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Bolla immobiliare - 38° Parte

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2011 23:57
29/03/2011 23:12
 
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Re: Re:
pax2you, 3/29/2011 10:52 PM:



molto interessante..concordo pienamente con la parte in neretto considerando l'inflazione ufficiale(basata sul NIC)....magari i grafici del nostro forum li hanno ispirati.... [SM=j7569]

bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

mancano a mio parere le fonti(es nic o foi e nomisma o scenari immobiliari).

inoltre sarebbe interessante approfondire l'argomento con un istogramma storico sulla percentuale dei diversi pesi dei panieri sugli indici dei prezzi.





I grafici li abbiamo elaborati io, sylvestro e Facts su un altro forum [SM=g7802]

I dati sono di Scenari Immobiliari ed ISTAT.

Qualche utente in segreto mi ha parlato dell'utilizzo del FOI, ma sinceramente non ho capito ancora bene. Spero di tornare dopo aver rielaborato meglio.

Se hai indicazioni a riguardo sarò ben lieto di seguirle [SM=g1750826]
30/03/2011 01:56
 
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Re: Re: Re:
dgambera, 3/29/2011 11:12 PM:




I grafici li abbiamo elaborati io, sylvestro e Facts su un altro forum [SM=g7802]

I dati sono di Scenari Immobiliari ed ISTAT.

Qualche utente in segreto mi ha parlato dell'utilizzo del FOI, ma sinceramente non ho capito ancora bene. Spero di tornare dopo aver rielaborato meglio.

Se hai indicazioni a riguardo sarò ben lieto di seguirle [SM=g1750826]



no problem l'importante e' condividere e conoscere [SM=j7569]

gli indici ufficiali dei prezzi di consumo che io sappia sono tre.
NIC, FOI e IPCA

www.rivaluta.it/help/help-indici-istat.htm

Il passo succuessivo secondo me sarebbe quello di vedere come il peso delle voci negli indici sono cambiate nel corso del tempo.
Giusto per verificare...anche perche' in Italia la voce abitazione ed energia conta solo per il 10% sul totale dell'indice,almeno cosi ho capito io, mentre in Germania si arriva al 30%.

Onestamente con una rivalutazione del 100% delle abitazioni in 10 anni e considerando il peso sull'indice dell'ordine del 25-30% della voce abitazioni mi sembra strano che l'inflazione si sia mantenuta a livelli cosi bassi....mi piacerebbe verificare questo dubbio.


Posto il grafico della svizzera....26%.




www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/infothek/erhebungen__quellen/blank/blank/lik...

qui i pesi(ponderazione) italiani del 2011

indice NIC.
il paniere abitazione ed energia pesa solo il 10%

www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/paniere/2011...

ps
soluzione:gli svizzeri considerano nell'indice dei prezzi anche l'affitto con peso 19% sul totale dell'indice mentre da noi si pensa che l'affitto pesi soltanto per il 2,1% gli affitti privati e per lo 0,2% quelli pubblici....assurdo vero?

be' con la bolla che c'e' stata e' facile tenere sotto controllo l'inflazione ufficiale in questo modo no?

perfavore qualcuno controlli perche' spero di aver preso una cantonata.
[Modificato da pax2you 30/03/2011 02:34]
30/03/2011 06:50
 
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Indici dei Prezzi

pax2you, 30/03/2011 01.56:

 Onestamente con una rivalutazione del 100% delle abitazioni in 10 anni e considerando il peso sull'indice dell'ordine del 25-30% della voce abitazioni mi sembra strano che l'inflazione si sia mantenuta a livelli cosi bassi....mi piacerebbe verificare questo dubbio.

FAQ dell'Istat sugli indici dei prezzi al consumo

15. Perché la spesa per l’acquisto della casa non viene considerata nel calcolo dell’inflazione?
L'acquisto della casa rappresenta una spesa per investimenti  e non per consumi. Tuttavia, nel calcolo degli indici dei prezzi al consumo vengono considerate le spese legate all'abitazione: acqua, elettricità, combustibile, spese di manutenzione (elettricista, idraulico ecc.), ristrutturazione (compenso per operaio edile, piastrelle, rubinetteria ecc.) e spese condominiali.

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30/03/2011 09:25
 
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Re: Indici dei Prezzi
FourCorners, 3/30/2011 6:50 AM:

FAQ dell'Istat sugli indici dei prezzi al consumo

15. Perché la spesa per l’acquisto della casa non viene considerata nel calcolo dell’inflazione?
L'acquisto della casa rappresenta una spesa per investimenti  e non per consumi. Tuttavia, nel calcolo degli indici dei prezzi al consumo vengono considerate le spese legate all'abitazione: acqua, elettricità, combustibile, spese di manutenzione (elettricista, idraulico ecc.), ristrutturazione (compenso per operaio edile, piastrelle, rubinetteria ecc.) e spese condominiali.

