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2009.....deflazione o iperinflazione?

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2011 12:49
28/02/2009 20:39
 
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Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 28/02/2009 20.26:



Ciao NazionalSocialista,





Ciao Mao, io sono nazionalSINDACALISTA=fascista non nazionalsocialista... Gradirei non essere confuso con quelli... e tanto meno coi babbei neonazi di oggi...
Qui puoi approfondire se vuoi: www.ilcovo.mastertopforum.net/
Ciao

28/02/2009 23:14
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
nazionalsindacalista, 2/28/2009 8:39 PM:



Ciao Mao, io sono nazionalSINDACALISTA=fascista non nazionalsocialista... Gradirei non essere confuso con quelli... e tanto meno coi babbei neonazi di oggi...
Qui puoi approfondire se vuoi: www.ilcovo.mastertopforum.net/
Ciao




OPPPSSS ! [SM=g7802]

Scusa, mi sono confuso sul nome....

Comunque hai ragione, i babbei NeoNazi d'oggi rendono ben poco onore ( in questo caso al nazional socialismo dei lavoratori ), come aggiungerei i babbei NeoComunisti d'oggi lo rendono poco a Marx.

E' la modernita', la cultura pop della coca cola e della nutella che invece di estrapolare il meglio di ogni pensiero tende ad appiattire e sdolcinare tutto ...

ciao
Mao

--------------------------------------------------
Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.
28/02/2009 23:58
 
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Re: Grazie wonderfufy
dgambera, 25/02/2009 9.19:






Oggi a Mattia Battistini

01/03/2009 00:42
 
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Bollette in forte calo ad aprile: risparmi per 104 euro a famiglia


In arrivo forti risparmi per le bollette di luce e gas: complice il forte calo del prezzo del petrolio, dal primo primo aprile prossimo le tariffe dovrebbero registrare un ribasso dell'8,1 per il metano e del 3,1% per l'elettricità. È quanto prevede Nomisma Energia stimando un risparmio complessivo di 104 euro l'anno a famiglia.

Se le stime saranno confermate dall'aggiornamento trimestrale - atteso dall'Authority per l'energia entro marzo - per il gas la minor spesa sarà di circa 90 euro l'anno a famiglia mentre per la luce si attesterà a 14,6 euro.
01/03/2009 01:43
 
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Più bella la versione di Repubblica
Elettricità e metano, giù le tariffe ma la crisi fa crollare i consumi

ROMA - Buone notizie per le famiglie italiane: a partire da aprile le bollette di luce e gas saranno più leggere. Ma scatta l'allarme deflazione.

Bollette. In arrivo forti risparmi per le bollette di luce e gas: complice il forte calo del prezzo del petrolio, dal primo aprile prossimo, le tariffe dovrebbero registrare un ribasso dell'8,1 per cento per il metano e del 3,1 per cento per l'elettricità. E' quanto prevede Nomisma Energia stimando un risparmio complessivo di 104 euro l'anno a famiglia.

Se le stime saranno confermate dall'aggiornamento trimestrale, atteso dall'Authority per l'energia entro marzo, per il gas la diminuzione della spesa sarà di circa 90 euro l'anno a famiglia mentre per la luce si attesterà a 14,6 euro.

La flessione prevista per il prossimo trimestre si andrebbe ad aggiungere infatti al calo de 5,1% per l'elettricità e dell' 1% per il gas, scattato dal primo gennaio scorso che aveva portato ad un risparmio di 36 euro a famiglia l'anno.

Allarme deflazione. Ma dal fronte delle tariffe elettriche e del gas arriva anche un allarme deflazione. E' quanto spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia, sottolineando che nel prossimo trimestre è atteso un calo consistente delle bollette della luce e del gas a cui si associa una forte riduzione dei consumi.

Contrazione della domanda. Infatti, se per le bollette di luce e gas sono attesi ribassi, rispettivamente, del 3,1% e dell'8,1%, sul fronte della domanda si stima una contrazione nei primi mesi del 2009, per entrambe le fonti energetiche, tra il 6% e l'8%.

Campanello d'allarme. "Anche se riguarda il settore dell'energia, si tratta di un caso di deflazione, ovvero forte calo dei prezzi in presenza di crollo di domanda, una delle peggiori situazioni in cui può finire un sistema economico, in quanto tutti gli strumenti di politica economica sono scarsamente efficaci e il risultato è una generalizzata distruzione di valore ", spiega Tabarelli.

