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Campania - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2016 09:03
18/05/2013 10:32
 
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Napoli: calo prezzi del 5% e sconti del 15%
Mercato casa cala del 5% a Napoli (Fonte: ansa.it - 17/05/2013)

NAPOLI, 17 MAG - In calo il mercato immobiliare a Napoli: per il report semestrale curato dall'Ufficio Studi Gabetti, sulla base dei dati dell'agenzia del Territorio,il secondo semestre del 2012 ha registrato una flessione delle quotazioni del 5%. I tempi medi di vendita si sono attestati intorno ai 7-8 mesi,mentre gli sconti su una media del 15%. Per quanto riguarda le compravendite il 2012 ha segnato un totale di 6.584 transazioni residenziali per il capoluogo e di 8.431 transazioni per la provincia.
[Modificato da marco--- 18/05/2013 10:33]
01/10/2013 15:19
 
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Tecnocasa prezzi case I° sem. 2013: Napoli -3%
Calo valori immobili Napoli 3% (Fonte: napolitoday.it - 01/10/2013)

In discesa i valori delle abitazioni a Napoli, nel primo semestre del 2013, dove si registra un ribasso del 3% rispetto al precedente semestre, secondo le elaborazioni rese note da Tecnocasa.

I fattori principali del calo sono da attribuire alla diminuzione della capacità di spesa degli acquirenti, a causa della crisi economica, che limita molto le compravendite. Il trend negativo colpisce in misura molto elevata la zona di Fuorigrotta, dove i prezzi sono diminuiti del 6,2% e la macroarea centrale della città, con il Centro storico e soprattutto la zona di via Duomo (-3%), che risultano le zone maggiormente colpite dal ribasso dei valori delle case.

In quest’area, infatti, gli acquisti sono realizzati soprattutto da coloro che decidono di acquistare gli immobili per poi fittarli a studenti e stranieri, che optano per tale zona per la vicinanza all'Università e alla stazione. Attualmente la disponibilità media di spesa è di 100 mila €.
[Modificato da marco--- 01/10/2013 15:20]
11/12/2013 21:47
 
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Napoli: prezzi delle case calati di quasi il 9% in un anno
A Napoli i prezzi delle case calati di quasi il 9% in un anno (Fonte: informazione.it - 11/12/2013)

Nell’ultimo semestre gli immobili napoletani hanno subito una flessione del prezzo di vendita richiesto pari al 5,7%, mentre se consideriamo i dodici mesi tra settembre 2012 e ottobre 2013, il calo raggiunge l’8,7%. Queste le evidenze tratte dall’analisi del mercato immobiliare napoletano realizzata dal Centro Studi del Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it), e riferita a ottobre 2013.

L’analisi ha preso in esame due tipologie abitative: quella di immobili signorili, ossia accatastati come A1, e quella di immobili civili, ossia di classe A2.
A Napoli le differenze dei prezzi al metro quadro tra quartieri anche vicini tra loro sono risultate molto alte. Le zone signorili di Posillipo e del Vomero continuano a registrare gli standard più alti, mentre San Pietro a Patierno e Piazza Cavour offrono le abitazioni più economiche.

Nell’elaborare la media dei prezzi è stato tenuto conto delle condizioni dell’immobile, distinguendo quelli nuovi o in ottimo stato, da quelli da ristrutturare. Per l’acquisto di un immobile signorile nuovo o in ottimo stato il quartiere più caro è risultato essere Posillipo con prezzi medi di 7.610€ al metro quadro per il nuovo, e 6.855€ per gli immobili da ristrutturare.

Il quartiere dove invece è possibile risparmiare di più per un appartamento signorile nuovo è San Pietro in Patierno dove il prezzo al metro quadro scende considerevolmente fino a 2.250€. In Piazza Cavour, invece, troviamo gli immobili signorili più economici, ma da ristrutturare, che costano 1.909€ al metro quadro.

Spostandoci sul mercato degli immobili civili, la situazione non varia molto per quello che riguarda i quartieri. Il più caro rimane Posillipo dove un appartamento da ristrutturare costa 5.840€ al metro quadro; le case più nuove, invece, sono risultate essere più costose nel Vomero con un prezzo di 4.634€ al metro quadrato.
Cifre stellari se si pensa che in Piazza Cavour la media per un appartamento nuovo è di 1.409€, mentre per una casa da ristrutturare conviene maggiormente il quartiere Stella, con una media di 1.314€.
28/01/2014 13:48
 
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CALANO VALORI CASE A NAPOLI -5% E COMPRAVENDITE -19,7% (Fonte: italpress.com - 28/01/2014)

NAPOLI (ITALPRESS) – Il mercato immobiliare di Napoli, analizzato attraverso la rilevazione dei valori, mostra un ribasso generalizzato delle quotazioni di compravendita degli immobili residenziali che si attesta su una media di circa – 5% rispetto all’anno precedente. I valori delle locazioni evidenziano invece un calo medio del 3%. È questo uno dei dati più significativi emersi dal listino ufficiale della Bin (Borsa immobiliare Napoli), società della Camera di commercio partenopea, relativo all’anno 2013, presentato stamattina presso la sede dell’ente di piazza Borsa. “Il ridursi delle compravendite – ha spiegato Clemente Maria Del Gaudio, amministratore unico della Bin – è da attribuirsi soprattutto agli appesantimenti fiscali sul bene casa e, più in generale, alla confusione generatasi sulla tassazione immobiliare riscontratasi durante tutto l’anno, che si aggiunge alla recessione economica giunta ormai al suo settimo anno”. In particolare Napoli – emerge dal listino – registra una contrazione delle compravendite residenziali del 2,6% nel primo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale che si inserisce nel crollo del 17% a livello regionale. Allo stesso tempo, uno studio dell’Agenzia delle entrate, rivela che il treno negativo relativo alla diminuzione e al numero degli scambi non si è fermato. Nell’ultimo trimestre del 2013, nel residenziale, la città di Napoli risulta tra gli ultimi posti tra le grandi città in quanto a scambio di unità immobiliari, con un meno 19,7% contro un -8,2% di Genova, -5,3% di Firenze, -4,3% di Torino e -0,1% di Palermo. “Nonostante tutto – ha giunto Del Gaudio – Napoli resta in ogni caso il quarto mercato immobiliare italiano”.
Vedi anche: Napoli: a picco il valore degli immobili, crollano le compravendite (Fonte: campanianotizie.com - 28/01/2014)
[Modificato da marco--- 29/01/2014 08:57]
23/03/2014 09:04
 
