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Bolla immobiliare - 25° Parte

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2009 20:58
08/07/2009 10:50
 
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Re: Re: Re: Re:
iandy73, 07/07/2009 21.13:




interessantissimo! ma hanno anche roba per masculi? e do' sta' sto mercato a talenti che non so' pratico della zona please? [SM=g7628]




te rispondo su bubble bar
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08/07/2009 12:45
 
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Re: Re: Re:
Giorgiob75, 08/07/2009 8.21:




L'immobile visitato ha una metratura di circa 80 mq, secondo piano senza ascensore.
Zona comoda, posteggio difficile.
Cucina, Bagno + 3 stanze abbastanza ampie, 2 balconi e ingresso spazioso.
Finestre e porte da sostituire.
Cucina e bagno da rifare, in particolare il pavimento.
Bello il pavimento nel resto della casa, ma necessita di una lucidata.




Eh, a Zena si che si trovano case a prezzi abbordabili (che quartiere a proposito ?), mica come in questo cesso di citta' eterna dove devi andare in culo ai lupi per un prezzo ragionevole.


08/07/2009 12:49
 
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Come si diceva sembra che l'aspettativa sia più per un peggioramento della situazione , piuttosto che una ripresa , in questo caso , la confusione che gira attorno al piano casa sembra che possa dare una mano per un'ulteriore contrazione del mercato:

I Piani Casa Rallentano il Settore Immobiliare

http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/MTV/MTVYR.PDF

Tamburini di Nomisma fa una previsione di un calo del 25% del mercato immobiliare entro la fine del 2009.

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[Modificato da Pegasus@ 08/07/2009 12:51]
08/07/2009 12:57
 
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Anche se la crisi da loro è cominciata prima che da noi , sembra che , visto la congiuntura economico-occupazionale in peggioramento , non si intravedano al momento segnali di ripresa :

Boom delle sofferenze in Spagna con l'aumento dei disoccupati.

Il Sole 24 Ore

http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/MTX/MTX20.PDF

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[Modificato da Pegasus@ 08/07/2009 12:57]
08/07/2009 13:01
 
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Case al Mare Saldi di Luglio.

Le OfferteDue Settimane al Prezzo di Una o la Terza a Costo Stracciato..

http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/MTW/MTWRA.PDF

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08/07/2009 13:05
 
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Re:
Pegasus@, 08/07/2009 13.01:


Il Tempo

Case al Mare Saldi di Luglio.

Le OfferteDue Settimane al Prezzo di Una o la Terza a Costo Stracciato..

http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/MTW/MTWRA.PDF

Pega




Infatti a Santa Marinella, rispetto gli anni precedenti, non c'è nessuno ... stabilimenti semi vuoti e nessuna fila chilomentrica al supermercato nel fine settimana
08/07/2009 13:16
 
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Casa , l'Usato Scende del 15%.

http://www.fiaip.it/Ecostampa/documenti/MTW/MTWLH.PDF

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Re: Re:
wonderfufy, 08/07/2009 13.05:




Infatti a Santa Marinella, rispetto gli anni precedenti, non c'è nessuno ... stabilimenti semi vuoti e nessuna fila chilomentrica al supermercato nel fine settimana



In Riviera Romagnola , la gente quest'anno viene spesso giù solo per il fine settimana e poi rientra , non fanno più manco una settimana nella classica pensioncina.

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08/07/2009 13:26
 
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interessante intervento su FOL di overthecounter
www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1083497

Sono ancora molte le imprese costruttrici che, non avendo sufficiente cultura imprenditoriale, economica e finanziaria, si ritrovano con un volume sempre crescente di immobili invenduti e si avviano, inesorabilmente, a portare i libri in tribunale.

I principali errori di valutazione commessi sono, secondo me, i seguenti:

a) molti ritengono che il prezzo degli immobili sia dato dal costo da loro sostenuto per costruirli, aumentato del margine di guadagno

b) pensano che il ciclo immobiliare sia destinato ad invertirsi a breve e tornare positivo

c) hanno finanziato operazioni immobiliari con leve altissime (oltre il 90%)

d) pensano si "surrogare" il capitale scarso delle loro attività con finanziamenti bancari di breve periodo

Esaminiamo più in dettaglio:

a) è forse l'errore più grave: in un mercato libero il prezzo è determinato dall'incrocio tra domanda ed offerta; per quanto riguarda l'offerta, questa è sempre più ampia, mentre la domanda (nel mercato immobiliare) è molto legata alle capacità reddituali e di indebitamento delle famiglie (inutile ricordare che l'attuale crisi le sta decimando). I costi di produzione determinano i margini di guadagno (tralasciando il discorso fiscale), e tali margini possono anche essere negativi.

