it.biz.yahoo.com/13012009/92/real-estate-segnali-vita.html
S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori
Il real estate inizia a dare qualche segno di vita. L'indice Msci di settore che nel 2008 (calcolato in euro) ha perso il 47,3%, nell'ultimo mese (fino al 12 gennaio) è riuscito a guadagnare poco più del 3%.
“E' ancora presto per dire se si tratti di una vera inversione di tendenza”
“Ma le notizie che arrivano dal comparto negli Stati Uniti, che nel bene e nel male fanno da traino al resto del mondo non sono del tutto negative”. Mentre in generale le vendite di case nuove ed esistenti continuano a calare, gli immobili di tutte le categorie vengono offerti a sconto e i consumatori continuano a non voler rischiare. Inoltre, in alcune aree, che nel corso degli ultimi due anni sono state duramente colpite (California, Florida e Nevada su tutte), le compravendite sono tornate a crescere. “E' vero che molta dell'attività che si sta registrando è dovuta a vendite forzate legate ai pignoramenti”, spiega uno studio della società di consulenza Entrust Group (EG). “Ma è un fatto che i prezzi stracciati e i buoni tassi di interesse sui mutui soprattutto a 30 anni stanno creando un nuovo interesse all'acquisto”.
A ottobre la vendite di case esistenti, in California e Nevada, è salita del 37%, mentre in Florida ha segnato +15%. Nel frattempo la richiesta di mutui è più che raddoppiata. Una ventata di ottimismo arriva anche dalle notizie secondo cui il Tesoro (NYSE: TSO - notizie) americano cercherà di tenere bassi i tassi sui prestiti per l'acquisto di immobili.
Se tutto questo indichi un vero risveglio del comparto e quali effetti avrà sul resto del mondo è ancora presto per dirlo. Nel vecchio continente il mercato di riferimento resta quello inglese che, in questo momento, sta attraversando la peggiore crisi della sua storia. “Il Regno Unito, tuttavia, resta un punto di riferimento per tutto il resto del Vecchio continente”, prosegue la nota di EG. “I trend americani, di solito, dopo 7-10 mesi si riflettono sulla Gran Bretagna per poi passare, dopo circa un altro anno, al resto d'Europa”.
Un discorso a parte va fatto per la regione asiatica. “La ripresa degli investimenti nel comparto del mattone dipenderà in larga parte dall'andamento dell'economia mondiale”, dice lo studio. “I tassi di interesse, in generale sono molto interessanti un po' in tutta l'area. Il problema è che si sono abbassati per dare uno stimolo generale alla congiuntura e non, come successo per esempio negli Usa, anche per invogliare all'acquisto di case. Insomma, per gli abitanti della regione, comprare un immobile è l'ultima delle preoccupazioni”.