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Le compravendite in Campania sono diminuite nel IV trimestre del 2013 di oltre il 20%
Ance Salerno: “Nel 2013 mercato residenziale in caduta libera in Campania, ma nell’ultimo trimestre segnali di ripresa” (Fonte: cilento.it - 22/03/2014)

Le compravendite del settore residenziale in Campania sono diminuite nel IV trimestre del 2013 di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2012. Una percentuale negativa superiore di 9 punti alla media delle regioni del Mezzogiorno e di 13 punti alla media-Italia. Tuttavia negli ultimi 3 mesi del 2013 si è manifestato, rispetto al trimestre precedente, un trend inverso: +17,6%, superiore alla media delle regioni del Sud che è del 15,1%. Una percentuale comunque al di sotto della media-Italia, che ha fatto segnare un +19,4%.
Sono questi i dati salienti elaborati dal Centro Studi Ance Salerno sulla base della nota trimestrale dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (Andamento del mercato immobiliare nel IV trimestre 2013 e sintesi annua, pubblicata il 10 marzo scorso).
Entrando nel dettaglio delle singole città capoluogo di provincia, in riferimento alla variazione IV trimestre 2013/III trimestre 2013, l’unica percentuale in campo negativo è quella riferita alla città di Avellino (-23,2%), mentre tutte le altre città capoluogo segnalano una ripartenza delle compravendite: Benevento +23,7%; Caserta +22,9%; Napoli +24,4%; Salerno +28,9%. La media-Campania si attesta al +22,3%.
Positiva la dinamica anche in relazione agli interi territori provinciali. Avellino +12,8%; Benevento +3,1%; Caserta +12,2%; Napoli +26,1%; Salerno +8,5%. Media-Campania (intere province) 17,6%.
«I sintomi della ripresa del mercato – segnalano gli analisti del Centro Studi Ance Salerno – vanno comunque inseriti in uno scenario di medio periodo che permane fortemente negativo».
Le variazioni dell’ultimo trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 registrano a livello regionale una flessione media del 37,06% nei comuni capoluogo e del 20,5% nei territori provinciali, con un’unica eccezione: Caserta capoluogo con +14,6%.
Entrando nel dettaglio: Avellino capoluogo -21,3%, Avellino provincia -11,8%; Benevento capoluogo -28,1%, Benevento provincia -24,7%; Caserta capoluogo +14,6%, Caserta provincia -10,6%; Napoli capoluogo -42,8%, Napoli provincia -26,5%; Salerno capoluogo -16,3%, Salerno provincia -11,8%.
Dinamiche analoghe si registrano in Campania nel settore non residenziale. A livello dei territori provinciali, negli ultimi tre mesi del 2013 si sono registrati significativi segnali di ripresa con un +31,3%, percentuale superiore alla media delle regioni del Mezzogiorno (+22,8%), ma sensibilmente lontano dal +42,7% della media-Italia.
«Va aggiunto – sottolinea il Centro Studi Ance Salerno – che nel confronto tra il IV trimestre 2013 e lo stesso periodo 2012, la Campania con un -18,5%, pur attestandosi al di sotto della media-Sud (del -19,6%) ha accumulato oltre 8 punti percentuali in più in campo negativo rispetto alla media-Italia pari a -10,09%».
Nei comuni capoluogo le variazioni annuali (IV trimestre 2013/IV trimestre 2012) per il non residenziale segnalano una contrazione a Salerno del 29,5%. In controtendenza Caserta capoluogo (+64,2%). La media-Campania si attesta al -8,4%. Se si fa riferimento ai territori provinciali Salerno registra un -17,2%. Media-Campania: -18,5%. La ripartenza delle compravendite nel non residenziale è, in ogni caso, attestata dal confronto delle percentuali riferite al IV trimestre 2013/III trimestre 2013. Tra i comuni capoluogo Salerno resta in campo negativo con -7,1%. La media-Campania è +41,1%.
«Il contesto generale del mercato immobiliare in Campania – evidenzia il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – riflette la crisi generale che ancora attanaglia le famiglie e le imprese. Nell’ultimo trimestre del 2013 si è registrato un cambio di clima che non va né enfatizzato, né sottovalutato. E’ fin troppo chiaro che per recuperare il terreno fin qui perduto bisogna guardare al medio/lungo periodo».
«Anche gli indicatori analizzati questa settimana dal Centro Studi Ance Salerno – continua Lombardi – aggiungono ulteriori conferme alla richiesta di accelerare il più possibile la spesa dei fondi disponibili che sono sostanzialmente quelli di matrice europea ed occorre mettere mano al più presto alla modifica del patto di stabilità interno. La crisi dei redditi familiari, la restrizione del credito ed il calo generalizzato di fiducia – conclude Lombardi – hanno generato in Campania e nelle altre regioni del Sud un clima di sostanziale immobilismo recessivo che si sta rivelando esiziale per la filiera dell’edilizia. È una corsa contro il tempo che, purtroppo, solo in pochi a livello politico ed istituzionale hanno deciso di affrontare».
[Modificato da marco--- 23/03/2014 09:06]
08/05/2014 08:44
 
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Mercato immobiliare Crescono solo le locazioni (Fonte: lacittadisalerno.gelocal.it - 08/05/2014)