Considerato "il peso dell'energia, si tratta di un campanello d'allarme per l'intera economia", conclude così l'esperto, ricordando che sul fronte dei consumi va tenuto conto anche dell'effetto climatico, con un inverno più rigido delle medie stagionali dei precedenti anni.
02/03/2009 13:19
 
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Istat, Pil ai minimi storici nel 2008 -1%, dato peggiore in 30 anni


L'Istat ha registrato inoltre una contrazione in termini reali dello 0,5% dei consumi finali nazionali (-0,9% per la spesa delle famiglie residenti, +0,6% per la spesa delle amministrazioni pubbliche, +1,1% per le istituzioni sociali private).

La diminuzione dei consumi privati interni è stata pari all'1%. Gli acquisti all'estero dei residenti sono aumentati del 2,8%, mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non residenti sono diminuite del 2,6%.

04/03/2009 17:21
 
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Inflazione, si riduce il differenziale tra l'Italia ed Eurolandia

Si riduce il differenziale di inflazione tra l'Italia e la media di Eurolandia. È l'Istat a certificare il progressivo allineamento dopo le osservazioni dell'Antitrust che aveva di recente segnalato come i prezzi italiani calino più lentamente rispetto ad altri Paesi europei. In un'audizione alla commissione straordinaria del Senato per il controllo dei prezzi, Roberto Monducci, direttore centrale statistiche sui prezzi dell'Istat, ha spiegato che dopo aver raggiunto a dicembre 2008 un differenziale di inflazione pari a 8 decimi di punto percentuale, a febbraio l'indice «armonizzato dei prezzi al consumo è aumentato dell'1,5% in Italia e dell'1,2% nella Uem». Un differenziale che si è dunque ridotto a 3 decimi di punto.

Sono soprattutto i prezzi dei prodotti energetici a contribuire a questo recupero. Nel quarto trimestre del 2008 il loro ritmo di crescita, considerando i prezzi al consumo, è sceso al 4,1% in Italia contro il 2,1% dell'area euro. A gennaio 2009, poi, c'è stata un'ulteriore diminuzione tendenziale del 5,5% per l'Italia e del 5,2% per la media degli altri Paesi.

Al contrario, i prezzi alimentari continuano a correre di più in Italia. Nel primo mese del 2009 il tasso italiano tendenziale di crescita è risultato pari al 3,7%, contro il 2,3% della Francia, l'1,9% della Spagna e l'1% della Germania (per l'area euro a 15 Paesi l'aumento è stato invece del 2,6 per cento).
04/03/2009 18:02
 
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Re: Re: Grazie wonderfufy
dgambera, 28/02/2009 23.58:




Oggi a Mattia Battistini





..mha..la 600 e' tua? :-)

04/03/2009 18:14
 
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Re: Re: Re: Grazie wonderfufy
greenray, 04/03/2009 18.02:




..mha..la 600 e' tua? :-)





No, perchè?

Te ne interessa una?
05/03/2009 17:51
 
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La Bce taglia i tassi all'1,50%. Trichet: non è la soglia minima

Nettamente riviste al ribasso anche le stime sull'inflazione: i tecnici della Bce prevedono quest'anno una crescita media dei prezzi al consumo nell'area euro che si limiterà tra lo 0,1 e lo 0,7 per cento, ha proseguito Trichet. Per il 2010 tra lo 0,6 e l'1,4 per cento. Peraltro il numero uno della Bce ha avvertito che «non è escluso che l'inflazione segni livelli negativi» nel corso dei prossimi mesi
09/03/2009 12:26
 
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E questo non è uno sprovveduto...
Crisi: Buffett, "Usa in una guerra economica che devono vincere"

L'inflazione rischia di superare i livelli degli anni 70

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 mar - "Gli Stati
Uniti si trovano in una guerra economica che devono
vincere". Lo ha detto oggi Warren Buffett durante
un'intervista con il canale Cnbc. "Siamo caduti nel
precipizio - ha detto Buffett - si puo' dire che si e'
praticamente verificato lo scenario peggiore possibile. Non
ho mai visto gli americani cosi' attanagliati dalla paura".
Secondo Buffett l'inflazione a lungo termine, a causa
dell'enorme liquidita' immessa sul mercato dal governo per
sostenere la crescita, potrebbe rivelarsi un problema ancora
piu' grave degli anni settanta quando i prezzi crescevano in
doppia cifra.

cop
09/03/2009 20:13
 
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Re: Re: Re: Re: Grazie wonderfufy
dgambera, 04/03/2009 18.14:




No, perchè?

Te ne interessa una?




