Se i bilanci bancari sono a rischio, prima o poi questo fatto verrà allo scoperto. E allora da tali bilanci emergerà anche che nel 2008 – come da tempo noi sosteniamo – la gente ha acquistato meno case. In realtà, che questo emerga o no, poco importa, perchè la gente deve purtroppo fare i conti giorno per giorno e di certo non si beve le favolette. (Vedi articolo riportato sotto)
Crolla il mercato immobiliare Scoppia la grana mutui Bilanci bancari a rischio (
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II La secca riduzione del costo del denaro potrebbe non bastare. il mercato dei mutui corre il rischio di andare incontro a un periodo assai difficile. Il che, perle banche, significa una sfilza di contratti di finanziamento in meno. Con una riduzione degli interessi da riscuotere allo sportello. Una vera e propria mina per i bilanci del settore bancario, insomma, Il 2009 si profila duro per diversi fronti nell’industria creditizia. Per i banchieri, insomma, già alle prese con le conseguenze della crisi finanziaria internazionale, una nuova grana. E sono gli stessi esperti del settore a fotografare il quadro. Non ne ha parlato il presidente Abi Corrado Faissola, perso dal dossier dei bond pubblici volti a innalzare i requisiti patrimoniali delle imprese creditizie. Fatto sta che secondo l’analisi delle banche, distribuita mercoledì al direttivo dell’ Associazione bancaria italiana, emerge in sostanza, che proprio uno dei comparti che, negli ultimi anni, aveva ingrassato di più i conti dei big del credito ora si potrebbe fermare. La ragione è semplice: a frenare l’offerta di prestiti per l’acquisto della casa, in Italia ma non solo, sarà proprio il «rallentamento del mercato immobiliare».
I primi effetti pericolosi del crollo delle vendite si sono già visti nell’ultimo scorcio del 2008. A spaventare il gotha della finanza sono, in particolare, «idati sul primo semestre 2008» circa «i volumi di compravendita». Che sono «dimi del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando, tuttavia talune differenze a livello territoriale». In effetti «i Nord (che rappresenta il 52% del mercato nazionale) mostra una contrazione di quasi il 15,5%, mentre più contenuta appare la flessione nel Mezzogiorno (con una quota del 28% del mercato nazionale), pari a -10,7%». Il rallentamento, dunque, morde i mutui: «la minora domanda di acquisto di abitazioni si è riflessa in un rallentamento del trend dei finanziamenti delle famiglie per tale scopo». I numeri parlano chiaro: «secondo gli ultimi dati disponibili, a novembre 2008 i finanziamenti bancari alle famiglie per l’acquisto di abitazioni ha sperimentato una contrazione annua del 2,2%, valore che si raffronta al +10,2% di novembre 2007».
F.D.D.
[Modificato da marco--- 23/01/2009 22:46]