Famiglie, una vita a rate l'emergenza ora è il debito
Il 58% del reddito degli italiani se ne va in rate
Ma lo tsunani occupazionale previsto per quest'autunno, sommato alla «voglia di debiti» che ha contagiato le ex-formiche del Belpaese dal 2000 a oggi (con l'esposizione cresciuta dal 31% al 58% del reddito disponibile) rischiano di far esplodere la situazione. «La crisi sarà magari passata per la Borsa - dice Fabio Picciolini, segretario generale dell'Adiconsum - ma per chi ha rate da pagare i problemi veri arrivano ora, in coda alla recessione e in vista di una ripresa che non creerà molta occupazione stabile».
Non solo. A rendere più complessa la situazione c'è la radicale metamorfosi dei debiti tricolori. Fino a pochi anni fa - negli anni d'oro in cui risparmiavamo fino al 30% delle nostre entrate - si faceva un prestito solo per la casa e, al limite, l'auto. Oggi il mercato è cambiato.
Certo il mattone fa ancora la parte del leone. E la moratoria di 12 mesi concessa dall'Abi sui mutui immobiliari alle famiglie in difficoltà è una bella boccata d'ossigeno. Ma a rate, oggi, si compra di tutto: 43 auto su 100 (dati dell'osservatorio Findomestic), 20 elettrodomestici, il 15% di computer e il 12% dei mobili.
«Inutile che continuiamo a ripetere che l'Italia è il paese meno indebitato d'Europa - ammette sconsolato Picciolini - . Il guaio è che abbiamo drasticamente ridotto la differenza con il resto del Vecchio continente».