..no, no..... io sono un Golfista felice, 10 anni e pari nova nova.
350'000 km lisci lisci......una meraviglia!
Piu` invecchia e piu` l'amo.. [SM=g7576] , e` una macchina che materializza il mio anticonsumismo.
09/03/2009 20:21
 
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Re: E questo non è uno sprovveduto...
iandy73, 09/03/2009 12.26:

Crisi: Buffett, "Usa in una guerra economica che devono vincere"

L'inflazione rischia di superare i livelli degli anni 70

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 mar - "Gli Stati
Uniti si trovano in una guerra economica che devono
vincere". Lo ha detto oggi Warren Buffett durante
un'intervista con il canale Cnbc. "Siamo caduti nel
precipizio - ha detto Buffett - si puo' dire che si e'
praticamente verificato lo scenario peggiore possibile. Non
ho mai visto gli americani cosi' attanagliati dalla paura".
Secondo Buffett l'inflazione a lungo termine, a causa
dell'enorme liquidita' immessa sul mercato dal governo per
sostenere la crescita, potrebbe rivelarsi un problema ancora
piu' grave degli anni settanta quando i prezzi crescevano in
doppia cifra.

cop




Si ma sai.....ogni giorno si sente un parere contrastante....
ormai qualunque proclama pro o contro inflazione e` poco credibile.
Per ora direi che siamo ancora in fase di lieve deflazione anche se mi pare di vedere qualche segnale in controtendenza.
Cmq io sono del partito della megainflazione a medio termine.
Per riuscire a prevedere bene le cose ci vorrebbe una seria analisi, ma poi vediamo che anche queste non sono sempre affidabili dato che le condizioni a contorno (scelte di politica economica) sono troppo instabili e cio` che e` vero oggi non lo e` domani.
[SM=g10303]




09/03/2009 21:07
 
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Crolla il costo della vita a Londra e nell'Est Europa

La tradizionale classifica dell'Economist sul costo della vita nelle grandi città del mondo normalmente non riserva grandi sorprese. Ma la crisi mondiale e i forti movimenti nei mercati valutari hanno scombinato la graduatoria. Almeno questo è il risultato dell'aggiornamento, in base agli attuali tassi di cambio, che il settimanale ha fatto della rilevazione di settembre 2008. Tutte le principali capitali europee diventano così meno care. E l'Italia non fa eccezione. Sia Roma che Milano infatti registrano perdite di posizione. Il capoluogo lombardo passa dalla 12esima alla 14esima posizione, mentre la Capitale scende dal 28esimo al 29esimo posto. Ma questi scostamenti sono poca cosa, se raffrontati con quelli di altre metropoli del Vecchio Continente, soprattutto fuori dall'area euro.

Londra e le capitali dell'Est europeo diventano «cheap»
La svalutazione della sterlina ha fatto scivolare la capitale britannica al 27esimo posto in classifica. Sotto New York, per la prima volta dal 2002. A settembre 2008 era all'ottavo posto. Retrocedono soprattuto le città dell'Est Europeo. Nelle ultime settimane le valute dei paesi ex comunisti sono state bersagliate, su timori che proprio da quest'area possa partire un'ondata di insolvenze da mutui immobiliari stile subprime. E così Varsavia scivola di ben 47 postazioni finendo al 90esimo posto.

Mosca conosce il volto della recessione
Non se la passano bene neppure Mosca e San Pietroburgo. A settembre dell'anno scorso erano rispettivamente al 31esimo e al 45esimo posto. Ora sono al 63esimo e al 78esimo. Poi il crollo delle quotazioni del greggio e dei listini della borsa di Mosca (tra le poche a chiudere nei giorni caldi della crisi dei mercati), hanno riportato la Russia alla realtà. Dopo anni di crescita sostenuta (grazie alle immense riserve di gas e petrolio) anche Mosca conosce il volto della recessione. E la città, che a settembre era più cara di New York, è ora più conveniente di Amman , la capitale della Giordania.

Tokyo e Osaka in testa alla top five
L'Europa resta tra le regioni più care al mondo. Ma alcune metropoli, che a settembre occupavano le prime posizioni, ora retrocedono. È il caso di Oslo, che passa dalla prima alla quinta posizione, per via dell'indebolimento della corona nei confronti delle principali monete mondiali. Il rafforzamento dello yen sull'euro, per contro, ha fatto salire le metropoli giapponesi di Tokyo e Osaka rispettivamente al primo e al secondo posto della classifica (prima erano al sesto e all'ottavo). Nel resto dalla top five troviamo Parigi (scesa dal secondo al terzo gradino del podio), Compenaghen (che perde una posizione) e Oslo.

