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L’immobiliare italiano ritorna alla Lira, si venderà solo al prezzo degli anni ’90!

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2011 23:30
25/11/2010 16:47
 
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Si sgonfiano i prezzi delle case usate, del nuovo invenduto dei bilanci delle società, delle banche … e riparte il settore

REAL ESTATE – IMMOBILIARE | | ULTIMISSIME – (nella foto un momento della caduta del muro di Berlino… per capire). Il ragionamento potrebbe apparire ardito ma riteniamo sia privo di salti logici. Premettiamo che crediamo al diritto alla casa e alla sua proprietà come valori inestimabili. Per tutti questi motivi rendiamo omaggio alla nostra Costituzione che difende e promulga il diritto alla casa e alla sua proprietà.

Art. 42. La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Perché la casa non è solo il luogo fisico costruito e abitato dagli uomini. Essa è anche una rappresentazione simbolica spesso utilizzata in psicologia. Infatti, a un livello psicologico profondo, la casa va a costituirsi come le fondamenta stesse della vita psichica di un individuo, per cui “essere a casa” equivale a “essere integri a livello psicologico”.

La casa non è soltanto un luogo, ma anche il fascio di sentimenti associato a esso. Ed essendo inoltre il posto dove gli opposti vengono fatti coesistere e dove sono mantenuti in equilibrio, ovvero contenuti, la “casa” va a definirsi come la matrice stessa della soggettività. L’azione simbolica realizzata dalla “casa” sulla vita psichica degli individui si riflette anche su quella sociale, andando a rappresentare un costrutto chiave che riunisce, e in parte sovrappone, tre campi: intrapsichico, interpersonale e sociopolitico.
Di conseguenza, qualora si perda la “casa”, si perdono o si frammentano anche le sue funzioni organizzatrici e contenitrici e ciò può portare alla frantumazione dei tre livelli: individuale – personale, familiare – coniugale e socio-economico/culturale politico.

Un’altra funzione importante della casa è quella di fornire una base coerente alla storia delle famiglie. Una storia che non ha valore obiettivo, ma che ordina e rende coerenti tutti i momenti che gli individui hanno vissuto. In questo modo essi sono resi intelligibili, e danno un senso di continuità e di prevedibilità.

Detto tutto ciò … dopo un decennio di grand bouffe della rendita fondiaria e dei valori immobiliari … per cui un bene immobiliare, che costava e valeva 200 milioni di lire nel 2000, oggi costa 300 mila euro e ne vale, almeno fino a ieri “2009″, a bilancio nelle società (immobiliari, Sgr, istituti bancari ecc.) 400/500 mila, il meccanismo si è rotto. E sta per portare le lancette dell’orologio, per cause di forza maggiore, indietro, ma non di un decennio, ai primi anni ’90. Cioè?! In poche parole, se si vorrà vendere gli immobili, mi riferisco all’infinito del “nuovo” invenduto, si dovranno ritarare i prezzi alle possibilità di spesa d’acquisto, cioè di quanto può permettersi, chi compra una certa tipologia di immobile in relazione, ovviamente, alla fascia di reddito reale. Pena … altrimenti, salta il banco, le società che hanno quasi tutte messo a bilancio, sopravvalutandole sulla carta, immobili a valori “drogati” che servivano a coprire buchi anche dei rendiconti aziendali dovranno o dovrebbero portare i libri in tribunale. Perché? Francamente si è esagerato in Italia … nel costruire, senza badare al reale fabbisogno di abitare, i Comuni, che non si sono certo tirati indietro, hanno rilasciato permessi di costruire, altro che Dia o Scia, a go-go in quanto sempre più privi di entrate hanno visto negli oneri di urbanizzazione e nella “libera contrattazione” con immobiliaristi e costruttori possibilità di facili e immediati incassi. Gli istituti bancari italiani, che nel decennio scorso hanno fatto la corsa all’accorpamento, hanno attraversato la fase di cambio del core business interessate a mettersi in pancia un immobiliare che andava al gran galoppo e hanno avallato, anche attraverso l’esercito dei mediatori creditizi, la corsa all’acquisto vendendo denaro a “poco prezzo” a chiunque, al di là del reddito, volesse comprare immobili con ratei fino a quarant’anni … per la serie l’immobile lo compra il padre ma lo finirà di pagare il figlio … con mutui anche al 120% … per la serie casa, arredamento, vacanze, auto, ecc… Il tutto con perizie, stime del valore degli immobili, di facili costumi. Chi se ne frega se Tizio o Caio non avrebbero potuto pagare … gli pignoro l’immobile e lo metto a bilancio. Tutti, dico tutti, quelli che hanno potuto, si sono arricchiti facilmente … soldi facili … valori immobiliari, drogati sulla carta, dagli stessi attori dell’immobiliare e bevuti dall’informazione che ha perso l’interesse a controllarne la veridicità … forse perché così fan tutti! Ora la festa è finita e la risoluzione del problema dell’edilizia, delle costruzioni e dell’immobiliare è complesso. Ci vuole sicuramente coraggio a voler dipanare la matassa, altro che lifting da sensibilità ecologica o pseudo ambientalista, gli interessi del cittadino consumatore italiano e degli attori di questi comparti e delle loro filiere sono pressoché contrapposti. Il valore delle case in sé, cioè i valori immobiliari in Italia differentemente dagli Usa dove questo settore fa da leva all’economia, non crolleranno … da noi in Italia è crollata l’economia … gli stipendi, i redditi, sono fermi da più di un decennio e senza più la sicurezza del posto di lavoro o di una carriera … per cui essendo noi italiani, a differenza del resto del mondo, con un tasso di proprietà immobiliare, quasi l’80% reale, altissimo non ci muoveremo di casa, cioè non la cambieremo perché non possiamo farlo! Quindi … e l’enormità dell’invenduto costituito nell’ultimo quinquennio? E l’Industria delle costruzioni, dell’immobiliare, dell’arredamento che fine farà? Fatta salva la soluzione di mettere le unità abitative in fondi immobiliari … è scontato che se si vorrà vendere il nuovo già costruito si dovrà portarlo al valore dei redditi, cioè agli anni ’90, ma anche il valore dell’usato abitato da chi cambia casa subirà le stesse conseguenze. Ma tutto questo non vale da Bolzano a Lampedusa perché l’immobiliare è totalmente legato ai territori, anche in relazione a valori e prezzi, al fabbisogno delle comunità e alle possibilità reddituali delle stesse. A meno che non si stia andando verso l’unica possibilità oggettiva di oggi e domani cioè un’Italia di italiani in affitto. Certo è che questi settori si ridimensioneranno forzatamente nei mercati interni italiani e cominceranno la fase di emigrazione verso nuovi mercati Africa, Sud America etc. PS – La stampa quotidiana dovrebbe certamente smettere … ve ne diamo riscontro anche nella rassegna stampa di oggi … di dare i numeri … che non fanno certo mercato, cioè cassa … facendo solo cassa di risonanza per titoli a buon mercato che non servono né a vendere i giornali né a incartare il pesce.

Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS
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25/11/2010 17:02
 
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Forse comincia qualche "brick in the wall? [SM=g7576]
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Re:
nazionalsindacalista, 25/11/2010 17.02:

Che rivista è?
Forse comincia qualche "brick in the wall? [SM=g7576]




E' il volantino carbonaro della societa' segretissima "Minoranza Rumorosa" [SM=g7576]

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Re: Re:
(sylvestro), 25/11/2010 17.06:




E' il volantino carbonaro della societa' segretissima "Minoranza Rumorosa" [SM=g7576]

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Guardando la homepage, si legge che l'"House Room Editoriale" è firmato da Giovanni Pivetta.

fabio
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Re: Re: Re:
fabio_c, 25/11/2010 21.38:


Guardando la homepage, si legge che l'"House Room Editoriale" è firmato da Giovanni Pivetta.