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Questo per chi dice che l'acquisto della prima casa non è un investimento [SM=g1749718] [SM=g1749718]

@pax2you: in pratica mi sta sembrando di capire che i valori reali di Scenari Immobiliari sono corretti, però, se si volesse fornire un quadro veritiero si dovrebbero "correggere" applicando ad essi uno degli indici che hai elencato più su, giusto? Se sì, come si applica?
[Modificato da dgambera 30/03/2011 09:25]
30/03/2011 10:28
 
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Re: Indici dei Prezzi
FourCorners, 3/30/2011 6:50 AM:

FAQ dell'Istat sugli indici dei prezzi al consumo

15. Perché la spesa per l’acquisto della casa non viene considerata nel calcolo dell’inflazione?
L'acquisto della casa rappresenta una spesa per investimenti  e non per consumi. Tuttavia, nel calcolo degli indici dei prezzi al consumo vengono considerate le spese legate all'abitazione: acqua, elettricità, combustibile, spese di manutenzione (elettricista, idraulico ecc.), ristrutturazione (compenso per operaio edile, piastrelle, rubinetteria ecc.) e spese condominiali.

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perche' nessuno gli fa mai la domanda giusta? [SM=g7752]
il prezzo della casa non lo considerano ne' i tedeschi ne' gli svizzeri...credo nemmeno gli usa e gli uk.

Il prezzo dell'affitto e' un valore che dipende dal valore della casa quindi l'andamento dei prezzi degli affitti e' in stretta relazione con i prezzi delle case.

Inoltre gli affitti si pagano ogni mese e per uno stipendio medio pesano ben di piu' del 2%....e' scontato.

Cio' non e' giusto nemmeno per chi investe nel mattone in quanto gli affitti vengono rivalutati basandosi sull'indice dei prezzi al consumo FOI.
Quindi gli affitti stipulati 10 anni fa si rivalutano meno del valore delle case,almeno in questi ultimi 10 anni.




[Modificato da pax2you 30/03/2011 10:38]
30/03/2011 10:47
 
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Re: Re: Indici dei Prezzi
dgambera, 3/30/2011 9:25 AM:



Questo per chi dice che l'acquisto della prima casa non è un investimento [SM=g1749718] [SM=g1749718]

@pax2you: in pratica mi sta sembrando di capire che i valori reali di Scenari Immobiliari sono corretti, però, se si volesse fornire un quadro veritiero si dovrebbero "correggere" applicando ad essi uno degli indici che hai elencato più su, giusto? Se sì, come si applica?



mi sembra che alla fine la differenza tra i due indici italiani non e' molta quindi non cambierebbe molto.
In tutti e due i prezzi degli affitti sono sottostimati.

nell'ipca il peso della casa e' del 15% ma considerano il prezzo effettivamente pagato e non il prezzo di vendita.
Bisogna considerare che nei paesi europei del centro-nord gli sgravi economici per gli affitti sono maggiori che da noi.
Da noi chi paga l'affitto non scarica quasi nulla.

In pratica hanno messo un bel muro di gomma per nascondere il vero andamento dei prezzi degli affitti in Italia(ma sono stati bravi anche in Grecia,Irlanda e Spagna...)...e quindi dei prezzi delle case....almeno questa e' la mia impressione.

www.rivaluta.it/ipca.htm
ec.europa.eu/economy_finance/focuson/inflation/measurin...

[Modificato da pax2you 30/03/2011 12:45]
30/03/2011 11:31
 
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Gli italiani credono negli immobili ma non comprano

Sembra partire male, ma in pratica arrivano a dire che 750k sono troppi (alla faccia di immobili non di pregio)
30/03/2011 11:43
 
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ahahahah, Pagliuca stavolta s'è superato [SM=g1750147]

Titoli di Stato? Meglio il mattone

Guardate come si incarta da solo e poi mette le mani avanti [SM=g1750147]
30/03/2011 12:34
 
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a non fare le case popolari....


www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/29/casa-la-protesta-degli-abusivi-in-campania-abbattimenti-solo-per-i-poveri...
30/03/2011 12:58
 
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Re:
dgambera, 3/30/2011 11:53 AM:

ahahahah, Pagliuca stavolta s'è superato [SM=g1750147]

Titoli di Stato? Meglio il mattone

Guardate come si incarta da solo e poi mette le mani avanti [SM=g1750147]



ehehe ma no dai e' stato corretto semmai e' il titolista che non lo e' stato.
Che io sappia titolista e autore dell'articolo spesso sono due persone diverse.