SALERNO. Il valore degli immobili a Salerno cala e analoga tendenza si registra anche in provincia. Si riducono in generale le vendite ed anche gli acquisti di fascia alta, mentre si registra un leggero aumento per quelle di fascia medio- bassa. È quanto emerge dai dati, relativi al secondo semestre del 2013, resi noti dal Gruppo Tecnocasa nel congresso che ieri s’è tenuto alla Camera di Commercio di Salerno e dove si sono ritrovati tutti gli agenti del Gruppo per fare il punto della situazione. Diminuisce ancora il numero di compravendite a Salerno: nel 2013 sono state acquistate 815 abitazioni, pari al 5,7 per cento in meno rispetto al 2012. Come anticipato, invece, il valore delle abitazioni di Salerno è diminuito del 6,9 per cento facendo registrare difficoltà relativamente alle aree periferiche e meno servite a scapito delle aree centrali, o comunque più in prossimità di quest’ultimo, che tengono meglio anche grazie ad una maggiore presenza di servizi...
26/05/2014 09:13
 
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Mercato della casa in Campania a -16,9% Fatturato medio calato di 10mila euro (Fonte: denaro.it - 25/05/2014)

Il mercato della casa in Campania nel 2013 ha registrato una diminuzione del 16,9 per cento in termini di fatturato complessivo attestandosi a 4,2 miliardi di euro, 6 punti percentuali in più rispetto alla media-Italia (-10,8 per cento). Il fatturato medio per ogni singola unità abitativa (167.600 euro) è calato di 10.400 euro rispetto ai 2.900 euro della media-Italia. I dati sono stati elaborati dal Centro Studi Ance Salerno sulla base del rapporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Gli analisti di Ance Salerno evidenziano che “il calo delle quotazioni degli appartamenti costituisce il fattore principale del trend in ripresa che emerge dall’analisi Abi in merito alla ripartenza del mercato dei mutui con un incremento superiore al 20 per cento nei primi tre mesi del 2014 rispetto al pari periodo del 2013″.

Profondo rosso del mercato abitativo - “La dinamica di contrazione delle quotazioni delle unità abitative nel 2013 – sottolinea il Centro Studi di Ance Salerno – è risultata più elevata in Campania con un fatturato medio per abitazione maggiormente in calo (-10.400) rispetto alle altre regioni dell’Obiettivo Convergenza, dove le oscillazioni sono state molto più contenute rispetto alla media nazionale”. Dal punto di vista del numero di transazioni normalizzate (Ntn) la Campania (25.583) ha accusato un calo di poco inferiore al 12 per cento (-11,8 per cento; media Italia: -9,2 per cento). Si tratta della diminuzione in termini percentuali più consistente rispetto a Calabria, -11,7 per cento (10.991); Sicilia, -9,7 per cento (28.282) e Puglia, 25.141 (-5,8 per cento). Nell’ambito specifico delle dinamiche dei mutui ipotecari, il numero di transazioni concluse in Campania nel 2013 è stato pari a 6.728 con una diminuzione dell’8,2 per cento, superiore alla media Italia (-7,7 per cento), ma, comunque, inferiore a Calabria (-15,3 per cento) e Sicilia (-10,5 per cento). Al di sotto della media Italia la Puglia con -4,4 per cento. Se si considera il capitale complessivo erogato nel mercato delle compravendite, la Campania con 832,4 milioni di euro risulta – dal punto di vista percentuale – in linea con la media nazionale: -10,7 per cento Campania/-10,6 per cento Italia. Diversa la situazione in Calabria con una contrazione del 19,4 per cento ed in Sicilia, -11,6 per cento. Migliore scenario in Puglia dove le erogazioni si sono contratte del 7,3 per cento, al di sotto della media Italia. In tutte le regioni dell’Obiettivo Convergenza – a parte la Calabria (- 4.838) – il capitale erogato per unità abitativa ha subito una diminuzione inferiore alla media nazionale (- 4.036): Campania, -3.456; Puglia (- 3.255); Sicilia (- 1.355). Il Centro studi dell’Ance sottolinea che rispetto al valore di scambio stimato per le abitazioni comprate e vendute nelle diverse regioni, sempre nel 2013, a fronte di un calo generale, il picco si manifesta in Campania, -16,9 per cento, seguita da Marche e Molise, -16 per cento circa. Il Rapporto Omi/Agenzie delle Entrate quantifica a livello nazionale – nel 2013 rispetto al 2012 – per i mutui ipotecari per l’acquisto di abitazioni da parte di persone fisiche una flessione del -7,7 per cento. L’analisi dei territori regionali individua le perdite più elevate in Molise (-19,0 per cento), Abruzzo (-17,4 per cento) e Calabria (-15,3 per cento). In controtendenza le dinamiche positive in Friuli Venezia Giulia, +6,2 per cento.
[Modificato da marco--- 26/05/2014 09:14]
20/06/2014 12:03
 
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Napoli: mercato immobiliare ancora in picchiata (Fonte: a-realestate.it - 20/06/2014)