Infatti, come spiega bene uno studio della BCE/eurostat


i costi di produzione degli immobili sono aumentati a causa dell'incremento di domanda ed alla bolla speculativa (fenomeni dovuti ai tassi drogati al ribasso), e NON viceversa. Quando la bolla si sgonfia, i costi dei materiali seguono a ruota (il calcestruzzo da costruzione, per fare un esempio, attualmente è più che dimezzato rispetto ai picchi).

L'unica cosa sensata da fare sarebbe svalutare l'invenduto a bilancio, ricapitalizzare l'azienda (se serve) ed abbassare i prezzi al livello che il mercato può assorbire, anche al di sotto del prezzo di costo se necessario.

Non c'è scritto da nessuna parte che l'impresa debba chiudere sempre i bilanci in utile.

Invece molti costruttori si ostinano a mantenere l'invenduto a bilancio a valori di fantasia, ingannando loro stessi ma non certo le banche creditrici, che a causa di Basilea II sono costrette a valutare periodicamente il valore reale delle garanzie reali a a copertura dei finanziamenti concessi, ed a prendere severe contromisure nel caso tale valore scenda.

D'altra parte sono in buona compagnia, durante la crisi giapponese, le banche nipponiche tecnicamente fallite valutavano i titoli (tossici) in portafoglio a prezzo di acquisto, non a prezzo di mercato, altrimenti il loro capitale sarebbe stato abbondantemente azzerato. Anche adesso nessuno sa quale sia il vero valore dei titoli tossici nei portafogli delle banche europee ed USA, che comunque li hanno timidamente svalutati e sono state ricapitalizzate a spese del contribuente (essendo banche, uniche "aziende" immuni al rischio d'impresa).

Ma non credo proprio che ci saranno i Tremonti Bond per i costruttori ...

b) il ciclo immobiliare è al ribasso e lo sarà per molto tempo; l'ultimo ribasso è durato circa 6-7 anni, dal 93 al 99. I mercati, compreso quello immobiliare, salgono con le scale, ma scendono con l'ascensore.

c) e d) sono collegate, e trovano radici nella cronica sottocapitalizzazione delle imprese italiane. Se in tempi di vacche grasse ci si può improvvisare capitalisti senza capitale, in tempi di crisi questo non è possibile. L'elevata leva finanziaria con cui sono state finanziate molte operazioni immobiliari consente grandi guadagni quando il mercato sale, ma espone a perdite catastrofiche quando il mercato gira contro. Proprio come i derivati tossici.

Molti imprenditori infatti non capitalizzano adeguatamente la propria attività (altrimenti non ci sarebbero più i soldi per i loro Cayenne) e pensano spavaldamente di sopperire alla scarsità di capitale con finanziamenti bancari a breve termine. Ma a differenza dei mezzi propri, i finanziamenti bancari indeboliscono la struttura patrimoniale dell'azienda (invece di rafforzarla), sono onerosi e soprattutto sono revocabili dalla sera alla mattina.

E quando le cose vanno male, solo una robusta capitalizzazione può far fronte alle inevitabili difficoltà e svalutazioni che il mercato impone, ed è l'unica condizione che può evitare svendite forzate. Per le imprese banca-dipendenti, invece, basta una telefonata del direttore per far partire in fretta la liquidazione dell'invenduto.
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Re: crosspost


b) il ciclo immobiliare è al ribasso e lo sarà per molto tempo; l'ultimo ribasso è durato circa 6-7 anni, dal 93 al 99. I mercati, compreso quello immobiliare, salgono con le scale, ma scendono con l'ascensore.




Adoro questo passo....posso andà a dormì felice!!!

Cmq i tagli medio/grandi stanno scendendo..so i piccoletti che tengono (bastardi [SM=g1752723] )

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08/07/2009 16:00
 
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Re: crosspost
_gmp_, 08/07/2009 13.26:

interessante intervento su FOL di overthecounter
www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1083497

Sono ancora molte le imprese costruttrici che, non avendo sufficiente cultura imprenditoriale, economica e finanziaria, si ritrovano con un volume sempre crescente di immobili invenduti e si avviano, inesorabilmente, a portare i libri in tribunale.

I principali errori di valutazione commessi sono, secondo me, i seguenti:

a) molti ritengono che il prezzo degli immobili sia dato dal costo da loro sostenuto per costruirli, aumentato del margine di guadagno

b) pensano che il ciclo immobiliare sia destinato ad invertirsi a breve e tornare positivo

c) hanno finanziato operazioni immobiliari con leve altissime (oltre il 90%)

d) pensano si "surrogare" il capitale scarso delle loro attività con finanziamenti bancari di breve periodo

Esaminiamo più in dettaglio:

a) è forse l'errore più grave: in un mercato libero il prezzo è determinato dall'incrocio tra domanda ed offerta; per quanto riguarda l'offerta, questa è sempre più ampia, mentre la domanda (nel mercato immobiliare) è molto legata alle capacità reddituali e di indebitamento delle famiglie (inutile ricordare che l'attuale crisi le sta decimando). I costi di produzione determinano i margini di guadagno (tralasciando il discorso fiscale), e tali margini possono anche essere negativi.

Infatti, come spiega bene uno studio della BCE/eurostat


i costi di produzione degli immobili sono aumentati a causa dell'incremento di domanda ed alla bolla speculativa (fenomeni dovuti ai tassi drogati al ribasso), e NON viceversa. Quando la bolla si sgonfia, i costi dei materiali seguono a ruota (il calcestruzzo da costruzione, per fare un esempio, attualmente è più che dimezzato rispetto ai picchi).

L'unica cosa sensata da fare sarebbe svalutare l'invenduto a bilancio, ricapitalizzare l'azienda (se serve) ed abbassare i prezzi al livello che il mercato può assorbire, anche al di sotto del prezzo di costo se necessario.

Non c'è scritto da nessuna parte che l'impresa debba chiudere sempre i bilanci in utile.

Invece molti costruttori si ostinano a mantenere l'invenduto a bilancio a valori di fantasia, ingannando loro stessi ma non certo le banche creditrici, che a causa di Basilea II sono costrette a valutare periodicamente il valore reale delle garanzie reali a a copertura dei finanziamenti concessi, ed a prendere severe contromisure nel caso tale valore scenda.

D'altra parte sono in buona compagnia, durante la crisi giapponese, le banche nipponiche tecnicamente fallite valutavano i titoli (tossici) in portafoglio a prezzo di acquisto, non a prezzo di mercato, altrimenti il loro capitale sarebbe stato abbondantemente azzerato. Anche adesso nessuno sa quale sia il vero valore dei titoli tossici nei portafogli delle banche europee ed USA, che comunque li hanno timidamente svalutati e sono state ricapitalizzate a spese del contribuente (essendo banche, uniche "aziende" immuni al rischio d'impresa).

Ma non credo proprio che ci saranno i Tremonti Bond per i costruttori ...

b) il ciclo immobiliare è al ribasso e lo sarà per molto tempo; l'ultimo ribasso è durato circa 6-7 anni, dal 93 al 99. I mercati, compreso quello immobiliare, salgono con le scale, ma scendono con l'ascensore.

c) e d) sono collegate, e trovano radici nella cronica sottocapitalizzazione delle imprese italiane. Se in tempi di vacche grasse ci si può improvvisare capitalisti senza capitale, in tempi di crisi questo non è possibile. L'elevata leva finanziaria con cui sono state finanziate molte operazioni immobiliari consente grandi guadagni quando il mercato sale, ma espone a perdite catastrofiche quando il mercato gira contro. Proprio come i derivati tossici.

Molti imprenditori infatti non capitalizzano adeguatamente la propria attività (altrimenti non ci sarebbero più i soldi per i loro Cayenne) e pensano spavaldamente di sopperire alla scarsità di capitale con finanziamenti bancari a breve termine. Ma a differenza dei mezzi propri, i finanziamenti bancari indeboliscono la struttura patrimoniale dell'azienda (invece di rafforzarla), sono onerosi e soprattutto sono revocabili dalla sera alla mattina.

E quando le cose vanno male, solo una robusta capitalizzazione può far fronte alle inevitabili difficoltà e svalutazioni che il mercato impone, ed è l'unica condizione che può evitare svendite forzate. Per le imprese banca-dipendenti, invece, basta una telefonata del direttore per far partire in fretta la liquidazione dell'invenduto.



