Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Dead men working

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
07/10/2009 08:48
 
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ho sentito poco fa una mia amica.
HP DCS di Genova lascia 120 persone a casa a Novembre.

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Complottismo? No, Grazie!!!
07/10/2009 09:48
 
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Qui in Emilia e' stato appena messo in liquidazione uno dei piu' grossi centri per l'arredamento della casa (compreso hi-fi, stoviglie, accessori, ...) dopo due mesi di ... "prolungamento" forzato di chiusura per ferie.

Era uno di quelli aperti anche la domenica e sembrava tirare moltissimo per frequentazione; immagino abbiano lasciato a casa diverse decine di addetti piu' l'indotto.

[SM=g6951]
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07/10/2009 16:25
 
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Edilizia: Genova, in un anno persi duemila posti
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07/10/2009 17:03
 
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Qui nel Lazio è in arrivo un'altra mazzata per il distretto industriale ciociaro, già massacrato: chiude la Alstom ferroviaria di Colleferro...
07/10/2009 17:40
 
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Re:
nazionalsindacalista, 07/10/2009 17.03:

Qui nel Lazio è in arrivo un'altra mazzata per il distretto industriale ciociaro, già massacrato: chiude la Alstom ferroviaria di Colleferro...



Nel lazio la crisi la sentiremo particolarmente visto che il grosso è impiegato nel terziario avanzato.
Basta che una sola delle tante grandi aziende che sono a Roma decida di ridurre il personale che scoppia un putiferio.


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Complottismo? No, Grazie!!!
07/10/2009 19:58
 
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Re:
nazionalsindacalista, 07/10/2009 17.03:

Qui nel Lazio è in arrivo un'altra mazzata per il distretto industriale ciociaro, già massacrato: chiude la Alstom ferroviaria di Colleferro...



Però...pare una resistenza vera quella che oppongono... roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_7/alstom_sciopero_stop_prodotti-16018521821... ..Ma che Nazio, partecipi? Se continua cosi, con gente che si issa sul colosseo e sui tetti lottando in quel modo, ricordatevi che tutto è cominciato a Milano! [SM=g8079]

Tornando in tema:

www.corriere.it/cronache/09_ottobre_07/polpetta_germania_licenziata_58024c34-b341-11de-b362-00144f02aa...

Qui si esagera:

Non è la prima volta che in Germania un dipendente viene licenziato per mancanze ridicole. Nell'agosto scorso una società di Oberhausen aveva licenziato un dipendente per aver ricaricato il suo cellulare sul posto di lavoro, provocando un costo per l'azienda di 0,00014 centesimi. A creare un'ondata di proteste in tutto il paese era stata invece nel febbraio scorso la conferma definitiva del tribunale di Berlino del licenziamento di una commessa, diventata famosa con il suo nomignolo di Emmely, che nell'agosto 2008 si era appropriata di due buoni deposito per i vuoti di due bottiglie, del valore di 48 e 82 centesimi, dimenticati una settimana prima da un cliente. La scorsa primavera la commessa di una panetteria di Friedrichshafen, sul Lago di Costanza, è stata licenziata per un ammanco di cassa di 1,36 euro. [SM=g1765347] Ma dai...!




[Modificato da FraMI 07/10/2009 20:00]
08/10/2009 12:14
 
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Prada: 250 dipendenti in cassa integrazione

da rassegna.it
08/10/2009 12:05

Cassa integrazione a rotazione per 250 dipendenti dello stabilimento Prada di Levanella a Montevarchi su circa 3000 addetti. Il provvedimento interessa il settore calzaturiero e durera' fra le 4 e le 6 settimane. I sindacati parlano di un provvedimento 'morbido' e temporaneo. La Cig scattera' nei prossimi giorni.
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08/10/2009 16:55
 
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Nacco Modena, lunedì i lavoratori in Provincia


