10/09/2010 23:57 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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21/09/2010 12:12 |
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Usa: pignoramenti bloccati in 23 stati
21/09/2010
- Sono 23 gli stati americani, inclusi Florida, New York e Connecticut, in cui i pignoramenti di case verranno fermati.
A bloccare broker immobiliari e agenti dall'abituale procedura è Ally Financial, divisione di GMAC Mortgage (il quarto gruppo Usa che concede mutui immobiliari, pari a $26 miliardi nei primi sei mesi dell'anno).
La società potrebbe "avere bisogno di assumere misure correttive legate ad alcuni pignoramenti" negli stati presi in considerazione, si legge in una nota di due pagine del gruppo ottenuta da Bloomberg.
Il portavoce di Ally Financial James Olecki ha confermato i contenuti del documento. In pratica gli sfratti sono stati bloccati nei seguenti stati: Connecticut, Florida, Hawaii, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maine, Nebraska, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, North Dakota, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, South Carolina, South Dakota, Vermont, Wisconsin.
La società ha anche fermato le vendite di case su cui il pignoramento era già stato effettuato.
Agli acquirenti sarà comunicato che il gruppo si prende altri 30 giorni di tempo prima di chiudere definitivamente le attività di compravendita.
I potenziali compratori potranno sottrarsi dagli accordi presi per l'acquisto e vedersi restituire la caparra già versata.
GMAC è stata creata nel 1919 per fornire finanziamenti a chi acquistava un'auto General Motors.
Nel 2008 è stata convertita in una banca e ha ricevuto oltre $17 miliardi di fondi governativi durante la crisi finanziaria del 2008.
Continua a concedere prestiti e mutui.
A prima vista la notizia potrebbe avere un impatto psicologicamente positivo sul mercato nel breve termine.
Lo stop ai pignoramenti potrebbe significare che c'è maggiore disponibilità a erogare finanziamenti anche se i titolari del mutuo hanno dimostrato di avere difficoltà nell'onorare i loro impegni nei pagamenti delle rate.
Ma non sono da escludere affatto risvolti ben diversi.
Le conseguenze per il mercato potrebbero essere negative se la notizia odierna viene collegata a quanto riferito da fonti di New York.
La settimana scorsa un giudice della Florida sembra avere scoperto che JPM, in quanto fornitore di servizi per l'agenzia governativa erogatrice di mutui immobiliari Fannie Mae, ha commesso una frode pignorando ciò che non le spettava.
Qualche operatore aveva osservato che " le implicazioni per l'andamento dei pignoramenti e dei REO (Real Estate Owne Property, si ha quando non si riescono a trovare acquirenti per case sotto pignoramento spingendo la banca a prenderne possesso per poi rivenderla) potrebbero essere notevoli mettendo a repentaglio l'attuale tentativo delle banche di nascondere nel modo più silenzioso possibile quanto di non positivo c'e' nei loro bilanci". Tradotto: nascondere i "non performing loan", ossia i crediti in sofferenza, in modo da non avere conseguenze diluitive sui bilanci.
La notizia di GMAC arriva dopo nemmeno una settimana da quella riguardante JPM.
E potrebbe essere solo l'inizio.
Gli osservatori del mercato si aspettano altri casi simili tra le società erogatrici di mutui ora che il loro trucco è stato scoperto. |
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08/10/2010 21:53 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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Ringraziando Any per la segnalazione di questo articolo
Immobiliare Usa: ecco perche' i prezzi crolleranno di un altro 20% (Fonte: wallstreetitalia.com - 08/10/2010)
Parla Gary Shilling, economista inascoltato quando lancio' molto prima degli altri l'allarme subprime: meglio starlo a sentire, stavolta. Nel suo scenario il 40% dei proprietari di casa in America rischia il pignoramento. Molti si aspettavano un rimbalzo del mercato, ma....
