01/03/2012 07:39 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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[Modificato da (sylvestro) 01/03/2012 07:39] |
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01/03/2012 12:46 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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(sylvestro), 01/03/2012 07.38:
click per ingrandire
alcune note:
- avrebbe potuto essere un settore anticiclico, se non avessimo campato, durante la passata fase di crescita, proprio sul mattone (e sul suo indotto): sarebbe interessante avere un grafico dell'incidenza del mattone sul pil, evidenziando le fasi espansive e quelle recessive... e' come per la spesa pubblica anticiclica: durante la passata fase di crescita, lo stato italiano non ha "messo fieno in cascina" (ad esempio riducendo il debito pubblico), anzi ha speso ed ha aumentato il debito: ora puo' fare ben poca spesa keynesiana...
- 300.000 posti di lavoro persi: quelli regolari... dei romeni che lavoravano (a stavano in affitto in 10 in un appa) al nero, che ne sara' stato?
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01/03/2012 13:33 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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laplace77, 01/03/2012 12.46:
alcune note:
- avrebbe potuto essere un settore anticiclico, se non avessimo campato, durante la passata fase di crescita, proprio sul mattone (e sul suo indotto): sarebbe interessante avere un grafico dell'incidenza del mattone sul pil, evidenziando le fasi espansive e quelle recessive... e' come per la spesa pubblica anticiclica: durante la passata fase di crescita, lo stato italiano non ha "messo fieno in cascina" (ad esempio riducendo il debito pubblico), anzi ha speso ed ha aumentato il debito: ora puo' fare ben poca spesa keynesiana...
- 300.000 posti di lavoro persi: quelli regolari... dei romeni che lavoravano (a stavano in affitto in 10 in un appa) al nero, che ne sara' stato?
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01/03/2012 13:41 |
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laplace77, 3/1/2012 12:46 PM:
alcune note:
- avrebbe potuto essere un settore anticiclico, se non avessimo campato, durante la passata fase di crescita, proprio sul mattone (e sul suo indotto): sarebbe interessante avere un grafico dell'incidenza del mattone sul pil, evidenziando le fasi espansive e quelle recessive... e' come per la spesa pubblica anticiclica: durante la passata fase di crescita, lo stato italiano non ha "messo fieno in cascina" (ad esempio riducendo il debito pubblico), anzi ha speso ed ha aumentato il debito: ora puo' fare ben poca spesa keynesiana...
- 300.000 posti di lavoro persi: quelli regolari... dei romeni che lavoravano (a stavano in affitto in 10 in un appa) al nero, che ne sara' stato?
Da quel che ricordo l'immobiliare sul PIL pesava o il 21% o il 27%....comunque i dati dovrebbero essere forniti da Bankitalia se non ricordo male |
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01/03/2012 14:33 |
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| | | Post: 1.588 | Sesso: Femminile | Utente semplice | Villa Singola | News hunter con gli attributi | | OFFLINE |
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Dopo il boom la picchiata... Nel Veneto dello sboom immobiliare (80 mila alloggi inutilizzati e 2 mila capannoni da affittare), il veronese dell’agro-alimentare dei record ha l’edilizia sul lastrico.
In principio fu la bolla: 1995-2007. Nel gran ballo del mattone si buttano tutti. Non c’è imprenditore, dentista o notaio veneto che per fare schei non s’improvvisi immobiliarista. Banche e finanziarie pompano soldi facili, i tassi di interesse sono a zero e i comuni fanno cassa con le concessioni edilizie.
«Ci sono ingegneri che mi chiedono di fare gli operai. La situazione è drammatica…».
www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/444593/ |
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01/03/2012 15:44 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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dgambera, 01/03/2012 13.41:
Da quel che ricordo l'immobiliare sul PIL pesava o il 21% o il 27%....comunque i dati dovrebbero essere forniti da Bankitalia se non ricordo male
interessante...
chissa' la somma dei "big" di altri settori (eni, fiat, finmeccanica, enel, ecc) a quanto arriva...
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01/03/2012 15:55 |
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| | | Post: 2.041 | Età: 46 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Ranch in Texas | | OFFLINE |
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Re: Dopo il boom la picchiata... stelafe, 3/1/2012 2:33 PM:
Nel Veneto dello sboom immobiliare (80 mila alloggi inutilizzati e 2 mila capannoni da affittare), il veronese dell’agro-alimentare dei record ha l’edilizia sul lastrico.
In principio fu la bolla: 1995-2007. Nel gran ballo del mattone si buttano tutti. Non c’è imprenditore, dentista o notaio veneto che per fare schei non s’improvvisi immobiliarista. Banche e finanziarie pompano soldi facili, i tassi di interesse sono a zero e i comuni fanno cassa con le concessioni edilizie.
«Ci sono ingegneri che mi chiedono di fare gli operai. La situazione è drammatica…».
www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/444593/
Eppure da me pare che ancora lavorano (anche se non toccano vette elevate).
Comunque io li attendo in riva al fiume.Troppo arroganti e boriosi quando c'erano i soldi ora invece...non si faranno prigionieri
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02/03/2012 21:38 |
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laplace77, 3/1/2012 3:44 PM:
interessante...
chissa' la somma dei "big" di altri settori (eni, fiat, finmeccanica, enel, ecc) a quanto arriva...
