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Roma, peggiora il mercato immobiliare
(ANSA) - ROMA - Il mercato immobiliare romano ha evidenziato, nella seconda parte del 2008, un eclatante peggioramento di tutti gli indicatori congiunturali. Il razionamento del credito scaturito dalle tensioni finanziarie internazionali ha, di fatto, accelerato la spinta recessiva che aveva iniziato a manifestarsi gia' sul finire del 2007. Il deciso allungamento dei tempi di vendita e l'ampliamento degli sconti erano stati, infatti, i primi segnali che testimoniavano l'esaurirsi di un ciclo espansivo insolitamente lungo. A fotografare l'andamento del mercato immobiliare e' Nomisma, nel suo 3/o Rapporto. Dall'analisi delle dinamiche semestrali emerge un quadro di assoluta fragilita', in cui la modesta riduzione delle quotazioni di mercato (7.164 euro al metro quadrato per le abitazioni di pregio, 5.877 euro al metro quadrato in centro storico e 2.460 euro al metro quadrato in periferia) non e' stata in grado di arginare la vistosa contrazione dei contratti stipulati. Il progressivo attenuarsi della rigidita' dell'offerta induce a ritenere avviata una fase recessiva che potra' consentire la ridefinizione, seppur non nell'immediato, di un nuovo equilibrio tra domanda e offerta su livelli di prezzo piu' contenuti. Si tratta di una tendenza comune a tutti i segmenti in cui si articola il mercato immobiliare, anche se le evidenze piu' eclatanti giungono in questa fase dal settore residenziale che, come spesso accade, anticipa e condiziona le dinamiche dell'intero comparto e soprattutto che aveva vissuto piu' fortemente la fase espansiva del mercato. ''Alle difficolta' riscontrate sul versante della compravendita non ha fatto riscontro la prevista ripresa del mercato locativo'', analizza Nomisma. Le proiezioni per il 2009 evidenziano un'accentuazione della fase recessiva, con una flessione dei valori di compravendita piu' marcata rispetto a quanto fin qui rilevato. Il volume delle transazioni, invece, non si dovrebbe deteriorare significativamente, a fronte, pero', anche di riduzioni nei canoni di locazione.
20 gennaio
A Napoli segno meno per prezzi e compravendite
(ANSA) - NAPOLI - Il mercato immobiliare di Napoli mostra segnali che lasciano percepire un diffuso pessimismo, soprattutto per i timori derivanti da una domanda decisamente in diminuzione che denota una riduzione degli scambi effettivi tanto nella compravendita quanto nella locazione. A fotografare il settore immobiliare di Napoli e' Nomisma, nel III Rapporto sul mercato immobiliare.
A dimostrazione delle difficolta' che caratterizzano il momento del mercato immobiliare, i prezzi rilevano incrementi inferiori a quelli del passato mentre in corrispondenza dei canoni di locazione compaiono tassi di variazione negativi (-2,7% per le abitazioni in periferia, quotate in media 1.558 euro al metro quadrato.
''Gli elevati livelli di prezzo raggiunti, associati al rialzo dei tassi di interesse, alle difficolta' per accedere al mutuo - commenta Nomisma nel suo rapporto - determinano un diffuso attendismo nella domanda, con conseguente allungamento dei tempi medi di vendita e di locazione e l'ampliamento del divario tra prezzo richiesto e prezzo effettivo che caratterizza il mercato immobiliare nel complesso''. Per il prossimo anno le previsioni sono improntate alla prudenza: gli operatori del settore si attendono, infatti, riduzioni in tutti i comparti, sia dal punto di vista dei valori che da quello delle quantita' scambiate.
20 gennaio |