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L’immobiliare italiano ritorna alla Lira, si venderà solo al prezzo degli anni ’90!

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2011 23:30
21/12/2010 21:32
 
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Ancora da "House Living and Business"

13 dicembre: Italia, AAA cercasi abitanti per 15 milioni di abitazioni costruite negli ultimi 15 anni
«Direi che dei “risvegli demografici” o dei “flussi migratori” di cui si favoleggiava, e che avrebbero dovuto rivitalizzare il mercato immobiliare, non ce n’é neanche l’ombra... Per un riallineamento dei prezzi a valori umani non c’è più da aspettare, stanno arrivando anche se non strombazzati, perché i prezzi stanno calando anche del 30/40%.
Nell’immediato le considerazioni demografiche sono interessanti da un altro punto di vista. Chi oggi si indebita per 30 anni, ha valutato quanto potrà valere la casa quando finalmente diventerà di proprietà? Uno dei motivi che spinge molti a buttarsi a capofitto nell’acquisto é la convinzione che tra alti e bassi il valore delle case aumenta sempre, e quindi che la casa può essere usata come una specie di salvadanaio per la vecchiaia... Ma in questa fase storica concentrare tutti i risparmi futuri nella casa non mi pare un’idea brillantissima...
Credo che, pur senza citare molte altre ragioni che hanno sostenuto la dinamica dei prezzi e che adesso sono svanite o fortemente ridimensionate, il rapporto dia sufficenti indicazioni per prevedere da qui a molti anni una lunga fase recessiva del mercato immobiliare, sia in termini di compravendite che di prezzi...
La conseguenza prima sarà una forte riduzione del prezzo al mq. In sostanza presto dovremo fare i conti sul fatto che quello che era il più naturale sbocco per la ricchezza accumulata da un paese in forte crescita demografica ed economica, e cioè gli immobili, potrebbe subire una sorte simile a quella di molti beni preziosissimi agli inizi dello sviluppo, quando il Paese era ancora in povertà, offerti poi in massa e quindi scesi a prezzi molto più accessibili, nei decenni successivi».
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

17 dicembre: In fuga dall’immobiliare, chiude il mercato italiano 2011 (quarto articolo della rassegna stampa)
«A leggere le notizie sull’immobiliare o real estate dei giornali italiani di oggi, ma sicuramente anche di domani, sembra di vivere in un Paese dove cominciano a comparire le scintille... e siamo solo all’inizio... che farà esplodere la santabarbara della rendita fondiaria urbana, perché l’esplosivo è stato già introdotto da un insieme di demenziali pratiche parassitarie di un sistema, l’immobiliare, che in Italia non riesce a farsi Industria, da un eccesso di sottopatrimonializzazione delle società e sottovalutazioni congenite unite alla più impressionante serie di frodi e manipolazioni che la storia abbia mai conosciuto».
Seguono brevi paragrafi dedicati a: Aste pubbliche deserte, Abusivismo edilizio, Speculazione bancaria sui mutui, Truffe immobiliari, Danilo Coppola.
«E infine la trappola immobiliare troverà l’innesco definitivo in una prossima tassa patrimoniale sugli immobili – perché...?! Il debito privato (cittadini + imprese) può anche essere mandato in malora – anzi, mani forti non aspettano altro per acquisire imprese ed immobili a prezzi stracciati, deflazionati! La tassa patrimoniale sugli immobili è lo scenario più plausibile e più efficace per affrontare il drammatico debito pubblico italiano, che impatto avrà sui prezzi immobiliari se non una loro brusca riduzione?
Disoccupazione e crisi economica, unite ad un livello impressionante di abitazioni invendute e di inventari ombra, ovvero abitazioni pignorate dalle banche e mai immesse nel mercato per paura di saturarlo e quindi fare crollare ancora di più i prezzi, amplificano la tendenza, cancellando qualsiasi possibilità di ripresa nel prossimo anno. Se qualcuno l’ha dimenticato ricordo solo che buona parte degli attivi delle banche centrali e del sistema finanziario dipendono in tutto e per tutto dalla dinamica dei prezzi, anche se attualmente sono valutati in maniera soggettiva grazie alla benevolenza dei revisori che permette di contabilizzare la fantasia contabile di strumenti altrimenti prossimi all’estinzione e quindi alle necessarie svalutazioni di bilancio. Nel prossimo 2011, rassegniamoci ad avere ancora cattive notizie dal mercato immobiliare»
.
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

21 dicembre: In Italia più case che abitanti e gli italiani si mangiano la casa
«Il debito privato delle famiglie in Italia è esploso letteralmente negli ultimi 15 anni a causa dell’incredibile triplicazione dei prezzi dei prezzi delle case e oggi le famiglie italiane sono indebitate fino ai capelli. Oggi il mutuo prima casa si mangia quasi il 55% dello stipendio medio. Nel 1995 in Italia il mutuo prima casa medio costava invece solo il 30-35% e quindi con uno stipendio potevi comprare casa, ma da almeno 15 anni ne occorrono sempre due di stipendi e anche così si mangia un 40% del reddito medio familiare. Ovvio che “si sentono ricche” avendo case che valgono tanto rispetto al reddito medio, ma solo quelle che hanno ereditato o comprato casa 20 anni fa lo sono, chi è arrivato dopo è uno schiavo del debito»
Giovanni Pivetta HOUSE LIVING AND BUSINESS

FourCorners
[Modificato da FourCorners 21/12/2010 22:01]
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