Ecco la classifica del settimanale Economist

[Modificato da dgambera 09/03/2009 21:08]
10/03/2009 11:27
 
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Istat: prezzi produzione -2% in gennaio

Gelata dei prezzi alla produzione industriale a gennaio. L'indice generale dei prezzi alla produzione industriale ha subito un calo dello 0,8% rispetto al mese precedente e del 2% rispetto allo stesso mese del 2008. Lo comunica l'Istat precisando che l'indice generale si è attestato sul livello di 109,9. Al netto dell'energia, l'indice è diminuito dello 0,8% congiunturale e dello 0,2% tendenziale. La variazione dell'indice generale registrata nel periodo novembre-gennaio rispetto a quella dei tre mesi precedenti è stata pari a -5%. I dati diffusi oggi dall'Istat sono stati elaborati in base alla nuova classificazione Ateco 2007 utilizzando come base di riferimento l'anno 2005, in coerenza con quanto stabilito dal regolamento comunitario sulle statistiche economiche congiunturali.
10/03/2009 12:30
 
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Bini Smaghi, taglio dei tassi fino a zero


Board Bce, nessuna esitazione se deflazione minacciasse euro
(ANSA) - FRANCOFORTE, 10 MAR - La Bce non esitera' a tagliare i tassi fino a zero se l'economia di Eurolandia sara' minacciata dalla deflazione, afferma Bini Smaghi. 'Se la situazione dovesse deteriorarsi - spiega Bini Smaghi del board della Bce, ad un giornale finanziario tedesco - la Bce e' pronta ad abbassare ancora i tassi, anche fino a zero'. E questo vale soprattutto se l'economia fosse minacciata da una deflazione', vale a dire un calo generalizzato e durevole dei prezzi. Attualmente non e' questo il caso.



Chissà perchè in giro per il mondo hanno praticamente azzerato i tassi e noi li stiamo per raggiungere col solito delay di 6 mesi. [SM=g10303]
12/03/2009 14:24
 
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Bce: l'economia sta attraversando la recessione più grave da decenni

INFLAZIONE - Secondo la Bce l'inflazione di Eurolandia andrà temporaneamente sotto zero a metà anno, e una graduale ripresa ripresa dell'economia dei Sedici dovrebbe vedersi nel 2010.
12/03/2009 22:32
 
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Gruppi d'acquisto, quando il consumatore si fa banchiere

Sempre più le famiglie fanno la spesa all'ingrosso, direttamente dai produttori, aderendo ai gas (i gruppi d'acquisto solidali). E sempre più aziende (soprattutto piccoli produttori) scelgono di rivolgersi a questa crescente fetta di consumatori. Un'economia in crescita che, specialmente in tempi di crisi, si dimostra capace di soluzioni originali. In occasione di Fa' la cosa giusta, la fiera dei consumi e degli stili di vita sostenibili, ilsole24ore.com ha voluto spiegare, in un videoreportage, cosa sono i gruppi d'acquisto e come funzionano. E raccontare vicenda del caseificio Tomasoni, una piccola azienda salvata dal fallimento grazie all'intervento di 150 gas. Un esperimento di finanza «dal basso» interessante, specie in tempi in cui un'impresa su dieci fatica ad avere accesso al credito.


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Cosa sono i gruppi d'acquisto

Cosa sono i gruppi d'acquisto?
Sono gruppi di persone che decidono di acquistare prodotti (alimentari ma non solo), direttamente dai chi li produce. Questo permette un risparmi sia per le aziende (che normalmente riescono ad ottenere guadagni maggiori), che per i consumatori. I prezzi sono più convenienti perché i prodotti sono acquistati all'ingrosso, da aziende locali (e quindi con minori costi di trasporto) e perché senza alcun'intermediazione. I Gas sono una forma di "filiera corta" (in cui i passaggi dal campo alla tavola sono ridotti al minimo).

Cosa rende solidale un gruppo d'acquisto?
Ciò che rende solidale un gruppo d'acquisto è la finalità di solidarietà sociale che gli aderenti pongono alla base del loro accordo. Criteri guida che possono variare dal rispetto dell'ambiente, all'aiuto rivolto ai popoli del sud del mondo, a qualsiasi altra finalità meritoria dal punto di vista sociale. Molti gas si formano per acquistare prodotti di agricoltura biologica. Oltre ai gruppi d'acquisto solidale esistono altre forme di gruppi d'acquisto che hanno come unico scopo quello di ottenere prezzi migliori.

Perché i gas si mettono in rete?
Per fare acquistare grossi quantitativi di merce, i Gas si mettono insieme «facendo rete». Il coordinamento nazionale dei gas avviene grazie al sito della rete nazionale dei gas (retegas.org). È uno strumento che consente una collaborazione reciproca tra i vari gruppi e che costituisce anche un mezzo per una maggiore e più rapida diffusione di questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. In Italia sono attualmente censiti 518 Gruppi d'acquisto solidale.

