00 28/06/2010 15:00
La crisi picchia duro anche su casa e mattone

“Vendensi ultimi alloggi”. Cartelli come questo, stinti da protratta esposizione, campeggiano nei cantieri di Nichelino. Case nuove, serrande sempre abbassate: indizio di alloggi vuoti. Nell’edilizia, per la prima volta dopo decenni, si assiste forse ad un’inversione di tendenza. L’offerta ha superata la domanda?
Non che l’emergenza abitativa sia finita: procede anzi di pari passo, perché gli sfratti, specie quelli per morosità, continua ad aumentare. Il fatto è che la crisi economica sta battendo duro anche sul mattone e sulla casa. Giovani precari o senza lavoro, padri e madri in mobilità: con questi chiari di luna chi si avventura a fare un mutuo per comprar casa?

Sarà un caso, ma fino a ieri i palazzi venivano su a vista d’occhio e senza intoppi. Oggi l’inizio dei cantieri viene differito di sei mesi in sei mesi. Si pensi solo al pluriannunciato Mondo Juve e al quartiere Fuksas in zona Debouchè (ora partirà davvero, almeno così è stato di nuovo detto).

Lungi da noi invocare una nuova colata di cemento su Nichelino. Nel momento in cui si mette al nuovo piano regolatore si faccia anzi un pensierino. Prima di mettere in pista nuove case e capannoni non sarà meglio smaltire le eccedenze?

E’ pur vero che un terreno edificabile vale più di uno agricolo. Su questo assioma si sono costruite grandi fortune. Ma non potrà durare in eterno, nemmeno qui a Nichelino.
_____________________________________