Giorgiob75, 22/01/2009 14.19:
Berlusconi confonde il tutto con una crisi di sfiducia, ma non vuole rendersi conto che il problema sono le tasche vuote degli italiani.
Le tasche non sono vuote per via delle tasse, ma per gli stip[endi vergognosamente bassi e lo sfruttamento della manodopera.
Se anziche'abbassare i tassi sui prestiti, si offrisse lavoro stabile e stipendio adeguato alla mansione, la crisi avrebbe vita breve.
fino a quando i politici continueranno ad essere cosi' miopi, non ci sara'nulla da fare.
Io non credo che il costo manodopera possa essere aumentato, e' già il piu' caro d'europa. Il problema sono proprio gli oneri e le tasse. Tieni conto che un dipendente per 1500 netti che prende costa il doppio all'azienda. Tieni anche conto che mediamente per quello che spendi del tuo stipendio netto tra IVA e altre tasse nascoste (benzine ecc..) se ne va' un altro 20%, quindi il tuo stipendio si riduce ulteriormente. Il problema è che se al posto di una tassazione al 50% (o giu' di li) la si avesse al 30% vorrebbe dire che lo stipendio netto sarebbe 2100 euro, nettamente migliore rispetto ai 1500. Il problema è che la macchina pubblica non riuscirebbe a sopravvivere con solo il 30% del nostro lavoro, ma in una società teorica il 30% sarebbe già un'enormità. Quindi, dal canto mio l'unica soluzione sarebbe TAGLIARE, TAGLIARE e TAGLIARE. Il parlamento dovrebbe avere il coraggio di votare una legge dove si imponga una spesa massima del 30% del PIL per la macchina pubblica (servizi, pensioni, attività sociali, spesa sanitaria ecc...) per poter dare respiro a tutte le persone che lavorano. E poi ci si lamenta se esiste l'evasione, per prima cosa si dovrebbe togliere l'estorsione da parte dello stato.