Ottimo intervento con ampi spunti,
poi spiegare meglio cosa intendi per leva finanziaria nel caso dei costruttori ?
PS per il discorso della discesa con l'ascensore sono poco convinto, a meno di eventi finanziari catastrofici e richiesta massiva di rientri immediati non solo alle imprese ma anche ai mutuatari insolventi.

ciao
mao
[Modificato da ziomaoziomao 08/07/2009 16:02]

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Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.
08/07/2009 16:22
 
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Re: Re: crosspost
ziomaoziomao, 08/07/2009 16.00:



poi spiegare meglio cosa intendi per leva finanziaria nel caso dei costruttori ?




l'intervento non è mio ma di "overthecounter" su FOL, comunque intende questo:

io costruttore ho terreno >
chiedo prestito al 95% del valore >
costruisco >
ipoteco al 95% del valore commerciale (x volte quello di costo)>
costruisco ancora di piu >
ipoteco ancora sempre a valore commerciale (presunto quindi sino a vendita effettuata >
ect

risultato sono esposti al 900% del valore reale; esattemente come per i derivati, le garanzie reali sono minime rispetto ai prestiti chiesti alle banche. il "sottostante" dei loro crediti son due mattoni e un po di calce...
[Modificato da _gmp_ 08/07/2009 16:28]
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Re: Re: crosspost
ziomaoziomao, 08/07/2009 16.00:



Ottimo intervento con ampi spunti,
poi spiegare meglio cosa intendi per leva finanziaria nel caso dei costruttori ?
PS per il discorso della discesa con l'ascensore sono poco convinto, a meno di eventi finanziari catastrofici e richiesta massiva di rientri immediati non solo alle imprese ma anche ai mutuatari insolventi.

ciao
mao




In tutti i campi finanziari succede esattamente questo, tanto tempo per salire e poco per discendere. Se dovvesse accadere anche nell'immobiliare non ci sarebbe da stupirsi... al contrario se non dovesse succedere ci sarebbe da spaventarsi, perchè anni e anni di stagnazione o piccoli decrementi significherebbe bloccare uno dei settori che pesano di più nell'economia mondiale.... le stime ci danno quest'anno al -5,1% del PIL. Secondo te sarebbe meglio fare quest'anno -15% e l'anno prossimo +1 o al contrario fare per 5 anni di seguito -3% l'anno? Un anno in apnea tantissimi ce la farebbero e anche i governi riuscirebbero a sostenere i cassaintegrati, 5 anni no sono troppo lunghi e in tanti ci stramazzerebbero.
Lo stesso pari pari vale per l'immobiliare.... si levassero il dente, un pò di dolore e poi passa..... poi magari si ricomincia piano piano.
08/07/2009 17:07
 
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Re: Re: Re: crosspost
dubbioso1, 08/07/2009 16.55:




In tutti i campi finanziari succede esattamente questo, tanto tempo per salire e poco per discendere. Se dovvesse accadere anche nell'immobiliare non ci sarebbe da stupirsi... al contrario se non dovesse succedere ci sarebbe da spaventarsi, perchè anni e anni di stagnazione o piccoli decrementi significherebbe bloccare uno dei settori che pesano di più nell'economia mondiale.... le stime ci danno quest'anno al -5,1% del PIL. Secondo te sarebbe meglio fare quest'anno -15% e l'anno prossimo +1 o al contrario fare per 5 anni di seguito -3% l'anno? Un anno in apnea tantissimi ce la farebbero e anche i governi riuscirebbero a sostenere i cassaintegrati, 5 anni no sono troppo lunghi e in tanti ci stramazzerebbero.
Lo stesso pari pari vale per l'immobiliare.... si levassero il dente, un pò di dolore e poi passa..... poi magari si ricomincia piano piano.



Vogliono essere avidi? e va bene allora, non importa. Chi potrà comprare a questi prezzi? I polli son finiti, e anche se non lo fossero le banche non danno loro più soldi, per fortuna.
Chi non ha bisogno di vendere ovviamente non lo farà, ma chi ha fatto male i conti negli anni precedenti, e sono davvero tanti, sarà costretto a farlo con ritocchi sostanziali verso il basso.
Attendere è un qualcosa che va più contro la loro politica che non la nostra, io non voglio che l'alloggio mi venga regalato, ma non voglio nemmeno strapagarlo perchè la gente è avida o cosi stupida da averlo comprato in piena bolla.

08/07/2009 19:07
 
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Re: OT auto
pax2you, 08/07/2009 9.49:

Intanto dopo tante discussioni,polemiche,scioperi e tentativi di mantenere la produzione della Fiat a Termini Imerese.

www.corriere.it/economia/09_luglio_06/fiat_accordo_gac_56eb2ede-6a20-11de-801a-00144f02aa...