Comunque Pagliuca e' ben cosciente del problema della mancannza di un indice dei prezzi delle case affidabile,me lo ha confermato lui stesso sul suo forum ad una mia domanda direta, e mi e' piaciuto il passo nell'immagine...hai detto poco...




[Modificato da pax2you 30/03/2011 13:00]
30/03/2011 13:11
 
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Problemi bancari?
UBI ricapitalizza di 1 miliardo e....sprofonda...

Ma guardando attorno si trovano anche Spiegazioni al fattaccio con uno spunto interessante...



Serve liquidità, dunque, e alla svelta. Un rating basato sulle nuove norme, allo stato attuale potrebbe essere fatale al sistema bancario italiano, e aprire la strada a quella speculazione che già ha falciato diversi paesi in Europa. Senza contare l’aspetto patrimoniale: i vari board bancari stanno correndo a riesaminare le condizioni del proprio real estate, il comparto delle proprietà immobiliari, dove si annida una bella fregatura. Quella bolla immobiliare che si aggira da anni nascosta negli anfratti carsici dei bilanci dell’intero sistema creditizio nazionale, determinata da una sopravvalutazione speculativa sia dei prezzi di vendita che dei canoni di locazione. E però minata, come un vizio congenito, dall’eccesso di nuove costruzioni rispetto alle effettive necessità: un divario che gli analisti quantificano in 47 vani per ogni nuovo nato e che fatalmente, o prima o dopo, verrà alla luce innescando una poderosa svalutazione a catena.


_____________________________________________________
Complottismo? No, Grazie!!!
30/03/2011 13:42
 
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Re: Problemi bancari?
labottegadelfuturo, 30/03/2011 13.11:

UBI ricapitalizza di 1 miliardo e....sprofonda...

Ma guardando attorno si trovano anche Spiegazioni al fattaccio con uno spunto interessante...



Serve liquidità, dunque, e alla svelta. Un rating basato sulle nuove norme, allo stato attuale potrebbe essere fatale al sistema bancario italiano, e aprire la strada a quella speculazione che già ha falciato diversi paesi in Europa. Senza contare l’aspetto patrimoniale: i vari board bancari stanno correndo a riesaminare le condizioni del proprio real estate, il comparto delle proprietà immobiliari, dove si annida una bella fregatura. Quella bolla immobiliare che si aggira da anni nascosta negli anfratti carsici dei bilanci dell’intero sistema creditizio nazionale, determinata da una sopravvalutazione speculativa sia dei prezzi di vendita che dei canoni di locazione. E però minata, come un vizio congenito, dall’eccesso di nuove costruzioni rispetto alle effettive necessità: un divario che gli analisti quantificano in 47 vani per ogni nuovo nato e che fatalmente, o prima o dopo, verrà alla luce innescando una poderosa svalutazione a catena.





[SM=g7840] [SM=g1750152] [SM=g6957]
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30/03/2011 14:58
 
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TITOLI DI STATO ? MEGLIO IL MATTONE (Fonte: corriere della sera - edizione milano - 30/03/2011)

30/03/2011 15:29
 
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CRISI: Arriva la bolla immobiliare

06/03/2011

Di BORIS BIGNASCA - Un gruppo di immobiliaristi apparecchiati a casa di un gruppo di banchieri afferma che non ci sarà “nessuna bolla immobiliare”. È come se un gruppo di pedofili si ritrovasse a casa di un gruppo di cannibali e affermasse che i bambini sono al sicuro!

(continua)
[Modificato da dgambera 30/03/2011 15:35]
30/03/2011 17:13
 
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Mi piace, eccetto la frase evidenziata: io penso non sia vero!

Parola d'ordine: cercare il dialogo!

Guglielmo Pelliccioli - 28/03/2011, 09:13 | Italy

Mi pare evidente che non siamo fuori dalla crisi. Anzi, avanzo qualche ragionevole dubbio che ne stiamo davvero uscendo. Di sicuro il settore del real estate continua a soffrire. Addirittura più di quanto dicano le cifre che pure sono molto eloquenti sulla congiuntura negativa. C'è qualcosa di peggio però che contribuisce ad aggravare la situazione: un clima di tensione che trova nella figura di Gualtiero Tamburini il crocevia di una serie di situazioni. L'uomo che per anni, simpaticamente, avevamo definito onnipresente in virtù dei suoi molteplici incarichi istituzionali, accademici e associativi ora, paradossalmente, è vittima della sua stessa storia personale.

