00 25/11/2011 23:18
In caso succeda, vi chiedo cosa scrivere su quel benedetto contratto così da assicurarsi dal rischio di cambio-valuta
Salve a tutti voi,
so che si parla di un caso limite, ovvero, l'uscita dell'Italia dall'euro.
Limite ma... non troppo visto il momento (e contiamo che un acquisto immobiliare può contare mesi dalla promessa fino al rogito, per via del fatto che gli inquilini possono avere, giustamente, esigenza di aspettare un paio di mesi prima di sloggiare).

Come di consueto chiedo una vostra consulenza:
per il compromesso, ma anche per la promessa d'acquisto (che ne stabilisce il prezzo finale), cosa potrei chiedere di scrivere che mi potrebbe proteggere da un cambio svantaggioso "lira"/"euro"? (dove la "lira" sta per l'eventuale moneta nazionale in caso di uscita dall'euro dell'italia).

Io ho pensato ad una formula come segue, che sarebbe una clausola espressa per mezzo di un asterisco da porre subito dopo la parola "prezzo" sulla promessa d'acquisto o sul compromesso, così come sul rogito, ovvio, frase per la quale vi chiedo lumi:

"*in caso di fuoriuscita dalla moneta attuale (euro) da parte dello stato italiano, il prezzo corrisponderà alla conversione nella nuova moneta nazionale e risulterà stabilito per mezzo del tasso di cambio che si concreterà nel primo giorno del passaggio dall'una all'altra moneta e non ne subirà, quindi, le fluttuazioni successive.

In caso la nuova moneta assuma lo stesso nome dell'attuale ma con un nuovo cambio (ipotesi che gli economisti chiamano "euro2", cioè euro stampato in Italia o altri paesi nella simile condizione con un valore diverso dall'attuale), si applicherà lo stesso principio nella determinazione del prezzo, ovvero risulterà stabilito per mezzo del tasso di cambio che si concreterà nel primo giorno del passaggio dall'una all'altra moneta e non ne subirà, quindi, le fluttuazioni successive."

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To buy or not to buy, this is the question.