«È necessario ristabilire all’interno della Nacco un clima che permetta di verificare le condizioni per il ritiro della procedura di mobilità e di ricostruire un rapporto per ragionare sul futuro dello stabilimento». Lo afferma Francesco Ori, assessore provinciale alle Politiche del lavoro, a seguito all’avviso di messa in mobilità ricevuto dai 90 dipendenti della multinazionale che produce carrelli elevatori. L’assessore Ori lunedì 12 ottobre, insieme al presidente Emilio Sabattini, riceverà nella sede della Provincia una rappresentanza dei lavoratori.
«La notizia della prossima chiusura dello stabilimento modenese è arrivata del tutto imprevista – aggiunge l’assessore Ori – e ci auguriamo che anche in questo caso, come nei precedenti, si imponga il senso di responsabilità di tutte le parti in causa, proprietà, lavoratori e rappresentanze sindacali, per arrivare a una soluzione il più possibile condivisa che tuteli la continuità aziendale, i dipendenti e le loro famiglie».
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Omsa (che gambe! [SM=g7628] ) Faenza, la Regione: respingeremo decisamente ogni prospettiva di chiusura dello stabilimento



L’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna, Duccio Campagnoli, ha rilasciato la seguente dichiarazione sullo stabilimento Omsa di Faenza. “Circolano da giorni, in modo insistente, voci relative ad una volontà della proprietà e della direzione del Gruppo Omsa di cessare le attività nello stabilimento di Faenza, per realizzare una ulteriore delocalizzazione delle attività del Gruppo in Serbia – dice Campagnoli”.

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Riorganizzazione Marazzi: mobilitazione dei lavoratori per contrastare le chiusure aziendali

Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati dei ceramisti al piano di riorganizzazione e ristrutturazione del gruppo Marazzi, presentato ieri – martedì 6 ottobre – e relativo ai siti italiani.
Femca-Cisl, Filcem-Cgil, Uilcem-Uil di Modena e la Rsu della Marazzi hanno proclamato la mobilitazione di tutti i lavoratori di Marazzi Group.

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Granarolo, Provincia e Comune di Castel S.Pietro chiedono di non procedere con licenziamenti


Si è svolta questa mattina la riunione del tavolo istituzionale convocato dal Comune di Castel San Pietro Terme, sulla situazione della Granarolo, cui sono stati invitati l’azienda, le Organizzazioni sindacali, la Provincia di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e la Legacoop. A fronte dell’apertura da parte di Granarolo di una procedura di mobilità per 35 lavoratori dello stabilimento di Castel San Pietro Terme e per 50 lavoratori dello stabilimento di Novara è stato proclamato uno sciopero per il prossimo 9 ottobre


ecc ecc ecc ....
[SM=g7600]



www.sassuolo2000.it/cat/Lavoro/
08/10/2009 18:03
 
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Fini: tortellini a rischio crac, studio salvataggio con Bper
Banca esposta 40 mln: ci sarebbero due ipotesi sul tappeto



(ANSA) - MODENA 7 OTT - I tortellini Fini rischiano il fallimento e la proprieta' delgruppo modenese studia un piano di salvataggio chiedendo il soccorso della BpEr.

La banca e' esposta per oltre 40 milioni (in base ai dati di bilancio 2008) e sul tavolo ci sarebbero due ipotesi. Da una parte, la ripatrimonializzazione e conversione fino a 12 milioni di crediti della Bper in strumenti partecipativi insieme ad un aumento di capitale e dall'altra un accordo di ristrutturazione del debito ai sensi dell'articolo 182 bis legge fallimentare, ovvero col sostegno del 60% dei creditori. (ANSA). [SM=g7814]

www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2009/10/07/visualizza_new.html_965697...
09/10/2009 10:26
 
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Poste: Solari (Cgil), da ipotesi banca pesanti ricadute occupazionali

Ipotesi banca

"
...
Mentre si discute di una difficile riorganizzazione dei servizi postali, con il piano presentato dal management di Poste italiane che prevede un taglio occupazionale di oltre 10mila posti di lavoro, viene lanciata l’idea di far diventare l’azienda una vera e propria banca
...