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Re: Si sgonfiano i prezzi delle case usate, del nuovo invenduto dei bilanci delle società, delle banche … e riparte il settore
(sylvestro), 25/11/2010 16.47:


REAL ESTATE – IMMOBILIARE | | ULTIMISSIME – (nella foto un momento della caduta del muro di Berlino… per capire). Detto tutto ciò … dopo un decennio di grand bouffe della rendita fondiaria e dei valori immobiliari … per cui un bene immobiliare, che costava e valeva 200 milioni di lire nel 2000, oggi costa 300 mila euro e ne vale, almeno fino a ieri “2009″, a bilancio nelle società (immobiliari, Sgr, istituti bancari ecc.) 400/500 mila, il meccanismo si è rotto. E sta per portare le lancette dell’orologio, per cause di forza maggiore, indietro, ma non di un decennio, ai primi anni ’90. Cioè?! In poche parole, se si vorrà vendere gli immobili, mi riferisco all’infinito del “nuovo” invenduto, si dovranno ritarare i prezzi alle possibilità di spesa d’acquisto, cioè di quanto può permettersi, chi compra una certa tipologia di immobile in relazione, ovviamente, alla fascia di reddito reale. Pena … altrimenti, salta il banco, le società che hanno quasi tutte messo a bilancio, sopravvalutandole sulla carta, immobili a valori “drogati” che servivano a coprire buchi anche dei rendiconti aziendali dovranno o dovrebbero portare i libri in tribunale. Perché? Francamente si è esagerato in Italia … nel costruire, senza badare al reale fabbisogno di abitare, i Comuni, che non si sono certo tirati indietro, hanno rilasciato permessi di costruire, altro che Dia o Scia, a go-go in quanto sempre più privi di entrate hanno visto negli oneri di urbanizzazione e nella “libera contrattazione” con immobiliaristi e costruttori possibilità di facili e immediati incassi. Gli istituti bancari italiani, che nel decennio scorso hanno fatto la corsa all’accorpamento, hanno attraversato la fase di cambio del core business interessate a mettersi in pancia un immobiliare che andava al gran galoppo e hanno avallato, anche attraverso l’esercito dei mediatori creditizi, la corsa all’acquisto vendendo denaro a “poco prezzo” a chiunque, al di là del reddito, volesse comprare immobili con ratei fino a quarant’anni … per la serie l’immobile lo compra il padre ma lo finirà di pagare il figlio … con mutui anche al 120% … per la serie casa, arredamento, vacanze, auto, ecc… Il tutto con perizie, stime del valore degli immobili, di facili costumi. Chi se ne frega se Tizio o Caio non avrebbero potuto pagare … gli pignoro l’immobile e lo metto a bilancio. Tutti, dico tutti, quelli che hanno potuto, si sono arricchiti facilmente … soldi facili … valori immobiliari, drogati sulla carta, dagli stessi attori dell’immobiliare e bevuti dall’informazione che ha perso l’interesse a controllarne la veridicità … forse perché così fan tutti! Ora la festa è finita e la risoluzione del problema dell’edilizia, delle costruzioni e dell’immobiliare è complesso. Ci vuole sicuramente coraggio a voler dipanare la matassa, altro che lifting da sensibilità ecologica o pseudo ambientalista, gli interessi del cittadino consumatore italiano e degli attori di questi comparti e delle loro filiere sono pressoché contrapposti. Il valore delle case in sé, cioè i valori immobiliari in Italia differentemente dagli Usa dove questo settore fa da leva all’economia, non crolleranno … da noi in Italia è crollata l’economia … gli stipendi, i redditi, sono fermi da più di un decennio e senza più la sicurezza del posto di lavoro o di una carriera … per cui essendo noi italiani, a differenza del resto del mondo, con un tasso di proprietà immobiliare, quasi l’80% reale, altissimo non ci muoveremo di casa, cioè non la cambieremo perché non possiamo farlo! Quindi … e l’enormità dell’invenduto costituito nell’ultimo quinquennio? E l’Industria delle costruzioni, dell’immobiliare, dell’arredamento che fine farà? Fatta salva la soluzione di mettere le unità abitative in fondi immobiliari … è scontato che se si vorrà vendere il nuovo già costruito si dovrà portarlo al valore dei redditi, cioè agli anni ’90, ma anche il valore dell’usato abitato da chi cambia casa subirà le stesse conseguenze. Ma tutto questo non vale da Bolzano a Lampedusa perché l’immobiliare è totalmente legato ai territori, anche in relazione a valori e prezzi, al fabbisogno delle comunità e alle possibilità reddituali delle stesse. A meno che non si stia andando verso l’unica possibilità oggettiva di oggi e domani cioè un’Italia di italiani in affitto. Certo è che questi settori si ridimensioneranno forzatamente nei mercati interni italiani e cominceranno la fase di emigrazione verso nuovi mercati Africa, Sud America etc. PS – La stampa quotidiana dovrebbe certamente smettere … ve ne diamo riscontro anche nella rassegna stampa di oggi … di dare i numeri … che non fanno certo mercato, cioè cassa … facendo solo cassa di risonanza per titoli a buon mercato che non servono né a vendere i giornali né a incartare il pesce.

Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS




Parole sante....torno a leggere dopo qualche gg. (in azienda la situazione non è delle più rosee...i soldi non ci sono più...la pacchia è finita per le ruberie...speriamo)e devo dire che trovare questo articolo è un sollievo!
26/11/2010 14:30
 
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25 NOVEMBRE 2010 – SUI RAPPORTI DELL’IMMOBILIARE ITALIANO

L’immobiliare italiano risale per la “bolla” scudo fiscale!

Se i redditi non salgono, i prezzi devono scendere per smaltire l’enorme inveduto degli ultimi 5 anni


REAL ESTATE – IMMOBILIARE | LA GUERRA DEI DATI E LE FALSE ILLUSIONI SUL MATTONE –


Nomisma, che dal greco antico indica il valore reale delle cose, importante società di studi economici fondata a Bologna nel 1981 da Nerio Nesi e Francesco Bignardi, vera e propria agenzia di rating per l’Industria delle Costruzioni e per l’Industria Immobiliare italiana, una holding – si vedano azionisti e partecipazioni di area prodiana – ha presentato il Terzo Rapporto Immobiliare 2010. Una relazione di dati, tendenze e previsioni sulle compravendite immobiliari in Italia, ve ne facciamo una sintesi: la crisi (2009-2010) avrebbe bruciato 60 miliardi complessivamente nel settore immobiliare unito all’industria delle costruzioni. Motivo: la riduzione delle compravendite unita a quella dei prezzi avrebbe compresso il fatturato del settore immobiliare, in quanto alla flessione dimensionale del mercato immobiliare si aggiunge quanto sta perdendo il comparto delle costruzioni. … Ma il terzo rapporto Nomisma aprirebbe una strada verso la luce, sostenendo che il mercato è in lento recupero e che è terminata la fase di discesa dei prezzi. Previsioni… Secondo Gualtiero Tamburini – presidente di Nomisma, Assoimmobiliare e Federimmobiliare – il valore delle abitazioni non subirà ulteriori cali nel 2011 in termini nominali, ma anzi, torneranno a crescere leggermente nel secondo semestre 2011. Dati e Conclusioni… Rispetto a tre anni fa i prezzi sono scesi del 10% ma non c’è stato il crollo a due cifre registrato in Inghilterra e Usa. Ancora Previsioni… Le compravendite di abitazioni potranno toccare quota 620mila, crescendo di circa due punti percentuali rispetto al 2009, quando avevano raggiunto il livello minimo dei 600mila atti. Conclusioni… Comunque è dietro le spalle il picco più basso raggiunto dal settore nel settembre 2009 riguardo il comparto residenziale, mentre la stessa schiarita ancora non c’è stata per gli immobili destinati a terziario, industria e retail. Dati sulle compravendite… Dall’inizio della crisi immobiliare, il mercato italiano delle compravendite ha perso circa il 26% per il settore abitativo e il 34% in corrispondenza degli altri immobili. Chi compra oggi… Chi sta investendo sono le famiglie che hanno liquidità e puntano sul mattone. Come e cosa si compra… C’è più attenzione alla qualità e al risparmio energetico. Sui Mutui… I mutui sono favorevoli, ma l’accesso resta limitato. Sugli affitti… I canoni sono leggermente aumentati anche se non c’è ancora chiarezza sull’introduzione della cedolare secca.

COSA DICE L’ISTAT E COSA NON DICONO I DATI – Abbiamo scaricato dal sito dell’Istat, fatelo anche voi – tavole in Excel – i dati riferiti, anno per anno, dal 1997 al 2009 delle compravendite di terreni per tipologia*, delle compravendite di unità immobiliari per tipologia* e di mutui stipulati per costituzione di ipoteca immobiliare.

I TERRENI – Partiamo dai terreni e più specificatamente quelli edificabili e vediamo che nel quinquennio (1997-2002) le compravendite hanno avuto un vero e proprio boom crescendo del 40%, forse c’entra il condono edilizio del 2004?! E nel quinquennio (2004 -2009) le compravendite hanno subito un vero e proprio crollo diminuendo del 45% e riportandosi a numeri di scambio inferiori del 25% al dato del 1997. Ergo, nel triennio 2002-2004 si è investito in aree edificabili e si sono gettate le basi per costruire, in Italia passano anni dal progetto al permesso di costruire, credendo in un trend di crescita senza fine, visto che le compravendite del solo settore residenziale erano cresciute, ma che dico scoppiato, nel quinquennio (1997-2002) con un più 45% passando da 649.399 unità immobiliari compravendute a 938.433.

