Bolla immobiliare - 15° Parte

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Pegasus@
00giovedì 13 novembre 2008 13:25


E' il Momento Giusto Per Investire in Azioni , non nell' Immobiliare


"E stia molto attento all'Immobiliare : La Bolla Sta per Esplodere anche in Italia."

Altro mito che sfuma...quando la coperta è troppo corta tutti fanno a gara a tirarla dalla loro parte , salvo poi accorgersi di essere rimasti tutti "scoperti"...

Pega
laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 13:32
Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
rolando., 13/11/2008 13.11:



Mi spieghi cosa significa, in soldoni?
Grazie.
Rolando






e' un po' lunga la storia...


me tocca cita' il PRI... che roba...

www.pri.it/Aprile%202005/MontesiFgrDeclinoEco.htm

La terza tappa fondamentale corrisponde proprio alla cessazione della pratica delle svalutazioni competitive, imposta alla politica dalla necessità di una maggiore stabilità monetaria. La scellerata ricetta della classe dirigente fu allora il ricorso incontrollato, delinquente e corrotto al "debito pubblico". Chi sbandierava le teorie di Keynes per giustificare lo sperpero pubblico ha la pesantissima responsabilità di avere segnato negativamente e per interi decenni il futuro dell'economia italiana. Infatti, il concomitante rialzo dei tassi di interesse trasformò il debito pubblico in un "buco nero", al punto che la spesa per interessi negli anni 80' superava la crescita del PIL. Quando i tassi tornarono ad abbassarsi anche i conti pubblici tornarono sotto controllo.

cmq basta cercare "svalutazione competitiva" per farsi un'idea



tornando all'idiota che criticava il patto di stabilita'...

...il discorso e' ancora piu' lungo!


PS: c'hai 38 anni e nun sai ste cose?
ma ando' vivevi, allo stadio?!?

kemar71
00giovedì 13 novembre 2008 14:19
Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
laplace77, 13/11/2008 13.32:




e' un po' lunga la storia...


me tocca cita' il PRI... che roba...

www.pri.it/Aprile%202005/MontesiFgrDeclinoEco.htm

La terza tappa fondamentale corrisponde proprio alla cessazione della pratica delle svalutazioni competitive, imposta alla politica dalla necessità di una maggiore stabilità monetaria. La scellerata ricetta della classe dirigente fu allora il ricorso incontrollato, delinquente e corrotto al "debito pubblico". Chi sbandierava le teorie di Keynes per giustificare lo sperpero pubblico ha la pesantissima responsabilità di avere segnato negativamente e per interi decenni il futuro dell'economia italiana. Infatti, il concomitante rialzo dei tassi di interesse trasformò il debito pubblico in un "buco nero", al punto che la spesa per interessi negli anni 80' superava la crescita del PIL. Quando i tassi tornarono ad abbassarsi anche i conti pubblici tornarono sotto controllo.

cmq basta cercare "svalutazione competitiva" per farsi un'idea



tornando all'idiota che criticava il patto di stabilita'...

...il discorso e' ancora piu' lungo!


PS: c'hai 38 anni e nun sai ste cose?
ma ando' vivevi, allo stadio?!?





Ammappate che sei [SM=g7628]

Guarda il lato positivo.. uno ha l'umiltà di chiedere quello che non sa e non, come tanti fanno, di far finta di sapere. (magari è ferratissimo in altri argomenti, tipo.. 4 - 4 - 2, storia del fuorigioco, arbitri cornxti...ecc... ec...

PS. ao.. se fa pe scherzà [SM=g7576] [SM=g7576]

laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 15:10
Re: Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
kemar71, 13/11/2008 14.19:





Ammappate che sei [SM=g7628]

Guarda il lato positivo.. uno ha l'umiltà di chiedere quello che non sa e non, come tanti fanno, di far finta di sapere. (magari è ferratissimo in altri argomenti, tipo.. 4 - 4 - 2, storia del fuorigioco, arbitri cornxti...ecc... ec...

PS. ao.. se fa pe scherzà [SM=g7576] [SM=g7576]





hehehe

scherzavo pure io, spero non se la sia presa


tornando a bomba: C'E' GROSSA CRISI !!!