"
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11/10/2009 12:41
 
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Avvocati e medici sentono la crisi Vogliono la cassa integrazione
Avvocati e medici sentono la crisi

"
...
diritto d’accesso alla moratoria bancaria visto che le parcelle vengono pagate con ritardi ormai mostruosi mentre le spese, a cominciare dagli stipendi dei collaboratori, hanno scadenze mensili
...
calo del 30% del giro d’affari con punte maggiori per ingegneri e architetti che hanno risentito della caduta del mattone
...
un milione e mezzo di professionisti che salgono a quattro milioni tenendo conto del personale di studio. Il 12,5% del Pil
...
"
[Modificato da (sylvestro) 11/10/2009 12:42]
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12/10/2009 21:31
 
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Ance: Edilizia in affanno, 250 mila posti di lavoro a rischio (Fonte: ilvelino.it - 12/10/2009)

Roma, 12 ott (Velino) - Mentre si rafforzano i segnali di ripresa dell’economia, il comparto delle costruzioni “sta entrando ora nella fase più dura” e il rischio è quello di un vero e proprio crollo dell’occupazione con “250 mila posti di lavoro in meno entro fine anno”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, nel corso della presentazione oggi a Roma del ‘Rapporto 2008 - Presenza delle imprese di costruzioni italiane nel mondo’, organizzato dal ministero degli Affari esteri e dall’Associazione nazionale dei costruttori edili. “I segnali di ripresa non sono sufficienti per l’edilizia, il peggio per noi sta arrivando ora – ha detto Buzzetti –. Il portafoglio ordini delle nostre aziende si sta esaurendo, le pubbliche amministrazioni pagano ormai con ritardi di più di 8-12 mesi, il mercato immobiliare è fermo e anche quello delle grandi commesse soffre, l’Anas non ha assegnato nessuno stanziamento aggiuntivo per il 2010”. Senza interventi quindi, ha osservato il leader dell’Ance, non solo “confermiamo la stima di 250 mila posti di lavoro in meno entro fine anno” ma “il rischio chiusura” per “centinaia e centinaia, quasi migliaia” di imprese, “soprattutto le più piccole”. Certo, ha continuato Buzzetti, “abbiamo apprezzato la delibera del Cipe dello scorso giugno, il piano per le piccole opere e i diversi Piani casa regionali, ma ora queste decisioni politiche devono essere attivate, concretizzate”...
13/10/2009 16:14
 
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Re:
marco---, 12/10/2009 21.31:

Ance: Edilizia in affanno, 250 mila posti di lavoro a rischio (Fonte: ilvelino.it - 12/10/2009)

Roma, 12 ott (Velino) - Mentre si rafforzano i segnali di ripresa dell’economia, il comparto delle costruzioni “sta entrando ora nella fase più dura” e il rischio è quello di un vero e proprio crollo dell’occupazione con “250 mila posti di lavoro in meno entro fine anno”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, nel corso della presentazione oggi a Roma del ‘Rapporto 2008 - Presenza delle imprese di costruzioni italiane nel mondo’, organizzato dal ministero degli Affari esteri e dall’Associazione nazionale dei costruttori edili. “I segnali di ripresa non sono sufficienti per l’edilizia, il peggio per noi sta arrivando ora – ha detto Buzzetti –. Il portafoglio ordini delle nostre aziende si sta esaurendo, le pubbliche amministrazioni pagano ormai con ritardi di più di 8-12 mesi, il mercato immobiliare è fermo e anche quello delle grandi commesse soffre, l’Anas non ha assegnato nessuno stanziamento aggiuntivo per il 2010”. Senza interventi quindi, ha osservato il leader dell’Ance, non solo “confermiamo la stima di 250 mila posti di lavoro in meno entro fine anno” ma “il rischio chiusura” per “centinaia e centinaia, quasi migliaia” di imprese, “soprattutto le più piccole”. Certo, ha continuato Buzzetti, “abbiamo apprezzato la delibera del Cipe dello scorso giugno, il piano per le piccole opere e i diversi Piani casa regionali, ma ora queste decisioni politiche devono essere attivate, concretizzate”...