Come aderire ai gruppi d'acquisto?
Sul sito della Rete Gas sono censiti tutti i Gas, suddivisi per zona, con indirizzi email e altri contati. È possibile altrimenti costituire un gruppo d'acquisto collettivo autonomo avendo come base una piccola schiera di amici che condividono il progetto e i criteri guida.
13/03/2009 01:41
 
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TENUI ARCOBALENI, URAGANI CONTINUI!


Ora qua e la nel mondo le banche centrali annunciano e attuano politiche di "quantitative easing ", ma torno a ripetere che non necessariamente stampare moneta significa riuscire a produrre inflazione, un' inflazione che distrugge il potere di acquisto e drena ricchezza dal basso all'alto, il Giappone in passato ne è stato il miglior testimone.

Per anni abbiamo ascoltato la classica frase....a noi non succederà mai.....quasi che il Giappone fosse un mondo a se stante come in realtà è....ma il problema del decennio perduto è che per troppo tempo fu tenuto nascosto lo stato di insolvenza del sistema bancario giapponese come se oggi le cose andassero in altra maniera, noi sappiamo la causa e quindi non ripeteremo l'errore si sente dire.

Interessi privati e corporativi e ideologie sono le cause che stanno accelerando questa nemesi e sino ad ora consapevolmente o inconsapevolmente stiamo seguendo le stesse orme, tali e quali. Eppure nonostante tutto la Grande Deflazione non si è mai trasformata in Depressione.

Ed oggi il Giappone è la nostra stella polare! Nel mio libro ne parleremo in maniera più diffusa.

Torno a ripetere per chiarire il concetto,che al di là della realtà italiana che è tuttora invasa da un'inflazione fraudolenta, dove sopravvive ancora un sistema feudale, di lobbyng e cartelli che anestetizzano la vita civile, le deflazione si sta impadronendo del mondo, dal mercato immobiliare a quello mobiliare, proseguendo sino alle materie prime.

Vedremo con il tempo quello che riusciranno a fare i nostri eroi, ma sia ben chiaro comunque vada se qualcuno crede di far annegare la realtà sotto l'oceano dell'inflazione, questa volta ha fatto male i suoi calcoli anche perchè non appena vi sarà un suo reale risveglio non basterà aumentare i tassi alla doppia cifra senza provocare un'autentica depressione. Questa si chiama DEBT DEFLATION!

18/03/2009 14:23
 
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per Mercato libero si va verso l'iperinflazione [SM=g1749704]
--------

PETROLIO A UN PASSO DAI 50 DOLLARI


Ma dov' è la deflazione.....io vedo un inizio di IPERINFLAZIONE....

fra pochi anni la tazzina del caffè costerà 3 euro, una cotoletta 25 euro, l'inflazione sarà del 15% e i tassi sui Bot al 10%.

Ecco l'unico modo per spingere gli investitori a spendere....creare inflazione.

Pensate che i Cinesi si sono comprati materie prime per i prossimi 5 anni a prezzi bloccati.....Ora possono triplicare di prezzo.

Occhio alle materie prime!!!


LA POLITICA DI OBAMA E' TERRIFICANTE. L'INFLAZIONE CREATA PER SALVARE I CATTIVI (BANCHE) FARA' LIEVITARE ALL'INFINITO LE MATERIE PRIME. LE AZIENDE RIUSCIRANO A FARE PROFITTI.


IL DANNO : ALLE PERSONE. Inizialmente gli investitori si faranno fregare avendo parcheggiato i soldi in obbligazioni senza rendimento. poi si renderanno conto di perdere potere d'acquisto e cominceranno a immettere denaro per acquisti nei mercati azionari.

Chi non lo farà in poco tempo perderà potere d'acquisto. nel frattempo il mondo occidentale si impoverirà sempre più, e a quel punto gli stati potranno alzare gli interessi.


ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2009/03/petrolio-un-passo-dai-50-doll...
18/03/2009 16:53
 
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Re:
serafin., 18/03/2009 14.23:

per Mercato libero si va verso l'iperinflazione [SM=g1749704]
--------

PETROLIO A UN PASSO DAI 50 DOLLARI


Ma dov' è la deflazione.....io vedo un inizio di IPERINFLAZIONE....

fra pochi anni la tazzina del caffè costerà 3 euro, una cotoletta 25 euro, l'inflazione sarà del 15% e i tassi sui Bot al 10%.

Ecco l'unico modo per spingere gli investitori a spendere....creare inflazione.

Pensate che i Cinesi si sono comprati materie prime per i prossimi 5 anni a prezzi bloccati.....Ora possono triplicare di prezzo.

Occhio alle materie prime!!!


LA POLITICA DI OBAMA E' TERRIFICANTE. L'INFLAZIONE CREATA PER SALVARE I CATTIVI (BANCHE) FARA' LIEVITARE ALL'INFINITO LE MATERIE PRIME. LE AZIENDE RIUSCIRANO A FARE PROFITTI.


