degli investitori come beni di investimento». |
| |
|
| |
|
|