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Mutui Maledettissimi Mutui

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2016 14:32
16/12/2008 20:09
 
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Ovuli in vendita per pagarsi il mutuo

Negli Stati Uniti cresce il numero delle donatrici per far fronte alla recessione. Ma è boom anche nella donazione del sangue o dei capelli.

Trovare i soldi per arrivare a fine mese. Per pagare la rata del mutuo o, anche, non dover rinunciare alle vacanze. Nonostante la crisi. Sono alcuni degli obiettivi di molti americani travolti dalla recessione. Molti Mr. e Mrs. Smith che hanno deciso di vendere anche parti del proprio corpo nella speranza di incassare dei denari. Come accade, per esempio, nel settore della fecondazione femminile. «In questo periodo di recessione l'offerta di ovuli è cresciuta del 30% rispetto al 2007. Riceviamo - dice al Sole 24 Ore Robin von Halle, presidente di Alternative reproductive resources, società di Chicago attiva nel settore - anche 60 proposte al giorno».

Si tratta di un fenomeno sociale un po' nascosto, non ancora percepito a pieno dagli esperti. Ma che riguarda molte aree degli Stati Uniti, non solo quelle più depresse come potrebbe essere l'Illinois. «Anche qui in Texas - dice Mary Fusillo, direttore della clinica per l'infertilità The Donor Solution, raggiunta al telefono a Houston - assistiamo ad un grande incremento delle offerte di ovuli. Prima ne ricevevamo circa 5 al giorno. Adesso ne abbiamo più di 20».

La donazione di ovuli.

Il settore della fecondazione è uno di quelli maggiormente in crescita. Non solo gli ovuli ma, anche, la maternità sostitutiva (il tanto contestato "utero in affitto") o la donazione di sperma. Per tutte queste attività, in America, sono previsti pagamenti più o meno alti. Nel caso del seme maschile la "retribuzione" è la più bassa: si arriva al massimo a 100 dollari. La maternità sostituiva, invece, può fruttare circa 25.000 dollari mentre donare gli le cellule uovo vale una cifra compresa tra 3.000 e 10.000 dollari. «Non si tratta – sottolinea von Halle – di gente povera, che vive al di sotto della soglia di indigenza. Al contrario. Sono persone comuni, appartenenti spesso alla middle-class che cercano un extra-reddito». Per quale scopo? «I più diversificati. Magari per potersi pagare la rata del mutuo».

Facili illusioni.

Al di là dei dibattiti etici, e delle continue feroci polemiche, questo settore non è comunque il mondo del "denaro facile". Le cliniche, negli Usa (dove le leggi che regolamentano l'attività variano da Stato a Stato), sottopongono a lunghi e approfonditi test i candidati. Questi ultimi, generalmente, devono avere un'età compresa tra i 20 e i 30 anni, un peso corporeo appropriato e non devono soffrire di malattie, come per esempio, il cancro, il diabete o la depressione. Di più: è obbligatoria una serie di analisi mediche e psicologiche per dimostrare di possedere i requisiti richiesti dalla Food and Drug Administration, l'Agenzia americana di controllo sui farmaci.

E, anche dopo aver superato tutte le analisi, la donna (o l'uomo) entrano solamente in una lista di attesa. Da cui potranno, eventualmente, essere scelti dopo ulteriori analisi. «Moltissime delle persone che si offrono come donatori - spiega la Fusillo - non hanno i requisiti minimi richiesti. Noi, per esempio, riceviamo tante telefonate di persone che vivono fuori dal Texas, nelle zone più colpite dalla crisi. E' gente che spera di aver trovato un modo veloce per fare soldi. Ovviamente, si tratta di un'illusione: la selezione è comunque molto rigorosa e molte richieste sono bocciate».

Peraltro questo esercito di donatori, a fronte di una richiesta che resta costante, «ha trasformato il settore della fecondazione - afferma von Halle – in un mercato "dominato" dalla domanda». Il boom del numero di persone che si "offre", insomma, ancora di più «permette una maggiore e più ampia selezione».

I miei capelli per un po' di denaro in contante.
Ma non è solo il mondo della fecondazione. Il budget familiare in rosso, la necessità di pagare le cambiali ha indotto molti Mr. e Mrs Smith a decidere di donare il sangue o i propri capelli. Da un lato, per esempio, le visite al sito BloodBanker.com, una pagina web dove sono indicati i centri di raccolta del sangue, in autunno sono balzate del 50% rispetto all'estate. Dall'altro il traffico di TheHairTrader.com, un sito dove sono messi all'asta capelli di tutti i colori, lungi o corti, lisci o riccioli, castani o biondi, è cresciuto di circa il 20%, soprattutto a causa di gente in disperata ricerca di contante. «Ho bisogno di fare soldi per pagare le rate del mutuo» era il post ad un'offerta, del 3 novembre scorso, per una lunga chioma di 32 pollici.

«La donazione di capelli – dice Jacalin Elise, partner di una società che gestisce il busines della compravendita di cuoio capelluto – negli ultimi tempi è sempre più legata ad esigenze di natura strettamente economica». Studenti cui hanno tagliato i fondi per l'università; proprietari di case che non riescono a pagare il mutuo che, dopo gli anni di "easy money" sotto Alan Greenspan, è diventato insostenibile. Sono questi i nuovi, e sempre più numerosi, clienti di TheHairTrader.com. «Ma non manca - spiega Elise – anche chi vuole i soldi per potersi permettere le vacanze». Un bel viaggio ai Caraibi, alla fine, val bene..una bella sforbiciata alla propria fluente chioma.
[Modificato da dgambera 16/12/2008 20:10]
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