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Case popolari con lo sconto grazie ai crac delle imprese

Messaggero Veneto — 01 luglio 2010 : PORDENONE

Crisi, due facce della stessa medaglia. Nel settore edilizio, il periodo d’incertezza economica sta mettendo in ginocchio diverse imprese costruttrici. Queste fanno fatica a mandare avanti i cantieri, ritardando così i lavori. E, alla fine, falliscono. Ma spesso, come eredità degli anni in cui il mercato immobiliare andava bene, hanno un parco case (in affitto o da vendere) all’interno del loro patrimonio. Il quale, poi, viene messo all’asta in conseguenza al fallimento. In questo modo, case a prezzi interessanti diventano disponibili sul mercato. Una situazione paradossale (cantieri che non vengono conclusi e case pronte a buon mercato) dettata dallo stesso motivo: la crisi economica. Conosce molto bene questo paradosso l’Ater, l’agenzia per l’edilizia agevolata. A margine dell’inaugurazione del lotto di nuove case popolari a Torricella di Valvasone, il presidente in scadenza Sergio Peressutti ha tratto un bilancio del suo mandato. «Formalmente – ha spiegato – la Regione ci ha indicato di realizzare un 40 per cento di case nuove, un altro 40 per cento attraverso il recupero di immobili esistenti e un 20 per cento attraverso l’acquisto di alloggi pronti». Se da un lato alcuni cantieri aperti dall’Ater hanno subito ritardi a causa delle imprese costruttrici in difficoltà, dall’altro sono stati acquistati da un fallimento ben 34 appartamenti a San Vito al Tagliamento. Proprio i due volti della crisi.

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