NAPOLI, 20 GIU - Flessione del 21,2% per le compravendite di abitazioni a Napoli, inclusi i comuni della provincia, nel secondo semestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, sono state 6.062 le unità immobiliari scambiate nella seconda metà dell'anno nel capoluogo campano e nella sua provincia. Questi dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (NTN, numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato oggi dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, realizzato in collaborazione con l'Ufficio Provinciale - Territorio di Napoli, e registrano una diminuzione degli scambi immobiliari di oltre il doppio del trend negativo registrato a livello nazionale per le abitazioni compravendute nella seconda metà del 2013. Stessa tendenza per il mercato regionale che, se confrontato con l'anno precedente, ha subito un calo degli scambi del 15,4%, equivalente a 12.102 NTN; il calo riscontrato è stato nettamente superiore a quello medio nazionale (-6,7%) in quanto nel secondo semestre 2012, periodo preso a confronto, il valore del capoluogo partenopeo registrava un trend positivo a seguito delle dismissioni immobiliari del patrimonio comunale. Nel secondo semestre 2013, in provincia di Napoli le compravendite di unità immobiliari a destinazione abitativa sono state 6.062, di cui il 61% ubicate nel territorio provinciale. Analizzando i dati dal 2004, solo a partire dal primo semestre 2006 si evidenzia un arretramento significativo del mercato residenziale abitativo napoletano: rispetto al picco della serie storica, il mercato delle abitazioni nel capoluogo ha perso una quota consistente di compravendite (-53%), di poco inferiore a quello dei comuni della provincia (-56%). Se si analizza l'andamento dei prezzi nominali delle abitazioni, tra il secondo semestre 2013 ed il primo semestre dello stesso anno, si osserva ancora come la contrazione delle compravendite abbia comportato un ulteriore se pur contenuto assestamento della quotazione media residenziale (-3%), dopo il picco di valori raggiunto nel secondo semestre 2008. Questo segnale di flessione ha riguardato con modeste variazioni i comuni della provincia (-2,8% su base semestrale) ed il capoluogo (-3,1% su base semestrale).
27/06/2014 08:40
 
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Prezzi in calo, ma nessuno compra casa (Fonte: avellino.ottopagine.net - di Marco Grasso - 26/06/2014)

Avellino – Mercato immobiliare in caduta libera, la ripresa resta lontana. L’ultimo rapporto della Fiaip provinciale guidata da Salvatore Mirabile, che fotografa 44 comuni della provincia tra il primo gennaio ed il 31 dicembre 2013, registra nel 2013 un calo dei prezzi del 6.1 per cento rispetto all’anno precedente. Una tendenza destinata a confermarsi anche nel 2014. La svalutazione degli immobili però non basta a rilanciare il mercato in provincia, anzi. A fronte di un aumento del 16 per cento del numero di immobili offerti al mercato, diminuisce del 12 per cento la domanda. Compravendite in calo sia nel residenziale (-24.7 per cento), che negli uffici (-26 per cento) e nei locali commerciali (-31 per cento). «Purtroppo – precisa Mirabile – quest’andamento è destinato a confermarsi anche nel 2014, nonostante i timidi segnali di minore velocità della discesa delle compravendite e dei prezzi. L’Irpinia paga notevolmente la carenza di infrastrutture e, soprattutto, una minore erogazione di mutui ipotecari da parte degli istituti di credito». Per il responsabile dell’osservatorio immobiliare Massimo Spagnuolo «il mercato immobiliare si caratterizza per un’abbondanza di offerta e una domanda debole. L’obbligatorietà della certificazione energetica poco ha inciso sul mercato immobiliare e i valori immobiliare segnano ancora un calo. Sostanzialmente un mercato residenziale incentrato quasi esclusivamente sulla prima casa». Il dato positivo arriva dal mercato dei mutui che, rispetto al 2012, registra segnali di ripresa. Se il primo semestre del 2013 si era chiuso con un -6 per cento, la seconda metà dell’anno ha fatto segnare un incoraggiante +6.5 per cento. «C’è sicuramente una maggiore disponibilità degli istituti di credito», precisa il responsabile provinciale del settore mutui Fiaip Luca Famoso, «grazie anche alla riduzione dei rendimenti sui titoli di stato, ad un’offerta creditizia meno restrittiva e con condizioni migliori per i clienti». Intanto oggi pomeriggio, il Collegio di Avellino della Federazione degli agenti immobiliari presenta la sesta edizione dell’Osservatorio Immobiliare in cui illustra l’andamento del mercato e delle compravendite nei comuni della provincia e della città, senza tralasciare l’andamento del settore delle locazioni, dei mutui erogati e il settore turistico, importanti per la nostra provincia. L’evento si terrà presso il complesso monumentale ex Carcere Borbonico di Avellino dalle 15.
26/07/2014 17:35
 
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Napoli: affitti -4,8% nel 1° semestre 2014
napoli, dopo i prezzi scendono anche i canoni di locazione (Fonte: idealista.it - 25/07/2014)

Semestre all’insegna dei ribassi dei canoni nella capitale partenopea. gli affitti tornano decisamente in terreno negativo con valori giù del 4,8% che fissano il prezzo medio mensile a in città a 9,2 euro metro al quadro. è questa l'analisi del portale idealista it

l’inversione di tendenza del mercato partenopeo è avvenuta a scoppio ritardato rispetto ad altri mercati confermando le caratteristiche piuttosto peculiari della piazza, dove ora i prezzi hanno preso una decisa china negativa pressocchè in tutti i quartieri a eccezione del centro storico (-0,1%; 9,3 euro/m2), i cui prezzi sono peraltro prossimi alla media cittadina

nel resto dei quartieri si registrano robuste correzioni a ribasso praticate dai proprietari al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta

cali sopra la media del periodo si segnalano nei quartieri di piazza garibaldi (-6,9%; 7,5 euro/m2), soccavo-pianura (-7,9%; 7,2 euro/m2) e capodimonte-materdei-san carlo arena (-5,7%; 8 euro/m2)

il resto dei cali riguardano tutte le altre aree, da bagnoli-fuorigrotta (-3,7%; 8,9 euro/m2) a marianella-chiaiano-scampia (-0,3%; 6,2 euro/m2), che nonostante il timido ribasso semestrale si conferma il quartiere con i prezzi più popolari del lotto

all’opposto della tavola segnano il passo anche le aree più signorili di vomero-arenella (-3,7%; 10,3 euro/m2) e del lungomare (-2,8%; 12,3 euro/m2), il quartiere con i canoni più alti della città
30/10/2014 09:35
 
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Mercato immobiliare In città torna il segno più (Fonte: lacittadisalerno.gelocal.it - di Gaetano de Stefano - 28/10/2014)

Cresce il mercato immobiliare a Salerno e in provincia. Ma l’aumento delle compravendite che, nel primo semestre del 2014 registra un segnale positivo, è un successo effimero se paragonato all’andamento del 2013, vero e proprio “annus horribilis” per il mattone. Le cui quotazioni sono ancora in discesa libera, poiché gli immobili si sono svalutati di un ulteriore 10 per cento, raggiungendo, in alcuni casi, minimi storici. Il trend, invece, è positivo per le locazioni, la cui “curva”, anche in questo periodo “nero”, è sempre positiva e i prezzi stabili.