14:53 - *** Crisi mercati: rivedere Maastricht? Imprenditori e banchieri divisi

La proposta lanciata dall'a.d. di Intesa Sanpaolo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - Infrangere il
Trattato di Maastricht non e' peccato. Si puo' concordare con
l'Unione europea un superamento del limite del 3% se serve a
fermare la recessione. Questa la proposta lanciata
dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado
Passera, intervistato dal Sole 24 Ore. L'idea di rivedere il
trattato di Maastricht divide economisti, imprenditori e
banchieri interpellati dall'agenzia Radiocor.
Favorevoli. Tra i favorevoli c'e' Gianmarco Moratti,
presidente di Saras: "Le regole non valgono per tutta la
vita ma solo per un determinato periodo di tempo". Della
stessa idea e' il banchiere Ettore Gotti Tedeschi:
"L'algoritmo con cui l'Italia e' entrata in Maastricht era
insostenibile in quanto non era centrato sui vantaggi
competitivi dell'Italia. Ora la crisi ha tolto ogni velo e
sta rendendo evidente che il re e' nudo". Per Fabrizio
Palenzona, vicepresidente di UniCredit "la rigidita' non va
mai bene soprattutto in momenti di crisi come questo".
Appoggia la proposta anche Giuliano Zuccoli, presidente del
consiglio di gestione di A2A: "Concordo di trattare con
l'Unione europea il temporaneo superamento dei vincoli di
Maastricht fino al ristabilimento di normali condizioni di
mercato". "Sono perfettamente d'accordo" con Passera,
afferma Riccardo Monti, amministratore delegato di Boston
Consulting Group, per il quale "Con le criticita' attuali
del sistema essere troppo rigidi rischia di peggiorare la
situazione".
Contrari. Contrario, invece, Marco Vitale, vice presidente
della Bipiemme: "Sono stato tra i pochi a essere fin
dall'inizio critico su Maastricht. Ma oggi sono spaventato e
molto preoccupato dalle richieste di liberarsi dai criteri
fissati". Non concorda con Passera il professor Guido Rossi,
ex numero uno di Telecom Italia. "Dichiarazioni del genere
finiscono per alimentare un clima di contrapposizione tra
l'Europa politica e l'Europa monetaria - ha affermato -. Non
solo. Una seconda conseguenza e' spingere l'Italia verso
l'aumento del debito, che farebbe perfino rischiare un
disastro: l'uscita dall'euro".



che dire?

non sappiamo piu' quando stiamo andando su questa tera


[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]
laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 15:41
va' che bello

thx to gmp


Giorgiob75
00giovedì 13 novembre 2008 15:50
Re:
MirkoROMA78, 11/12/2008 11:44 AM:

L'avevo letto anch'io

Tgcom
Tempi duri? Investire sul vino
Il consiglio viene da Mediobanca
Siamo in tempi di crisi? Brindiamoci sopra. Ma con del vino che sia di qualità. L'invito arriva niente meno che da Mediobanca.


[SM=g7576]


Vino....roba da matti.
Vorrei proprio vedere in faccia chi sono gli imbecilli che parcheggiano decine di migliaia di Euro in bottiglie impolverate.

Questa storia comunque salta fuori agni 5-6 anni.

Piuttosto, i soldi, me li scoppio in zoccole.

bencobenco
00giovedì 13 novembre 2008 15:52
Re: Re:
Giorgiob75, 13/11/2008 15.50:


Vino....roba da matti.
Vorrei proprio vedere in faccia chi sono gli imbecilli che parcheggiano decine di migliaia di Euro in bottiglie impolverate.

Questa storia comunque salta fuori agni 5-6 anni.

Piuttosto, i soldi, me li scoppio in zoccole.




Sante parole magari sorseggiando un vinello da 2 euro [SM=g7560]


iandy73
00giovedì 13 novembre 2008 15:53
Re: Re:
Giorgiob75, 13/11/2008 15.50:


Vino....roba da matti.
Vorrei proprio vedere in faccia chi sono gli imbecilli che parcheggiano decine di migliaia di Euro in bottiglie impolverate.