LE COMPRAVENDITE – Come detto prima il vero e proprio boom del mattone sta in quel quinquennio 1997-2002 e qui bisogna ricordare due fatti sostanziali: il passaggio all’euro e lo scudo fiscale, che datano fine 2001 e creano la vera e propria spinta inerziale all’Industria delle Costruzioni e all’Industria Immobiliare italiana. Tra il 2003 e il 2006 il mercato cresce ancora di un 10% toccando il massimo delle compravendite con 1.032.512 sempre nel settore abitativo, ma anche qui c’è un fatto che contribuisce a far crescere i numeri del real estate italiano ed è l’acquirente extracomunitario. Dal 2007 s’imbocca la china discendente che riporta i numeri intorno ai valori del 1998 pari a 762.203 transazioni.

I MUTUIQui partiamo dai 223.751 del 1997 in riferimento a mutui con garanzia di ipoteca immobiliare che quasi raddoppiano nel quinquennio fino ad arrivare ai 431.382 del 2002. Nel quinquennio successivo crescono vorticosamente di quasi un altro 30% pari a 550.840 del 2007 ma non certo per l’allargamento della base del mercato degli acquirenti ma bensì per altri due fattori – come visto anche nel post di ieri – L’immobiliare italiano ritorna alla Lira, si venderà solo al prezzo degli anni ’90! – gli istituti di credito in “virtù” della corsa all’accorpamento sono disponibili ad erogare mutui a go-go che si allungano nel tempo dai 15-20 ai 40 anni e dal 65% di media erogato all’incredibile 120% per effetto delle perizie di facili costumi e della spinta dell’esercito dei mediatori creditizi. … Ma il motivo principale è l’impoverimento delle famiglie italiane a cui non crescendo il reddito da un decennio – ricordiamo che l’Italia è a crescita zero giusto dal 1997 ad oggi – deve necessariamente rivolgersi al credito se vuole (o deve) cambiare casa. Dal 2007 ad oggi anche per i mutui, al di là dei tassi “favorevoli”, abbiamo una discesa, che riporta i numeri dell’erogato al decennio precedente, pari ai 425.745 del 2009.

IL MERCATO DELLE DONAZIONI – O atti di alienazione a titolo gratuito – sempre dati Istat contemplati nel file precedente – numeri importanti che non sono contemplati nei dati delle compravendite immobiliari e che passano nel quinquennio 1997-2002 da 153.333 a 236.023 del 2002 con un incremento del 55% per poi esplodere nel 2006 a 309.468, forse complice il provvedimento sull’indulto e ridiscendono fino alle 192.536 nel 2009.

Come avevate potuto notare un’orgia di dati ma semplici ed anche spiegabili. Inspiegabile è invece la previsione di Nomisma e di qualunque altro ufficio studi che non faccia ovvio riferimento allo scudo fiscale come unico volano per il mattone del 2010. Come inspiegabile è anche l’affermare che i prezzi non scenderanno nel chiuso degli uffici dove si tratterà e si cederà su valori e prezzi per far fuori la massa di invenduto che i costruttori italiani hanno sulle spalle a meno che, nonostante abbiano fior fior di mutui fondiari sopra la testa, non preferiscano portare i libri in tribunale. Si sgonfieranno i prezzi delle case usate, del nuovo invenduto, dei bilanci delle società, delle banche… Se si vuole far ripartire il settore non vi è alcuna altra possibilità, visto che il mercato degli acquirenti è quello della prima casa, perché in gran parte sono questi gli edifici costruiti, come visto nei dati Istat, negli anni scorsi e la fascia è quella dei redditi medio bassi degli italiani. Gli stipendi non sono cresciuti negli anni, figuriamoci se con la depressione economica italiana ed europea potranno crescere nei prossimi, perciò o vivere o morire… I prezzi delle abitazioni dovranno tornare a riallinearsi ai redditi come negli anni ’90… con un mercato più ristretto perché la precarietà del lavoro e la fine, per liquidità, degli aiuti da parte delle famiglie, fanno segnare purtroppo il passo a queste importanti Industrie delle Costruzioni e dell’Immobiliare in Italia. Crediamo perciò pressoché inutile parlare ancora di valori e creare false speranze a uomini e donne che fanno l’impresa, piccola media e grande. Oltretutto, a denunciare lo stato del settore i costruttori arrivano in ritardo di un anno, vi invitiamo a leggere l’intervista del dicembre 2009 a Giuliano Campana – vicepresidente dell’Ance nazionale – Imprenditori edili sovversivi, «i cosacchi del mattone», alle porte di Roma, visto che per la prima volta scenderanno in piazza, addirittura insieme ai lavoratori della filiera edile-costruzioni, ai primi di dicembre.
(*) Tipologie: fabbricati rurali, unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori, unità immobiliari ad uso ufficio, unità immobiliari ad uso artigianale commerciale ed industriale, unità immobiliari ad uso speciale, multiproprietà.

Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS
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Re:
(sylvestro), 26/11/2010 14:30:

25 NOVEMBRE 2010 – SUI RAPPORTI DELL’IMMOBILIARE ITALIANO

L’immobiliare italiano risale per la “bolla” scudo fiscale!...

Inspiegabile è invece la previsione di Nomisma e di qualunque altro ufficio studi che non faccia ovvio riferimento allo scudo fiscale come unico volano per il mattone del 2010. Come inspiegabile è anche l’affermare che i prezzi non scenderanno nel chiuso degli uffici dove si tratterà e si cederà su valori e prezzi per far fuori la massa di invenduto che i costruttori italiani hanno sulle spalle a meno che, nonostante abbiano fior fior di mutui fondiari sopra la testa, non preferiscano portare i libri in tribunale. Si sgonfieranno i prezzi delle case usate, del nuovo invenduto, dei bilanci delle società, delle banche… Se si vuole far ripartire il settore non vi è alcuna altra possibilità, visto che il mercato degli acquirenti è quello della prima casa, perché in gran parte sono questi gli edifici costruiti, come visto nei dati Istat, negli anni scorsi e la fascia è quella dei redditi medio bassi degli italiani. Gli stipendi non sono cresciuti negli anni, figuriamoci se con la depressione economica italiana ed europea potranno crescere nei prossimi, perciò o vivere o morire… I prezzi delle abitazioni dovranno tornare a riallinearsi ai redditi come negli anni ’90… con un mercato più ristretto perché la precarietà del lavoro e la fine, per liquidità, degli aiuti da parte delle famiglie, fanno segnare purtroppo il passo a queste importanti Industrie delle Costruzioni e dell’Immobiliare in Italia. Crediamo perciò pressoché inutile parlare ancora di valori e creare false speranze a uomini e donne che fanno l’impresa, piccola media e grande. Oltretutto, a denunciare lo stato del settore i costruttori arrivano in ritardo di un anno, vi invitiamo a leggere l’intervista del dicembre 2009 a Giuliano Campana – vicepresidente dell’Ance nazionale – Imprenditori edili sovversivi, «i cosacchi del mattone», alle porte di Roma, visto che per la prima volta scenderanno in piazza, addirittura insieme ai lavoratori della filiera edile-costruzioni, ai primi di dicembre.
(*) Tipologie: fabbricati rurali, unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori, unità immobiliari ad uso ufficio, unità immobiliari ad uso artigianale commerciale ed industriale, unità immobiliari ad uso speciale, multiproprietà.

Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

Ottimo articolo! [SM=g1750826]
Il cedimento vero e proprio potrebbe essere davvero vicino, i cali registrati finora potrebbero quindi essere una sorta di "preludio", un'introduzione ad una (finalmente) seria correzione delle quotazioni immobiliari.
Questo avvalorerebbe le previsioni rappresentate nel grafico a nido d'ape: link

Marco
26/11/2010 15:18
 
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Io mi chiedo il significato di questo pezzo:

"
IL MERCATO DELLE DONAZIONI – O atti di alienazione a titolo gratuito – sempre dati Istat contemplati nel file precedente – numeri importanti che non sono contemplati nei dati delle compravendite immobiliari e che passano nel quinquennio 1997-2002 da 153.333 a 236.023 del 2002 con un incremento del 55% per poi esplodere nel 2006 a 309.468, forse complice il provvedimento sull’indulto e ridiscendono fino alle 192.536 nel 2009.
"

Se ho capito bene NON costituiscono conteggio ai fini del calcolo delle NTN; ma allora lo "scambio" di case negli ultimi anni e' stato ben piu' alto delle statistiche ufficiali; quindi con questo meccanismo tanta tantissima gente si e' gia sistemata.
[Modificato da (sylvestro) 26/11/2010 15:18]
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2 DICEMBRE 2010 – PGT DI MILANO E MERCATI IMMOBILIARI

Il PGT di Milano è a rischio bolla quanto il mercato immobiliare!