I prezzi crolleranno del 20% e le stime sono persino prudenti. In primavera erano in molti ad aspettarsi, non solo un'uscita dal tunnel del mercato immobiliare, ma addirittura un rimbalzo abbastanza sostenuto. Gli investitori hanno incominciato a mettersi in fila per comprare case pignorate, in particolare in California, la cartina di tornasole dell'andamento del settore. Gli incentivi fiscali, in alcuni casi pari a $8000, per gli acquirenti di una casa nuova, hanno convinto molti americani a comprare e si sperava che riuscissero a rilanciare l'attività in tutta la nazione. Ma una volta scaduti, in aprile, la musica e' cambiata.
Il piano TheHomeAffordable Modification e' stato annunciato con uno squillo di trombe dall'amministrazione, che con essa prometteva di aiutare 3-4 milioni di proprietari immobiliari a pagare il mutuo. Ma poi e' successa una cosa strana. Un ostacolo dopo l'altro, molti muri si sono eretti sulla via della ripresa.
L'economista Gary Shilling, tra i più rispettati in America, soprattutto dopo aver indovinato i tempi e la gravità della crisi subprime del 2007-2008 e degli effetti sul mercato azionario con la sua column su Forbes, esprime oggi un'opinione negativa sul business del mattone (importante se non addirittura fondamentale pur rappresentando solo il 4.7% del PIL rispetto al 70% dei consumi) perché si possa intravvedere una vera ripresa dell'economia Usa, mentre sinora e' stato invece l'anello debole della catena in America.
I prezzi delle case in America sembrano molto bassi, anzi sembrano aver raggiunto un bottom; le vendite hanno registrato un bel balzo (almeno per un breve lasso di tempo); ma il macigno della disoccupazione pesa e anche se il tasso di rifinanziamento mutui e' in rialzo, la maggior parte dei proprietari di casa non riesce a rifinanziare.
Non bisogna poi dimenticare che i requisiti per i prestiti sono molto più stringenti ora, tanto che le due agenzie governative Fannie Mae e Freddie Mac hanno dovuto svalutare quasi per intero i mutui in portafoglio. Tutti si ricordano il crollo dei prezzi a maggio 2009 e sono consapevoli del fatto che potrebbe risuccedere.
Il numero di pignoramenti (strettamente legato alla disoccupazione) e quello di case ipotecate finite nelle mani delle banche sono ancora eccessivamente alti: questo inevitabilmente eserciterà pressione sui prezzi. Il numero di case di proprietà e' in continuo calo, con sempre più americani che per risparmiare ricorrono alla famiglia e si trasferiscono da parenti e perfino amici, riducendo la domanda immobiliare. Infine il numero di case in vendita e il periodo di permanenza sul mercato si trovavano ancora su livelli "abnormi".
Tutti questi fattori - secondo Shilling - implicano che i prezzi potrebbero retrocedere sui livelli più bassi della tendenza di lungo termine e forse persino scendere sotto. Cosi' come sono saliti iperbolicamente, possono scendere con la stessa rapidità di discesa.
Inoltre un'ulteriore discesa dei prezzi finirà per fare schizzare al rialzo il tasso di insolvenza e quello dei conseguenti pignoramenti (foreclosures). Il deprezzamento del 20% del real estate Usa spingerà all'insù il numero di proprietari immobiliari in difficoltà dal 23% al 40%. L'effetto domino produrrà altre bancarotte personali e altri pignoramenti. Non un bel quadro, per gli italiani che hanno comprato casa in America. |
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08/10/2010 22:11 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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Ringraziando Pegasus@ per questa segnalazione su FOL ( link)
Grafici davvero eloquenti!
Marco La miccia accesa dei mutui Usa (Fonte: Il Sole 24 ORE - di Mario Margiocco - 31/10/2009)
[Modificato da marco--- 08/10/2010 22:15] |
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08/10/2010 22:14 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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marco---, 08/10/2010 22.11:
Ringraziando Pegasus@ per questa segnalazione su FOL ( link)
(Fonte: Il Sole 24 ORE - di Mario Margiocco - 31/10/2010)
...
(psss, psss, 2009 )
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08/10/2010 22:16 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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(sylvestro), 08/10/2010 22:14:
(psss, psss, 2009 )
Non ti sfugge proprio nulla eh!
Grazie!