Nuova partnership per il gruppo del Lingotto
Accordo tra Fiat e la cinese Gac
L'intesa prevede la produzione a partire dal 2011 di Punto e Brava
ROMA - Firmato l'accordo tra Fiat e la cinese Guangzhou Automobile Industrie Groupe (Gac): l'intesa prevede la produzione negli stabilimenti cinesi a partire dal 2011 di Punto e Brava. La firma è stata messa alla presenza del premier Silvio Berlusconi e del presidente cinese Hu Jintao: per il Lingotto, era presente l'ad Sergio Marchionne.

[...]

06 luglio 2009

il made in Italy cinese! [SM=g7560]
Vabbe' vediamo come va a finire.



Se le comprano i cinesi va benissimo, altrimenti voglio vedere se tra qualche anno si lamentano che gli italiani non riescono a comprarle... prima delocalizzano e poi d'un tratto si accorgono che i posti di lavoro non ci sono più e così i soldi...

scusate l'OT


___________________________________________
To buy or not to buy, this is the question.
08/07/2009 20:48
 
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Re: Re: OT auto
nobear, 08/07/2009 19.07:



Se le comprano i cinesi va benissimo, altrimenti voglio vedere se tra qualche anno si lamentano che gli italiani non riescono a comprarle... prima delocalizzano e poi d'un tratto si accorgono che i posti di lavoro non ci sono più e così i soldi...

scusate l'OT






Si facessero pagare pure la cassaintegrazione dai cinesi però... non dagli italiani disoccupati [SM=g7054]

www.ilcovo.mastertopforum.net/la-fiat-va-in-cina-m-vp10138.html?sid=9f4d3a307c14cb05479073f0dbcb15...

08/07/2009 21:06
 
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Re: crosspost
_gmp_, 08/07/2009 13.26:




Invece molti costruttori si ostinano a mantenere l'invenduto a bilancio a valori di fantasia, ingannando loro stessi ma non certo le banche creditrici, che a causa di Basilea II sono costrette a valutare periodicamente il valore reale delle garanzie reali a a copertura dei finanziamenti concessi, ed a prendere severe contromisure nel caso tale valore scenda.



Purtroppo non è così, nel senso che dovrebbe essere così... ma se le banche svalutano succede questo:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7884375

E infatti andiamo verso una situazione giapponese: tutti i cocci sotto al tappeto, come continuava l'autore:

_gmp_, 08/07/2009 13.26:


D'altra parte sono in buona compagnia, durante la crisi giapponese, le banche nipponiche tecnicamente fallite valutavano i titoli (tossici) in portafoglio a prezzo di acquisto, non a prezzo di mercato, altrimenti il loro capitale sarebbe stato abbondantemente azzerato. Anche adesso nessuno sa quale sia il vero valore dei titoli tossici nei portafogli delle banche europee ed USA, che comunque li hanno timidamente svalutati e sono state ricapitalizzate a spese del contribuente (essendo banche, uniche "aziende" immuni al rischio d'impresa).




Esattamente come i titoli tossici abbiamo le ipoteche immobiliari. Quanto valgono REALMENTE?
Il fatto è che non abbiamo i soldi per salvare le banche come in Giappone, questo il punto. I Tremonti bond si annacqueranno con i prossimi fallimenti e sofferenze (in Italia la crisi è all'antipasto, purtroppo). Ed erano stati dati proprio per rallentare il credit crunch, e infatti non sono serviti a niente (avete letto le ultime interviste di Tremonti incazzato con le banche che non prestano no?).
Forse fa bene la banca di Svezia, che presta alle banche commerciali con un tasso negativo!!! Così o prestano, o aumentano la riserva frazionaria...
Ma questo utente di FOL è il nostro vecchio OTC?

08/07/2009 22:47
 
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Postato dall'Utente Tifoso Shogun su FOL:

Usa, la crisi immobiliare «proseguirà fino al 2011» - 08/07/2009

La crisi del settore immobiliare americano potrebbe protrarsi a lungo...

