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Mutui Maledettissimi Mutui

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2016 14:32
02/10/2007 21:05
 
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Verso il punto di non ritorno....
Nel bollettino mensile l'Associazione Bancaria italiana ricorda come
un livello analogo si sia registrato per l'ultima volta nel novembre 2002, 5,55%
Abi, volano i tassi per i mutui ipotecari
in agosto al 5,63%, il massimo in 5 anni
I rialzi conseguenza delle decisioni della Bce. In aumento anche le sofferenze del sistema creditizio

ROMA - I tassi medi applicati dalle banche alle famiglie per i mutui ipotecari ad agosto hanno raggiunto il 5,63 per cento, il massimo degli ultimi cinque anni. Lo attesta l'Abi, nel rapporto mensile. Un tasso così alto sui prestiti a medio lungo termine alle famiglie non si registrava dal novembre del 2002 (5,66 per cento).

Il rapporto, che analizza l'andamento delle attività nello scorso mese di agosto, mette anche in evidenza come "il tasso sui conti correnti attivi erogati a famiglie e società non finanziarie è lievemente aumentato collocandosi al 6,83% contro il 6,77 del mese precedente".

All'inizio dell'anno i tassi di interesse bancari per l'acquisto di abitazioni venivano segnalati dall'Abi al 5%, da allora l'aumento è stato costante e particolarmente accentuato in estate, in seguito ai rialzi della Bce e soprattutto alle attese di ulteriori ritocchi verso l'alto entro la fine dell'anno. A giugno la media mensile ha sfiorato il 5,5 per cento, a luglio il 5,6 per cento per arrivare ad agosto al 5,63 per cento.

Tuttavia l'Abi segnala come l'aumento dei tassi bancari non rifletta ancora pienamente l'aumento dei tassi di riferimento da parte della Bce. Nel periodo agosto 2006 - agosto 2007, in particolare, a fronte di un aumento dei tassi di riferimento di 100 punti base, si legge nel rapporto di settembre, il tasso medio di settembre è aumentato 'solo' di 74 punti base.

Lo studio dell'Abi segnala infine un aumento delle sofferenze nette del sistema creditizio ad aprile 2007. Alla fine del primo semestre del 2007 le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a 16,50 miliardi, 533 milioni in più rispetto a maggio 2007 e 352 milioni in più rispetto a giugno dell'anno precedente.
(18 settembre 2007)

www.repubblica.it/2007/09/sezioni/economia/mutui-casa/mutui-casa/mutui-c...
Mutui, ovvero dilettanti allo sbaraglio.

Beh, ma allora a cosa pensava mentre abbassava il costo del denaro quasi a zero intrappolando cosi milioni di suoi concittadini in un micidiale trabocchetto chiamato mutui a tasso variabile?

Tra parentesi, senza ulteriori commenti, vorrei darvi un dato che mi ha riportato il direttore della mia banca, un mesetto fa: il 75% dei mutui italiani sono a tasso variabile. La durata media è trentennale. Ora ragioniamo su un punto semplice semplice: abbiamo interessi dei mutui a tasso variabile che solo tre mesi fa erano intorno al 4.8 %, ora sono al 5.8 e sono in rapida crescita.

Fate da soli una verifica.

Se gli interessi fossero 0% io pagherei la mia casa al ritmo di circa il 3.3% all'anno con un mutuo trentennale, giusto?
Se gli interessi sono intorno al 2% per pagarla dovro' aggiungere anche (all'ingrosso, non è cosi, si va a scalare ma per capirsi) questo 2%, giusto? Quindi, all'inizio io dovrei in realta' pagare circa il 5% del costo della casa per ripagare un mutuo trentennale.
Bene.

Ma se gli interessi fossero al 7, ovvero fossero saliti del 5%? Succederebbe, che dovrei pagare rate piu' pesanti e non di poco. Piu probabilmente contratterò con la banca un nuovo mutuo in cui paghero' le stesse rate di prima ma in piu' tempo.
Bene.
Ma se io pago il 5% all'anno questa volta io non pago NEANCHE GLI INTERESSI . Continuerò a pagare per sempre, a meno che, prima o poi , magari in un ventennio, i tassi riscendano. A quel punto sarà come ripartire da capo, anzi avro' accumulato un ulteriore debito (per gli interessi cumulati e non del tutto liquidati).
Insomma, in una situazione del genere in realta' la casa l'ho gia' persa. I tassi al 2% sono stati una realta', per un breve tempo, un paio di anni fa. Ora siamo intorno al 5%.
Nel discorso di prima siamo gia' vicinissimi al limite in cui chi ha sottoscritto il mutuo a tasso variabile due anni fa sta pagando, in realta', solo gli interessi sul mutuo, qualora, come è altissimamente probabile, non possa assolutamente permettersi rate piu' alte (il direttore diceva che i parametri tipici che gli chiedono sono: il mutuo piu' lungo e la rata piu' bassa possibile, che poi corrisponde a quella piu' alta che sono in grado di pagare).
petrolio.blogosfere.it/2007/09/mutui-ovvero-dilettanti-allo-sbarag...

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