In un articolo di qualche giorno fa si descriveva la nuova direzione migratoria che dall'italia prendono i tanti arrivati negli anni nel nostro paese con un miraggio, il lavoro.

La maggior parte degli 'emigranti', si diceva, departono dal settore edilizio...

[SM=g1970854]
13/10/2009 16:38
 
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Movimentazione terra VS Movimentazione operai
www.affaritaliani.it/milano/milano_caterpillar_protesta_di_trasferisce_al_consolato_americano141...

Andateci con i Caterpillar, no? [SM=g7574]

Altre 109 persone a casa... [SM=g6941]
[Modificato da FraMI 13/10/2009 16:39]
14/10/2009 13:15
 
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Forse Pansa ha ragione...
corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/14-ottobre-2009/lavoratori-costa-mauro-chiusa-chiudono-sindaco-aulla-ufficio--16018767035...

Dice che tutto ciò che accade si avvicina pericolosamente a ciò che ricorda lui degli anni 70 (altrimenti detti anni di PIOMBO) ...

Va bene se mi sequestri l' AD malandrino, ma questi si son portati sul tetto, minacciando gesti estremi, IL SINDACO!

Aulla non dovrà fare scuola...o si? [SM=g7728]

video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_0ccb1aa4-b8b7-11de-9ba8-00144f02aabc&vxBit...

[SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]
[Modificato da FraMI 14/10/2009 14:30]
15/10/2009 12:01
 
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Occupazione: Istat, figli perdono lavoro più dei padri
da rassegna.it

La crisi economica sta colpendo i figli più che i padri. A dirlo è il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini che durante una audizione sulla Finanziaria in Senato, ha aggiunto: "In linea con il protrarsi della contrazione dell`attività produttiva, le condizioni del mercato del lavoro sono andate peggiorando". Nel secondo trimestre 2009, la riduzione occupazionale registrata nei nuclei familiari e dovuta ai figli risultata più del doppio rispetto a quella riferita ai padri.

Nei dati dell'indagine sulle forze di lavoro, depurati dai fattori stagionali, "l'occupazione dalla seconda parte del 2008 ha registrato quattro consecutive riduzioni congiunturali", ha spiegato Giovannini. In un anno il tasso di occupazione sceso di oltre un punto percentuale, posizionandosi al 57,9%. In confronto a un anno prima, l'occupazione è scesa nel secondo trimestre del 2009 dell`1,6%, sono ben "378mila persone" in meno. La riduzione ha riguardato "in modo più intenso la componente maschile (-2,2%) e le regioni meridionali (-4,6%)".

15/10/2009 11:57
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15/10/2009 16:14
 
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Costruzioni, ripresa lontana (Fonte: Edilizia e Territorio - 09/09/2009)



Marco
16/10/2009 17:39
 
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Edilizia: crisi drammatica, tra stretta creditizia e amministrazioni che non pagano

"...
L’edilizia, lo sanno tutti, è un moltiplicatore, ma il meccanismo funziona anche in senso inverso: una discesa dell’attività edile immobiliare ha conseguenze amplificate sull’attività economica generale, con ricadute negative sull’occupazione
...
I dati del settore dell’edilizia [...] fanno presagire un’onda lunga che arriverà in maniera ancor più pesante nei prossimi mesi, in ritardo rispetto alla recessione degli altri settori produttivi
...
sempre più spesso, nell’ultimo periodo, le gare d’appalto sono aggiudicate a prezzi stracciati
...
Questa crisi, che certamente cambierà il mondo dell’edilizia, è composta da molti fattori: la difficoltà di accesso al credito, un eccessivo sviluppo edilizio sul territorio, il crollo delle compravendite, la contrazione dei lavori pubblici e i mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni
..."
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16/10/2009 17:46
 
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Rimini, Ance: edilizia in crisi nera, e Comune lento sui piani