Marco |
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08/10/2010 22:17 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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marco---, 08/10/2010 22.16:
Non ti sfugge proprio nulla eh!
Grazie!
Marco
Magari! |
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08/10/2010 22:22 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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(sylvestro), 08/10/2010 22:17:
Magari!
Storie! Sono certo che sei all'altezza dell'avatar che hai scelto!
Marco [Modificato da marco--- 08/10/2010 22:22] |
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08/10/2010 22:31 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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marco---, 08/10/2010 22.22:
Storie! Sono certo che sei all'altezza dell'avatar che hai scelto!
Marco
Ah, mi ricorda la mia jovinessa ...
[Modificato da (sylvestro) 08/10/2010 22:33] |
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14/10/2010 17:34 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Usa : a settembre superata soglia 100mila pignoramenti
14/10/2010
- Negli Stati Uniti sale a livelli record il numero di pignoramenti: in settembre ne sono stati effettuati 102.134 ed è la prima volta che viene superata la soglia psicologica dei 100mila sequestri immobiliari.
Secondo il rapporto trimestrale di RealtyTrac,che segue l'andamento dei pignoramenti e delle compravendita di case in chiusura, le notifiche per mancato rimborso sono state 347.420, quasi il 3% in più rispetto al mese precedente e l'1% in più rispetto a settembre 2009.
Il rialzo potrebbe essere stato determinato "dagli sforzi per la prevenzione dei mancati rimborsi effettuati nell'arco degli ultimi 20 mesi", come ha sottolineato James Saccacio, amministratore delegato di RealtyTrac.
Nei tre mesi conclusi a settembre, le procedure di pignoramento (notifiche di mancato rimborso, pignoramenti e aste di case pignorate)sono state 930.437, quasi il 4% in più rispetto al precedente trimestre, ma l'1% in meno rispetto al terzo trimestre 2009.
Come si legge nel documento, una famiglia americana ogni 139 è stata coinvolta in procedure di pignoramento nel corso del trimestre.
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17/10/2010 17:15 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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18/10/2010 20:43 |
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| | | Post: 196 | Città: MILANO | Età: 54 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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18/10/2010 21:33 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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_abaco_, 18/10/2010 20.43:
Mettiamolo in chiaro ...
America al Punto Omega
"L'America non sogna più", recita l'ultimo numero di Time, dando voci e volti alla "double dip" statunitense. Dopo la "tempesta perfetta" di due anni fa la ripresa non c'è, ma c'è semmai la "seconda ondata" della crisi. La piccola Italia, cloroformizzata dal berlusconismo e dal provincialismo, fatica a capirlo. Ma basta leggere le cifre dell'ultimo studio di RealtyTrac: tra luglio e settembre le case pignorate sono state ben 288.345, oltre 18 mila in più rispetto al trimestre precedente. Siamo ai livelli più elevati dal 2005. E di questo passo, ci informano gli esperti, alla fine di quest'anno i pignoramenti totali raggiungeranno la cifra monstre di 1 milione e 200 mila unità.
Gli effetti di questo nuovo disastro sono facili da immaginare. Oltre un milione di famiglie americane non ce la farà a pagare il mutuo, e si ritroverà senza casa entro Natale. Dal mercato delle compravendite scompariranno altrettanti immobili, che non potranno essere negoziati perché pignorati. Dai conti delle banche evaporeranno altrettanti mutui. E dunque, ricapitolando: la "middle class" già tartassata dalla recessione diventerà ancora più povera, i prezzi delle case scenderanno ancora di più, gli istituti di credito perderanno altri soldi e subiranno l'inevitabile contraccolpo in Borsa. Se consideriamo il torbido sfondo politico-economico in cui tutto questo avviene, c'è da stare preoccupati.
E non si vede come possano
aiutare le elezioni di midterm del 2 novembre, che addebiteranno a Obama il conto di questa crisi infinita. L'unica cosa da fare, nell'establishment europeo e (per quel che vale) italiano, è prendere atto della situazione. Dire la verità ai popoli, finirla con la propaganda e tentare di correre ai ripari. Siamo al "Punto Omega", per usare il concetto chiave dell'ultimo capolavoro di Don De Lillo, straordinaria metafora del potere cieco e irresponsabile. "I governi mentono sempre", è l'assunto del grande scrittore americano. Ma mai come oggi, questo è il momento della verità e dell'"autoconsapevolezza".
