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Grecia - situazione della crisi economica

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2015 09:38
11/06/2013 20:57
 
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Grecia, per la tv pubblica da stasera fine delle trasmissioni: licenziati in 2.800 (Fonte: ilsole24ore.com - di Vittorio Da Rold - 11/06/2013)

La crisi greca non risparmia nessuno. Il governo greco di Antonis Samaras ha deciso di sospendere le trasmissioni della tv e della radio pubblica, la Ert, la Rai greca, a partire dalla mezzanotte di oggi. Lo ha annunciato il portavoce del governo Simos Kledikoglu, spiegando che la Ert sarà sostituita «da una struttura moderna ma non di proprietà dello Stato», che opererà con personale ridotto mentre ha assicurato che il personale Ert sara compensato con delle indennità.

La clamorosa decisione - saranno licenziati i 2.800 dipendenti - rientra nell'ambito del programma delle privatizzazioni delle aziende a partecipazione statale concordato con la troika (Ue-Bce-Fmi), che spinge senza successo da mesi per la messa sul mercato dei beni pubblici ellenici.
Kedikoglou ha spiegato che «in un momento in cui al popolo greco vengono imposti sacrifici non ci possono essere entità intoccabili che possono restare intatte quando si applicano tagli ovunque».

E la Ert è un caso particolare di «sacche di opacità e incredibile spreco di denaro pubblico. Costa da tre a sette volte le altre tv e ha da quattro a sei volte il personale di altre strutture con ascolti ridotti. Per questo il governo ha deciso di chiuderla». I dipendenti della Ert si sono riuniti in assemblea e hanno dichiarato di essere in autogestione. Inoltre hanno fatto sapere che continueranno le trasmissioni dopo la mezzanotte.

Le forze dell'opposizione vicine a Syriza, sono insorte accusando il Governo di aver eliminato l'ultima voce pubblica rispetto ai privati, che in Grecia in passato sono stati accusati di essere entrati nel campo dei media solo per difendere i loro interessi. La scarsa autorevolezza dell'informazione greca è stata spesso ritenuta uno delle concause della crisi economica.

Alexis Papachelas, direttore del principale giornale conservatore, Kathimerini, aveva dichiarato al Sole 24 Ore nel dicembre 2012 che la bassa qualità dei media greci, in particolare dei talk show televisivi, dove tutti gridano e nessuno spiega o ragiona, era stato una delle cause che aveva favorito l'occultamento delle crisi economica così a lungo.

La mossa del governo non è nuova: l'esecutivo greco in precedenza aveva deciso di licenziare 15mila statali su indicazione della troika. La crisi ha comunque colpito molto duramente le famiglie che si sono viste tagliare salari e pensioni: molti hanno deciso di tornare nelle isole perché non avevano nemmeno i soldi per pagare l'affitto ad Atene, dove vive la metà della intera popolazione.

Senza contare i duri cambiamenti avvenuti nella vita quotidiana delle famiglie greche che hanno dovuto imparare a vivere con poche risorse come racconta la storia di Demetrios, che con tre mutui e mille euro al mese deve pensare con sua moglie al futuro dei suoi due figli.
[Modificato da marco--- 11/06/2013 21:22]
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