"...
Cali significativi sia nell’attività degli appalti privati e pubblici sia nell’attività in proprio riguardante l’edilizia residenziale", e paventa "paralisi" negli investimenti e aumento dei prezzi degli immobili [SM=g10303]
...
Ance Rimini parla di "blocco dei mutui", perché gli istituti di credito "finanziano solo il 60-70% rendendo così impossibile l’acquisto a tutti coloro che non dispongono di un capitale iniziale significativo". [SM=g1765347]
..."
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17/10/2009 15:56
 
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Un milione di posti di lavoro. In meno

La crisi sta finendo? Macché, il peggio deve ancora arrivare. Le imprese licenziano e in tutta Europa il tasso dei senza impiego è a due cifre. Una crescita lentissima non riuscirà a riassorbirli. Mentre gli ammortizzatori sociali vanno in tilt

[SM=g7600]

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17/10/2009 21:38
 
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Re: Un milione di posti di lavoro. In meno
laplace77, 10/17/2009 3:56 PM:


Preoccupante questo passaggio.

...A un anno dal crollo della Lehman Brother, mentre le banche d’affari drogate di dollari pubblici tornano a far profitti, il maremoto della recessione investe in pieno il mondo del lavoro. E non ci sono salvagenti. L’inverno del 2008 ha colpito i precari, licenziati in massa, mentre le imprese mettevano in cassa integrazione i dipendenti. L’autunno del 2009 è il momento delle ristrutturazioni. Licenziamenti, chiusure. Perché la ripresa, se ci sarà, si annuncia lenta come una moviola. E gli ammortizzatori sociali, che hanno lenito le ferite della recessione, si dimostrano incapaci di reggere nel tempo. I dati parlano chiaro: dobbiamo abituarci a una disoccupazione a due cifre. E non per qualche mese. Almeno fino a tutto il 2010, forse anche oltre...

e anche questo

...Ma l’uscita dalla crisi sarà a più velocità. Secondo le stime di Confindustria per tornare ai livelli pre crisi gli Usa e la Spagna impiegheranno tre anni, uno la Francia, quattro la Germania. E l’Italia? Il doppio, otto anni. Perché la crescita del Belpaese, ha recentemente ricordato il governatore di Bankitalia Mario Draghi, è stato per tutti gli anni 2000 la più bassa d’Europa...

Non mi stancherò mai di ripetere che il problema della bolla immobiliare passerà in secondo piano.

Marco
[Modificato da marco--- 17/10/2009 21:41]
19/10/2009 20:48
 
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reggeteme che sto male...
...ommadonna, oggesu'...

fonte: repubblica

ECONOMIA

Il ministro dell'Economia 'abbandona' il modello americano
"La mobilità fu imposta dalla globalizzazione, ma da noi non va bene"


Lavoro, la svolta di Tremonti "Il posto fisso base della società"


Milano - I tempi dell'elogio della mobilità e dell'esempio americano sono passati. Anche il ministro Tremonti torna a elogiare il posto fisso, al punto da individuarlo come "la base della stabilità sociale". Il ministro dell'Economia ha espresso la sua tesi a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla partecipazione dei lavoratori all'azionariato delle imprese. Al convegno erano presenti anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

"Non credo - ha detto il ministro - che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale". A imporre forme di lavoro più flessibili, secondo Tremonti, è stata la globalizzaziopne che "non ha trasformato il quantum di lavoro ma la qualità di lavoro, passato da fisso a mobile. Era inevitabile fare diversamente".

Tremonti ha poi analizzato le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: "Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli".

Caustico, sulle dichiarazioni di Tremonti, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: "Le farei commentare a confindustria", ha detto Epifani. Positivamente sorpresa la reazione di Luigi Angeletti, leader della Uil: "Dalle cose che ha detto, è come se fosse un nostro iscritto - ha commentatio Angeletti -: so se gli farà piacere ma è così".
"Le parole di Tremonti sull'esigenza di avere posti di lavoro stabili - ha detto invece il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - sono sicuramente condivisibili. E' un obiettivo che inseguiamo anche noi. Oggi il problema è quello di superare l'idea distorta di flessibilità. Chi è precario o flessibile deve essere pagato di più e avere più tutele e garanzie degli altri. Questo è un punto su cui la Cisl insiste da tempo".