Le tipologie più richieste, per l’acquisto, sono i bilocali e i trilocali semicentrali, tra i 50 e i 70 metri quadrati, magari anche con un solo bagno, per la maggior parte in buono stato. E ciò dipende dalla circostanza che questa varietà è la più accessibile per i compratori, la maggior parte dei quali acquista in virtù di una vendita precedente. Se le banche hanno finalmente “aperto” i serbatoi dei mutui, si registra tuttavia un calo dell’importo richiesto che, in media, s’attesta sui 112 mila euro, rispetto ai 120 mila euro di un recente passato, con una spesa media pro capite di poco inferiore ai 200 mila euro.

La lenta e faticosa ripresa, tuttavia, è un segnale d’incoraggiamento per gli agenti immobiliari salernitani che vedono finalmente la luce dopo il tunnel. E, ieri mattina, è stata presentata la terza edizione di “Quotazioni”, guida ai valori immobiliari, che vuole essere un vademecum non solo per gli addetti ai lavori, compresi i tecnici, ma pure per le famiglie che possono capire immediatamente quanto valga una casa da vendere o da acquistare. Uno studio meticoloso sull’andamento del mercato insomma, che ha coinvolto gran parte degli operatori immobiliari del Salernitano, con le informazioni raccolte che sono state sottoposte al vaglio di una apposita commissione.

All’incontro hanno preso parte Giovanni D’Agostino, presidente provinciale della Fimaa, Corrado Mirra, presidente provinciale della Fiaip, i due presidenti nazionali delle Federazioni, Valerio Angeletti e Paolo Righi, i presidenti nazionale e provinciale dell’Ordine degli ingegneri, Armando Zambrano e Michele Brigante, e il rappresentante della Camera di commercio, Mariano Lazzarini. «La piccola ripresa – ha evidenziato D’Agostino – che tradotta in soldoni si esplicita in più 4 per cento, arriva dopo tanti anni ma esiste la concreta possibilità che il segno positivo possa essere soffocato dalle manovre nazionali. Noi, comunque, mettiamo a disposizione degli enti locali la nostra professionalità, per valutare le dismissioni patrimoniali degli enti, visto che fin’ora gli incarichi sono stati affidati a tutte categorie all’infuori della nostra».

La critica alla politica governativa, che utilizza le proprietà immobiliare come una sorte di bancomat, è stato il denominatore comune di tutti gli interventi. «Sappiamo che l’anno in corso si chiuderà con un aumento delle compravendite in linea con il primo semestre, ma che i prezzi - ha detto Mirra –continueranno a scendere fino al 2015, quando si esaurirà la caduta per arrivare ad una stabilizzazione».

Naturalmente la crisi porta ad una maggiore offerta e ad una minore domanda e, per quanto riguarda le valutazioni degli immobili a Salerno, si va da un massimo di 6.600 euro al metro quadro per un’abitazione signorile sul lungomare Trieste, fino ad un minimo di 1000 euro per un’abitazione in estrema periferia.
04/11/2014 09:22
 
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Mercato Immobiliare, al Vomero prezzi giù del 14,5% negli ultimi due anni (Fonte: vomero.napolitoday.it - di Mario Parisi - 03/11/2014)

Negli ultimi due anni la macroarea Vomero-Arenella ha fatto registrare un calo dei prezzi degli immobili del 14,5%. E' quanto si evince dai dati di una ricerca condotta da CorrierEconomia. La zona collinare ha tenuto meglio rispetto a tutti gli altri quartieri e al dato generale relativo alla città di Napoli. Nel capoluogo partenopeo, infatti, la percentuale di diminuzione dei prezzi è stata del 17,7%.
15/04/2015 06:59
 
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prezzi case campania, nel primo trimestre 2015 -0,8% (Fonte: idealista.it - 14/04/2015)

partenza lenta dei prezzi delle abitazioni di seconda mano in campania, con valori che fanno registrare un calo dello 0,8% nel primo trimestre del 2015, a una media regionale di 1.979 euro al metro quadro. per questa analisi l’ufficio studi idealista ha monitorato l’andamento dei prezzi di 8.736 unità immobiliari pubblicate sul portale dai proprietari tra il l’1 gennaio e il 30 marzo

i prezzi in provincia

ad eccezione del salernitano, che conosce un timido passo in avanti dello 0,2% dovuto soprattutto all’accelerazione della città capoluogo dopo il primo trimestre, tutte le altre aree provinciali chiudono all’insegna dei valori in retromarcia: con un calo del 6,4%, la provincia di benevento mostra di soffrire più delle altre, la divaricazione con le aree di caserta (-1,1%) e napoli (-1%) è notevole. non rilevabile avellino

i prezzi più alti della regione si trovano nella provincia di napoli, che guida la graduatoria con 2.294 euro al metro quadro, mentre al lato opposto della tavola troviamo benevento, fanalino di coda con 1.087 euro al metro quadro

capoluoghi di provincia

la situazione nei principali centri campani fotografa un quadro piuttosto disomogeneo, con benevento (-3,9%) in netto calo, napoli (-1,3%) in costante flessione e salerno (2,2%) in accelerazione dopo un 2014 all’insegna dei ribassi