Più di 300mila unità in cerca di abitanti

I numeri di Scenari “Immobiliari”
e dell’Assessore Masseroli


REAL ESTATE – IMMOBILIARE | I numeri del Mercato immobiliare sono falsi e gonfiati. Ve l’abbiamo scritto L’immobiliare italiano risale per la bolla fiscale! presentando il Terzo Rapporto Immobiliare 2010 di Nomisma (importante società di studi economici, agenzia di rating per l’Industria delle Costruzioni e per l’Industria Immobiliare Italiana), smentito dai dati Istat.
Dopo Nomisma, è stata la volta di Scenari Immobiliari: istituto indipendente di studi e ricerche, analizza i mercati immobiliari e l’economia del territorio in Italia e in Europa; fondata nel 1990 da Mario Breglia (che è anche socio onorario di AICI – Associazione Italiana Consulenti e Costruttori Immobiliari – AICI, elenco soci 2010) è la più grande banca dati di valori e compravendite, guru del mattone per imprenditori e immobiliaristi; tra le attività anche pubblicazioni, seminari a inviti e forum a pagamento tra cui l’European Outlook organizzato tutti gli anni a Santa Margherita Ligure.

Mercoledì 1 dicembre, alla Sala Colonne di Palazzo Affari ai Giureconsulti a Milano, Scenari Immobiliari e AIM, Associazione Interessi Metropolitani hanno organizzato il convegno Il nuovo pgt: conseguenze e impatti sulla città e sul mercato immobiliare. Scenari Immobiliari ha presentato lo studio che avrebbe dovuto tracciare il quadro dettagliato di quello che sarebbe stato lo sviluppo della città con l’introduzione del Pgt. Studio che non è stato commissionato da AIM, ma è stato realizzato da Scenari Immobiliari che di AIM, Associazione culturale fondata nel 1987 da un gruppo di imprese e banche milanesi (tra i soci, Gruppo Bancario Credito Valtellinese, Intesa San Paolo, a2a, Gruppo Falck…) per promuovere ricerche e progetti sulla città di Milano, è socio e nel cui Consiglio Direttivo c’è anche Mario Breglia.

I dati presentati da Breglia dimostrano che nel periodo 2016-2030, quando il Pgt sarà entrato a regime, l’offerta media annua di case a Milano ammonterà a 40mila abitazioni all’anno di cui 5mila nuove, mentre nel quinquennio 2010-2015 saranno 38mila annue di cui 4.300 nuove… se moltiplichiamo le 40mila abitazioni all’anno per 15, otteniamo 600mila abitazioni che, se sommate alle 190mila (le 38mila del quinquennio precedente moltiplicate per 5) fanno 790mila abitazioni totali… senza considerare l’invenduto che a Milano oggi è pari a 100mila abitazioni…

Abbiamo chiesto a Breglia, se l’offerta totale non fosse alta…38mila abitazioni all’anno per 5 anni, dal 2010 al 2015, vuol dire 190 mila…
No, è totale quel dato… non è annuo…
38mila abitazioni all’anno… è annuale, abbiamo visto la ricerca…
Ah, sì….
190mila dal 2010 al 2015… dopo l’Expo, dal 2016 al 2030, parliamo di 40mila case… quindi 40mila per 15 anni… fa 600mila…. dimentichiamoci dell’invenduto, sommiamo questo dato alle 190mila dei 5 anni precedenti… il totale fa 790mila…
… troppe moltiplicazioni…troppe
mi scusi, 38 dal 2010 al 2015 all’anno….. 40 mila dal 2016 al 2030 all’anno…. il totale è 790mila…. sono tante…
sì… non lo so… però….
A Milano ci sono 100mila abitazioni invendute…
Questo dipende dal mercato…
…guardiamo i dati, le transazioni vanno dalle 28mila alle 32mila che è stato il massimo storico nel 2007…. se si parla di 38mila nel primo quinquennio e 40mila nel secondo periodo, significa che mediamente ogni anno ci saranno dalle 6 alle 8mila case che rimarranno invendute… se le moltiplichiamo per 20 anni….
No, rimangono… cioè si sommano negli anni precedenti.. cioè negli anni successivi…
…scusi, le transazioni nel 2009 sono state 32.000, il massimo storico… se moltiplichiamo questo dato per il periodo 2010-2030, otteniamo 640mila transazioni in 20 anni… se sottraiamo a 790mila, il totale dell’offerta abitativa, quest’ultimo dato… abbiamo 150mila abitazioni invendute… senza calcolare l’invenduto di oggi… è altissimo..
No… ogni anno c’è l’invenduto dell’anno precedente, più le nuove costruzioni, più l’invenduto dell’anno…
…appunto… sono tante…
No, non è che rimane invenduto per 5 anni… se un’abitazione su 4 rimane invenduta, viene aggiunta l’anno successivo… e l’anno successivo se ne possono costruire un po’ meno…
Mi sta dicendo che i dati, 38mila per il primo quinquennio e 40mila per il secondo periodo,… non sono dati annuali, sono valori da cui va sottratto l’invenduto dell’anno precedente?
…certo… l’invenduto rimane anno per anno e viene assorbito dall’anno successivo… abbiamo fatto un’ipotesi… noi abbiamo fatto una media, ma in realtà alcuni anni va meglio e alcuni peggio…
…per cui i dati sono…
la media non è corretta, avremmo dovuto fare tutte le tabelle anno per anno… l’anno medio è per dimostrare una tesi non per fare un convegno sul mercato immobiliare… noi abbiamo fatto un’ipotesi, queste sono simulazioni.

Breglia, nel presentare la ricerca al tavolo dei relatori, parla di suggestioni… e invita a guardare i dati e a prenderli per quello che sono, suggestioni… e precisa sono ipotesi, possono variare…
I dati di Scenari Immobiliari, precisa Breglia, non guardano all’Expo, non pensano a quale incremento l’Esposizione Universale potrebbe portare in città… sono previsti posti di lavoro a Milano? Se fosse, ci sarebbe anche una domanda abitativa… E, precisa la ricerca, i dati non prendono in considerazione l’housing sociale, vera preoccupazione però del Pgt e dell’Assessore Masseroli, ma per Breglia un buco nero nella mia ricerca
Abbiamo chiesto a Breglia, che ha parlato di disponibilità di abitazioni a prezzi più abbordabili, come sarà possibile?
Non sarà possibile, perché se non faccio una vera politica di costruzioni a prezzi bassi e in affitto non posso modificare il mercato…

Breglia lancia frecciate all’Assessore Masseroli, per abbassare i prezzi delle abitazioni, il Comune dovrebbe incentivare trasformazioni di aree dismesse consentendo maggiori volumetrie però facendo soltanto case in social housing… dovrebbe coinvolgere molto le cooperative, essere più presente sul mercato… proprio quello che l’Assessore non vuole fare….. e Masseroli, risponde Breglia non ha letto il Pgt… No, Breglia ha detto “Facciamo i conti a prescindere dall’Housing sociale”… fare i conti su un piano del territorio in cui, nelle grandi aree, il 35% sarà obbligatoriamente in housing sociale… credo che sia una semplificazione… un’ipotesi di lavoro che falsa molto i numeri finali……
Breglia non parla di abbassare i prezzi delle case perché vorrebbe dire sgonfiarli e quindi ammettere che quelli attuali sono falsi… anche se, sgonfiare i prezzi delle abitazioni sarebbe l’unica soluzione per far ripartire il mercato, vendere il nuovo già costruito e far fuori l’invenduto. L’economia italiana è crollata, le famiglie sono in crisi, il reddito (dati Istat) è a crescita zero dal 1997 a oggi… se il prezzo delle case non viene allineato alle attuali possibilità degli italiani, e quindi non viene riportato al valore dei redditi degli anni ’90, le case non verranno vendute… L’immobiliare italiano ritorna alla Lira, si venderà solo al prezzo degli anni ’90!
Breglia dichiara che il numero delle nuove abitazioni ogni anno dipenderà dall’invenduto dell’anno precedente… se ho tanto invenduto, costruirò di meno… Partiamo dai dati presentati: se l’invenduto fosse pari a 40mila abitazioni, vuol dire che delle 40mila ipotizzate ne realizzerò zero… il nuovo sarà zero… i costruttori saranno felici…

