Case, il 2009 anno nero per le vendite
2010-01-24
di CRISTINA DEGLIESPOSTI
MERCATO immobiliare, «il 2009 si è chiuso con un calo delle vendite del 14 per cento, nonostante i prezzi delle nuove costruzioni e di quelle usate si siano abbassati. E alle agenzie si siano rivolti in moltissimi». Lo riferisce il presidente regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), l’imolese Libero Calamosca, visti i dati pubblicati a fine anno dall’Osservatorio dei valori immobiliari. «Per le abitazioni nuove il 2009 ha fatto registrare a Imola e nel circondario un calo dei prezzi dell’1,5-2 per cento, mentre per l’usato si è arrivati fino all’8 — commenta Calamosca —. Con un’unica eccezione: Castel San Pietro».
PER CAPIRE di che cifre si parla, occorre tenere presenti diversi fattori. «E’ difficile dare valori unitari di costo al metro quadrato degli immobili — continua Calamosca —, perché oscilla a seconda della zona in cui sono gli immobili, della vicinanza ai servizi, delle finiture e della classificazione energetica, da luglio 2009 obbligatoria anche per l’usato. Se prendiamo ad esempio il quartiere Pedagna, lì gli immobili di nuova costruzione in condominio, costano circa 2.100 euro al metro quadrato, mentre per le abitazioni indipendenti la cifra varia da 2.300 a 2.500 euro».
SECONDO la Fiaip però sarà difficile che il prezzo del nuovo si abbassi ancora. «
Se accade non è a causa del mercato, ma per esigenze di vendita dei costruttori — assicura Calamosca —.
Infatti gli obblighi di legge su risparmio energetico e impatto acustico, influiscono sui costi di realizzazione. E se non fossimo in tempo di crisi il nuovo avrebbe prezzi più alti del 5 per cento».
Diversa la questione per l’usato. In questo caso «i prezzi sono destinati ad abbassarsi ancora in futuro — dice il presidente — a causa della certificazione energetica che influisce sul valore dell’immobile».
INFINE
segnali interessanti anche sugli affitti che dall’1 luglio saranno soggetti alla certificazione energetica, come la compravendita. «I canoni mensili sono diminuiti del 4-5 per cento — conferma Calamosca — per la maggiore disponibilità di alloggi e la possibilità di sottoscrivere canoni concordati, visto che Imola è una citta ad alta densità abitativa. Con questa soluzione
gli affitti diminuiscono di 80-100 euro al mese, in più il proprietario ha risparmi sull’Irpef e l’affittuario alcune detrazioni fiscali».
Per i prossimi mesi Calamosca è ottimista. «
Se miglioreranno la sicurezza del posto di lavoro e la possibilità di accedere agevolmente ai mutui, il mercato tornerà a crescere — analizza —: l’interesse all’acquisto della casa c’è. Le agenzie non hanno mai lavorato tanto come nello scorso anno, ma all’interesse non sono poi corrisposti gli acquisti».
Non mollano, non mollano, non mollano
I privati possono, anzi devono svendere se vogliono alienare; i costruttori no, sono oberati da troppi oneri.
Continueranno a costruire scatole vuote a prezzi fuori portata
[Modificato da (sylvestro) 24/01/2010 11:08]