IL DANNO : ALLE PERSONE. Inizialmente gli investitori si faranno fregare avendo parcheggiato i soldi in obbligazioni senza rendimento. poi si renderanno conto di perdere potere d'acquisto e cominceranno a immettere denaro per acquisti nei mercati azionari.

Chi non lo farà in poco tempo perderà potere d'acquisto. nel frattempo il mondo occidentale si impoverirà sempre più, e a quel punto gli stati potranno alzare gli interessi.


ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2009/03/petrolio-un-passo-dai-50-doll...



Si ragazzi ma specifichiamo pure dove ( luogo,loco,località....)...il fatto che avvenga in america non significa che seguiranno a ruota Europa, Cina,India,Giappone...........
Perchè secondo voi è proibito da qualche legge divina che possa esserci iperinflazione Usa e deflazione UE?.............
Il mio è solo una gentile considerazione soprattutto perchè ultimamente vedo un proliferare di articoli dove si ipotizzano iperinflazione o deflazione ma addirittura non viene menzionata la cosa più importante ..........DOVE?........... [SM=g1747543] [SM=g1747536]







--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
18/03/2009 18:50
 
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Cina: l'export di acciaio nel 2009 diminuirà dell'80%

Meno acciaio cinese nel mondo. La Cina, principale produttore mondiale, quest'anno potrebbe esportare l'80% in meno di acciaio a causa della recessione mondiale. La stima viene dall'Associazione cinese dei produttori di ferro e acciaio. «La situazione delle esportazioni è molto preoccupante», dice Shan Shanghua, segretario generale dell'associazione.

Le stime sono state riviste al ribasso in seguito al drastico calo del 52% delle spedizioni via nave nei primi due mesi del 2009. I produttori di acciaio cinese devono scontare anche una diminuzione della domanda interna del 14%, con un conseguente drastico calo dei prezzi. Le acciaierie cinesi, ha spiegato Shan, stanno ora studiando delle misure per razionalizzare e ridurre la produzione visto che le scorte di magazzino sono aumentate del 38% alla fine di febbraio.

«Al momento - ha commentato un analista di Goldman Sachs - non prevediamo nessuna crescita per la produzione di acciaio grezzo cinese nel 2009». Goldman Sachs ritiene che ci sarà nei prossimi mesi una diminuzione dei prezzi del 40% sui contratti di vendita di ferro e acciaio. Peggio di una precedente recente stima che ipotizzava delle quotazioni sui prezzi dei contratti del 30 per cento. I produttori di acciaio cinese si attendono comunque dei benefici dal piano di stimolo lanciato dal Governo per sostenere le aziende del settore.

Banca Mondiale: la crescita 2009 rallenta al 6,5%
Intanto, sempre sul fronte congiunturale, La Banca Mondiale ha di nuovo tagliato le previsioni di crescita economica per la Cina per l'esercizio in corso, portandole al 6,5% dal precedente 7,5 per cento. «Mentre la crisi mondiale si intensifica - è scritto nella nota dell'istituto che conferma il delicato momento dell'economia della superpotenza asiatica - le esportazioni cinesi sono severamente calate, mettendo sotto pressione gli investimenti delle imprese e l'impiego del settore industriale».
21/03/2009 22:25
 
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Tariffe, da aprile forte calo delle bollette: gas -8% e luce -7%

La primavera porta buone notizie ai consumatori: a partire da aprile, ci sarà un forte calo delle bollette di luce e gas. Secondo la società Rie (Ricerche Industriali ed Energetiche), nel prossimo trimestre per il gas ci dovrebbe essere una diminuzione dell'8% mentre per l'elettricità il calo dovrebbe essere del 7 per cento. Ogni famiglia si ritroverà così in tasca 122 euro in più all'anno.

In particolare, una famiglia media dovrebbe risparmiare per il gas 90 euro all'anno - considerando un consumo medio di 1.400 metri cubi - mentre per la luce dovrebbe essere pari a 32 euro l'anno a famiglia per un consumo di 2.700 kw all'anno.

Il calo di aprile è molto più significativo di quello registrato ad inizio anno: a gennaio le bollette di luce e gas erano scese, rispettivamente, del 5,1% e dell'1% per un risparmio complessivo di 36 euro su base annua.