anche dopo l’ulteriore calo fatto registrare nel trimestre appena trascorso, napoli, con 2.838 euro al metro quadro, è la città con i prezzi più elevati a livello regionale

solo il quartiere di piazza garibaldi è tornato a crescere dopo i mesi invernali con un incremento del 2,1%, a 2.049 euro al metro quadro, giù tutti gli altri con i ribassi più pesanti nelle zone popolari di ponticelli-san giovanni a teduccio (4,1%) e soccavo-pianura (-3,7%). con un calo superiore al tre per cento troviamo anche bagnoli-fuorigrotta (-3,1%)

malgrado una riduzione del 2,9% negli ultimi tre mesi, il lungomare si mantiene saldamente in cima alla graduatoria delle zone più care del capoluogo partenopeo con una media di 4.821 euro al metro quadro, le case più economiche si trovano invece a ponticelli-san giovanni a teduccio con una media di 1.620 euro/m2

completano il quadro cittadino vomero-arenella (-1,2%), capodimonte-materdei-san carlo (-1,2%), centro storico (-0,7%) e secondigliano-capodichino (-0,5%). tutti accomunati da cali sotto la media del periodo

idealista offre il dettaglio dell’evoluzione del prezzo per quartiere nella città di napoli (vedi le tavole in basso). il numero di immobili disponibili negli altri capoluoghi non permette ancora di fornire questa informazione
28/06/2015 09:28
 
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L'allarme di Asia: "Crollo storico del mercato immobiliare a Salerno" (Fonte: salernotoday.it - 27/06/2015)

"Crollo storico del mercato immobiliare a Salerno": questo l'allarme lanciato dal neo Presidente Provinciale di Asia Giuseppe Vitolo, dopo essere entrato in possesso della perizia dell’immobiliare Retecasa che prende in considerazione un immobile di prestigio a Salerno di oltre 200 mq, con terrazzo vista mar, sito in un palazzo storico al centro, con rendita catastale di € 1.659,38. "Il fitto di tale immobile che dovrebbe essere per posizione e bellezza unico a Salerno, è stato valutato in 14400 euro annui. A questo punto i locali commerciali non dovrebbero superare di media i 200 euro mensili, quindi si chiede una rettifica sia dei contratti in essere che dei contratti da firmare: se il crollo è di queste dimensioni devono essere rivisti anche i fitti degli enti pubblici e tutti gli immobili ad essi connessi", ha concluso Vitolo.“
12/07/2015 08:57
 
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Casa, quotazioni in picchiata a Salerno (Fonte: salernotoday.it - 11/07/2015)

Nel 2014 le quotazioni delle case nel comune di Salerno sono diminuite del 5,4%, attestandosi a 2.034 euro al metro quadro. Si tratta della variazione negativa più consistente verificatasi in Campania. Per rendersi conto dell’entità della contrazione basta fare riferimento alla media Campania che nel periodo 2013/2014, sempre nel perimetro dei comuni capoluogo, si è attestata al -0,2%. Trend negativo anche per Caserta (-3,4%), Benevento (-2,3%), Avellino (-0,3%). Ma non per Napoli, che con un +0,8% contiene la dinamica con il segno meno inerente i capoluoghi. Dinamica in discesa (nel 2014) per le quotazioni medie degli appartamenti anche nelle aree provinciali. Ma in questo caso il picco negativo più alto si è verificato nella provincia di Caserta (-5,7%). A seguire: Avellino (-3,1%), Napoli (-2,5%), Benevento (-2,3%) e Salerno (-1,8%). In questo caso la media-Campania ha evidenziato un -2,8%.

I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi Ance Salerno in base alle elaborazioni contenute nel “Rapporto Immobiliare 2015 – Il Settore Residenziale, dati regionali” dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 2 luglio scorso. "Per quanto concerne il raffronto tra il comune capoluogo di Salerno con la sua provincia di riferimento va segnalato – evidenziano gli analisti del Centro Studi Ance Salerno – che il valore degli immobili nel settore residenziale ha resistito maggiormente al calo delle quotazioni nelle aree al di fuori del perimetro urbano. Il confronto dei dati (-1,8% in provincia/-5,4% Salerno città) configura elementi tendenziali che riportano, molto probabilmente, ad un eccesso di offerta nella città di Salerno, anche in termini di qualità strutturale, rispetto alla configurazione della domanda predominante".

Dal punto di vista delle quotazioni la città campana dove gli appartamenti costano di più, subito dopo il capoluogo di regione Napoli (2.314 euro al m2), è Salerno con 2.034 euro al m2. Seguono: Benevento (1.624 euro/m2), Caserta (1.536 euro/m2), Avellino (1.386 euro/m2). Se si amplia lo sguardo ai comuni non capoluogo (intera provincia) è sempre nel Napoletano che le quotazioni risultano più alte: 1.560 euro al m2. Seguono le province di: Benevento (1.118 euro/m2), Salerno (1.045 euro/m2); Caserta (832 euro/m2), Avellino (729 euro/m2). In Campania il fatturato totale del mercato immobiliare nel 2014 è stato pari a 4,230 mld con un incremento dell’1,5%. A trainare la crescita è stata la provincia di Napoli (2,56 mld di euro, il 60,7% del totale del fatturato campano). A seguire: la provincia di Salerno (733 mln di euro, con un’incidenza del 17,4% sul fatturato campano), la provincia di Caserta (504 mln di euro, 11,9%), la provincia di Benevento (216 mln di euro, 5,1%), la provincia di Avellino (208 mln di euro, 4,9%).

Se si analizzano, invece, le variazioni percentuali del fatturato nel periodo 2013/2014 il contributo principale all’aumento su base regionale (+1,5%) proviene dal territorio salernitano (+5,9%) e dal Sannio (+6,3%). Dal punto di vista dei capoluoghi di provincia il fatturato prevalente è quello riferito alla città di Napoli: 1,2 mld di euro. Seguono: Salerno (193,4 mln di euro), Caserta (87,2 mln di euro), Benevento (78,1 mln di euro) ed Avellino (50,1 mln di euro). Vanno segnalati – sempre nell’ambito del mercato dei capoluoghi – gli incrementi di fatturato delle città di Salerno (+5,7%) e Benevento (+40,7%). I fatturati nei territori delle province (esclusi i capoluoghi) hanno registrato un incremento medio in Campania del 3%. A trainare la crescita Salerno (+5,9%); Napoli (+3,5%) e Caserta (+2,9%). In campo negativo Benevento (-6,7%) ed Avellino (-1%). Dal punto di vista dei valori assoluti è sempre il Napoletano a guidare la graduatoria regionale con 1,3 mld di euro. Seguono il Salernitano (540,5 mln di euro); il Casertano (417,4 mln di euro); l’Irpinia (158,2 mln di euro) ed il Sannio (137,8 mln di euro).

Da un punto di vista analitico emerge, quindi, che nel caso di Salerno e provincia l’aumento del fatturato è attribuibile principalmente al calo delle quotazioni: il mercato si è giovato di una maggiore attrattività degli immobili residenziali dal punto di vista dell’investimento economico delle famiglie. Per il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi “i dati ci pongono di fronte al problema del deprezzamento del valore del patrimonio immobiliare campano. Non solo le famiglie proprietarie di un appartamento si ritrovano colpite nell’entità principale della propria ricchezza, ma le stesse imprese subiscono un ulteriore e grave colpo rispetto ai loro assetti patrimoniali. Il calo delle quotazioni appare contenuto su base regionale, ma nei comuni capoluogo e nelle province di Salerno e di Caserta assume dimensioni rilevanti. È il segnale – aggiunge – che la ripresa del mercato immobiliare, che pure sembra iniziare a consolidarsi, è dovuta prioritariamente alle maggiori opportunità di investimento a prezzi più contenuti che si aprono per le famiglie che sono state capaci di non erodere quote significative del loro risparmio negli anni della crisi".

Non solo, ma per il numero uno dei costruttori salernitani "anche alcune variazioni positive in termini percentuali dei fatturati vanno interpretate alla luce di un quadro complessivo che è ancora molto lontano dagli anno pre-crisi. Le imprese del settore delle costruzioni continuano a soffrire principalmente del blocco sostanziale di nuovi investimenti che si aggiunge ad un calo significativo dei ricavi dovuti alle vendite di appartamenti. In altre parole anche quando si verifica un aumento dei fatturati del mercato immobiliare, si tratta in realtà di poste complessivamente inferiori se parametrate alle quotazioni degli anni anteriori al 2007. È improcrastinabile, a questo punto, accelerare l’apertura dei cantieri per le opere pubbliche e, con grande urgenza, riattivare relazioni più accomodanti tra banche e imprese. Solo in questo modo – conclude - si potrà parlare in tempi medi di una ripresa strutturale della filiera dell’edilizia”.
04/10/2015 09:39
 
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Mercato Immobiliare, i dati dell'Agenzia delle Entrate „Riparte il mercato residenziale salernitano: ecco tutti i dati“ (Fonte: salernotoday.it - 03/10/2015)

Mercato Immobiliare, i dati dell'Agenzia delle Entrate „In crescita nel secondo trimestre di quest’anno il numero di compravendite perfezionate (+2,6% nell’intera provincia). Nell’area del capoluogo il trend è ancora più positivo: +16,8% (al di sopra della media-Italia del +9,6%)“

Mercato Immobiliare, i dati dell'Agenzia delle Entrate

Il mercato immobiliare nel territorio salernitano è tornato a crescere. Il secondo trimestre del 2015 rispetto al pari periodo del 2014 ha fatto segnare in riferimento all’intera provincia un +2,6%, percentuale che aumenta sensibilmente se si prende in considerazione soltanto l’area del capoluogo: +16,8%. Si tratta di un trend, quello del comune capoluogo, nettamente al di sopra della media Italia (+9,6%), che segnala la ripresa delle compravendite in sintonia con quanto evidenziato dall’Abi nei giorni scorsi: +86,1% per le nuove erogazioni di mutui destinati all’acquisto di immobili nei primi 8 mesi del 2015 (rispetto ai primi 8 mesi del 2014). In termini assoluti le banche hanno erogato 28,9 miliardi di euro (su base nazionale) rispetto ai 15,5 miliardi del 2014.

I dati del mercato immobiliare campano sono stati estrapolati dal Centro Studi Ance Salerno dall’ultima nota trimestrale dell’Omi (Agenzia delle Entrate). Nella città di Salerno nei primi 6 mesi del 2015 sono andate a buon fine 500 compravendite nel settore residenziale con un aumento del 2,6% nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Su tutto il territorio provinciale sono state, invece, vendute 2.849 unità immobiliari con un incremento del 3,3% nel secondo trimestre 2015 rispetto al primo. A livello regionale la variazione tendenziale nel secondo trimestre 2015 rispetto al pari periodo del 2014 è stata del 4,9% se si considerano i territori provinciali nel loro complesso, e del 4,5% se si analizzano i comuni capoluogo. In entrambi i casi i tassi di crescita sono inferiori alla media delle regioni del Sud (+5,1% intere province; +9,5% comuni capoluogo). In questo contesto è l’area napoletana in valori assoluti a rivelarsi trainante, soprattutto nell’ambito dei comuni capoluogo: a Napoli nei primi sei mesi dell’anno sono state perfezionate 2.764 compravendite nel settore residenziale (+14,4% secondo trimestre/primo trimestre).