Questa storia comunque salta fuori agni 5-6 anni.

Piuttosto, i soldi, me li scoppio in zoccole.





...O quanto costano dalle vostre parti AHO'??!! [SM=g7576]
luckyace
00giovedì 13 novembre 2008 16:03
Re: Re: Re:
iandy73, 13/11/2008 15.53:




...O quanto costano dalle vostre parti AHO'??!! [SM=g7576]



www.youtube.com/watch?v=NktYNBkHt9k

rolando.
00giovedì 13 novembre 2008 16:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
laplace77, 13/11/2008 15.10:




hehehe

scherzavo pure io, spero non se la sia presa


tornando a bomba: C'E' GROSSA CRISI !!!



14:53 - *** Crisi mercati: rivedere Maastricht? Imprenditori e banchieri divisi

La proposta lanciata dall'a.d. di Intesa Sanpaolo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - Infrangere il
Trattato di Maastricht non e' peccato. Si puo' concordare con
l'Unione europea un superamento del limite del 3% se serve a
fermare la recessione. Questa la proposta lanciata
dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado
Passera, intervistato dal Sole 24 Ore. L'idea di rivedere il
trattato di Maastricht divide economisti, imprenditori e
banchieri interpellati dall'agenzia Radiocor.
Favorevoli. Tra i favorevoli c'e' Gianmarco Moratti,
presidente di Saras: "Le regole non valgono per tutta la
vita ma solo per un determinato periodo di tempo". Della
stessa idea e' il banchiere Ettore Gotti Tedeschi:
"L'algoritmo con cui l'Italia e' entrata in Maastricht era
insostenibile in quanto non era centrato sui vantaggi
competitivi dell'Italia. Ora la crisi ha tolto ogni velo e
sta rendendo evidente che il re e' nudo". Per Fabrizio
Palenzona, vicepresidente di UniCredit "la rigidita' non va
mai bene soprattutto in momenti di crisi come questo".
Appoggia la proposta anche Giuliano Zuccoli, presidente del
consiglio di gestione di A2A: "Concordo di trattare con
l'Unione europea il temporaneo superamento dei vincoli di
Maastricht fino al ristabilimento di normali condizioni di
mercato". "Sono perfettamente d'accordo" con Passera,
afferma Riccardo Monti, amministratore delegato di Boston
Consulting Group, per il quale "Con le criticita' attuali
del sistema essere troppo rigidi rischia di peggiorare la
situazione".
Contrari. Contrario, invece, Marco Vitale, vice presidente
della Bipiemme: "Sono stato tra i pochi a essere fin
dall'inizio critico su Maastricht. Ma oggi sono spaventato e
molto preoccupato dalle richieste di liberarsi dai criteri
fissati". Non concorda con Passera il professor Guido Rossi,
ex numero uno di Telecom Italia. "Dichiarazioni del genere
finiscono per alimentare un clima di contrapposizione tra
l'Europa politica e l'Europa monetaria - ha affermato -. Non
solo. Una seconda conseguenza e' spingere l'Italia verso
l'aumento del debito, che farebbe perfino rischiare un
disastro: l'uscita dall'euro".



che dire?

non sappiamo piu' quando stiamo andando su questa tera


[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]



...non me la prendo mica, figuratevi...
.....non ci ho capito niente lo stesso....
Se usciamo dall'euro, cosa succede?
In soldoni, cosa vuol dire rivedere maastricht?

Grazie per la pazienza.
Rolando


Giorgiob75
00giovedì 13 novembre 2008 16:37
Re: Re: Re:
bencobenco, 11/13/2008 3:52 PM:



Sante parole magari sorseggiando un vinello da 2 euro [SM=g7560]




Quanta gente e'in grado di distinguere un vinello da 1 euro da un vino da 200 euro ?
Lo 0,01% della popolazione.

Per anni ho fatto figuroni con le fidanzate di turno travasando vino della Lidl in bottiglie con l'etichetta pregiata...e nessuno si e'mai accorto di nulla.

