vivere a bologna, l'inchiesta
Così si compra casa con 140 mila euro
Ecco le zone dove, ricorrendo all'usato, si può scendere molto sotto alla media cittadina
Ma senza una maxi-base il mutuo non basta
Un bilocale a meno di 150 mila euro? Si può fare. Anche nella cara Bologna, dove il costo del mattone è in media di 3.100 euro al metro quadro. È possibile trovare costi più bassi, a patto di rinunciare a un appartamento nuovo di zecca (ma in alcune aree anche il nuovo ha prezzi convenienti). In città ci sono otto zone in cui si può trovar casa senza andare in rovina: con un costo al metro quadro inferiore ai 2.600 euro. Il che significa meno di 140 mila euro per un bilocale di 55 metri quadri o meno di 200 mila per un trilocale di 75.
«Ad alzare il costo medio (3.100 euro) — spiega Luca Dondi, economista di Nomisma esperto del settore immobiliare — ci pensano le zone collinari e pedecollinari o edifici di pregio del centro storico». Ma senza rincorrere il sogno di una villa sui colli o di un appartamento signorile dentro le mura, una famiglia media può tranquillamente andare a cercar casa in alcune zone della prima periferia, dove l’usato, tra l’altro, offre appartamenti in condizioni accettabili: «
Con la definizione di usato — precisa l’economista di Nomisma — intendiamo appartamenti abitabili e a norma di legge. Non sono assimilabili al nuovo, ma non necessitano neanche radicali ristrutturazioni».
Con un mercato che offre ben più della domanda, le occasioni nell’usato non mancano: «Il prezzo è calato del 15 per cento a Bologna, una delle città che ha subito di più la crisi del settore. Ma non dimentichiamo che, oltre ai costi, la crisi abbassa anche la capacità di acquisto delle famiglie», chiosa Dondi. L’area delle occasioni è Borgo Panigale, dove si può trovare un bilocale usato a 120 mila euro al mese. Qui si può puntare anche sul nuovo, sforando di poco il budget (media al metro quadro 2.651 euro). Prezzi convenienti anche intorno a via Marco Polo, dove gli edifici sono anche più recenti. Per «qualche» euro in più, 135 mila euro un bilocale, l’area Saffi-Santa Viola presenta il vantaggio di una posizione più comoda: «Sono edifici risalenti mediamente agli anni ’70 — commenta Dondi —. A una qualità edilizia decorosa, si unisce l’offerta dei servizi». Lo stesso discorso vale per San Donato: «Se si esclude l’area a cavallo del ponte di via Libia, è una zona ben servita». Insomma, il prezzo non è tutto e, considerando anche qualità dell’edilizia e servizi, la Bolognina e la Barca risultano molto convenienti, visto che sono vicine al centro e, intorno a via della Barca soprattutto, offrono edifici recenti. Si deve poi pensare che comprar casa è anche un investimento. Chi sceglie le strade intorno a via del Lazzaretto può sperare che, con la riqualificazione, ci sia una rivalutazione. «Ma bisogna sempre guardare al mercato delle locazioni — avverte Dondi —, dove questo è forte l'operazione è più redditizia, perché gli affitti assicurano sempre un rendimento del 4-5 per cento l’anno. Allora le zone più interessanti sono la Bolognina e San Donato». Si possono poi trovare delle occasioni sull’usato anche in zone più costose. Per il centro studi di Tecnocasa, un appartamento economico in zona Indipendenza-Marconi si può comprare anche a 2.400 euro: «Sono molti i bolognesi che evitano di abitare nell’area intorno alla stazione, e questo spiega l’abbattimento dei prezzi», dice Lorenzo Bovinelli, team manager di Tecnocasa Bologna. Anche la Cirenaica può offrire, a ridosso del centro, case usate a 2.100 euro al metro quadro. «I prezzi qui sono ancora bassi, pur essendo una zona comoda. Certo, le case sono del dopoguerra, necessitano un maggiore intervento di ristrutturazione». Ma adesso, avverte Bovinelli, «la caduta dei prezzi si è arrestata, e il mercato si sta stabilizzando».
Renato Benedetto
15 ottobre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA