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Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
31/08/2015 08:57
 
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Crisi dell’edilizia: l’Italia è la più colpita dell’UE (Fonte: edilportale.com - di Rossella Calabrese - 31/08/2015)

Persiste la crisi nel settore edile: a maggio 2015 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato, rispetto al mese precedente, una diminuzione dello 0,6%; al netto degli effetti di calendario, nella media dei primi 5 mesi dell’anno, è diminuito del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Lo rileva un recente studio di Confartigianato, aggiungendo che nell’ultimo triennio il mix del calo della domanda, dello spread sui tassi di interesse e del boom della tassazione immobiliare ha colpito il settore delle costruzioni in Italia molto più che nelle altre economie europee.

Nel confronto tra i maggiori Paesi dell’Ue 28, disponibile per i primi quattro mesi del 2015, Confartigianato evidenzia che l’Italia segna un calo della produzione del 19,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre la Spagna segna un recupero del 29,6%, nel Regno Unito si registra una salita del 6,1% e in Germania una crescita del 3,5%; in controtendenza, con l’Italia, la Francia che registra un calo della produzione del 5,1%.

Nel triennio in esame - prosegue Confartigianato - l’Italia, che pesa per il 9,9% dell’occupazione del settore nell’Ue a 28, ha determinato la metà (50,7%) del calo dell’occupazione europea
: a fronte di 502.300 occupati in meno in tutta l’Ue a 28 tra il 2012 e il 2015, pari ad un calo del 3,4%, nella sola Italia nel periodo sono 254.500 i posti di lavoro persi, pari ad una diminuzione del 15,1%.

Il confronto internazionale evidenzia una gravità della crisi dell’edilizia italiana senza pari nell’Unione europea e la necessità di politiche anticicliche: prioritariamente una netta inversione della tendenza delle domanda degli investimenti pubblici e incentivi fiscali a sostegno della domanda privata - conclude Confartigianato.
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