Che beneficio traggo bevendo un vino da 200 Euro ? ringiovanisco di 10 anni ? Non mi sembra.
Non ti fanno la multa se ti beccano ubriaco alla guida ?

Quella del prezzo dei vini e'un'altra bolla che sta in piedi solo perche'ci sono sommelier disposti a sparare ca.zz.at.e dalla mattina alla sera e milionari che devono trovare un senso ai soldi che hanno da buttare via.

Stesso discorso per i ristoranti che ti fanno pagare 100 Euro per un brodino.
Possono permetterselo solo perche'qualche guida gli ha dato (dietro pagamento, s'intende) un bel voto, e ci sono i somari che scelgono i ristoranti sulle guide.
E'di qualche mese fa la news del pacco che hanno tirato ad una delle piu'blasonate selezionatrici che scrivono su guide per ristoranti. Al tavolo le hanno portato il peggio del peggio, ma siccome le avevano offerto un bel mazzetto di carta colorata, questa ha fatto una relazione eccellente.

Scusate la divagazione.
Pegasus@
00giovedì 13 novembre 2008 17:38
Re:
Pegasus@, 13/11/2008 13.25:



E' il Momento Giusto Per Investire in Azioni , non nell' Immobiliare


"E stia molto attento all'Immobiliare : La Bolla Sta per Esplodere anche in Italia."

Altro mito che sfuma...quando la coperta è troppo corta tutti fanno a gara a tirarla dalla loro parte , salvo poi accorgersi di essere rimasti tutti "scoperti"...

Pega



Scusate mi autoquoto per postare "due passaggi" dell'articolo che mi sembrano abbastanza chiari come risposta a chi sosteneva il travaso da Azioni ad Immobili...





Ma non era il bene rifugio per eccellenza.... , qua sembra che dica di evitaro come la peste...almeno di sti tempi...

Pega

dubbioso1
00giovedì 13 novembre 2008 17:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
rolando., 13/11/2008 16.28:



...non me la prendo mica, figuratevi...
.....non ci ho capito niente lo stesso....
Se usciamo dall'euro, cosa succede?
In soldoni, cosa vuol dire rivedere maastricht?

Grazie per la pazienza.
Rolando






Se usciamo dall'euro?: nessuno lo può dire perchè non c'è esperienza passata!! Certo tutti dicono che sarebbe il disastro economico, con svalutazione della Lira pazzesca e aumento dei Tassi a livello islandese! Sono le stesse cose che minacciavano fossero accadute nel caso in cui nell'euro non ci fossimo entrati! La prova contraria non la abbiamo e io da buon DUBBIOSO dico solo che anche Inghilterra e Svizzera non usano l'euro e non sono fallite.

Rivedere il trattato di maastricht significa nel caso specifico non rispettare il patto di stabilità che impone di NON avere deficit spesa/PIL superiore al 3%. Se ci fosse una sospensione di questo patto, sostengono in molti, gli stati potrebbero spendere più soldi caricandoli sul debito pubblico, ma facendo ripartire l'economia.
dubbioso1
00giovedì 13 novembre 2008 17:56
Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
laplace77, 13/11/2008 12.24:




questo e' incredibile:

12:14 - Crisi mercati: Gotti Tedeschi, "l'algoritmo di Maastricht era insostenibile"

"La crisi ha tolto il velo: il re e' nudo"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - "Sono
assolutamente d'accordo", dichiara il banchiere Ettore Gotti
Tedeschi a Radiocor sulla proposta dell'amministratore
delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, di superare il
dogma di Maastricht. E spiega: "L'algoritmo con cui l'Italia
e' entrata in Maastricht era insostenibile in quanto non era
centrato sui vantaggi competitivi dell'Italia. Ora la crisi
ha tolto ogni velo e sta rendendo evidente che il re e'
nudo".



che vorrebbe, continuare ad aumentare il debito pubblico?

e quali erano i vantaggi competitivi dell'italia, la svalutazione competitiva?


non ho parole...






