Bolla immobiliare - 39° Parte

fede49, 14/06/2011 13.06:

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Immobiliare congelato in Italia: un'altra frenata, 2010 negativo
di: WSI-Ansa Pubblicato il 14 giugno 2011| Ora 10:34

Roma - Il mercato immobiliare manca l'appuntamento con la ripresa: anche il 2010 chiude in negativo, registrando complessivamente 817.963 compravendite, lo 0,5% in meno rispetto al 2009.

Lo rileva l'Istat, sottolineando la battuta d'arresto dell'ultima parte dell'anno: "Nel quarto trimestre 2010 le convenzioni relative a compravendite di unita' immobiliari sono risultate pari a 231.162, in calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente".

I mutui sono invece saliti dell'1,8%. Nel 2010 sono stati stipulati, complessivamente, 772.664 mutui, con un aumento rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat, sottolineando, tuttavia, un calo nell'ultimo trimestre dell'anno: "Il numero totale dei mutui e' diminuito del 5,6% rispetto al quarto trimestre 2009"

Commento:

leggendo questi dati, mi sembra di rilevare alcune "stranezze"

1. In Italia si fanno in un anno "solo" 817.000 compravendite. Mi sembrano veramente poche raffrontate ala dimensione del paese, al numero degli abitanti e dei nuclei familiari e, soprattutto, al numero della abitazioni esistenti, tenendo conto anche delle seconde case

2. Se solo a Milano ci sono più o meno 80.000 abitazioni vuote, più tutte quelle in vendita, più tutte quelle in costruzione, le 800.000 abitazioni vendute nel 2010 con un forte calo nei tre mesi di coda mi sembra indichino uno stallo totale del mercato. Come mai i prezzi non crollano?

3. Probabilmente una buona parte delle case vendute lasciano libere altrettante case perché è arcinoto che molte case sono acquistate vendendone un'altra.

4. Credo che nel conto delle 800.000 case vendute ci sia anche una quota interessante di case acquistate da extracomunitari residenti che faticano a trovare case in affitto, generano reddito e sono disposti a condividere una casa in molti, quindi hanno i mezzi per acquistare.

Tutto questo mi fa pensare che il residenziale di media taglia nelle grandi città (appartamenti da 100/160 metri) sia veramente inchiodato perché ancora appeso ad un valore virtuale che non ha riscontri con la realtà.

Con tutto questo i prezzi non crollano, boh, non so che dire

Forse perché l'immobiliare non è pesce e non puzza quando viene lasciato invenduto sul banco del pescivendolo....

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