Finiti, o sul punto di finire, alcuni di questi incarichi, Gualtiero si toglie si' qualche sassolino dalla scarpa ma finisce, in taluni casi, ad essere lui stesso un sassolino. Ci ha, ad esempio, molto colpito ascoltare da Nomisma una sorta di volontà di rifondazione della sua area immobiliare non nascondendo, anzi palesandolo apertamente, un accenno critico alla conduzione ‘storica’ portata avanti da Tamburini. Analogamente, sul fronte associativo, la guerra tra il quasi ex presidente di Assoimmobiliare e il rappresentante più significativo dei fondi immobiliari, Massimo Caputi, è piuttosto evidente. Colpa di Caputi che ha parlato male dell'Italia a Cannes? O di Tamburini che l'ha palesemente ripreso nella sua lettera aperta al ministro Tremonti?

Probabilmente ad alimentare la vis polemica tra i due contribuisce anche il futuro assetto di Assoimmobiliare che ha trovato, nella proposta di elezione a nuovo presidente di Aldo Mazzocco, un inaspettato intralcio proprio da Caputi impegnato a sostenere invece la candidatura di Daniel Buaron, suo partner nella nuova Fimit. Toccherà ai tre saggi (Cibrario, Delli Santi e Camerani) sbrogliare la matassa e arrivare, entro luglio, a definire una proposta di candidature condivise dalla base. Certo è che di tutto avevamo bisogno meno che di esasperazioni a livello personale proprio nel momento in cui serve la massima coesione per affrontare il futuro. Soprattutto, questa unita' di intenti, va dispiegata nel ricostruire il dialogo con le forze di governo e delle istituzioni (Consob e Banca d'Italia in primis). Sappiamo quanto poco il comparto immobiliare sia ascoltato nei palazzi romani e quanto poco sia apprezzato per non renderci conto del grave rischio di perdere anche quel poco di referenzialità che Assoimmobiliare e Tamburini garantivano. Per non parlare delle altre associazioni dell'immobiliare che poco o nulla 'pesano' sulla bilancia di valutazione del mondo politico!
'Mala tempora currunt' dicevano i romani per indicare un momento buio e non certo positivo: mi pare che il detto latino possa adattarsi perfettamente all'attuale ciclo congiunturale del nostro sistema immobiliare.
Detto questo, diventa fondamentale capire cosa vogliamo fare e come pensiamo di uscire da questa situazione confusa. All'orizzonte non si vede un condottiero carismatico capace di farsi carico di guidare le truppe del mattone. Ciò non di meno qualcosa bisogna pensare e qualcosa bisognerà anche fare.
A nostro modesto avviso occorre che entrino in gioco un po' tutte le competenze che operano nel settore e che si vada ad un ragionamento comune. Più che di rivendicazioni da avanzare all’esterno il real estate italiano ha bisogno di scoprire la sua vera identità, di capire se stesso e condividere un ruolo, di meditare sui molti errori commessi, sulle occasioni perse per rafforzarsi non solo dimensionalmente ma anche strutturalmente. Comprendere i propri errori è sempre utile anche se questi sbagli hanno permesso, negli anni passati, di far guadagnare molti soldi a tanti. Questa industria (che solo noi e pochi altri ci ostiniamo a chiamare così) non ha mai saputo fare sistema; non si è mai mossa con lungimiranza e coerenza (l'adulazione del potente di turno è sempre stato uno dei suoi peccati originali); ha snobbato (specie quando criticano) alleati importanti come la stampa inondandola di santini promozionali anzichè di visioni e strategie; si è sempre limitata a offrire un contributo peloso di facciata ad eventi importanti di studio, di confronto, di dialettica con centri di studio e di ricerca internazionali; ha aderito con sussiego e mal di pancia a fiere e rassegne ignorandone la funzione di rete limitandosi a vedere in esse solo dei saloni di maquillage dove mettere in bella mostra le proprie vanià.
Da tutto questo si deve ripartire per una seria riflessione comune. Finito il tempo delle vacche grasse ora è il tempo di allevare vitelli sani (non se ne abbiano a male del termine i tanti giovani meritevoli e bravi del settore) dando loro il mangime giusto e privo di ormoni deformanti per la crescita.
Davanti a sé fortunatamente il settore ha tanto da fare: città da ricostruire, turismo da rilanciare con iniziative di qualità, finanza da integrare con intelligenza, iniziative da valorizzare, nuovi campi di business da esplorare. Nulla è perduto: neppure i soldi degli investitori esteri che torneranno appena dimostreremo di essere un po' più seri e responsabili.
Per tutte queste ragioni serve una nuova fase di dialogo tra tutti i soggetti che operano nel settore; ma occorre anche aprirsi alle forze politiche, sociali, finanziarie del paese. Sappiamo quanto questa seconda parte sia difficile e abbia portato delusioni. Ma occorre perseverare giorno dopo giorno; non bisogna cercare il conflitto e mettersi a gridare solo quando si è nell'emergenza ma occorre impostare con queste forze un rapporto costante e continuo di coinvolgimento teso a coinvolgerle nella conoscenza dei propri progetti di industria moderna del paese. E’ importante imparare a comunicare con chiarezza e trasparenza. Qui la comunità ha sempre fallito per impazienza, imperizia, supponenza. Esistono altre strade da seguire che non si sono mai percorse. Ne riparleremo presto.
30/03/2011 17:24
 