Più difficili le previsioni per i trimestri successivi, secondo il Rie: «Molto dipenderà dall'andamento del prezzo del petrolio che al momento sembra in fase rialzista».
23/03/2009 21:48
 
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Sesso, cibo e bevande a 70 euro: così il bordello sfida la crisi

A Berlino il «Pussy Club» propone la formula del "tutto incluso"per fare fronte al calo di clienti

BERLINO - La clientela è diminuita del 20 per cento per colpa della crisi economica. Per questo il «Pussy Club», bordello berlinese che si trova sulla strada per l'aeroporto di Schonfeld, ha pensato bene di elaborare una sorta di pacchetto anti-crisi. La formula è quella del «tutto-compreso»: con 70 euro i clienti possono aver ragazze, bevande e cibo a volontà. Allo stesso prezzo, anche la maîtresse della casa d'appuntamenti (una donna non più giovane, ma alquanto esperta) è disponibile a partecipare alle attività del locale. Secondo le operatrici del settore, la crisi economica ha ridotto del 20% il numero dei clienti che frequentano le case chiuse, legalizzate in Germania dal 2001.

LA STRATEGIA DI MARKETING - Il «Pussy Club» ha pubblicizzato la sua offerta tra le inserzioni a luci rosse dei tabloid come il "konjunktur paket", una sorta di pacchetto anti-crisi appunto che risvegli la voglia di sesso tra i clienti. La strategia di marketing è semplice, come riporta Der Spiegel. Durante le ore meno frequentate, dalle 10:00 alle 16:00, il «Pussy Club» offre - per 70 euro - accesso illimitato alle prostitute e un buffet, senza limiti sulle quantità consumate.
23/03/2009 21:52
 
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Re:
dgambera, 23/03/2009 21.48:


...
Durante le ore meno frequentate, dalle 10:00 alle 16:00, il «Pussy Club» offre - per 70 euro - accesso illimitato alle prostitute e un buffet, senza limiti sulle quantità consumate.




una volta c'era solo il "all you can eat"...


[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]


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24/03/2009 13:49
 
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Gran Bretagna: inflazione a doppia faccia

Inflazione zero in Gran Bretagna: l'attesa e temuta deflazione sta arrivando. Secondo i dati resi noti stamattina, martedi 24 marzo, dall'Office of National Statistics (Ons) l'indice dei prezzi al dettaglio (Rpi) e' sceso a zero in febbraio, per la prima volta da 49 anni. La causa e' la strategia di riduzione dei tassi della Banca d'Inghilterra: l'Rpi comprende infatti anche il costo dei mutui immobiliari, che negli ultimi mesi si sono drasticamente ridotti.

L'altro dato sull'inflazione reso noto oggi, pero', l'indice dei prezzi al consumo (Cpi), racconta un'altra storia. Il Consumer price index, il classico paniere che comprende i generi alimentari ma esclude i mutui, e' salito al 3,2% in febbraio dal 3% registrato in marzo. Un aumento inatteso a oltre un punto sopra il tasso di inflazione programmato, che ha costretto Mervyn King a seguire le regole e scrivere un'altra lettera di spiegazioni al cancelliere Alistair Darling, la quinta da quando e' governatore della Banca d'Inghilterra.

Si tratta del primo aumento dell'inflazione da cinque mesi, mentre gli economisti avevano previsto un calo al 2,6 per cento. Il Cpi aveva toccato il massimo del 5,2% in settembre. Secondo l'Ons l'incremento e' stato dovuto soprattutto all'aumento dei prezzi dei generi alimentari. L'indebolimento della sterlina inoltre ha impedito ai consumatori britannici di ricevere i benefici del calo dei prezzi di molte materie prime.

Nonostante la sorpresa del dato di febbraio, le prospettive sono di un continuo rapido calo dell'inflazione, ha dichiarato King, dato che la domanda e' in flessione, l'economia rallenta e le compagnie che forniscono sia elettricita' che gas stanno riducendo i prezzi delle bollette. "E' probabile che nel prossimo anno l'inflazione Cpi scenda sotto l'obiettivo programmato," ha detto il governatore. Il messaggio implicito e' quindi che la Banca d'Inghilterra manterra' i tassi d'interesse al minimo storico dello 0,5% per diverso tempo e proseguira' con la sua strategia di quantitative easing, la creazione di moneta virtuale per rilanciare l'economia e arginare gli effetti negativi della recessione.

"Il quadro generale resta invariato, la deflazione e' in arrivo, - ha commentato stamani Vicky Redwood, UK economist di Capital Economics. – Dopo tutto l'indice Rpi a zero in febbraio e' il piu' vicino possibile alla deflazione. Il calo dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari spingera' il tasso Rpi a una cifra negativa molto presto."