Greta La Rocca HOUSE LIVING AND BUSINESS
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03/12/2010 18:15
 
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3 DICEMBRE 2010 – CAMBIA IL VENTO DELL’ESTABLISHMENT ITALIANO

Chi vuole far cadere l’impero Ligresti?!
Appare “l’ingegner” Carlo De Benedetti

Carlo Masseroli, “Se cade Ligresti il Pgt di Milano resta in piedi”
L’Espresso, “Su, tassiamo la casa, siamo il Paese che punisce meno gli immobili…”

REAL ESTATE – IMMOBILIARE | MA QUESTA NON È L’ITALIA DEI CACHI – Anche oggi non possiamo che darvi cattivi esempi, per i buoni consigli ripassate prossimamente. Anche se nei mercati immobiliari italiani nulla è successo o cambiato, vale la regola che se avete capitali, green economy a parte, compratevi casa perché ne vale sempre la pena. Per il resto, come potrete leggere, scaricando i pdf di quotidiani e settimanali del giorno, si va dalla “spazzatura”… dell’immondizia finanziario-immobiliare dell’Italease con una condanna esemplare… a quella… dell’ex furbetto del quartierino Danilo Coppola, salvato e sostenuto. Ma guarda un po’ e chissà perché, proprio dall’ex Lodi oggi Banco Popolare. L’intervento di Porta Vittoria, però, è un grande progetto per Milano… Per rimanere in tema la Consob sta fermando le porcate di Yorkeville, questi fondi immobiliari – che occasione perduta… Alla fuga di Pirelli Re dall’immobiliare, riquotata con la nuova era Prelios, targata famiglia Malacalza, che ha sgonfiato i bilanci messo nuovo management rispettabile e i mercati la stanno premiando… Alle truffe all’italiana, Totò docet, a Roma si mettono in vendita immobili pubblici sfitti per ignari ma avidi investitori. Sulle evasioni… ci riferiamo a quelle della stampa dai problemi reali del Paese e viceversa dei politici, che se la prendono con la stampa. Non è cerchiobottismo, ma una semplice considerazione sul fatto che pare non stupire più nessuno se lo si sputtana sugli immobili, sulle società off-shore… perché ci viene da pensare che il consenso possa solo crescere… altrimenti non si chiederebbe di fare “un patto tra gli onesti” in Italia… Vuol dire che questi non sono in maggioranza nel Paese. Detto tutto ciò … dopo un decennio di grand bouffe della rendita fondiaria e dei valori immobiliari … per cui un bene immobiliare, che costava e valeva 200 milioni di lire nel 2000, oggi costa 300 mila euro e ne vale, almeno fino a ieri “2009″, a bilancio nelle società (immobiliari, Sgr, istituti bancari ecc.) 400/500 mila, il meccanismo si è rotto. E sta per portare le lancette dell’orologio, per cause di forza maggiore, indietro, ma non di un decennio, ai primi anni ’90. Cioè?! In poche parole, se si vorrà vendere gli immobili, mi riferisco all’infinito del “nuovo” invenduto, si dovranno ritarare i prezzi alle possibilità di spesa d’acquisto, cioè di quanto può permettersi, chi compra una certa tipologia di immobile in relazione, ovviamente, alla fascia di reddito reale. Pena … altrimenti, salta il banco, le società che hanno quasi tutte messo a bilancio, sopravvalutandole sulla carta, immobili a valori “drogati” che servivano a coprire buchi anche dei rendiconti aziendali dovranno o dovrebbero portare i libri in tribunale. Perché? Francamente si è esagerato in Italia … Tutti, dico tutti, quelli che hanno potuto, si sono arricchiti facilmente … soldi facili … valori immobiliari, drogati sulla carta, dagli stessi attori dell’immobiliare e bevuti dall’informazione che ha perso l’interesse a controllarne la veridicità … forse perché così fan tutti! Ora la festa è finita e la risoluzione del problema dell’edilizia, delle costruzioni e dell’immobiliare è complesso. Ci vuole sicuramente coraggio a voler dipanare la matassa, altro che lifting da sensibilità ecologica o pseudo ambientalista, gli interessi del cittadino consumatore italiano e degli attori di questi comparti e delle loro filiere sono pressoché contrapposti.
DALL’IMMOBILIARE CHE FA SCANDALO ALLO SCANDALO DELL’IMMOBILIARE – Ma quanto piace la casa agli italiani … Siamo passati nel 2010 da Fini a Scajola, da Brunetta a Tremonti, da Berlusconi a Berlusconi vivendo le prime tre stagioni italiane ed ora giunto l’inverno compare l’iceberg non di una lobby ma del “comitato ad honorem” per il tradimento del risparmio italiano … sarà l’effetto serra … fatto sta che si sta liquefando il potere di uno degli immobiliaristi più potenti d’Italia, Salvatore Ligresti, l’uomo di … O mia bedda madonnina n’avi aiutari a Milano…. Al centro dei riflettori di Bankitalia, Consob e sicuramente di alcune Procure italiane l’Impero di Ligresti si sta surriscaldando e … qualche giorno fa Affari Italiani intervistando l’assessore al territorio del Comune di Milano Carlo Masseroli … Ligresti è nei guai. Il Pgt è in pericolo?
Primo. Chiunque investa nella nostra città è una risorsa. Secondo: le regole valgono per tutti. Proprio a causa del fatto che le regole sono uguali per tutti, io ebbi la sfortuna, un anno e mezzo fa, di incappare nella richiesta di commissariamento del gruppo Ligresti. Terzo. Se dovesse cadere Ligresti sarei molto dispiaciuto, perché perderemmo una risorsa, ma non lo credo. Detto questo, il piano resterebbe in piedi. … Insomma scaricato Don Salvatore … ma non poteva mancare all’appello il dossier del settimanale L’Espresso (scaricate qui sotto il pdf) Ligresti Vendesi che non solo radiografa la crisi di Don Salvatore ma lo sospinge verso il viale del tramonto – ci pare un po’ affrettato questo giornalismo a tesi – se non fosse che “l’ingegnere” e ci riferiamo a Carlo De Benedetti è ritornato in campo anche nell’immobiliare … ma anche per lui i riflettori sugli gnomi svizzeri di Starfin li accende il Corriere della Sera (scaricate qui sotto il pdf) … insomma sta cambiando il vento dei tinelli dell’establishment all’italiana.
SU, TASSIAMO LA CASA – Siamo il Paese che punisce meno gli immobili e di più il lavoro … così l’articolo di economia, sempre del settimanale dell’”l’ingegnere”, di cui vi diamo anticipazione (scaricate qui sotto il pdf) … ma è questo verbo punire che ci infastidisce … il pensiero ci è corso guarda caso all’intervento, 22 aprile 2010, di Carlo De Benedetti al Foglio di Giuliano Ferrara ripreso, il 25 aprile, da Eugenio Scalfari sulle colonne di Repubblica. Se De Benedetti dice queste cose sul Foglio significa che il Centro Destra è ovviamente favorevole. Se Scalfari riprende questa discorsa su Repubblica significa che il Centro Sinistra è ovviamente favorevole. Se “chi comanda” (perchè di questo stiamo parlando) ha deciso significa che i cerini sono passati di mano in mano. Adesso possono iniziare a menare. … il can per l’aia. Insomma sta cambiando il vento.
Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS
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03/12/2010 20:41
 
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Re:
(sylvestro), 03/12/2010 11.57:

2 DICEMBRE 2010 – PGT DI MILANO E MERCATI IMMOBILIARI

Il PGT di Milano è a rischio bolla quanto il mercato immobiliare!


Più di 300mila unità in cerca di abitanti

I numeri di Scenari “Immobiliari”
e dell’Assessore Masseroli


REAL ESTATE – IMMOBILIARE | I numeri del Mercato immobiliare sono falsi e gonfiati. Ve l’abbiamo scritto L’immobiliare italiano risale per la bolla fiscale! presentando il Terzo Rapporto Immobiliare 2010 di Nomisma (importante società di studi economici, agenzia di rating per l’Industria delle Costruzioni e per l’Industria Immobiliare Italiana), smentito dai dati Istat.
Dopo Nomisma, è stata la volta di Scenari Immobiliari: istituto indipendente di studi e ricerche, analizza i mercati immobiliari e l’economia del territorio in Italia e in Europa; fondata nel 1990 da Mario Breglia (che è anche socio onorario di AICI – Associazione Italiana Consulenti e Costruttori Immobiliari – AICI, elenco soci 2010) è la più grande banca dati di valori e compravendite, guru del mattone per imprenditori e immobiliaristi; tra le attività anche pubblicazioni, seminari a inviti e forum a pagamento tra cui l’European Outlook organizzato tutti gli anni a Santa Margherita Ligure.