Il ministro Tremonti ha parlato anche della Costituzione repubblicana, giudicandola "ancora valida", ma "non del tutto applicata".
Secondo Tremonti, nella nascita della Costituzione c'era "il confronto fra le tre diverse culture chiave che animavano lo spirito di quel tempo: quella cattolica, quella comunista e quella liberale e la sintesi di queste diverse visioni sta nell'articolo sulla proprietà industriale. Quel passaggio - ha aggiunto il ministro - dove si dice che la Repubblica tutela, regola e disciplina il risparmio, identificando nell'industria del credito una realtà che favorisce l'accesso alla proprietà, all'azionariato popolare, ai grandi complessi produttivi del Paese, è fondamentale".

"La Costituzione però - ha aggiunto Tremonti - non è stata pienamente applicata, perché se uno la legge si rende conto che c'è un grande favore per la proprietà, per l'azionariato popolare, per i titoli di proprietà industriale e questa è un po' la sintesi del compromesso fra le varie ideologie. Quello che è successo nella sua applicazione - ha proseguito Tremonti - è stata un po' una rotazione rispetto a quei principi. Se la Costituzione diceva questo, la sua applicazione e la legislazione hanno detto l'opposto. Si è organizzato per un decennio un sistema che in qualche modo ha sfavorito i titoli di proprietà e favorito quelli di debito. Giusto criterio per cui la grande proprietà industriale doveva essere in qualche modo controllata dal sistema bancario. Credo che un ritorno alla Costituzione - ha concluso - possa portare a concrete e non poche remote riflessioni".

(19 ottobre 2009)



so' lacrime de coccodrillo (le sue)?

quelle mie so' pe' le risate...

mo' ce manca solo che berluska rinuncia a tutto e veste il saio...



[SM=p7579]

[Modificato da laplace77 19/10/2009 20:49]
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Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
19/10/2009 20:53
 
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Re: reggeteme che sto male...
laplace77, 19/10/2009 20.48:

...ommadonna, oggesu'...

fonte: repubblica

ECONOMIA

Il ministro dell'Economia 'abbandona' il modello americano
"La mobilità fu imposta dalla globalizzazione, ma da noi non va bene"


Lavoro, la svolta di Tremonti "Il posto fisso base della società"


Milano - I tempi dell'elogio della mobilità e dell'esempio americano sono passati. Anche il ministro Tremonti torna a elogiare il posto fisso, al punto da individuarlo come "la base della stabilità sociale". Il ministro dell'Economia ha espresso la sua tesi a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla partecipazione dei lavoratori all'azionariato delle imprese. Al convegno erano presenti anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

"Non credo - ha detto il ministro - che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale". A imporre forme di lavoro più flessibili, secondo Tremonti, è stata la globalizzaziopne che "non ha trasformato il quantum di lavoro ma la qualità di lavoro, passato da fisso a mobile. Era inevitabile fare diversamente".

Tremonti ha poi analizzato le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: "Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli".

Caustico, sulle dichiarazioni di Tremonti, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: "Le farei commentare a confindustria", ha detto Epifani. Positivamente sorpresa la reazione di Luigi Angeletti, leader della Uil: "Dalle cose che ha detto, è come se fosse un nostro iscritto - ha commentatio Angeletti -: so se gli farà piacere ma è così".
"Le parole di Tremonti sull'esigenza di avere posti di lavoro stabili - ha detto invece il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - sono sicuramente condivisibili. E' un obiettivo che inseguiamo anche noi. Oggi il problema è quello di superare l'idea distorta di flessibilità. Chi è precario o flessibile deve essere pagato di più e avere più tutele e garanzie degli altri. Questo è un punto su cui la Cisl insiste da tempo".