Dopo Napoli si collocano i comuni di Salerno (500 compravendite); Benevento (226); Caserta (198) ed Avellino (142). Se ci spostiamo nelle aree provinciali (valori assoluti) la dinamica è più o meno uguale: Napoli 6.990 compravendite; Salerno 2.849; Caserta 2.088; Avellino 982; Benevento 648. La variazione tendenziale, in questo caso (II trim. 2015/II trim. 2014) più consistente nelle aree provinciali riguarda Caserta (+14,6%). Seguono: Benevento +7,8%; Napoli +3,5%; Salerno +2,6% ed Avellino +0,5%. In termini percentuali – se ci spostiamo nelle aree dei capoluoghi - accade il contrario per Caserta che da un anno all’altro fa segnare un -8,6%, mentre Benevento si attesta al +65%, Salerno +16,8%, Napoli +0,5% ed Avellino -1,4%.Il Centro Studi Ance Salerno ha, poi, definito il quadro del tasso di incidenza delle compravendite del settore residenziale sul totale del mercato regionale sia per quanto riguarda le intere aree provinciali che i perimetri dei singoli capoluoghi.

Nel caso delle province il mercato più consistente si conferma quello del Napoletano (51,7% sul totale regionale; 18,3% sul totale Sud). Dietro Napoli si collocano (sempre per ambiti provinciali) Salerno (20,1%/Campania, 7,2%/Sud); Caserta (16%/Campania, 5,7%/Sud); Avellino (7,3%/Campania, 2,6%/Sud) e Benevento (4,9/Campania, 1,7% Sud). Complessivamente le compravendite concluse nelle aree provinciali della Campania incidono per il 6,2% sul totale Italia. La stessa analisi è stata elaborata dal Centro Studi Ance Salerno in relazione alle aree dei capoluoghi. In questo caso il tasso di incidenza di Napoli sul totale Campania cresce fino al 72,2% (con un consistente 27,9% sul totale Sud). Dietro Napoli ritroviamo Salerno, con il 12,4% sul totale Campania e il 4,8% sul totale Sud. Seguono Salerno: Benevento (6,7%/Campania, 2,6%/Sud); Caserta (4,7%/Campania, 1,8%/Sud) ed Avellino (4,1%/Campania, 1,6%/Sud).

Positivo il commento del presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi: "La ripresa del mercato immobiliare si colloca in un più generale contesto di ritrovata fiducia da parte delle famiglie che iniziano a smobilizzare quote di risparmio congelate nel periodo più negativo della crisi. È indubbio che le dinamiche inerenti la casa stimolino positivi riflessi sulle imprese del comparto delle costruzioni, ma più in termini di recupero di quote di liquidità che sotto il profilo dell’avvio di nuove progettualità. E bisogna aggiungere che soprattutto nei comuni capoluogo e nelle aree metropolitane l’impatto si rivela minimale in quanto le percentuali di nuove abitazioni vendute cedono il passo all’usato. Naturalmente - conclude Lombardi – quanto si sta verificando, sebbene sia un fenomeno molto positivo, non può bastare perché mancano all’appello in maniera drammatica gli investimenti pubblici”.
28/10/2015 07:10
 
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Mercato immobiliare, al Vomero e all'Arenella calo dei prezzi del 5,5% (Fonte: vomero.napolitoday.it - 27/10/2015)

Mercato immobiliare, al Vomero e all'Arenella calo dei prezzi del 5,5%
Il mercato immobiliare, analizzato attraverso la rilevazione dei valori dalla Borsa Immobiliare di Napoli, effettuata con la pubblicazione del Listino Ufficiale I semestre 2015, mostra un ribasso generalizzato dei valori di compravendita e di locazione degli immobili residenziali.

Dal 2007 a oggi il calo dei prezzi medio nella città di Napoli è stato del 14% circa, ma la domanda resta debole in città.

La V Municipalità Vomero - Arenella registra una riduzione media maggiore rispetto al precedente semestre di - 5,5% nei valori di compravendita, mentre i valori di locazione restano immutati.

Le previsioni ipotizzano che i valori potrebbero stabilizzarsi nel II semestre 2015 e nel 2016, per poi tornare a crescere poco sopra l'inflazione nel 2017.
[Modificato da marco--- 28/10/2015 07:11]
24/01/2016 09:03
 
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Edilizia in crisi, a Salerno fallisce la società "Due torri" (Fonte: lacittadisalerno.gelocal.it - 23/01/2016)

SALERNO. Getta la spugna la società "Due Torri srl", quella che ha realizzato sul litorale orientale di via Allende i due palazzi individuati appunto come le "due torri" e che già lo scorso maggio aveva esplicitato la sua crisi ricorrendo al concordato preventivo. Secondo le indiscrezioni la procedura non sarebbe andata a buon fine e nei giorni scorsi si è tenuta al tribunale fallimentareun'udienza in cui la società avrebbe confermato il crac aprendo la procedura di autofallimento. Colpa di un mercato immobiliare che ha tradito le aspettative, lasciando in città molti immobili invenduti.

Al concordato preventivo erano ricorse le due società con cui il costruttore Antonio Nicodemi ha realizzato il progetto delle torri. I profitti, alla fine, sono stati i minori di quelli immaginati, e dilatati su un tempo più lungo di quanto si poteva ipotizzare in un mercato immobiliare che nella fase del progetto poteva contare su una domanda vivace. La vita della srl "Le due Torri", nata del giugno del 2011 con un capitale sociale di diecimila euro e che non ha nel suo patrimonio gli edifici, si è arenata sullo scoglio di una procedura concorsuale di concordato. La società è amministrata da Pasqualino D'Amelio, che ne detiene il quaranta per cento, ma la maggioranza è nelle mani di Nicodemi, uno dei costruttori
più noti della città, che ha legato il suo nome ad alcune lottizzazioni sulla collina di Sala Abbagnano. È tutta sua la Smic (Società meridionale immobiliare costruzioni), anch'essa coinvolta nel progetto delle due torri e pure lei finita a maggio nell'orbita delle procedure concorsuali.


[Modificato da marco--- 24/01/2016 09:03]
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