"La crisi del settore immobiliare americano potrebbe protrarsi a lungo. In particolare, in almeno il 50% delle città più grandi degli Stati Uniti i prezzi delle case potrebbero continuare a scendere fino al primo trimestre del 2011, in modo inversamente proporzionale alla crescita dei tassi di disoccupazione e dei pignoramenti. A sostenerlo è uno studio della PMI Group Inc. società specializzata nell'erogazione di mutui.
Trenta delle cinquanta principali aree metropolitane del Paese hanno, secondo il rapporto, il 75% di possibilità di vedere calare il prezzo del mattone. E si tratta - riferisce l'agenzia Bloomberg - di un declino che attraverserà soprattutto gli Stati più colpiti dalla crisi del settore: California, Florida, Nevada e Arizona. «Il mercato immobiliare è stato colpito soprattutto dalle scarse possibilità di acquisto dei cittadini americani e dalla spinta al ribasso provocata dalla vendite delle case pignorate, cedute a prezzi stracciati», ha spiegato in un'intervista LaVaughn Henry, economista di PMI Group. Il tasso di disoccupazione, infatti, ha raggiunto il livello record del 9,5% a giugno, con un totale di 6,5 milioni di posti di lavoro persi dal dicembre del 2007. Contemporaneamente, i pignoramenti sono cresciuti a 1,8 milioni nella prima metà dell'anno, a causa dell'impossibilità di molti americani di far fronte alle rate dei propri mutui.
Se le previsioni di PMI dovessero rivelarsi esatte, i nuovi cali si andranno ad aggiungere alla contrazione dei prezzi già registrata da aprile 2008 rispetto allo stesso mese di quest'anno, che è stata pari al 18,1%. E anche Karen Weaver, analista di Deutsche Bank, ha previsto una discesa che raggiungerà il 41,7%, rispetto ai picchi del settore."

Pega
[Modificato da Pegasus@ 08/07/2009 22:48]
08/07/2009 22:53
 
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Re: Re: crosspost
nazionalsindacalista, 08/07/2009 21.06:

Ma questo utente di FOL è il nostro vecchio OTC?

Si', l'ha confermato lui stesso circa due mesi fa.


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Re:
Pegasus@, 08/07/2009 12.49:

Tamburini di Nomisma fa una previsione di un calo del 25% del mercato immobiliare entro la fine del 2009.

...dando la colpa al "piano casa". La colpa è sempre "degli altri", non della loro avidità.

Mi sembra di sentirli: "Le banche non danno piu' mutui al 120% e non fanno piu' valutazioni gonfiate, e ora che facciamo?". Restituite i soldi, visto che ce li avete, considerata tutta la speculazione fatta sui bisogni primari della gente. Smettetela ora!
[Modificato da fpsoft 08/07/2009 22:59]
08/07/2009 23:21
 
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Re: Re:
fpsoft, 08/07/2009 22.58:

...dando la colpa al "piano casa". La colpa è sempre "degli altri", non della loro avidità.

Mi sembra di sentirli: "Le banche non danno piu' mutui al 120% e non fanno piu' valutazioni gonfiate, e ora che facciamo?". Restituite i soldi, visto che ce li avete, considerata tutta la speculazione fatta sui bisogni primari della gente. Smettetela ora!



Volendo provare a scerzarci sopra.... nonostante tutto un piccolo passo in avanti lo hanno fatto anche loro.... , da un punto vista psicodinamico , sono passati dalla "Negazione" alla "Proiezione"... [SM=g7576]

http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanismo_di_difesa

Pega
08/07/2009 23:47
 
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Re: Re: Re:
Pegasus@, 08/07/2009 23.21:

sono passati dalla "Negazione" alla "Proiezione"...

Lo fanno non per onestà ma per necessità (ergo: situazione scottante sull'immobiliare) il che li rende ancora peggiori.

09/07/2009 08:55
 
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Re: crosspost
_gmp_, 08/07/2009 13.26:

[Da OTC - OverTheCounter] L'elevata leva finanziaria con cui sono state finanziate molte operazioni immobiliari consente grandi guadagni quando il mercato sale, ma espone a perdite catastrofiche quando il mercato gira contro. Proprio come i derivati tossici.


Da "Banche, ma quando sarà scoperchiata la pentola?" di Giuseppe Turani da Repubblica/WallStreetItalia.

"In tutto questo sta emergendo la grana delle grane, e cioè la questione dell’imponente massa di crediti concessi per le operazioni con alta leva finanziaria, ormai quasi tutte in "default", cioè virtualmente saltate. E con frotte di banchieri che giorno dopo giorno si mettono le mani tra i capelli solo a riguardare operazioni che oggi sembrano far parte di una realtà virtuale.

Tra queste c'é tutto il mondo del private equity più aggressivo, ma anche tutto il mondo immobiliare, abituato a fare mutui per il 90-95 per cento del valore (dell'epoca) degli immobili. Come iscriveranno a bilancio i crediti nei confronti di tali aziende le banche che li hanno concessi?"

Ma come "dell'epoca"? Ma il mattone non saliva sempre?

[Modificato da fpsoft 09/07/2009 08:57]
09/07/2009 09:41
 
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Re: Re: crosspost
fpsoft, 09/07/2009 8.55:


Da "Banche, ma quando sarà scoperchiata la pentola?" di Giuseppe Turani da Repubblica/WallStreetItalia.