Il ministro Tremonti ha parlato anche della Costituzione repubblicana, giudicandola "ancora valida", ma "non del tutto applicata".
Secondo Tremonti, nella nascita della Costituzione c'era "il confronto fra le tre diverse culture chiave che animavano lo spirito di quel tempo: quella cattolica, quella comunista e quella liberale e la sintesi di queste diverse visioni sta nell'articolo sulla proprietà industriale. Quel passaggio - ha aggiunto il ministro - dove si dice che la Repubblica tutela, regola e disciplina il risparmio, identificando nell'industria del credito una realtà che favorisce l'accesso alla proprietà, all'azionariato popolare, ai grandi complessi produttivi del Paese, è fondamentale".

"La Costituzione però - ha aggiunto Tremonti - non è stata pienamente applicata, perché se uno la legge si rende conto che c'è un grande favore per la proprietà, per l'azionariato popolare, per i titoli di proprietà industriale e questa è un po' la sintesi del compromesso fra le varie ideologie. Quello che è successo nella sua applicazione - ha proseguito Tremonti - è stata un po' una rotazione rispetto a quei principi. Se la Costituzione diceva questo, la sua applicazione e la legislazione hanno detto l'opposto. Si è organizzato per un decennio un sistema che in qualche modo ha sfavorito i titoli di proprietà e favorito quelli di debito. Giusto criterio per cui la grande proprietà industriale doveva essere in qualche modo controllata dal sistema bancario. Credo che un ritorno alla Costituzione - ha concluso - possa portare a concrete e non poche remote riflessioni".

(19 ottobre 2009)



so' lacrime de coccodrillo (le sue)?

quelle mie so' pe' le risate...

mo' ce manca solo che berluska rinuncia a tutto e veste il saio...



[SM=p7579]





L'ho appena sentito al tiggi'.

A Lappe ... ripijate!


[SM=g7628]

Ma sekond ti' [SM=g7752] (come si direbbe dalle mie parte): siamo al livello del: "chiu' pilu per tutti"


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19/10/2009 20:59
 
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Re: reggeteme che sto male...
laplace77, 19/10/2009 20.48:

...ommadonna, oggesu'...

fonte: repubblica

ECONOMIA

Il ministro dell'Economia 'abbandona' il modello americano
"La mobilità fu imposta dalla globalizzazione, ma da noi non va bene"


Lavoro, la svolta di Tremonti "Il posto fisso base della società"


Milano - I tempi dell'elogio della mobilità e dell'esempio americano sono passati. Anche il ministro Tremonti torna a elogiare il posto fisso, al punto da individuarlo come "la base della stabilità sociale". Il ministro dell'Economia ha espresso la sua tesi a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla partecipazione dei lavoratori all'azionariato delle imprese. Al convegno erano presenti anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

"Non credo - ha detto il ministro - che la mobilità sia di per sè un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale". A imporre forme di lavoro più flessibili, secondo Tremonti, è stata la globalizzaziopne che "non ha trasformato il quantum di lavoro ma la qualità di lavoro, passato da fisso a mobile. Era inevitabile fare diversamente".

Tremonti ha poi analizzato le diverse strutture di welfare elencando le criticità del modello statunitense: "Un conto è avere un posto di lavoro fisso o variabile in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi. Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono da Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli".

Caustico, sulle dichiarazioni di Tremonti, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: "Le farei commentare a confindustria", ha detto Epifani. Positivamente sorpresa la reazione di Luigi Angeletti, leader della Uil: "Dalle cose che ha detto, è come se fosse un nostro iscritto - ha commentatio Angeletti -: so se gli farà piacere ma è così".
"Le parole di Tremonti sull'esigenza di avere posti di lavoro stabili - ha detto invece il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - sono sicuramente condivisibili. E' un obiettivo che inseguiamo anche noi. Oggi il problema è quello di superare l'idea distorta di flessibilità. Chi è precario o flessibile deve essere pagato di più e avere più tutele e garanzie degli altri. Questo è un punto su cui la Cisl insiste da tempo".

