Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Dead men working

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
31/07/2009 22:03
 
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La Uil: "Partiti i primi licenziamenti" (Fonte: Edilizia e Territorio 27 lug 1 ago 2009)

Quasi 150 mila posti di lavoro già persi nei primi tre mesi dell'anno, su un totale di circa due milioni. E, nella migliore delle ipotesi, almeno altrettanti nel resto del 2009...

Marco

01/08/2009 15:11
 
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Re:
marco---, 31/07/2009 22.03:

La Uil: "Partiti i primi licenziamenti" (Fonte: Edilizia e Territorio 27 lug 1 ago 2009)

Quasi 150 mila posti di lavoro già persi nei primi tre mesi dell'anno, su un totale di circa due milioni. E, nella migliore delle ipotesi, almeno altrettanti nel resto del 2009...

Marco





quoto su "i primi", specie dopo aver letto questo articolo dell'ADUC:

1 Agosto 2009

Le banche, l'azienda indebitata e l'imprenditore ricco

di Domenico Murrone

Stralci di allarmi provenienti dal mondo delle pmi.
- Gli effetti della crisi finanziaria continuano a impattare molto negativamente sugli artigiani e sulle piccole e medie imprese.
- Gran parte delle imprese medio-piccole, trama fondamentale del tessuto imprenditoriale italiano, trova difficolta' e potrebbe correre rischi di asfissia finanziaria.
- Il rischio e' che possano scomparire un migliaio di piccole e medie imprese. Le imprese del settore dei servizi sono oggi vicine al collasso.
- Ci sono aziende che stanno gia' pensando di chiudere per ferie senza sapere quando riapriranno a settembre.

Le piccole imprese sono in crisi, come sempre.
Anche se sono il traino dell'economia nazionale, danno occupazione e rendono flessibile la nostra economia. La loro dimensione, a volte micro, le rende fragili finanziariamente, e in molti casi i maggiori frutti del lavoro dell'artigiano, imprenditore, commerciante se li godono le banche, che incassano interessi e spese sui finanziamenti concessi. A fronte di una rischio spesso non eccessivo, visto che tradizionalmente i prestiti vengono erogati in cambio di garanzie su beni reali (case, terreni, fabbricati).
Ora la crisi e' piu' grave e rischia di andare all'aria tutto il sistema italiano, tanto che tra le associazioni piu' allarmate c'e' Confindustria, che da sempre rappresenta gli interessi della grande impresa.
Il nemico sono le banche che, nonostante il sostegno ricevuto dal Governo, direttamente e non, ha ristretto ancor di piu' i parametri per la concessione di finanziamenti.
Anche il Governo sgrida le banche. Cosi' come Banca d'Italia.

Banche
Giustamente il sistema bancario viene additato come quello che vedendo un moribondo, anziche' porgergli dell'acqua, gli chiude il fido.
Ci sono piccole e medie aziende di successo che si vantano di non aver alcun finanziamento bancario, sono le banche ad inseguirle. Sono una minoranza, che preferisce stare alla larga da chi eroga finanziamento solo in presenza di case e terreni, non valutando le capacita' e le idee dell'imprenditore.
Altre aziende, invece, stanno sempre sul filo. Basta un mancato pagamento di un cliente importante o il calo del giro d'affari che tutto il microsistema che ruota attorno all'imprenditore si stressa e inizia la spirale che vede le banche assumere un ruolo ambiguo: per evitare il crollo immediato, concede qualche dilazione o un aumento (piccolo) degli affidamenti. Non valuta le effettive potenzialita' dell'azienda: e' una crisi momentanea di liquidita', concedo un finanziamento adeguato per superare il periodaccio. No, instaura una lunga ed estenuante trattativa, non per risolvere il problema alla radice, ma per concedere un chicco, una pillolina, lasciando l'impresa in perenne incertezza.
Intanto, l'impresa piu' che pensare ad aumentare il fatturato deve concentrarsi sugli slalom per schivare il rischio insolvenza ad ogni scadenza di pagamento. Intanto interessi passivi e altri costi aumentano a dismisura l'indebitamento. I versamenti servono solo a tamponare.

L'imprenditore masochista
Se le banche sono quelle viste sopra, non si puo' non evidenziare come il cappio se lo infilino le stesse piccole aziende. Alcuni imprenditori per puro idealismo masochista, non prendendo atto che un ciclo e' finito e che occorre chiudere bottega e laboratorio, abbandonando la loro 'creatura'. Si aggrappano alla speranza, spesso infondata, che all'improvviso le cose gireranno tutte nel giusto verso, che avverra' il miracolo. In questi casi l'imprenditore segue la lenta agonia, impotente mentre anche la casa in cui vive viene compromessa e va a finire ad una banca. Che rimane creditrice nonostante i vari versamenti effettuati durante l'agonia pareggino il debito originario.