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Re:
dgambera, 30/03/2011 15.29:

CRISI: Arriva la bolla immobiliare

06/03/2011

Di BORIS BIGNASCA - Un gruppo di immobiliaristi apparecchiati a casa di un gruppo di banchieri afferma che non ci sarà “nessuna bolla immobiliare”. È come se un gruppo di pedofili si ritrovasse a casa di un gruppo di cannibali e affermasse che i bambini sono al sicuro!

(continua)



Il buon xyzfra non aveva mica comprato in Ticino? Ci sei ancora? Da qui sembra che siate messi più o meno come noi... [SM=g1749704]
30/03/2011 17:39
 
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Re:
dgambera, 30/03/2011 15.29:

CRISI: Arriva la bolla immobiliare

06/03/2011

Di BORIS BIGNASCA - Un gruppo di immobiliaristi apparecchiati a casa di un gruppo di banchieri afferma che non ci sarà “nessuna bolla immobiliare”. È come se un gruppo di pedofili si ritrovasse a casa di un gruppo di cannibali e affermasse che i bambini sono al sicuro!

(continua)




[SM=g1750152] [SM=g1750152] [SM=g1750152]

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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

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DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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Re: Condicio sine qua non
pax2you, 30/03/2011 12.58:



ehehe ma no dai e' stato corretto semmai e' il titolista che non lo e' stato.
Che io sappia titolista e autore dell'articolo spesso sono due persone diverse.

Comunque Pagliuca e' ben cosciente del problema della mancannza di un indice dei prezzi delle case affidabile,me lo ha confermato lui stesso sul suo forum ad una mia domanda direta, e mi e' piaciuto il passo nell'immagine...hai detto poco...








marco---, 30/03/2011 14.58:

TITOLI DI STATO ? MEGLIO IL MATTONE (Fonte: corriere della sera - edizione milano - 30/03/2011)





eh, i bei tempi del "supermattone SENZA SE E SENZA MA"...

[SM=g9128]


[Modificato da laplace77 30/03/2011 17:42]
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Re: Ezio Bruna: «Non è tutto oro...»
FourCorners, 28/03/2011 16.57:

Un paio di domande (e risposte) sul mercato immobiliare italiano, tratte dall'intervista di Osservatorio Finanziario a Ezio Bruna (dedicata, nella prima parte, agli investimenti immobiliari all'estero).
FourCorners

Ezio Bruna: «Non è tutto oro...»
[di Elisa Vannetti - Osservatorio Finanziario, 28.03.2011]

Of: Ok, all’estero no. Ma in Italia le cose come vanno?
Bruna: Io suggerisco di aspettare. I prezzi non sono ancora allineati. Il fatto è che da noi c’è un Gap generazionale notevole. Chi può permettersi di comprare una casa ormai l’ha già fatto. E chi non la compra è solo perché non ha soldi sufficienti nemmeno per richiedere un mutuo.

Of: Cosa fare allora?
Bruna: Sarebbe meglio acquistare solo se si trova un immobile ad un prezzo pari al 60-70% del valore che lo stesso immobile aveva nel 2008. Perché nei prossimi anni si arriverà a perdere ulteriormente valore di mercato fino ad arrivare tra 5 anni ad una correzione del 50% rispetto al 2008. Ovviamente non si tratterà di un calo brusco, ma graduale.





e questo chi l'ha sciolto?

[SM=g9128]
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Re: Re:
FraMI, 3/30/2011 5:24 PM:



Il buon xyzfra non aveva mica comprato in Ticino? Ci sei ancora? Da qui sembra che siate messi più o meno come noi... [SM=g1749704]




Per gli immobili... e per il resto? [SM=g9058]
30/03/2011 20:17
 
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Re:
dgambera, 30/03/2011 17.13:


...
ha snobbato (specie quando criticano) alleati importanti come la stampa inondandola di santini promozionali anzichè di visioni e strategie;
...