(18 ottobre 2010) |
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18/10/2010 21:50 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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_abaco_, 18/10/2010 20:43:
punto omega
"L'America non sogna più", recita l'ultimo numero di Time, dando voci e volti alla "double dip" statunitense. Dopo la "tempesta perfetta" di due anni fa la ripresa non c'è, ma c'è semmai la "seconda ondata" della crisi. La piccola Italia, cloroformizzata dal berlusconismo e dal provincialismo, fatica a capirlo. Ma basta leggere le cifre dell'ultimo studio di RealtyTrac: tra luglio e settembre le case pignorate sono state ben 288.345, oltre 18 mila in più rispetto al trimestre precedente. Siamo ai livelli più elevati dal 2005. E di questo passo, ci informano gli esperti, alla fine di quest'anno i pignoramenti totali raggiungeranno la cifra monstre di 1 milione e 200 mila unità.
Gli effetti di questo nuovo disastro sono facili da immaginare. Oltre un milione di famiglie americane non ce la farà a pagare il mutuo, e si ritroverà senza casa entro Natale...
Preoccupante situazione, penso che sia giunto il momento di rispolverare questo grafico, ora divenuto piuttosto attuale.
Orizzonte immobiliare! (Fonte: icebergfinanza.splinder.com - 27/08/2009 )
Mettendo assieme un po' di elementi questo sembra non essere un periodo particolarmente sereno:
La Prossima Lemhan Brothers - Derivati e Foreclosure Gate: JP Morgan sta per collassare!
Marco [Modificato da marco--- 18/10/2010 21:53] |
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20/10/2010 18:07 |
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| | | Post: 196 | Città: MILANO | Età: 54 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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non è recentissimo, ma come strumento divulgativo non è male
crisisofcredit.com/ |
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20/10/2010 19:00 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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_abaco_, 20/10/2010 18.07:
non è recentissimo, ma come strumento divulgativo non è male
crisisofcredit.com/
La versione sottotitolata e' disponibile qui[Modificato da (sylvestro) 20/10/2010 19:02] |
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20/10/2010 20:44 |
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| | | Post: 196 | Città: MILANO | Età: 54 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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ops ... scusate la ripetizione |
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20/10/2010 20:54 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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_abaco_, 20/10/2010 20.44:
ops ... scusate la ripetizione
Sapessi quante volte e' successo a me
(e quante ancora ... ) |
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21/10/2010 08:35 |
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| | | Post: 196 | Città: MILANO | Età: 54 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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A visual guide to the financial crises Timidamente ci riprovo :)
A visual guide to the financial crisis
La parte che preferisco è "House prices never Fall",
forse anche da loro era "differente". |
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21/10/2010 08:58 |
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| | | Post: 8.592 | Sesso: Maschile | Amministratore unico | | OFFLINE |
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USA: RICHIESTE MUTUI IMMOBILIARI -10,5%, RIFINANZIAMENTI -11,2%
(ASCA) - Roma, 20 ott - Nuova frenata per il mercato dei mutui negli Usa, a testimonianza della profonda crisi in cui versa il settore immobiliare residenziale. Nella settimana conclusa lo scorso 15 ottobre, le richieste per nuovi mutui sono scese del 10,5% rispetto alla settimana precedente. Stessa musica per i rifinanziamenti scesi dell'11,2%. Lo comunica la Mortgage Bankers Association. |
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21/10/2010 09:20 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Re: A visual guide to the financial crises _abaco_, 21/10/2010 8.35:
Timidamente ci riprovo :)
A visual guide to the financial crisis
La parte che preferisco è "House prices never Fall",
forse anche da loro era "differente".