Credo che dovremmo cercare di capire innanzitutto cosa intende per 'algoritmo'... credo si riferisse al rapporto di cambio ed in questo ha perfettamente ragione!
violinozigano
00giovedì 13 novembre 2008 18:04
Re: Re:
Pegasus@, 13/11/2008 17.38:



Scusate mi autoquoto per postare "due passaggi" dell'articolo che mi sembrano abbastanza chiari come risposta a chi sosteneva il travaso da Azioni ad Immobili...





Ma non era il bene rifugio per eccellenza.... , qua sembra che dica di evitaro come la peste...almeno di sti tempi...

Pega





E' Azimuth che volevi che ti dicesse.
Quello che fa specie è il "Calta che canta".

laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 18:33
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
rolando., 13/11/2008 16.28:



...non me la prendo mica, figuratevi...
.....non ci ho capito niente lo stesso....
Se usciamo dall'euro, cosa succede?
In soldoni, cosa vuol dire rivedere maastricht?

Grazie per la pazienza.
Rolando






hai presente l'argentina?


se hai emule o simili scaricate "the take"

ma e' meglio se prendi il dvd, ci sono ottimi contenuti extra



ciao
laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 18:34
Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
dubbioso1, 13/11/2008 17.56:




Credo che dovremmo cercare di capire innanzitutto cosa intende per 'algoritmo'...
credo si riferisse al rapporto di cambio ed in questo ha perfettamente ragione!




il rapporto di cambio lira-euro?

non credo



per me si riferisce al vincolo al 3% di deficit/pil, al prossimo pareggio di bilancio, al rientro del debito sotto il 100% del pil


hai voglia a venne colossei...

Pegasus@
00giovedì 13 novembre 2008 20:39
Re: Re: Re:
violinozigano, 13/11/2008 18.04:




E' Azimuth che volevi che ti dicesse.
Quello che fa specie è il "Calta che canta".




Certo il Calta colpisce di più , ma colpisce pure che il tipo parli di scoppio della bolla come una cosa assodata ed inevitabile , ti risulta che solo 6 mesi fa se ne parlasse in questo modo apertamente ? [SM=j7569]

Pega
laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 20:51
Re: Re: Re: Re:
Pegasus@, 13/11/2008 20.39:



Certo il Calta colpisce di più , ma colpisce pure che il tipo parli di scoppio della bolla come una cosa assodata ed inevitabile , ti risulta che solo 6 mesi fa se ne parlasse in questo modo apertamente ? [SM=j7569]

Pega




gli avrebbero segato le gambe se c'avesse provato...


giemmeppi
00venerdì 14 novembre 2008 01:31
Genova, boom finito - Secolo XIX
Mattone, il boom è finito
13 novembre 2008| Gilda Ferrari
ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2008/11/13/1101880917487-mattone-boom-fini...

Se non fosse che la crisi finanziaria ha mandato in fumo gran parte dei risparmi delle famiglie, questo sarebbe il momento ideale per comprare casa. In Italia, e in modo particolare a Genova, le quotazioni del mattone sono in ribasso e lo saranno per altri dodici mesi, secondo gli specialisti del mercato. Per chi è a caccia di un appartamento, le rilevazioni dell’Osservatorio immobiliare di Confindustria Genova sono rassicuranti. Non c’è quartiere che sfugga al raffreddamento: i prezzi sono in calo, sia pure moderato, in tutta la città, ad eccezione di alcune zone, dove i valori ancora tengono (Voltri, Pra’, Oregina, Albaro e Sturla). La tabella a destra mostra i prezzi medi al metro quadrato, quartiere per quartiere (le strade sono indicative del contesto).

«A essere in crisi è l’usato dei quartieri medi - conferma Mario Giacomazzi, presidente della sezione Servizi immobiliari di Confindustria Genova - Il nuovo, se ci fosse, si venderebbe benissimo. Assistiamo a un rallentamento delle compravendite e ad un ridimensionamento dei valori che proseguirà ancora per qualche tempo». Se il 2007 è stato l’anno della stabilità il 2008 è l’anno del raffreddamento. Per chi vende, «le prospettive migliorano a far data dal 2010».

