00 28/04/2007 03:27
Landes e Zichichi profetici?
David S.Landes professore emerito di storia ed economia alla Harvard University nel suo libro "La Ricchezza e la povertà delle Nazioni" fece notare come i paesi ricchi fossero posizionati geograficamente nelle zone temperate del globo mentre quelli poveri nelle zone tropicali e semitropicali.
Questo deve far riflettere rapportato ai cambiamenti climatici repentini in atto negli ultimi anni con le temperature della Terra in deciso aumento:



Gli scienziati sono per la maggior parte catastrofisti e attribuiscono all'Uomo la maggior parte della colpa con l'emissione di gas Co2 (anidride carbonica) spropositato che andrebbe ad incidere sull'effetto serra con conseguente surriscaldamento globale.In controtendenza il Prof. Zichichi dice: "Non è stato dimostrato che quello che sta accadendo sia colpa dell'uomo" e poi : "L'uomo nel motore meteorologico interviene al massimo al 10 per cento, l'altro 90 per cento ce lo dimentichiamo?"



Intanto A riguardo le Nazioni Unite, tramite la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), ed il Protocollo di Kyoto hanno previsto misure per la lotta contro questo fenomeno.
La Direttiva Europea 2003/87/EC (EU-ETS)
Il 13 Ottobre 2003 la Commissione Europea ha pubblicato la Direttiva Europea sul mercato delle emissioni, meglio conosciuto come Emission Trading System (EU ETS).
La direttiva prevede che:
.dal 1 gennaio 2005 nessun impianto che ricade nel campo di applicazione della stessa, possa emettere CO2, ossia possa continuare ad operare, in assenza di apposita autorizzazione;
"i gestori degli impianti che ricadono nel campo di applicazione della direttiva restituiscano annualmente all'Autorità Nazionale Competente quote di emissione CO2 in numero pari alle emissioni di CO2 effettivamente rilasciate in atmosfera. L'assegnazione delle quote di emissioni di CO2 ai gestori degli impianti regolati dalla direttiva è effettuata dall'Autorità Nazionale Competente sulla base della Decisione di assegnazione;
"le emissioni di CO2 effettivamente rilasciate in atmosfera siano monitorate secondo le disposizioni di monitoraggio impartite dall'Autorità Nazionale Competente, comunicate all'Autorità Nazionale Competente e certificate da un verificatore accreditato dall'Autorità Nazionale Competente
Lentrata in vigore del EU ETS avrà un impatto diretto sul bilancio patrimoniale dell'impresa. Si prevede che la Direttiva copra inizialmente da 12.500 a 15.000 installazioni che ammontano circa al 45-50% del totale di emissioni di CO2 dell'Unione Europea.
L'EU ETS è un sistema di "Cap and Trade" delle emissioni dirette. Viene fissato un tetto (cap) alle emissioni totali di tutti i partecipanti attraverso l'allocazione delle quote di emissione per un determinato ammontare in uno specifico periodo di tempo. Ogni anno i partecipanti devono restituire un numero di quote pari alle loro emissioni annuali verificate. Il deficit di quote sarà sanzionato, mentre il surplus di quote potrà essere venduto o accantonato per gli anni successivi.
La Direttiva prevede che nel periodo 2008-2012 i partecipanti all'EU-ETS possano convertire i crediti ottenuti attraverso progetti JI e CDM in quote EU-ETS.
In un suo recente articolo il Financial Times parla di quegli speculatori a cui l'emergenza climatica sta fornendo opportunità di facili guadagni con il commercio del carbonio, commercio destinato a svolgere un ruolo sempre più importante nel prossimo futuro. Un mercato florido e che fa gola a molti: si prevede che il mercato raddoppierà di valore, attestandosi attorno ai 50 miliardi di Euro entro il 2010, con il settore non regolato che invece dovrebbe salire a 4 miliardi nello stesso periodo.
Fonte:
Emission Trading

Ci sono società che chiedono prezzi maggiorati per introdurre tecnologie pulite che costano decisamente meno rispetto a quanto paga il consumatore. Maggiorazioni del prezzo anche per processi di amodernamento, da tempo in bilancio, provvidenzialmente imputati all'emergenza clima.

Il Financial Times indaga poi sul meccanismo dei crediti di emissioni di gas serra, il sistema introdotto dopo il Protocollo di Kyoto, che consente ai Paesi una compravendita di quote di anidride carbonica. I "cowboys del carbonio", li ha definiti il quotidiano britannico, trader che trafficano in crediti di emissione che fanno conto su riduzioni di gas serra avvenute solo sulla carta e non corrispondenti a tagli reali, insomma, ci sarebbero riduzioni di emissioni fasulle perche vendute più volte e senza alcun riscontro sull'ambiente.
Fonte:
Gli speculatori del clima

Insomma per concludere se Zichichi e il Financial Times dovessero aver ragione, anche rispettando i parametri di emissione potremmo avere solo un 10% di miglioramento del surriscaldamento Terrestre con un danno finanziario ed Economico ad imprese ,consumatori e investitori incalcolabile a favore dei soliti Speculatori Globali.
Ciò non toglie che alcuni tipi di gas emessi nell'atmosfera in quantità elevata siano altamente dannosi per l'ecosistema e la salute umana.
Se la Terra nonostante tutti i parametri decidesse di proseguire la via del surriscaldamento, sarebbe uno dei fattori fondamentali per una lenta e protratta regressione economica:



fonte:
Le Crisi Ambientali Globali


[Modificato da grella 29/04/2007 03:05]
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