L'imprenditore ricco e l'azienda povera
Altri imprenditori, piu' scaltri –ma non ci riferiamo ai delinquenti matricolati- nei periodi di buona fanno figurare per motivi fiscali bilanci (falsi) poco attraenti, con utili e fatturati ridotti all'osso nelle carte ufficiali; incrementano la quota di nero, utilizzata per rendere ricco l'imprenditore e fragile finanziariamente l'azienda.
Cosi' abbiamo soggetti a capo di imprese che dichiarano utili zero, che comprano yacht, mega auto, ville, intestandoli classicamente alla suocera.
Quando arriva l'inevitabile crisi e occorre aumentare il finanziamento bancario, arrivano i problemi. Giustamente la banca a fronte di miseri fatturati e utili, rifiuta nuovi finanziamenti.
Cosi' un'impresa -che se avesse lavorato in regola, accantonando un po' di riserve- poteva superare tranquillamente la crisi, si trova in difficolta'.

Che fara' l'imprenditore? Rimettera' tutto in gioco, vendendo barca e villa rifinanziando l'azienda? O preferira' chiudere e godersi la vita? Tanto, la colpa potra' sempre darla alle banche cattive.



la cosa del "depaperaumento" non vale solo per le piccole: pensate al tronchetto con telecom...

[SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]



dite che si sacrificheranno per l'italianita' del tessuto produttivo?

[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]

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Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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Allarme rosso - Ogni ora fallisce un'azienda - Edilizia e tessile i più inguaiati (Fonte: Libero - 06/08/2009)

Ogni ora fallisce un'azienda - Edilizia e tessile i più inguaiati

Marco
[Modificato da marco--- 06/08/2009 10:28]
07/08/2009 11:09
 
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Edilizia, crisi sempre più nera nel 2009 persi 652 posti di lavoro (Fonte: Repubblica Genova - 07/08/2009)

Semestre nero per l'edilizia (Fonte: Corriere Mercantile-ed.Levante - 07/08/2009)

Il credito strozza l'edilizia - tassi illegali, molte imprese sull'orlo del fallimento (Fonte: Nuova Sardegna - 07/08/2009)

Marco
[Modificato da marco--- 07/08/2009 11:09]
13/08/2009 00:19
 
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La Cina scopre la disoccupazione

Un esercito di nuovi disoccupati, in fuga dalle città costiere dove stanno chiudendo fino a sette aziende su dieci, torna nei villaggi contadini lasciati negli ultimi vent'anni. Per la terza economia del mondo, che ha appena annunciato il prossimo sorpasso sul Giappone, è uno choc. Oltre venti milioni di ex contadini, emigrati e trasformati in operai, rientrano in famiglia. Il controesodo dei nuovi disoccupati, vittime del più impressionante boom industriale della storia, cambia anche il profilo del paesaggio.
www.repubblica.it

--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
17/08/2009 14:59
 
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"sagra del disoccupato"
Operai in mobilità organizzano "sagra del disoccupato"
Vacanze amarissime per quasi 400 lavoratori ascolani che, proprio durante le ferie, sono stati messi in mobilità perché la loro azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento

tg24.sky.it/tg24/cronaca/2009/08/16/operai_in_mobilita_organizzano_sagra_del_disoccup...

01/09/2009 10:44
 
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va tutto bene
va tutto bene...va tutto bene...

La lunga lista delle aziende che non riaprono

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02/09/2009 09:29
 
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Edilizia, niente ripresa. Chiude un azienda su 4 (Fonte: Tribuna Treviso - 02/09/2009)



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04/09/2009 09:31
 
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Edilizia, a Brescia persi 2.500 posti (Fonte: Brescia Oggi - di Giovanni Armanini - 04/09/2009)



Marco
08/09/2009 10:27
 
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...la ripresina...

...e' temporanea, a termine, a progetto (quello di smollare cerini)


10:15 - Toyota: assumera' 800 lavoratori temporanei per ripresa domanda

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tokyo, 08 set - Toyota ha reso
noto che in ottobre assumera' 800 lavoratori temporanei di
riflesso alla ripresa degli ordini che la costringe ad
accelerare la produzione di alcuni tipi di vetture. Il
principale gruppo automobilistico mondiale, nel giugno dello
scorso anno, era stato costretto a sospendere l'impiego di
lavoratori a contratto determinato a causa della crisi della
domanda mondiale.


[SM=g7600]
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08/09/2009 13:48
 
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Crisi: buzzetti, a rischio 250mila occupati edilizia. interventi rapidi (Fonte: asca.it - 09/09/2009)

...'A luglio - ha ribadito Buzzetti - si e' registrato un calo del 10% degli investimenti, mentre per ogni miliardo investito nell'edilizia si creano 20 mila posti di lavoro. Su un totale di 2 milioni di lavoratori del settore, a dicembre sono a rischio 250 mila occupati''.

Marco
11/09/2009 09:43
 
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La crisi affonda anche l’edilizia: 8mila posti persi in 16 mesi (Fonte: L’Unità Firenze - di Maria Vittoria Giannotti - 11/09/2009)

Il settore edile della Toscana è tutt’altro che fuori dalla crisi. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo perso oltre il 10% dei posti di lavoro e la prospettiva è di un ulteriore peggioramento nei prossimi mesi...

Marco
11/09/2009 14:28
 
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La crisi fa esplodere i fallimenti (Fonte: espresso.repubblica.it - di Luana De Francisco - 07/09/2009)

...In fila davanti alla cancelleria, con i libri contabili in rosso, c'è soprattutto chi, con la propria società, si era avventurato in attività edilizie e immobiliari. Oltre, naturalmente, agli ancora tanti piccoli e medi imprenditori del Triangolo della sedia. Ma il peggio, secondo il presidente provinciale dei dottori commercialisti, Marco Pezzetta, deve ancora arrivare. L'impressione, tra gli addetti ai lavori, è che l'aumento più consistente si registrerà in autunno, con il rientro dalle ferie e la conta delle commesse. Che, per qualcuno, potrebbero anche non arrivare. Intanto, quello che si delinea alla fine dei primi due quadrimestri del 2009 è un quadro più che eloquente: sempre più imprenditori alla gogna dei creditori e sempre più aziende iscritte nel ruolo delle udienze di fallimento...

...Non meno colpito il mondo dell'edilizia, che da solo rappresenta un quinto delle ditte fallite dall'inizio dell'anno. Costruttori e ristrutturatori di edifici e venditori e amministratori di immobili, tutti parimenti spazzati via dall'onda lunga della crisi dell'economia mondiale...


Marco
14/09/2009 15:09
 
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16/09/2009 12:07
 
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faccio veramente fatica a capire certi articoli [SM=g1747543] [SM=g1747543] [SM=g1747543]


Disoccupati, Ocse: peggio deve venire Fiat: "Incentivi 2010 o sarà disastro"


Parigi - La crisi sembra alle spalle, ma c'è l'allarme occupazione. Nonostante ci siano segnali di ripresa economica "la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010". Lo prevede l’Ocse nell’Employment Outlook 2009 diffuso oggi.

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=383160


dicono che la crisi è finita ma si parla di disoccupazione al 10%
(57 milioni di disoccupati in europa !!!) [SM=g10881]
[Modificato da serafin. 16/09/2009 12:07]
25/09/2009 14:12
 
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La mappa della crisi
Dal Sito de "la Repubblica":

LA MAPPA DELLA CRISI

[SM=g6951]
25/09/2009 16:13
 
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chiudono anche i negozi....e tanti pure!!!

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Re:
labottegadelfuturo, 25/09/2009 16.13:





Basta andare in giro, anche nelle vie più commerciali, per trovare tante saracinesche abbassate e cartelli di vendesi/affittasi.
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Vojo vede na righina nera discendente.

25/09/2009 16:44
 
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Re: Re:
kemar71, 25/09/2009 16.17:




Basta andare in giro, anche nelle vie più commerciali, per trovare tante saracinesche abbassate e cartelli di vendesi/affittasi.




Io ho visto vetrine vuote anche a Euroma2, l'ultima grande colata di cemento sponsorizzata da Uolter e considerato uno dei più grandi e più frequentati centri commerciali di Roma.
25/09/2009 16:55
 
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Re: Re: Re:
s77937, 25/09/2009 16.44:




Io ho visto vetrine vuote anche a Euroma2, l'ultima grande colata di cemento sponsorizzata da Uolter e considerato uno dei più grandi e più frequentati centri commerciali di Roma.




Non ne conoscevo l'esistenza... [SM=g7802]

Ma ndo sta?? Ma che è??
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Vojo vede na righina nera discendente.

29/09/2009 10:22
 
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A RISCHIO IL 90 PER CENTO DELLE IMPRESE
INTERVENGANO BANCHE E ISTITUZIONI

www.selpress.com/confindustriatoscana/immagini/280909S/200909283...
29/09/2009 13:05
 
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Fonte: lastampa.it - di Marina Cassi - 29/09/2009

Edilizia choc: la crisi taglia 2mila posti

La crisi ha colpito duramente anche se in silenzio. Il settore dell’edilizia ha già lasciato sul campo di battaglia, solo nel Torinese, quasi 2 mila posti di lavoro stabili - 1083 operai e 828 impiegati assunti a tempo indeterminato - scomparsi, cancellati dal blocco dei cantieri.