A confermare l’oggettivo stallo del mercato sono i sempre più dilatati tempi di realizzo, ovvero il tempo medio che intercorre tra quando un appartamento viene messo in vendita a quando si trova l’acquirente disposto a comprarlo. Tra un passaggio e l’altro trascorrono in media 5-6 mesi, rivelano gli specialisti dei Servizi immobiliari di Confindustria. Mesi durante i quali, il più delle volte, le pretese economiche di chi vende vengono forzosamente ridimensionate, a fronte di compratori sempre più a corto di liquidità e sempre più prudenti. Dai dati (secondo quadrimestre 2008) rilevati dall’Osservatorio Trenta Strade e dintorni (cui lavorano 22 specialisti del settore) emerge come si stiano ridimensionando i prezzi al metro quadrato nelle zone dove più sono aumentati negli ultimi 4 anni, centro e centro storico .

«Siamo stati i primi, a suo tempo, a parlare di bolla speculativa e delle conseguenti valutazioni ipertrofiche degli immobili, che prima o poi si sarebbero riallineati a una fisiologica valutazione di mercato» [SM=g7601] , spiega Giacomazzi. Non è un caso, dunque, che oggi si assista a un fenomeno di «riallineamento brusco», ammortizzato, nonostante la grave crisi finanziaria internazionale, «proprio dal valore intrinseco del mattone, che si conferma bene-rifugio per eccellenza».

La crisi insomma c’è e si fa sentire. Secondo Giacomazzi il periodo difficile, oltre a sgonfiare i valori immobiliari, avrà il merito di rendere i clienti «più accorti nella ricerca di collaboratori, sia immobiliari sia bancario-finanziari». «Questa crisi - spiega ancora - avrà come positivo effetto collaterale la scomparsa, per selezione naturale, di tanti immobiliaristi dell’ultima ora che negli ultimi anni si sono affacciati sul mercato (inquinandolo). senza competenza e con scarso rigore deontologico».

Preoccupa, in ambito locale, la politica edilizia. «Non si vede una gru, un’impalcatura, nulla che si possa chiamare produzione e che generi lavoro», attacca Giacomazzi. Se non altro, chi è a caccia di un appartamento può sfruttare la congiuntura. I prezzi sono in calo «e scenderanno ancora», assicurano gli immobiliaristi. [SM=p7579]
grella
00venerdì 14 novembre 2008 01:57
Il tempo si é fermato ...................

Il tempo si è fermato.........

Edilizia: Ares, crescono gli investimenti
Edilizia in crescita in Italia
inserita il: 09/10/2006

www.tuttomattone.it

grella
00venerdì 14 novembre 2008 02:21
Eheheheheheh..........quanto siamo stati lungimiranti.....

I nodi vengono al pettine......ci chiedemmo a suo tempo perchè alcune questioni erano intoccabili politicamente, mediaticamente e finanziariamente parlando.......anche se non avevamo dubbi a riguardo.........

Politica e mattone
Villa Saporiti verso il rimpasto..


Il terremoto a Villa Saporiti che coinvolge gli assessori con partecipazioni in società approderà, quasi certamente, in un rimpasto di giunta. Il presidente Leonardo Carioni già ieri aveva alzato la voce dicendo: «Non diamo una bella immagine dell’Ente e a questo punto è opportuno fare una seria riflessione a livello di segreterie politiche».
Il nodo riguarda principalmente Forza Italia. L’assessore al Territorio, Stefano Valli, è socio infatti di un’immobiliare (la «Insubria Costruzioni srl») in cui figura anche Ambrogio Bernasconi, progettista di un piano di recupero a Olgiate. Patrizio Tambini, con delega a Bilancio e Trasporti, è socio di un’immobiliare che sta realizzando un piano attuativo ad Albate ed è nel cda della Dedalo-Orsoline e della cooperativa San Giuseppe. Achille Mojoli (Sport, Tempo libero, istruzione, marketing e turismo) ha invece una quota marginale di 1.777 euro in Espansione tv, oltre a un’immobiliare di famiglia e a una società di mediazione creditizia.
Parla di rimpasto, anche se indirettamente, il commissario di Forza Italia Giorgio Pozzi: «Incontrerò il presidente e il commissario della Lega e stabiliremo il da farsi. Rimpasto? Non escludo mai niente se ci sono delle ragioni politiche. L’intera vicenda e le situazioni dei singoli assessori saranno oggetto di approfondimenti». E proprio ieri, da quanto trapela, c’è stato un primo faccia a faccia in casa azzurra. Non si può escludere che proprio Valli sarà invitato a cambiare delega.