...

Greta La Rocca HOUSE LIVING AND BUSINESS


Forse per capirci qualcosa con questi numeri potrebbero essere utili le slide di Breglia presentate al Convegno sul PGT, per quello che valgono:

Slide Breglia Convegno Milano e Nuovo Pgt - 1° dic 2010

fabio
03/12/2010 20:45
 
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Re:
(sylvestro), 03/12/2010 18.15:

3 DICEMBRE 2010 – CAMBIA IL VENTO DELL’ESTABLISHMENT ITALIANO

Chi vuole far cadere l’impero Ligresti?!
Appare “l’ingegner” Carlo De Benedetti

Carlo Masseroli, “Se cade Ligresti il Pgt di Milano resta in piedi”
L’Espresso, “Su, tassiamo la casa, siamo il Paese che punisce meno gli immobili…”

...

Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS


Quando sono arrivato alla fine m'ha preso un colpo!
Rileggete l'ultima frase:
(sylvestro), 03/12/2010 18.15:



...

il pensiero ci è corso guarda caso all’intervento, 22 aprile 2010, di Carlo De Benedetti al Foglio di Giuliano Ferrara ripreso, il 25 aprile, da Eugenio Scalfari sulle colonne di Repubblica. Se De Benedetti dice queste cose sul Foglio significa che il Centro Destra è ovviamente favorevole. Se Scalfari riprende questa discorsa su Repubblica significa che il Centro Sinistra è ovviamente favorevole. Se “chi comanda” (perchè di questo stiamo parlando) ha deciso significa che i cerini sono passati di mano in mano. Adesso possono iniziare a menare. … il can per l’aia. Insomma sta cambiando il vento.


Potete riconoscere che l'ispiratore dell'articolo è Labottegadelfuturo.
Un bel copia/incolla come noi facciamo con loro. Siamo pari.

fabio
03/12/2010 21:01
 
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Re: Re:
fabio_c, 03/12/2010 20.45:


...
Un bel copia/incolla come noi facciamo con loro. Siamo pari.

fabio



Fabio ... mi hai lasciato a bocca aperta [SM=g1749711]

Bravissimo [SM=g1750152], Grande [SM=g1749718]

E bravo anche Lab [SM=g1750163] [SM=g1747529]



Adesso ci vorrebbe che qualcuno di House Living & Business uscisse allo scoperto e si mostrasse tra noi [SM=g1747536]

Su ragazzi (e ragazze [SM=g1750865]) venite fuori [SM=g1747529]
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Re: Re:
fabio_c, 03/12/2010 20.45:


Potete riconoscere che l'ispiratore dell'articolo è Labottegadelfuturo.
Un bel copia/incolla come noi facciamo con loro. Siamo pari.

fabio




C'hai una memoria paurosa.

Un'altra volta hanno scambiato un mio "intervento" per uno di Vendola (citavano me, ma mettendo il virgolettato in bocca a lui)...che dire ... sò soddisfazioni :P

Sopratutto quando la gente concorda ;)

(sylvestro), 03/12/2010 21.01:



Fabio ... mi hai lasciato a bocca aperta [SM=g1749711]

Bravissimo [SM=g1750152], Grande [SM=g1749718]

E bravo anche Lab [SM=g1750163] [SM=g1747529]



Adesso ci vorrebbe che qualcuno di House Living & Business uscisse allo scoperto e si mostrasse tra noi [SM=g1747536]

Su ragazzi (e ragazze [SM=g1750865]) venite fuori [SM=g1747529]



Come scritto precedentemente sopra mi ricollego ai complimenti ;)

Ormai questo forum sta andando "oltre" il semplice cazzeggio tra "homeless", ma sta diventando un punto di intelligence, una sorta di "think tank" immobiliar-economico.

Quindi ben vengano le citazioni e sopratutto che si palesino le persone che ci leggono e citano.
Assieme possiamo fare tante cose.

Tra le altre cose io stesso ho usato "materiale "proveniente da questo forum (idee, grafici, numeri) per "farci politica".

Quindi...viva le intelligenze condivise ;)



[Modificato da labottegadelfuturo 03/12/2010 21:50]

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Complottismo? No, Grazie!!!
03/12/2010 21:56
 
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Re: Re:
fabio_c, 12/3/2010 8:45 PM:


Potete riconoscere che l'ispiratore dell'articolo è Labottegadelfuturo.
Un bel copia/incolla come noi facciamo con loro. Siamo pari.

fabio




Veramente notevole, complimenti [SM=g1749718] [SM=g1747536]

Anche io auspico che chi legge questo forum si faccia vivo [SM=p7579]
[Modificato da dgambera 03/12/2010 22:09]
03/12/2010 22:07
 
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Re: Re: Re:

non ho seguito, ma me fido, quindi aggiungo due commenti al volo...


labottegadelfuturo, 03/12/2010 21.01:


...
C'hai una memoria paurosa.
...



e che e' la genialita' se non memoria, logica e pazzia?

[SM=p7579]


labottegadelfuturo, 03/12/2010 21.01:


...
Ormai questo forum sta andando "oltre" il semplice cazzeggio tra "homeless", ma sta diventando un punto di intelligence, una sorta di "think tank" immobiliar-economico.

Quindi ben vengano le citazioni e sopratutto che si palesino le persone che ci leggono e citano.
Assieme possiamo fare tante cose.

Tra le altre cose io stesso ho usato "materiale "proveniente da questo forum (idee, grafici, numeri) per "farci politica".

Quindi...viva le intelligenze condivise ;)




come dicevo tempo fa, dovrebbero dare i nobel pure alle "intelligenze collettive"...

se le "corporations" sono "persone giuridiche"...

[SM=g9128]
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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

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DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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Re: Re: Re:
labottegadelfuturo, 03/12/2010 21.01:


...
Un'altra volta hanno scambiato un mio "intervento" per uno di Vendola (citavano me, ma mettendo il virgolettato in bocca a lui)...che dire ... sò soddisfazioni :P
...


Figurati che c'era uno che voleva chiamare il suo nuovo partito "Bottega del Futuro e Libertà". Poi ha sbagliato a togliere una parola. [SM=g7576]

fabio
04/12/2010 10:30
 
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Re: Re: Re:
dgambera, 03/12/2010 21.56:


...
Anche io auspico che chi legge questo forum si faccia vivo [SM=p7579]


Magari proprio Greta La Rocca che ha avuto il coraggio di "vedere" il bluff di Breglia sul PGT.
(sylvestro), 03/12/2010 21.01:


...
Su ragazzi (e ragazze [SM=g1750865]) venite fuori [SM=g1747529]


Ecco, appunto... [SM=p7579]

fabio
04/12/2010 10:32
 
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Re: Re: Re: Re:
fabio_c, 04/12/2010 10.27:


Figurati che c'era uno che voleva chiamare il suo nuovo partito "Bottega del Futuro e Libertà". Poi ha sbagliato a togliere una parola. [SM=g7576]

fabio




a Lui chiedo il diritto alla proprietà intellettuale ;)

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Complottismo? No, Grazie!!!
04/12/2010 10:33
 
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Re: Re: Re: Re:
laplace77, 03/12/2010 22.07:


...
e che e' la genialita' se non memoria, logica e pazzia?
...


Teniamo accesi i nostri dispositivi di archiviazione "al carbonio".
Questi son giorni che racconteremo.

fabio
04/12/2010 12:06
 
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Re: Re: Re: Re:
fabio_c, 04/12/2010 10.30:



Magari proprio Greta La Rocca che ha avuto il coraggio di "vedere" il bluff di Breglia sul PGT.

fabio




e gli ha fatto fare una pessima figura, ho letto...

[SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]

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13 dicembre: Italia, AAA cercasi abitanti per 15 milioni di abitazioni costruite negli ultimi 15 anni
«Direi che dei “risvegli demografici” o dei “flussi migratori” di cui si favoleggiava, e che avrebbero dovuto rivitalizzare il mercato immobiliare, non ce n’é neanche l’ombra... Per un riallineamento dei prezzi a valori umani non c’è più da aspettare, stanno arrivando anche se non strombazzati, perché i prezzi stanno calando anche del 30/40%.
Nell’immediato le considerazioni demografiche sono interessanti da un altro punto di vista. Chi oggi si indebita per 30 anni, ha valutato quanto potrà valere la casa quando finalmente diventerà di proprietà? Uno dei motivi che spinge molti a buttarsi a capofitto nell’acquisto é la convinzione che tra alti e bassi il valore delle case aumenta sempre, e quindi che la casa può essere usata come una specie di salvadanaio per la vecchiaia... Ma in questa fase storica concentrare tutti i risparmi futuri nella casa non mi pare un’idea brillantissima...
Credo che, pur senza citare molte altre ragioni che hanno sostenuto la dinamica dei prezzi e che adesso sono svanite o fortemente ridimensionate, il rapporto dia sufficenti indicazioni per prevedere da qui a molti anni una lunga fase recessiva del mercato immobiliare, sia in termini di compravendite che di prezzi...
La conseguenza prima sarà una forte riduzione del prezzo al mq. In sostanza presto dovremo fare i conti sul fatto che quello che era il più naturale sbocco per la ricchezza accumulata da un paese in forte crescita demografica ed economica, e cioè gli immobili, potrebbe subire una sorte simile a quella di molti beni preziosissimi agli inizi dello sviluppo, quando il Paese era ancora in povertà, offerti poi in massa e quindi scesi a prezzi molto più accessibili, nei decenni successivi».
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

17 dicembre: In fuga dall’immobiliare, chiude il mercato italiano 2011 (quarto articolo della rassegna stampa)
«A leggere le notizie sull’immobiliare o real estate dei giornali italiani di oggi, ma sicuramente anche di domani, sembra di vivere in un Paese dove cominciano a comparire le scintille... e siamo solo all’inizio... che farà esplodere la santabarbara della rendita fondiaria urbana, perché l’esplosivo è stato già introdotto da un insieme di demenziali pratiche parassitarie di un sistema, l’immobiliare, che in Italia non riesce a farsi Industria, da un eccesso di sottopatrimonializzazione delle società e sottovalutazioni congenite unite alla più impressionante serie di frodi e manipolazioni che la storia abbia mai conosciuto».
Seguono brevi paragrafi dedicati a: Aste pubbliche deserte, Abusivismo edilizio, Speculazione bancaria sui mutui, Truffe immobiliari, Danilo Coppola.
«E infine la trappola immobiliare troverà l’innesco definitivo in una prossima tassa patrimoniale sugli immobili – perché...?! Il debito privato (cittadini + imprese) può anche essere mandato in malora – anzi, mani forti non aspettano altro per acquisire imprese ed immobili a prezzi stracciati, deflazionati! La tassa patrimoniale sugli immobili è lo scenario più plausibile e più efficace per affrontare il drammatico debito pubblico italiano, che impatto avrà sui prezzi immobiliari se non una loro brusca riduzione?
Disoccupazione e crisi economica, unite ad un livello impressionante di abitazioni invendute e di inventari ombra, ovvero abitazioni pignorate dalle banche e mai immesse nel mercato per paura di saturarlo e quindi fare crollare ancora di più i prezzi, amplificano la tendenza, cancellando qualsiasi possibilità di ripresa nel prossimo anno. Se qualcuno l’ha dimenticato ricordo solo che buona parte degli attivi delle banche centrali e del sistema finanziario dipendono in tutto e per tutto dalla dinamica dei prezzi, anche se attualmente sono valutati in maniera soggettiva grazie alla benevolenza dei revisori che permette di contabilizzare la fantasia contabile di strumenti altrimenti prossimi all’estinzione e quindi alle necessarie svalutazioni di bilancio. Nel prossimo 2011, rassegniamoci ad avere ancora cattive notizie dal mercato immobiliare»
.
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

21 dicembre: In Italia più case che abitanti e gli italiani si mangiano la casa
«Il debito privato delle famiglie in Italia è esploso letteralmente negli ultimi 15 anni a causa dell’incredibile triplicazione dei prezzi dei prezzi delle case e oggi le famiglie italiane sono indebitate fino ai capelli. Oggi il mutuo prima casa si mangia quasi il 55% dello stipendio medio. Nel 1995 in Italia il mutuo prima casa medio costava invece solo il 30-35% e quindi con uno stipendio potevi comprare casa, ma da almeno 15 anni ne occorrono sempre due di stipendi e anche così si mangia un 40% del reddito medio familiare. Ovvio che “si sentono ricche” avendo case che valgono tanto rispetto al reddito medio, ma solo quelle che hanno ereditato o comprato casa 20 anni fa lo sono, chi è arrivato dopo è uno schiavo del debito»
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

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[Modificato da FourCorners 21/12/2010 22:01]
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Re: Ancora da "House Living and Business"
FourCorners, 21/12/2010 21.32:


13 dicembre: Italia, AAA cercasi abitanti per 15 milioni di abitazioni costruite negli ultimi 15 anni
«Direi che dei “risvegli demografici” o dei “flussi migratori” di cui si favoleggiava, e che avrebbero dovuto rivitalizzare il mercato immobiliare, non ce n’é neanche l’ombra... Per un riallineamento dei prezzi a valori umani non c’è più da aspettare, stanno arrivando anche se non strombazzati, perché i prezzi stanno calando anche del 30/40%.
Nell’immediato le considerazioni demografiche sono interessanti da un altro punto di vista. Chi oggi si indebita per 30 anni, ha valutato quanto potrà valere la casa quando finalmente diventerà di proprietà? Uno dei motivi che spinge molti a buttarsi a capofitto nell’acquisto é la convinzione che tra alti e bassi il valore delle case aumenta sempre, e quindi che la casa può essere usata come una specie di salvadanaio per la vecchiaia... Ma in questa fase storica concentrare tutti i risparmi futuri nella casa non mi pare un’idea brillantissima...
Credo che, pur senza citare molte altre ragioni che hanno sostenuto la dinamica dei prezzi e che adesso sono svanite o fortemente ridimensionate, il rapporto dia sufficenti indicazioni per prevedere da qui a molti anni una lunga fase recessiva del mercato immobiliare, sia in termini di compravendite che di prezzi...
La conseguenza prima sarà una forte riduzione del prezzo al mq. In sostanza presto dovremo fare i conti sul fatto che quello che era il più naturale sbocco per la ricchezza accumulata da un paese in forte crescita demografica ed economica, e cioè gli immobili, potrebbe subire una sorte simile a quella di molti beni preziosissimi agli inizi dello sviluppo, quando il Paese era ancora in povertà, offerti poi in massa e quindi scesi a prezzi molto più accessibili, nei decenni successivi».
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17 dicembre: In fuga dall’immobiliare, chiude il mercato italiano 2011 (quarto articolo della rassegna stampa)
«A leggere le notizie sull’immobiliare o real estate dei giornali italiani di oggi, ma sicuramente anche di domani, sembra di vivere in un Paese dove cominciano a comparire le scintille... e siamo solo all’inizio... che farà esplodere la santabarbara della rendita fondiaria urbana, perché l’esplosivo è stato già introdotto da un insieme di demenziali pratiche parassitarie di un sistema, l’immobiliare, che in Italia non riesce a farsi Industria, da un eccesso di sottopatrimonializzazione delle società e sottovalutazioni congenite unite alla più impressionante serie di frodi e manipolazioni che la storia abbia mai conosciuto».
Seguono brevi paragrafi dedicati a: Aste pubbliche deserte, Abusivismo edilizio, Speculazione bancaria sui mutui, Truffe immobiliari, Danilo Coppola.
«E infine la trappola immobiliare troverà l’innesco definitivo in una prossima tassa patrimoniale sugli immobili – perché...?! Il debito privato (cittadini + imprese) può anche essere mandato in malora – anzi, mani forti non aspettano altro per acquisire imprese ed immobili a prezzi stracciati, deflazionati! La tassa patrimoniale sugli immobili è lo scenario più plausibile e più efficace per affrontare il drammatico debito pubblico italiano, che impatto avrà sui prezzi immobiliari se non una loro brusca riduzione?
Disoccupazione e crisi economica, unite ad un livello impressionante di abitazioni invendute e di inventari ombra, ovvero abitazioni pignorate dalle banche e mai immesse nel mercato per paura di saturarlo e quindi fare crollare ancora di più i prezzi, amplificano la tendenza, cancellando qualsiasi possibilità di ripresa nel prossimo anno. Se qualcuno l’ha dimenticato ricordo solo che buona parte degli attivi delle banche centrali e del sistema finanziario dipendono in tutto e per tutto dalla dinamica dei prezzi, anche se attualmente sono valutati in maniera soggettiva grazie alla benevolenza dei revisori che permette di contabilizzare la fantasia contabile di strumenti altrimenti prossimi all’estinzione e quindi alle necessarie svalutazioni di bilancio. Nel prossimo 2011, rassegniamoci ad avere ancora cattive notizie dal mercato immobiliare»
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21 dicembre: In Italia più case che abitanti e gli italiani si mangiano la casa
«Il debito privato delle famiglie in Italia è esploso letteralmente negli ultimi 15 anni a causa dell’incredibile triplicazione dei prezzi dei prezzi delle case e oggi le famiglie italiane sono indebitate fino ai capelli. Oggi il mutuo prima casa si mangia quasi il 55% dello stipendio medio. Nel 1995 in Italia il mutuo prima casa medio costava invece solo il 30-35% e quindi con uno stipendio potevi comprare casa, ma da almeno 15 anni ne occorrono sempre due di stipendi e anche così si mangia un 40% del reddito medio familiare. Ovvio che “si sentono ricche” avendo case che valgono tanto rispetto al reddito medio, ma solo quelle che hanno ereditato o comprato casa 20 anni fa lo sono, chi è arrivato dopo è uno schiavo del debito»
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[SM=g1747536]
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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
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DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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e grillo ritorna sul mattone...
...che vale "la meta'"...

