Casa, Bologna troppo cara: fuga dalla città verso l'hinterland
L'indagine di Confabitare
Il capoluogo si svuota, meglio comuni dove il mattone costa meno. Il comune più economico è Calderara, a San Lazzaro la maglia nera
Il problema della casa
Bologna, 7 marzo 2012 - La città si spopola a favore dei Comuni dell’hinterland, dove comprare casa costa meno e allo stesso tempo si vive meglio. E’ quanto emerge da un’indagine di Confabitare, associazione di proprietari immobiliari di Bologna, su costi e tendenze del mercato immobiliare degli ultimi due anni. Confrontando Bologna con i Comuni della prima periferia, cosiddetti “ad alta tensione abitativa”, e dividendo le categorie degli alloggi in tre tipologie (nuovo, buono stato e da ristrutturare), l’osservatorio immobiliare di Confabitare ha rilevato
“un flusso continuo” di residenti verso posti dove il mattone è meno caro.
Il Comune piu’ economico e’ Calderara: qui un immobile nuovo costa mediamente 2.450 euro al metro quadro e 1.600 un appartamento da ristrutturare. La “maglia nera di questa particolare classifica” per Confabitare va a San Lazzaro, dove una casa la si puo’ pagare anche 4.300 euro al metro quadro (2.600 da ristrutturare). I prezzi del nuovo sono convenienti anche ad Anzola (2.650 euro al metro quadro), San Giovanni in Persiceto (2.550), Monte San Pietro (2.800), Sasso Marconi (2.800) e Ozzano (3.000); un po’ meno convenienti a Casalecchio (3.600), Zola Predosa (3.300) Granarolo (3.000), Pianoro (3.050), Castenaso (3.050) e Castel Maggiore (2.850).
Non e’ un caso dunque, secondo Confabitare se Calderara e’ il centro in cui si registra il maggiore numero di trasferimenti dalla citta’, quasi 1.600 negli ultimi due anni. San Lazzaro ha invece sottotratto al capoluogo mille nuovi abitanti, 550 Pianoro, 420 Anzola, 380 Zola e cosi’, a scendere, tutti gli altri. “In particolare- spiega il presidente di Confabirare, Alberto Zanni- si tratta di giovani coppie o di lavoratori che arrivano da fuori regione, che per mettere su casa guardano ovviamente al portafoglio”.
Il comunicato stampa con cui Confabitare diffonde i dati si intitola “Fuga dalla città” e Zanni, nel commentare i numeri, parla di “fallimento delle politiche abitative delle giunte che si sono susseguite a Palazzo D’Accursio: negli ultimi anni non hanno fatto politiche mirate per la casa, non hanno saputo calmierare i prezzi e contenere il degrado, che avanza anche nella periferia costringendo la gente ad allontanarsi”.
Inoltre i servizi offerti da Bologna, “dove tasse e tariffe sono elevatissime, non sono assolutamente superiori a quelli dell’hinterland. E basti dire - segnala Zanni - che per arrivare in stazione col treno da Vergato ci vogliono 45 minuti, lo stesso tempo che occorre per muoversi con l’auto dal centro verso la prima periferia”.
Fonte Dire