Piccola grande soddisfazione per marco che l'ha evidenziato da sempre

[SM=g1750163]
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30/03/2011 20:52
 
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Re: Re:
FraMI, 30/03/2011 17.24:



Il buon xyzfra non aveva mica comprato in Ticino? Ci sei ancora? Da qui sembra che siate messi più o meno come noi... [SM=g1749704]



Le "Svizzere" sono tre, su quella francese e tedesca che non siano posizioni centrali escluderei bolle, quella italiana come da cartina da me riportata in questo forum (?) è probabile che possa essersi evoluta nel frattempo. Nel 2007 era evidenziata come zona più a rischio di tutta la svizzera............. [SM=g1747543]

p.s.Qualcuno di voi è al corrente di come funziona la tassazione svizzera e come influenza conseguentemente il comportamento del cittadino?..........è praticamente l'antibolla per eccelleza.. [SM=g1749704]





[Modificato da grella 30/03/2011 21:00]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
30/03/2011 21:19
 
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Re: Re: Re:
grella, 30/03/2011 20.52:



Le "Svizzere" sono tre, su quella francese e tedesca che non siano posizioni centrali escluderei bolle, quella italiana come da cartina da me riportata in questo forum (?) è probabile che possa essersi evoluta nel frattempo. Nel 2007 era evidenziata come zona più a rischio di tutta la svizzera............. [SM=g1747543]

p.s.Qualcuno di voi è al corrente di come funziona la tassazione svizzera e come influenza conseguentemente il comportamento del cittadino?..........è praticamente l'antibolla per eccelleza.. [SM=g1749704]





Imposta sul reddito

L'imposta sul reddito è riscossa a livello cantonale,federale,comunale

Le persone residenti in Svizzera devono sottomettere a quest'imposta la totalità del loro reddito a prescindere dalla sua origine.
In Svizzera i proprietari di immobili ad uso proprio devono aggiungere al reddito imponibile anche un valore locativo stimato............... [SM=g1746735]

Infine se il contribuente è membro di una delle principali comunità religiose è tenuto altresì a corrispondere un' imposta ecclesiastica......... [SM=g7728] [SM=g1750163]

www.abnamroprivatebanking.com








[Modificato da grella 30/03/2011 21:20]
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30/03/2011 22:37
 
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Re: Re: Indici dei Prezzi

dgambera, 30/03/2011 09.25:

Questo per chi dice che l'acquisto della prima casa non è un investimento [SM=g1749718] [SM=g1749718] @pax2you: in pratica mi sta sembrando di capire che i valori reali di Scenari Immobiliari sono corretti...

Sui prezzi nominali ho molti dubbi...
Su quelli reali, invece, ho solo certezze: sicuramente sono stati calcolati da Mario Breglia in persona!

Osservate i prezzi "reali" nelle righe relative al 2011 e al 1958:
- nella colonna calcolata ad euro costanti del 2011 il rapporto fra i due valori (3500/780) è 4,5;
- nella colonna calcolata ad euro costanti del 1958 il rapporto (142/58) è 2,4!!!


Per scoprire qual'è la colonna meno sbagliata:
http://www.istat.it/prezzi/precon/rivalutazioni/coefficienti.html


FourCorners

30/03/2011 23:51
 
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Re: Re: Re: Indici dei Prezzi
FourCorners, 3/30/2011 10:37 PM:

Sui prezzi nominali ho molti dubbi...
Su quelli reali, invece, ho solo certezze: sicuramente sono stati calcolati da Mario Breglia in persona!

Osservate i prezzi "reali" nelle righe relative al 2011 e al 1958:
- nella colonna calcolata ad euro costanti del 2011 il rapporto fra i due valori (3500/780) è 4,5;
- nella colonna calcolata ad euro costanti del 1958 il rapporto (142/58) è 2,4!!!


Per scoprire qual'è la colonna meno sbagliata:
http://www.istat.it/prezzi/precon/rivalutazioni/coefficienti.html


FourCorners





Scusami, ma forse volevi dire "142/53"? Altrimenti non sto capendo [SM=g1749704]
31/03/2011 00:10
 
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Immobili: a Bergamo e provincia i prezzi sono in picchiata

In tre anni un ridimensionamento del 20%, ma gli addetti ai lavori assicurano: "Timidi segnali di ripresa". Inviaci un commento e partecipa al sondaggio

Bergamo, 30 marzo 2011 - Non accenna ad arrestarsi la corsa al ribasso dei prezzi degli immobili, sia in città che in provincia. Soltanto nel 2010, per il terzo anno consecutivo, il calo - secondo il report dell’Osservatorio previsionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali di Bergamo contenuto nell’annuale pubblicazione che censisce i 43 quartieri del capoluogo e i restanti 243 Comuni del territorio - è stato in media del 7% per le abitazioni, del 10% per il commerciale e addirittura del 12,78% per i capannoni.

Dal 2007, l’anno del picco più elevato prima della grande crisi, il ridimensionamento è stato ancor più consistente e ha raggiunto, nel triennio, circa il 20%. Ma gli addetti ai lavori gettano acqua sul fuoco delle preoccupazioni dei proprietari: «Nel decennio 1997-2007 – hanno sottolineato Roberto Boffelli, Antonino Chiarini e Salvatore Ranucci, componenti del Comitato scientifico dell’Osservatorio Fiaip, presentando il volume nella sede dell’associazione in via Milano – i valori, complice pure l’euro, erano schizzati verso l’alto del 120-130%. Anche tenendo conto degli effetti della crisi, i numeri sono quindi più che soddisfacenti visto, tra l’altro, che l’appartamento abitato aiuta la famiglia a risparmiare e quello affittato procura un reddito supplementare».


Niente panico, quindi? Per il presidente provinciale Fiaip, Giuliano Olivati, è sicuramente consigliabile un “sano realismo”: «Le previsioni per il 2011 – ha spiegato – indicano timidi segnali di ripresa e un miglioramento delle compravendite ad uso residenziale, con particolare attenzione alle aree centrali di Bergamo».

Che sono, per tradizione, le più desiderate: così la “forbice” di prezzo minimo/massimo al metro quadro oscilla tra i 5.500 e i 7.500 per gli alloggi nuovi o ristrutturati nelle aree di pregio di Città Alta e tra i 4.200 e i 5.200 per i “centralissimi” in Città Bassa.

Gli importi scendono di circa il 40% se, invece, si prendono in considerazione, negli stessi contesti, case in buono stato, mentre a soffrire di più sono, come sempre, quelle che sorgono nei quartieri più periferici del capoluogo: il nuovo oscilla così tra i 1.900 e i 2.100 euro al metro quadrato a Campagnola, a San Tomaso de’ Calvi (dove, però, l’apice può raggiungere anche i 2.300 euro), alla Celadina e alla Grumellina.


Con un'importante precisazione, però: «Nelle stesse zone – hanno rilevato gli estensori della ricerca, basata sui dati forniti da una rete informativa costituita da 300 associati - i prezzi più alti si possono spuntare per gli appartamenti che rientrano nelle migliori classi energetiche, A o B».

«A Bergamo c’è ancora voglia di casa – ha aggiunto Olivati – ma è difficile far incontrare la domanda con una offerta spesso legata a prezzi vecchi e ormai impraticabili». Poi rimane il “nodo” del credito: «Le banche – hanno aggiunto i rappresentanti della Fiaip – sono più attente a concedere i mutui ma è importante ricordare che, in provincia, il 56,11% delle compravendite avviene proprio grazie a questo tipo di sostegno».

di Alessandro Borelli
[Modificato da dgambera 31/03/2011 00:10]
31/03/2011 00:33
 
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Re:
dgambera, 3/31/2011 12:10 AM:

Immobili: a Bergamo e provincia i prezzi sono in picchiata

In tre anni un ridimensionamento del 20%, ma gli addetti ai lavori assicurano: "Timidi segnali di ripresa". Inviaci un commento e partecipa al sondaggio

Bergamo, 30 marzo 2011 - Non accenna ad arrestarsi la corsa al ribasso dei prezzi degli immobili, sia in città che in provincia. Soltanto nel 2010, per il terzo anno consecutivo, il calo - secondo il report dell’Osservatorio previsionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali di Bergamo contenuto nell’annuale pubblicazione che censisce i 43 quartieri del capoluogo e i restanti 243 Comuni del territorio - è stato in media del 7% per le abitazioni, del 10% per il commerciale e addirittura del 12,78% per i capannoni.

Dal 2007, l’anno del picco più elevato prima della grande crisi, il ridimensionamento è stato ancor più consistente e ha raggiunto, nel triennio, circa il 20%. Ma gli addetti ai lavori gettano acqua sul fuoco delle preoccupazioni dei proprietari: «Nel decennio 1997-2007 – hanno sottolineato Roberto Boffelli, Antonino Chiarini e Salvatore Ranucci, componenti del Comitato scientifico dell’Osservatorio Fiaip, presentando il volume nella sede dell’associazione in via Milano – i valori, complice pure l’euro, erano schizzati verso l’alto del 120-130%. Anche tenendo conto degli effetti della crisi, i numeri sono quindi più che soddisfacenti visto, tra l’altro, che l’appartamento abitato aiuta la famiglia a risparmiare e quello affittato procura un reddito supplementare».