"In tutto questo sta emergendo la grana delle grane, e cioè la questione dell’imponente massa di crediti concessi per le operazioni con alta leva finanziaria, ormai quasi tutte in "default", cioè virtualmente saltate. E con frotte di banchieri che giorno dopo giorno si mettono le mani tra i capelli solo a riguardare operazioni che oggi sembrano far parte di una realtà virtuale.

Tra queste c'é tutto il mondo del private equity più aggressivo, ma anche tutto il mondo immobiliare, abituato a fare mutui per il 90-95 per cento del valore (dell'epoca) degli immobili. Come iscriveranno a bilancio i crediti nei confronti di tali aziende le banche che li hanno concessi?"

Ma come "dell'epoca"? Ma il mattone non saliva sempre?



Interessante articolo sullo stesso argomento, firmato New York Times.

Are Bailouts Part of the Problem?
July 8, 2009, 3:01 pm
Foreclose

As the Treasury Department continues to hammer out the details of its plan to buy toxic assets from troubled banks, some on Wall Street are questioning the government’s entire strategy in combating the financial crisis, saying that it has just delayed the inevitable.

One of these critics is Daniel Alpert, the managing partner of Westwood Capital, who argued in a note to clients Wednesday morning that the government money and new equity being thrown at the banks have caused them to put off revaluing the trillions of dollars worth of whole loans on their books — loans he believes are being carried at unrealistically high valuations.

Thus far in the crisis, banks have mainly written down the value of securitized products that were backed by pools of loans including mortgages. Accounting rules generally forced financial institutions to take multbillion-dollar hits to their balance sheet by marking down the value of those securitized products to market prices.

But banks aren’t required to write down the trillions of dollars in whole loans on their books, because they are classified as being “held to maturity.” As such, they can keep the full value of the loan on their books until the loan term ends — or the borrower defaults.

The big concern for Mr. Alpert is that the banks are not being realistic in their valuation of those whole loans, and that all the government cash is masking the banks’ vulnerability to deteriorating loan values.

“The capital provided by the government through TARP, etc. has allowed the banks to continue holding deteriorated assets at values far in excess of their true market value,” Mr. Alpert said in his note. Later, he added: “It is unrealistic to believe that home or commercial real estate values are destined to recover any meaningful portion of bubble-era pricing.”

Consider the example of a person who bought a house in Phoenix in 2007 with a $400,000 mortgage from a bank. By 2009, the market value of the home may have fallen to $200,000. Instead of repaying a mortgage worth twice the house, the homeowner defaults on the loan and mails the keys back to the bank.

Up until the point the bank forecloses on the house, the bank can carry that whole loan on its books at $400,000. When the bank finally sells the house for, say, $180,000, then it will record the loss.

Mr. Alpert contends that this scenario could be repeated for years to come unless the banks mark down the value of their whole loans. The result, he says, might be a slow and painful death, as lenders take small losses again and again.

More broadly, Mr. Alpert raises the possibility of an American version of the Ushinawareta Junen, or “lost decade” — a reference to the years in Japan following that country’s real-estate-led banking bust in the 1990s, which was characterized by low growth and high unemployment.




09/07/2009 12:05
 
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USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI

Il tasso ha toccato livelli record nel secondo trimestre, con l'incremento della disoccupazione che ha ridotto la domanda in una stagione solitamente propizia. I prezzi degli affitti continuano a scendere: la media e' di $975 al mese.

Gli affitti sono crollati specialmente nelle aree che piu' hanno subito tagli al personale operaio, come New York e San Jose, in California, e nei mercati dove molte case e condominii ipotecati sono stati trasformati in proprieta' immobiliari in affitto, come Las Vegas e Orange County, in California.

Gli appartamenti vacanti tendono ad aumentare di numero durante i periodi in cui la disoccupazione e' alta perche' diminuiscono le persone che si possono permettere di pagare le rate da soli. Chi inizialmente era intenzionato a prendere una casa in affitto, spesso preferisce trasferirsi dai familiari o condividere la stanza con qualcun altro.www.wallstreetitalia.com


p.s. Archiviamo il "bamboccioni" e pensiamo ad un nome internazionale visto che, ormai, è un fenomeno mondiale! [SM=g1749711]






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Re: USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI
grella, 09/07/2009 12.05:



p.s. Archiviamo il "bamboccioni" e pensiamo ad un nome internazionale visto che, ormai, è un fenomeno mondiale! [SM=g1749711]





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Re: USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI
grella, 09/07/2009 12.05:


Il tasso ha toccato livelli record nel secondo trimestre, con l'incremento della disoccupazione che ha ridotto la domanda in una stagione solitamente propizia. I prezzi degli affitti continuano a scendere: la media e' di $975 al mese.