Non ricordo di averlo mai visto
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24/10/2010 10:32 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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24/10/2010 11:00 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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24/10/2010 12:01 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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I mutui da incubo diventano fantasma
I ricorsi contro i pignoramenti rimettono nel mirino le banche
Vi avevano detto che il peggio della crisi finanziaria era passato? Balle, naturalmente. Lo sanno bene le banche Usa, alle prese - come spiega il New York Times e, qui da noi, IlSole24Ore - con un'insidiosa «coda» del disastro delle cartolarizzazioni dei mutui subprime. Il problema si presenta complicato per due variabili fuori controllo: una di carattere informatico, l'altra di ordine giuridico.
In sintesi. Circa 10 anni fa qualcuno brevetta un sistema di registrazione elettronica dei mutui e fonda una società (Mers) con base nel Delaware, paradiso fiscale ma anche uno dei 50 stati Usa. Vi entrano diversi azionisti importanti, tra cui la banca Jp Morgan. Il sistema, infatti, è stato pensato per velocizzare tutte le operazioni relative ai mutui su tutto il territorio della Confederazione e, non guasta certo, pagare un po' meno tasse. Tutto avviene in automatico, al punto che la Mers... non ha dipendenti. Dite la verità, è il sogno realizzato di ogni capitalista: una macchina gira e sforna profitti, senza dover pagare nessuno.
L'intoppo sorge sul piano legale. La Mers detiene formalmente decine di milioni di mutui cartolarizzati (il 60% del totale Usa, sembra), ma come ha fatto a «certificarli» se non ha nessun addetto ai controlli? Semplice anche questo: qualsiasi impiegato di banca o avvocato che si sia trovato a inserire i dati di un mutuo viene immediatamente nominato assistente o vicepresidente di una società vuota di umani. In cambio di appena 25 dollari, ognuno di loro è diventato automaticamente «certificatore» senza saperlo e senza, soprattutto, venir retribuito.
Tutto va bene fin quando, con la crisi immobiliare e finanziaria, orde di mutuatari non riescono più a pagare le rate. Scattano ovviamente i pignoramenti (foreclosure), le banche si prendono le case e cercano di rivenderle, deprimendo ulteriormente un mercato immobiliare in caduta libera. Non sarebbe ancora niente di grave (per le banche) se qualcuno degli espropriati non facesse ricorso al giudice per sapere, almeno, chi è che gli sta togliendo la casa. Un giudice dell'Oregon decide che Bank of America (BofA) - «solo» la prima banca degli States - non ha diritto di buttar fuori il ricorrente. Nessuno, nemmeno BofA, è riuscito ad esibire i documenti che «provano» la titolarità dell'ipoteca cartolarizzata e poi impacchettata più volte.
E' una bomba. Il sistema giuridico Usa si regge infatti sul principio del «precedente». Quello dell'Oregon dà il via a una valanga di ricorsi. Ma se fossero soltanto i piccoli proprietari a ricorrere al tribunali, forse le banche potrebbero arginare i danni (sacrificando un po' di miliardi, è ovvio). Ma avvocati preparatissimi entrano in campo per conto di fondi di investimenti come Pimco, Blackrock (il gruppo di Warren Buffett) e addirittura la Federal Reserve. Qui i danni vengono richiesti perché agli investitori che compravano le obbligazioni «garantite» dai mutui non era stato detto quale fosse il «sottostante».
La stessa Fed aveva fatto «pressione» sulle banche perché si ricomprassero almeno una parte di questi junk bond. In fondo ne aveva presi «in garanzia» quantità sterminate, quando - due anni fa appena - si era trattato di salvare gli istituti di credito. Nessuna risposta, e quindi vai con la causa.
Un primo calcolo dei danni che le banche potrebbero esser chiamate a pagare per questo scherzo del destino viaggia vicino ai 180 miliardi di dollari. Che andrebbero però aggiunti ai 500 in ballo per le cause pendenti sui subprime.