Niente panico, quindi? Per il presidente provinciale Fiaip, Giuliano Olivati, è sicuramente consigliabile un “sano realismo”: «Le previsioni per il 2011 – ha spiegato – indicano timidi segnali di ripresa e un miglioramento delle compravendite ad uso residenziale, con particolare attenzione alle aree centrali di Bergamo».

Che sono, per tradizione, le più desiderate: così la “forbice” di prezzo minimo/massimo al metro quadro oscilla tra i 5.500 e i 7.500 per gli alloggi nuovi o ristrutturati nelle aree di pregio di Città Alta e tra i 4.200 e i 5.200 per i “centralissimi” in Città Bassa.

Gli importi scendono di circa il 40% se, invece, si prendono in considerazione, negli stessi contesti, case in buono stato, mentre a soffrire di più sono, come sempre, quelle che sorgono nei quartieri più periferici del capoluogo: il nuovo oscilla così tra i 1.900 e i 2.100 euro al metro quadrato a Campagnola, a San Tomaso de’ Calvi (dove, però, l’apice può raggiungere anche i 2.300 euro), alla Celadina e alla Grumellina.


Con un'importante precisazione, però: «Nelle stesse zone – hanno rilevato gli estensori della ricerca, basata sui dati forniti da una rete informativa costituita da 300 associati - i prezzi più alti si possono spuntare per gli appartamenti che rientrano nelle migliori classi energetiche, A o B».

«A Bergamo c’è ancora voglia di casa – ha aggiunto Olivati – ma è difficile far incontrare la domanda con una offerta spesso legata a prezzi vecchi e ormai impraticabili». Poi rimane il “nodo” del credito: «Le banche – hanno aggiunto i rappresentanti della Fiaip – sono più attente a concedere i mutui ma è importante ricordare che, in provincia, il 56,11% delle compravendite avviene proprio grazie a questo tipo di sostegno».

di Alessandro Borelli




Articolo più completo

Mercato immobiliare: Bergamo 2010-Previsioni 2011. “Non siamo ancora fuori dalla crisi”

“Attenzione agli errori e alle distorsioni sul mercato immobiliare, rischiamo di passare dal pessimismo più nero all’euforia, che non è mai buona consigliera”. E’ l’allarme lanciato da Giuliano Olivati a commento dei dati raccolti dal Report dell’Osservatorio previsionale Fiaip Bergamo, che registra ancora una discesa dei prezzi nel 2010. Tra i professionisti del settore prevale però la concretezza: “gli agenti immobiliari prevedono che il calo dei prezzi potrà favorire un aumento di compravendite e locazioni e una lenta e progressiva fluidificazione del mercato”.

.....

-----------------------------------------

Mi piace Olivati, anche se stavolta in mezzo c'è una nota stonata


quale altro investimento consente di raddoppiare il capitale in 10 anni (con una crisi in mezzo), traendone anche un ottimo reddito attraverso la locazione o un risparmio (reddito figurativo) in caso di uso diretto?”.



Io ne conosco eccome. L'anno scorso su base annua ho realizzato il 18% netto di gain + il 5% netto di cedola con un piccolo investimento mobiliare. Quanto verrebbe in 10 anni capitalizzando?
Inoltre, dimentica (errore che fanno in tanti pro-mattone) la mole ingente di capitale da mettere su una sola "azione". Quale altro asset ti costringe ad essere un plurimilionario qualora volessi diversificare il rischio investendoci sopra?
Questo spingere da una parte sola in mezzo a frasi di buon senso non mi sembra una buona cosa.
31/03/2011 00:35
 
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Re: Re: Re: Re: Indici dei Prezzi
dgambera, 30/03/2011 23.51:

Scusami, ma forse volevi dire "142/53"? Altrimenti non sto capendo [SM=g1749704]

Sì, DG hai ragione: 142/53 = 2,68.
Quindi la variazione complessiva è stata, in termini reali, del +168%.
In pratica l'"investimento" fatto nel 1958 avrebbe fruttato fino ad oggi, mediamente, il 3% reale all'anno... (escluse imposte e spese necessarie a rendere quel bene, oggi, ancora monetizzabile).
FourCorners
31/03/2011 00:50
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Indici dei Prezzi
FourCorners, 3/31/2011 12:35 AM:

Sì, DG hai ragione: 142/53 = 2,68.
Quindi la variazione complessiva è stata, in termini reali, del +168%.
In pratica l'"investimento" fatto nel 1958 avrebbe fruttato fino ad oggi, mediamente, il 3% reale all'anno... (escluse imposte e spese necessarie a rendere quel bene, oggi, ancora monetizzabile).
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Eh, ma tu non hai considerato l'affitto (risparmiato o incassato) [SM=g6942]

Sarebbe curioso conoscere l'andamento % dei canoni nel tempo ;)
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