Questi sono i numeri solo per il comparto costruzioni. Poi manca tutto il resto
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03/03/2012 12:24 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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dgambera, 02/03/2012 21.38:
Questi sono i numeri solo per il comparto costruzioni. Poi manca tutto il resto
e poi dicono che non c'e' stata la bolla...
tipicamente, quando un settore e' in bolla, ci si buttano in tanti, no?
dal grafico qui sopra leggo proprio questo!
se poi si fa un paragone con quello che e' successo negli USA...
altro che ripresa quest'anno no, il prossimo sicuramente...
[Modificato da laplace77 03/03/2012 12:30] |
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03/03/2012 17:50 |
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laplace77, 3/3/2012 12:24 PM:
e poi dicono che non c'e' stata la bolla...
tipicamente, quando un settore e' in bolla, ci si buttano in tanti, no?
dal grafico qui sopra leggo proprio questo!
se poi si fa un paragone con quello che e' successo negli USA...
altro che ripresa quest'anno no, il prossimo sicuramente...
non so cosa succeda quando un mercato è in bolla ( ) ma quando non lo è più di sicuro sono scappati tutti... e quanto pare siamo tornati indietro a livelli più bassi che nel 2000 |
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05/03/2012 11:18 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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17/03/2012 10:25 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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17/03/2012 10:56 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Produzione nelle costruzioni
A gennaio 2012 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito, rispetto a dicembre 2011, del 7,8%. Nella media del trimestre novembre-gennaio, l'indice è sceso del 2,1% rispetto al trimestre precedente.
L'indice corretto per gli effetti di calendario a gennaio 2012 ha registrato una diminuzione del 10,9% rispetto a gennaio 2011 (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2011).
A gennaio l'indice grezzo ha segnato un calo tendenziale del 7,8%. |
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04/04/2012 21:10 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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04/04/2012 21:13 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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25/05/2012 10:33 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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14/07/2012 09:20 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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09/08/2012 13:57 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Crisi, periodo nero per i professionisti
Il blocco dell'edilizia riduce drasticamente le parcelle di ingegneri, architetti e notai
La crisi non guarda in faccia a nessuno. Nemmeno ai professionisti. Ingegneri, architetti, notai, commercialisti, avvocati bresciani si trovano ad affrontare un anno molto caldo. E in questo caso le temperature di Caronte & co c'entrano ben poco. Fatturati dimezzati, prestazioni con il conta gocce, parcelle sforbiciate e pagamenti volatilizzati sono i tratti caratterizzanti del lavoro quotidiano di coloro che sono iscritti al sistema ordinistico. Ma andiamo per ordine.
Le professioni che scontano in misura maggiore la sfortunata congiuntura economica sono quelle legate al mondo dell'edilizia. Nel 2000 tra Brescia e provincia gli ingegneri iscritti all'ordine erano circa duemila, oggi si è arrivati a quota 4300. Di questi, circa il 65 per cento opera nel campo delle costruzioni edilizie e si possono quindi immaginare le pesanti ripercussioni che derivano dall'avere a che fare con un settore come quello dell'edilizia che da mesi è totalmente immobile. «Nel 2012 le difficoltà si sono accentuate - afferma il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Brescia, Marco Belardi - difficoltà sul mancato incasso, difficoltà di produrre utili, riduzione delle commesse, chiusura degli studi e ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione ma soprattutto da parte dei privati». C'è poi il problema giovani. Se qualche anno fa chi si laureava e faceva l'esame quasi immediatamente veniva assorbito dal mercato del lavoro, oggi non è più così. «In provincia di Brescia ogni anno si iscrivono all'ordine circa 200 giovani ingegneri che non fanno altro che andare a incrementare l'offerta su un mercato in cui però manca la domanda».
In controtendenza invece il settore delle energie rinnovabili e quello ambientale. Altra categorie professionale che deve pagare un prezzo salato per via del blocco del mercato edilizio è della dei notai. Considerata da sempre la professione più blasonata, dal 2008 al 2011 i notai hanno visto ridotta la propria attività del 45 per cento in termini di atti stipulati e «nei primi 6 mesi del 2012 c'è stata un'ulteriore riduzione di circa il 25 per cento - spiega Mario Mistretta, presidente del Consiglio notarile di Brescia che conta in servizio 90 notai - Sono crollate le operazioni immobiliari e i finanziamenti». Di pari passo quindi la riduzione del fatturato: meno 30/40 per cento. Per la prima volta nella storia dell'attività notarile bresciana, inoltre, alcuni studi hanno dovuto mettere in cassa integrazione i propri impiegati.
Anche il presidente dell'Ordine degli Architetti, Paolo Ventura, non nasconde le difficoltà. «È evidente che il settore è in sofferenza per via della profonda crisi dell'edilizia. Tiene bene invece il mercato del lusso e quello legato al turismo». Non sono messi meglio gli avvocati. In questo caso più che una diminuzione della quantità di lavoro, c'è un problema di mancati pagamenti. L'assottigliamento medio degli incassi per gli avvocati bresciani si aggira intorno al 40 per cento. «Stiamo assistendo a una perdita significativa di posti di lavoro - sottolinea il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Brescia, Pierluigi Tirale - molti studi rinunciano all'assunzione di impiegati o si avvalgono della collaborazione dei praticanti». In molti casi inoltre la tariffa chiesta dagli avvocati ai propri clienti si è abbassata. Ad andare a gonfie vele sono invece i fallimenti. «Abbiamo notato un aumento esponenziale del numero dei fallimenti» rileva Tirale.
Silvia Ghilardi
8 agosto 2012 | 12:07
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