www.laprovinciadicomo.it
pax2you
00venerdì 14 novembre 2008 11:31
pax2you
00venerdì 14 novembre 2008 12:05
Re: Re:
Pegasus@, 13/11/2008 17.38:



Scusate mi autoquoto per postare "due passaggi" dell'articolo che mi sembrano abbastanza chiari come risposta a chi sosteneva il travaso da Azioni ad Immobili...





Ma non era il bene rifugio per eccellenza.... , qua sembra che dica di evitaro come la peste...almeno di sti tempi...

Pega




[SM=g7560]...nota la data [SM=g7560]
aletiburtino
00venerdì 14 novembre 2008 12:13
12:02:47 PIL: ECONOMISTI, PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE (SERVIZIO)

(ASCA) - Siena, 14 nov - Italia in recessione dopo due trimestri consecutivi di crescita negativa. Nel terzo trimestre, il Pil e' risultato pari a -0,5% su base congiunturale, mentre il Pil del secondo trimestre e' stato rivisto al ribasso dal -0,3% a -0,4%. La crescita annua e' passata da -0,2% a -0,9%. ''Dato congiunturale in linea con le nostre previsioni ma negativamente impressionati dalla revisione al ribasso della crescita del secondo trimestre e dalla pronunciata contrazione su base annuale. Anche perche' la situazione e' destinata a peggiorare nel prossimo trimestre, basta guardare il trend della produzione industriale e la debolezza della domanda aggregata '', spiega Marco Valli, economista di Unicredit. Fosche le previsioni per il 2008 e 2009. ''Al momento abbiamo una previsione media per il Pil 2008 pari a -0,4%, un intero anno sott'acqua non si verificava dal 1993. Per il 2009 si dovrebbe scendere a -1,1%'', conclude Valli. ''Dato molto brutto. Considerano gli indicatori anticipatori delle imprese il peggio e' dietro l'angolo, per il prossimo trimestre ci attendiamo una contrazione congiunturale del Pil pari a -0,3% rischiando di accentuare la nostra posizione di anello debole dell'Eurozona'', spiega Carmela Pace, economista di Mps Capital Services. ''Per il 2008 stimiamo una contrazione economica pari a -0,4%. Per il 2009 abbiamo -0,6%, ma si tratta di un stima preliminare che verra' rivista al ribasso'', conclude Pace. Tra i big 4 dell'Eurozona, l'Italia non e' l'unico paese in recessione, tra i compagni di viaggio c'e' anche la Germania, -0,4% e -0,5% rispettivamente nel secondo e terzo trimestre. Ma il Bel Paese e' l'unico a registrare anche un crescita annua negativa (-0,9%), Germania (+0,8%), Francia (+0,6%), Spagna (+0,9%). Non e' sola importante differenza. A livello di Eurogruppo ed Ecofin non si escludono misure di sostegno all'economia per contrastare l'attuale fase recessiva. Al momento, non ancora misure ''europee'', ma viene lasciata ai singoli paesi, in regola con i conti pubblici, la opportunita' utilizzare i cosiddetti stabilizzatori automatici, che consentono di immettere risorse nell'economia. Lo possono fare e lo stanno gia' facendo Spagna e Germania. Piu' controversa la posizione delle Francia dove a un deficit/pil pericolosamente in salita verso il 3% corrisponde pero' un rapporto debito/pil in linea con i parametri del patto del patto di crescita e stabilita'. Nell'angolo l'Italia che, con un debito pubblico ben superiore al 100% del Pil e dunque lontanissimo dai parametri europei, non dispone di stabilizzatori automaticoi per contrastare l'impoverimento del paese. men/cam
pax2you
00venerdì 14 novembre 2008 13:26
gabetti licenzia...io li avevo avvisati gli AI...
LA CRISI IMMOBILIARE TORINESE INTERESSA PERSINO LA GABETTI, VUOI CHE NON INTERESSI IL COMUNE?