Gli affitti sono crollati specialmente nelle aree che piu' hanno subito tagli al personale operaio, come New York e San Jose, in California, e nei mercati dove molte case e condominii ipotecati sono stati trasformati in proprieta' immobiliari in affitto, come Las Vegas e Orange County, in California.

Gli appartamenti vacanti tendono ad aumentare di numero durante i periodi in cui la disoccupazione e' alta perche' diminuiscono le persone che si possono permettere di pagare le rate da soli. Chi inizialmente era intenzionato a prendere una casa in affitto, spesso preferisce trasferirsi dai familiari o condividere la stanza con qualcun altro.www.wallstreetitalia.com




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Re: Re: USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI
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Re: Re: crosspost
fpsoft, 09/07/2009 8.55:


Da "Banche, ma quando sarà scoperchiata la pentola?" di Giuseppe Turani da Repubblica/WallStreetItalia.

"In tutto questo sta emergendo la grana delle grane, e cioè la questione dell’imponente massa di crediti concessi per le operazioni con alta leva finanziaria, ormai quasi tutte in "default", cioè virtualmente saltate. E con frotte di banchieri che giorno dopo giorno si mettono le mani tra i capelli solo a riguardare operazioni che oggi sembrano far parte di una realtà virtuale.

Tra queste c'é tutto il mondo del private equity più aggressivo, ma anche tutto il mondo immobiliare, abituato a fare mutui per il 90-95 per cento del valore (dell'epoca) degli immobili. Come iscriveranno a bilancio i crediti nei confronti di tali aziende le banche che li hanno concessi?"

Ma come "dell'epoca"? Ma il mattone non saliva sempre?





Molto interessante. Proprio questo stanno facendo gli oligarchi: posticipare il redde rationem, tirare avanti e campare "finchè tutto si rimetta a posto". Come si rimette a posto? Da solo?
I debiti inesigibili, da privati sono divenuti pubblici. Ma qualcuno dovrà pagarli prima o poi. L'8 ottobre scorso hanno evitato il collasso sistemico, rinviandolo per un certo tempo. I problemi non sono stati risolti, semplicemente hanno guadagnato tempo. Il mare magum di iniezioni di liquidità, di tassi nulli, di rotative a pieno regime ha soltanto ottenuto il rallentamento della crisi e non la sua fine. Si licenzia meno, si va meno in cig, ma il declino continua e si somma alle frane precedenti. Se dopo un terremoto grado 9 le scosse continuano anche se di intensità 4 non posso dire che la situazione migliora, anche perchè per passare da scosse da grado "9 a 4" ho preso provvedimenti senza precedenti, che mi hanno fatto guadagnare tempo sì, ma non mi hanno risolto i problemi. Anzi ne aggiungeranno altri: questo ottenere tempo non è stato gratis.
Il Giappone degli anni '90 aveva dei vantaggi che il mondo non ha oggi: aveva finanze pubbliche floride, un tasso di disoccupazione molto basso, e soprattutto era un grande esportatore.
Oggi i paesi esportatori non sanno a chi vendere, il motore dell'economia mondiale (gli USA) si è rotto e basta. I debiti pubblici di molti paesi (non tutti) non sono in grado di sostenere i costi sostenuti dal giappone allora. Oggi lo stesso giappone scricchiola... causa replica mondiale di quanto visto a casa sua 15 anni prima. La crisi infatti non è circoscritta ad un unico attore, come nel giappone degli anni '90, ma a tutto il mondo, e per un ammontare tale da annichilire qualunque precedente.
Gli oligarchi sperano che passi a nuttata, ma non è sostenibile un giappone globale. O fermano la spirale, (non basta rallentarla, perchè continuare a sommare dati macro negativi non significa "fine"; significa solo che le nuove macerie sono meno grosse delle precedenti, ma tutte continuano a sommarsi) o prima o poi il defult globale - quello che hanno posticipato l'8/10/08 - arriverà.
09/07/2009 14:30
 
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Re: Re: Re: USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI
_gmp_, 09/07/2009 13.32:




bubble-guys? bubble-boys? bubblish? bubbled?




Bubble's People ? [SM=g1749704] [SM=g1749697] [SM=g1747543]

Altro che ragazzi, ci son cinquant'enni che due anni fà avevano la villa da 1mln$ ,ed ora dormono in macchina.................. [SM=j7568]

[Modificato da grella 09/07/2009 14:32]
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