Durissima anche la situazione per i lavoratori cosiddetti in transito, quelli cioè che non hanno un rapporto di lavoro stabile: erano 26.359 nel 2008 e adesso sono 23.192, tremila in meno e tra questi sono tantissimi, almeno duemila, gli stranieri. E sono 449 le aziende che hanno chiuso o sospeso l’attività in attesa di tempi migliori: nel 2008 erano 5523, sono scese a 5074.

Ogni giorno, sul computer di Dario Boni, il segretario della Fillea Cgil, arrivano nuove richieste di cassa integrazione. Da gennaio a oggi sono stati per 4259 giorni negli edili, 2480 per il settore del legno, 442 per i laterizi, 80 per il cemento, 50 per i lapidei e 20 per il restauro. Un totale di 7331 giorni di fermata che ha coinvolto 4788 lavoratori e 180 imprese.

Boni snocciola un lungo elenco di situazioni di crisi: «È molto colpito anche il comparto del legno: alla Bieffe di Rivalta, che fa arredamento per la Azimut, sono fermi in 30; alla Riter Automotive di Leini che progetta prototipi in resina per auto hanno fatto delle mobilità e ci sono 58 in cassa; alla Odasso di Borgaro 66 sono in cassa e si annunciano esuberi».

E aggiunge: «Alla Laterizi Laria di Santena, che fa klinker, c’è mobilità per 13, cassa per 48 e stanno delocalizzando in Tunisia. Persino alla Cofega, una grande azienda, l’anticipo di cassa arriva solo al 50%, 400 euro al mese».

E le prospettive non sono buone per niente. Boni non ha dubbi: «Le grandi opere sono ferme e questo impedisce all’edilizia di svolgere il suo tradizionale ruolo di volano della ripresa». Esemplare il caso delle metropolitana: «Ci sono 149 lavoratori che hanno operato sul lotto appena inaugurato e che da adesso possono essere licenziati. Va in mobilità retribuita chi ha lavorato per almeno 18 mesi nel cantiere della grande opera: solo in 63 possiedono il requisito».

Boni spiega: «Il Cipe ha approvato i 106 milioni per il lotto di due chilometri da Lingotto a piazza Bengasi. Il sottosegretario Giachino ha detto che in due giorni possono approvare il provvedimento di trasferimento dei fondi. Bene, lo facciano: così possiamo salvare quei 149 dal licenziamento».

Non crede che senza la sospensione del Patto di stabilità se ne possa uscire: «Solo le opere pubbliche hanno la capacità di rimettere in moto il settore. Basta pensare a quanto ci sarebbe da fare nell’edilizia scolastica. È adesso il momento di uscire dal patto». Ma la crisi apre uno scenario inquietante anche rispetto alla regolarità e alla sicurezza.

Boni racconta che, da quando è entrato in vigore il Durc - il documento di regolarità contributiva senza cui non si può lavorare per il pubblico -, il numero di aziende regolari e iscritte alla cassa edile era costantemente cresciuto. Dice: «Ma oggi temo che la mancanza di liquidità spinga molti a non effettuare versamenti alla Cassa ritornando in una situazione di grigio se non di nero».
[Modificato da marco--- 29/09/2009 13:30]
29/09/2009 14:24
 
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Offerte di lavoro............
55 su 80 centri impiego lavoro non hanno alcuna offerta............................!! [SM=g7840]




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nessuna offerta
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nessuna offerta
1

[Modificato da grella 29/09/2009 14:26]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
29/09/2009 16:50
 
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Menomale che c'è la ripresa
700 euro di salario e 600 euro di mutuo

Poracci! [SM=g7628]
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Re: Menomale che c'è la ripresa
kemar71, 29/09/2009 16.50:




Però loro son fighi......mica bamboccioni.......... [SM=p7579]




--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
29/09/2009 17:34
 
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ASSOIMMOBILIARE, NEL SETTORE -300.000 OCCUPATI NEL 2009

"L’effetto occupazionale della riduzione degli investimenti e della spesa edilizia potrebbe significare a consuntivo del 2009 circa 250-300 mila unita’ di lavoro in meno nei settori delle costruzioni e immobiliare"

Crisi del settore immobiliare
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30/09/2009 14:09
 
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Lombardia, Cgil pubblica elenco delle aziende in crisi

no comment

Lombardia: elenco aziende in crisi

[Modificato da (sylvestro) 30/09/2009 14:10]
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05/10/2009 08:49
 
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Edilizia, quindicimila senza lavoro (Fonte: Il Tirreno - di Stefano Bartoli - 03/10/2009)

Già 8mila licenziati, ma il vero dramma sarà la scadenza della cassa integrazione

I privati non costruiscono, dimezzati gli appalti pubblici: un crollo verticale


Marco
07/10/2009 08:40
 
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