La messa da requiem del Sole 24 Ore

La Confidustria è rassicurante come una tomba il giorno del tuo funerale. Il suo giornale, il Sole 24 Ore, è una camomilla quotidiana contro il logorio della disoccupazione, del debito pubblico e del default prossimo venturo.
Da tempo Tremorti ha messo gli occhi sui risparmi delle famiglie. Gli è così affezionato che li considera quasi suoi. E allora vai con l'elogio dei patrimoni familiari.
Il titolo del Sole di oggi è dedicato ai risparmi delle famiglie: "Nelle case metà della ricchezza privata (pari a 8.600 miliardi)".
Il messaggio sottinteso è che l'italiano è ricco perché investe nel mattone, una benedizione al rilancio del settore immobiliare. La realtà è che le case valgono la metà di quanto viene dichiarato. Ogni grande città italiana contiene al suo interno una media città fantasma di appartamenti sfitti o in vendita. Alla presunta ricchezza andrebbero tolti quindi 2.150 miliardi per pura prudenza contabile (quanti di questi sono presenti nei bilanci delle banche?).
Ne rimangono però a sufficienza per coprire il debito pubblico che sta per giungere all'Everest dei 2.000 miliardi. Il Sole è così contento del patrimonio degli italiani che salverà lo Stato da dedicargli l'editoriale: "Un primato che Obama ci invidia". Siamo i migliori e non lo sapevamo.


cose che qui si dicono da tempo, ma ultimamente i nostri "emuli" aumentano...

[SM=g1750163]
[Modificato da laplace77 22/12/2010 17:44]
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22/12/2010 18:01
 
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Re: e grillo ritorna sul mattone...
laplace77, 12/22/2010 5:41 PM:



cose che qui si dicono da tempo, ma ultimamente i nostri "emuli" aumentano...

[SM=g1750163]




Si vede che la piena è in arrivo [SM=g6942]
22/12/2010 19:08
 
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Re: Re: e grillo ritorna sul mattone...
dgambera, 22/12/2010 18.01:




Si vede che la piena è in arrivo [SM=g6942]





In effetti mi ricorda qualcosa accaduto negli anni novanta... [SM=g2232945]
[SM=g1750489]

======================================

Vojo vede na righina nera discendente.

03/01/2011 20:22
 
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Meno male che Pivetta ADESSO c'è

Se abiti in un quartiere periferico non illuderti di poter vendere casa!
di Giovanni Pivetta
HOUSE, LIVING AND BUSINESS (3 gennaio 2011)


Breve estratto: «La cosa che non mi stupisce è che quando si parla della Spagna si parla di “zavorra” o di “crollo”, quando ci si riferisce all’Italia si parla di “tenuta” o di “calo” dell’immobiliare... E non solo, continuo a domandarmi come in Italia si possa trovare il coraggio di pubblicare dati di cali irrisori nei prezzi assieme a veri e propri crolli nelle compravendite, dell’ordine del 30/40% dai massimi, ufficialmente comprovati. Sono soprattutto i giornali finanziari come il Sole o Milano Finanza a tenere l’Italia ancorata agli illusionismi e gli italiani alle loro illusioni... quando gli effetti della doppia recessione, con la mancanza di liquidità primaria, ci attendono in questo 2011...
 
Milano Finanza... esordisce in Un mattone meno rosso ... "Nel 2010 il calo dei prezzi degli immobili è stato di quattro volte inferiore al -4,1% dell’anno scorso. mercato immobiliare italiano rialza la testa. Lasciata alle spalle la fase acuta della tempesta, iniziata nell’ultimo trimestre del 2008 e protrattasi fino alla seconda metà del 2009, i numeri del mattone hanno cominciato a risalire lentamente la china". Ma dove, secondo quali dati, perché propinare un pastone di luoghi comuni con tendenza al buonismo ... a chi giova?!

Ma il massimo del giornalismo marchettaro – oggi – lo raggiungiamo con un articolo del Sole 24ORE Intelligence e grinta per arrivare al rogito che partendo da i dati di Ubh... cucina il solito pezzo di consigli per gli acquisti per il consumatore questo sprovveduto. A parte il fatto che sovratitolarlo come “marchetta” o publiredazionale sarebbe molto più onesto ma avete visto da quale scatola cinese arrivano i dati ... il maggiore cartello italiano dell’immobiliare...
 
Voi vi domanderete ... come è possibile?! Presto detto, i dati, i prezzi o valori nell’immobiliare, sono men che meno delle stime, delle valutazioni falsate,... come i borsini o rilevazioni dei prezzi degli immobili “ufficiali” che non solo contengono i minimi e i massimi ma anche l’avvertenza che... i prezzi sono riferiti alle quotazioni di mercato e possono essere incrementati o diminuiti fino al 30%. Chi decide i prezzi e le quotazioni di mercato ma gli agenti immobiliari stessi che sono gli operatori che intermediano tra acquirente e venditore. Chi li sceglie? Nessuno ... basta essere iscritti alla CCIAA di territorio ed a una federazione immobiliare, chi li controlla? Nessuno.»

Segue ridicolizzazione, punto per punto, del succitato articolo pubblicato sul sole 24 ore.

FourCorners

[Modificato da FourCorners 03/01/2011 22:16]
03/01/2011 20:53
 
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Re: Meno male che Pivetta c'è
FourCorners, 03/01/2011 20.22:

Se abiti in un quartiere periferico non illuderti di poter vendere casa!
di Giovanni Pivetta
HOUSE, LIVING AND BUSINESS (3 gennaio 2011)


...



[SM=g7576]
Ammettiamolo: il nostro Amministratore Marco in quanto a polemica sull'informazione è un agnellino in confronto al Giovanni Pivetta di oggi.

fabio
03/01/2011 21:22
 
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Re: Re: Meno male che Pivetta c'è
fabio_c, 03/01/2011 20.53:


[SM=g7576]
Ammettiamolo: il nostro Amministratore Marco in quanto a polemica sull'informazione è un agnellino in confronto al Giovanni Pivetta di oggi.

fabio



Si, ma quello del 2008?

Scritto da Giovanni Pivetta il 13 Ottobre 2008 at 9:02



Risultato finale i piccoli risparmiatori che si sono auto regolati e hanno giustamente comprato immobili smettendo di guardare i reality show dell’economia virtuale e soprattutto volatile della Borsa si sono salvati gli altri si sono riempiti di carta straccia. [SM=g1749704] Certo continuiamo a indebitarci ma, questa è tutta un’altra storia, storia di vita quotidiana di chi lavora, guadagna di meno e continua a pensare al domani. [SM=g1749704] [SM=g1749704] Nel mezzo ci stanno le banche, i grandi immobiliaristi o raider, i grandi manager anche dello Stato che sapevano e hanno sfruttato l’onda contribuendo a costruire un nuovo segmento forte del sistema paese, Sodoma e Gomorra.
L’economia immobiliare dà e darà come risultato l’industria immobiliare che di per se stessa non è parassitaria nè figlia di un capitalismo straccione, straccione è il capitalismo parassitario di oggi. [SM=g1749704] [SM=g1749704] [SM=g1749704] www.codiceinternet.i



[Modificato da grella 03/01/2011 21:24]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
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