Due sole le possibili soluzioni. Le banche vincono in tribunale, ma pagano pegno per i lunghi ritardi nella «realizzazione» dei pignoramenti (le case, intanto, si svalutano). La banche perdono, e si riapre la voragine nei loro conti, esattamente come due anni fa. Potreste dire: «E chi se ne frega, se lo sono ampiamente meritato». Verissimo. E anche giusto. Ma credete davvero che le banche centrali (ossia gli stati, ovvero le nostre tasche) non sarebbero «sollecitate» - dalle lobby bancarie, dai loro giornali e televisioni - ad aprire una nuova «sottoscrizione straordinaria» per salvare chi è tutt'oggi «troppo grande per fallire»? La voracità di questo capitalismo è davvero straordinaria. Talmente cieca da divorare anche se stesso.
Tommaso De Berlanga
Fonte: www.ilmanifesto.it
23.10.2010 [Modificato da (sylvestro) 24/10/2010 12:01] |
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24/10/2010 12:45 |
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| | | Post: 196 | Città: MILANO | Età: 54 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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Ammetto che l'infografica è una mia piccola depravazione :)
cmq non conoscevo l'esistenza di questi signori
che hanno anche fatto un
call for entries
specifico sull'argomento crisi
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24/10/2010 22:05 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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i due post qua sopra...
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02/11/2010 12:29 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Home prices expected to slide another 8%
Further declines in home prices are on the way |
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02/11/2010 17:45 |
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| | | Post: 8.844 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | Building Site Hunter con le palle | | OFFLINE |
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(sylvestro), 02/11/2010 12.29:
Home prices expected to slide another 8%
Further declines in home prices are on the way
da Massimo Giannini di repubblica
America al Punto Omega
"L'America non sogna più", recita l'ultimo numero di Time, dando voci e volti alla "double dip" statunitense. Dopo la "tempesta perfetta" di due anni fa la ripresa non c'è, ma c'è semmai la "seconda ondata" della crisi. La piccola Italia, cloroformizzata dal berlusconismo e dal provincialismo, fatica a capirlo. Ma basta leggere le cifre dell'ultimo studio di RealtyTrac: tra luglio e settembre le case pignorate sono state ben 288.345, oltre 18 mila in più rispetto al trimestre precedente. Siamo ai livelli più elevati dal 2005. E di questo passo, ci informano gli esperti, alla fine di quest'anno i pignoramenti totali raggiungeranno la cifra monstre di 1 milione e 200 mila unità.
Gli effetti di questo nuovo disastro sono facili da immaginare. Oltre un milione di famiglie americane non ce la farà a pagare il mutuo, e si ritroverà senza casa entro Natale. Dal mercato delle compravendite scompariranno altrettanti immobili, che non potranno essere negoziati perché pignorati. Dai conti delle banche evaporeranno altrettanti mutui. E dunque, ricapitolando: la "middle class" già tartassata dalla recessione diventerà ancora più povera, i prezzi delle case scenderanno ancora di più, gli istituti di credito perderanno altri soldi e subiranno l'inevitabile contraccolpo in Borsa. Se consideriamo il torbido sfondo politico-economico in cui tutto questo avviene, c'è da stare preoccupati.
E non si vede come possano aiutare le elezioni di midterm del 2 novembre, che addebiteranno a Obama il conto di questa crisi infinita. L'unica cosa da fare, nell'establishment europeo e (per quel che vale) italiano, è prendere atto della situazione. Dire la verità ai popoli, finirla con la propaganda e tentare di correre ai ripari. Siamo al "Punto Omega", per usare il concetto chiave dell'ultimo capolavoro di Don De Lillo, straordinaria metafora del potere cieco e irresponsabile. "I governi mentono sempre", è l'assunto del grande scrittore americano. Ma mai come oggi, questo è il momento della verità e dell'"autoconsapevolezza".
(18 ottobre 2010) |
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10/11/2010 21:57 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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17/11/2010 15:45 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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Usa, cantieri: -11,7% a ottobre, peggiore delle attese
17/11/2010
- Negli Stati Uniti il dato di ottobre sull'avvio dei nuovi cantieri è risultato al di sotto delle attese, il peggiore dall'aprile 2009.
Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio Usa i nuovi cantieri a ottobre sono calati dell'11,7% rispetto a settembre, quando erano diminuiti del 4,2% (dato rivisto da +0,3%).
I permessi per costruire sono saliti dello 0,5% , -4,2% ripetto a settembre. |
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