La crisi del mercato immobiliare è ancora più pesante di quanto si possa pensare. Il rallentamento subito dal settore edilizio che coinvolge una buona parte del comparto manifatturiero e la crisi dei mutui sono le principali cause della stagnazione del “mattone”.In questa situazione il Gruppo Gabetti ha deciso di chiudere i battenti della rete di agenzie immobiliari a gestione diretta e di conseguenza di licenziare 500 lavoratori in Italia suddivisi tra 300 dipendenti e 200 Co.Co.Pro., con l’intenzione di ricollocarsi sul mercato con le agenzie di franchising.L’operazione viene giustificata con la crisi economica, ma in realtà potrebbe nascondere una situazione debitoria dell’azienda o la volontà di abbattere i costi fissi a discapito dei lavoratori, scaricando il rischio di impresa sugli agenti. Così 500 lavoratori si ritroveranno senza un lavoro e soprattutto senza ammortizzatori sociali e questo significa nessuno strumento per attutire la disoccupazione.La Destra appoggia pienamente ed idealmente la protesta dei lavoratori della Gabetti. Questa crisi immobiliare offre lo spunto per chiedersi se questo è il momento giusto per il Comune, di alienare gli ultimi immobili che gli sono rimasti nel patrimonio. Soprattutto è giusto seguire oggi il metodo dell’asta pubblica, abbandonando la strada del fondo immobiliare tanto decantata meno di un anno fa?E’ stato commesso un errore allora o ne stiamo commettendo due oggi?Abbiamo danneggiato il Comune l’anno scorso o lo danneggeremo adesso? E da ultimo, se questi immobili erano da alienare lo sono diventati adesso o potevano essere inseriti nella vendita precedente?

la gabetti offre in vendita le agenzie ai dipendenti.....ma braaaavi!
Ma chi e' l'imprenditore?
I dipendenti o i soci(tra cui fiat)?

www.ladestratorino.it/?p=979

ps altri franchising hanno fatto una scelta diversa...speriamo in bene.
violinozigano
00venerdì 14 novembre 2008 13:34
Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 13/11/2008 20.51:




gli avrebbero segato le gambe se c'avesse provato...






Mi pare una guerra fra "poveri" ad attaccare l'ultimo tozzo di pane che però nessun vuol dar via. Altro che coperta corta di qui a 6 mesi ne vedremo delle belle.

rolando.
00venerdì 14 novembre 2008 14:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
dubbioso1, 13/11/2008 17.45:




Se usciamo dall'euro?: nessuno lo può dire perchè non c'è esperienza passata!! Certo tutti dicono che sarebbe il disastro economico, con svalutazione della Lira pazzesca e aumento dei Tassi a livello islandese! Sono le stesse cose che minacciavano fossero accadute nel caso in cui nell'euro non ci fossimo entrati! La prova contraria non la abbiamo e io da buon DUBBIOSO dico solo che anche Inghilterra e Svizzera non usano l'euro e non sono fallite.

Rivedere il trattato di maastricht significa nel caso specifico non rispettare il patto di stabilità che impone di NON avere deficit spesa/PIL superiore al 3%. Se ci fosse una sospensione di questo patto, sostengono in molti, gli stati potrebbero spendere più soldi caricandoli sul debito pubblico, ma facendo ripartire l'economia.



Grazie!
così IO ho capito...
Ancora grazie!
Rolando


pax2you
00venerdì 14 novembre 2008 14:55
rics(UK)...intervista sull'andamento dei prezzi...QUASI UNANIME! :-)
www.rics.org/NR/rdonlyres/ED3C83E0-6B1C-4BAB-BEC2-317A5379EDAD/0/hms_...
dgambera
00venerdì 14 novembre 2008 15:26
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