[SM=g1749713] [SM=g1749713] [SM=g1749713] [SM=g1749718] [SM=g1749718] [SM=g1749718]
24/03/2009 19:34
 
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Re:
dgambera, 23/03/2009 21.48:


BERLINO - La clientela è diminuita del 20 per cento per colpa della crisi economica. Per questo il «Pussy Club», bordello berlinese che si trova sulla strada per l'aeroporto di Schonfeld, ha pensato bene di elaborare una sorta di pacchetto anti-crisi. La formula è quella del «tutto-compreso»: con 70 euro i clienti possono aver ragazze, bevande e cibo a volontà. Allo stesso prezzo, anche la maîtresse della casa d'appuntamenti (una donna non più giovane, ma alquanto esperta) è disponibile a partecipare alle attività del locale. Secondo le operatrici del settore, la crisi economica ha ridotto del 20% il numero dei clienti che frequentano le case chiuse, legalizzate in Germania dal 2001.





..questa notizia che riporti mi sembra un po(p) ... off topic!
SPORCACCIONE!!!!!!!!!!! [SM=g9202]

24/03/2009 19:37
 
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Re: Re:
greenray, 24/03/2009 19.34:




..questa notizia che riporti mi sembra un po(p) ... off topic!
SPORCACCIONE!!!!!!!!!!! [SM=g9202]





Certe cose non sono mai OT.

A parte il fatto che se cala il prezzo pure lì, può calare in tutto.

[SM=p7579]
24/03/2009 23:57
 
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C'è però un altro pezzo dell'articolo che impedisce di dissipare il dubbio deflazione-inflazione...:

L'altro dato sull'inflazione reso noto oggi, pero', l'indice dei prezzi al consumo (Cpi), racconta un'altra storia. Il Consumer price index, il classico paniere che comprende i generi alimentari ma esclude i mutui, e' salito al 3,2% in febbraio dal 3% registrato in marzo. Un aumento inatteso a oltre un punto sopra il tasso di inflazione programmato, che ha costretto Mervyn King a seguire le regole e scrivere un'altra lettera di spiegazioni al cancelliere Alistair Darling, la quinta da quando e' governatore della Banca d'Inghilterra.

Si tratta del primo aumento dell'inflazione da cinque mesi, mentre gli economisti avevano previsto un calo al 2,6 per cento. Il Cpi aveva toccato il massimo del 5,2% in settembre. Secondo l'Ons l'incremento e' stato dovuto soprattutto all'aumento dei prezzi dei generi alimentari. L'indebolimento della sterlina inoltre ha impedito ai consumatori britannici di ricevere i benefici del calo dei prezzi di molte materie prime.



Per il resto penso che il piano Geithner sia l'ennesima cialtronata - forse quella finale - del sistema plutocratico. Il dogma plutocratico impedisce la nazionalizzazione delle banche fallite e dunque la rovina dei plutocrati stessi che ne posseggono la maggioranza delle azioni. Vuol dire che la rovina sarà gnerale. L'impero USA è prossimo al suo 1989, il loro dominio è durato solo 65 anni... e solo 20 senza oppositori...
25/03/2009 00:03
 
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Re:
nazionalsindacalista, 24/03/2009 23.57:

C'è però un altro pezzo dell'articolo che impedisce di dissipare il dubbio deflazione-inflazione...:

L'altro dato sull'inflazione reso noto oggi, pero', l'indice dei prezzi al consumo (Cpi), racconta un'altra storia. Il Consumer price index, il classico paniere che comprende i generi alimentari ma esclude i mutui, e' salito al 3,2% in febbraio dal 3% registrato in marzo. Un aumento inatteso a oltre un punto sopra il tasso di inflazione programmato, che ha costretto Mervyn King a seguire le regole e scrivere un'altra lettera di spiegazioni al cancelliere Alistair Darling, la quinta da quando e' governatore della Banca d'Inghilterra.

Si tratta del primo aumento dell'inflazione da cinque mesi, mentre gli economisti avevano previsto un calo al 2,6 per cento. Il Cpi aveva toccato il massimo del 5,2% in settembre. Secondo l'Ons l'incremento e' stato dovuto soprattutto all'aumento dei prezzi dei generi alimentari. L'indebolimento della sterlina inoltre ha impedito ai consumatori britannici di ricevere i benefici del calo dei prezzi di molte materie prime.



Per il resto penso che il piano Geithner sia l'ennesima cialtronata - forse quella finale - del sistema plutocratico. Il dogma plutocratico impedisce la nazionalizzazione delle banche fallite e dunque la rovina dei plutocrati stessi che ne posseggono la maggioranza delle azioni. Vuol dire che la rovina sarà gnerale. L'impero USA è prossimo al suo 1989, il loro dominio è durato solo 65 anni... e solo 20 senza oppositori...




Avevo letto, ma è sterilizzato dal "Nonostante" che ho evidenziato dopo quel periodo.
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