20/06/2013 17:57 |
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Ance: oltre 11.000 le imprese edili fallite (Fonte: news.immobiliare.it - 20/06/2013)
L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili non ha alcun dubbio: il 2012 è stato l’annus horribilis del comparto e, a guardare i numeri resi noti ieri non si può fare altro che essere d’accordo. Da gennaio a dicembre dello scorso anno sono state costrette a dichiarare fallimento più di 11.000 imprese edili.
Ai fallimenti, purtroppo, corrispondono anche licenziamenti. Sempre secondo quanto reso noto dall’Ance, se si prende in considerazione solo il settore delle costruzioni edili nel 2012 hanno perso il posto di lavoro 446.000 persone che diventano 669.000 se si allarga la lente per comprendere anche tutte le aziende e i lavoratori dell’indotto. Se i numeri ancora non vi fanno comprendere la proporzione della crisi del settore, sappiate che è come se tutti gli abitanti di Palermo avessero perso il loro impiego.
Nell’osservatorio congiunturale legato all’industria che Ance redige periodicamente si evidenzia come, dall’inizio della crisi economica ad oggi, i fallimenti legati ad aziende operanti nel comparto edile rappresentino quasi un quarto (23%) del totale dei fallimenti aziendali registrati in Italia.
Nemmeno il 2013 sembra indirizzato su un percorso differente e le previsioni stimano in un 5,6% il calo delle commesse rispetto al 2012. L’Ance denuncia anche una diminuzione nelle compravendite prossima al dimezzamento (-49%), attribuendo la responsabilità sia alla eccessiva stretta creditizia messa in atto dagli Istituti di Credito, sia alla pressione fiscale sugli immobili.
Il problema è chiaro e i politici, di qualunque ala parlementare, hanno ribadito in più occasioni di voler intervenire. Adesso l’Ance, e non solo, attende che le parole si trasformino in fatti. |
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