Il ministro Tremonti ha parlato anche della Costituzione repubblicana, giudicandola "ancora valida", ma "non del tutto applicata".
Secondo Tremonti, nella nascita della Costituzione c'era "il confronto fra le tre diverse culture chiave che animavano lo spirito di quel tempo: quella cattolica, quella comunista e quella liberale e la sintesi di queste diverse visioni sta nell'articolo sulla proprietà industriale. Quel passaggio - ha aggiunto il ministro - dove si dice che la Repubblica tutela, regola e disciplina il risparmio, identificando nell'industria del credito una realtà che favorisce l'accesso alla proprietà, all'azionariato popolare, ai grandi complessi produttivi del Paese, è fondamentale".

"La Costituzione però - ha aggiunto Tremonti - non è stata pienamente applicata, perché se uno la legge si rende conto che c'è un grande favore per la proprietà, per l'azionariato popolare, per i titoli di proprietà industriale e questa è un po' la sintesi del compromesso fra le varie ideologie. Quello che è successo nella sua applicazione - ha proseguito Tremonti - è stata un po' una rotazione rispetto a quei principi. Se la Costituzione diceva questo, la sua applicazione e la legislazione hanno detto l'opposto. Si è organizzato per un decennio un sistema che in qualche modo ha sfavorito i titoli di proprietà e favorito quelli di debito. Giusto criterio per cui la grande proprietà industriale doveva essere in qualche modo controllata dal sistema bancario. Credo che un ritorno alla Costituzione - ha concluso - possa portare a concrete e non poche remote riflessioni".

(19 ottobre 2009)



so' lacrime de coccodrillo (le sue)?

quelle mie so' pe' le risate...

mo' ce manca solo che berluska rinuncia a tutto e veste il saio...



[SM=p7579]





Il Compagno Tremonti ha gia parlato.
Devi sapere che siccome noi di Sinistra sapevamo che saremmo usciti dal parlamento abbiamo fatto in modo di piazzare le nostre pedine.
Il Compagno Tremonti è sempre stata la nostra punta di diamante.
Ha dovuto fingersi berlusconiano ma ora ZAK...sta uscendo fuori l'uomo di Sinistra che è sempre stato ben nascosto.
Ovviamente se non era coadiuvato dal Compagno Gianfranco e dal compagno Bossi (no dico...un grande a gettare letame sulle idee di destra) non avrebbe potuto fare molto.
Ma ora, noi di sinistra riusciremo a conquistare il mondo!!


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Complottismo? No, Grazie!!!
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Re: Re: reggeteme che sto male...
labottegadelfuturo, 19/10/2009 20.59:




Il Compagno Tremonti ha gia parlato.
Devi sapere che siccome noi di Sinistra sapevamo che saremmo usciti dal parlamento abbiamo fatto in modo di piazzare le nostre pedine.
Il Compagno Tremonti è sempre stata la nostra punta di diamante.
Ha dovuto fingersi berlusconiano ma ora ZAK...sta uscendo fuori l'uomo di Sinistra che è sempre stato ben nascosto.
Ovviamente se non era coadiuvato dal Compagno Gianfranco e dal compagno Bossi (no dico...un grande a gettare letame sulle idee di destra) non avrebbe potuto fare molto.
Ma ora, noi di sinistra riusciremo a conquistare il mondo!!





[SM=g7576] [SM=g1750152] [SM=g1750164] [SM=g1750147]
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19/10/2009 21:02
 
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Re: Re: reggeteme che sto male...
(sylvestro), 19/10/2009 20.53:




L'ho appena sentito al tiggi'.

A Lappe ... ripijate!


[SM=g7628]

Ma sekond ti' [SM=g7752] (come si direbbe dalle mie parte): siamo al livello del: "chiu' pilu per tutti"






ma lo so che so' chiacchiere e discorsi de facciata', pero' il diavolo che dice messa a me me fa' taja'...

[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]

...specie se lo fa con la faccia contrita e seria di quello che pensa de sta a di' una gran cosa...

...come quanno se la pijava con la globalizzazione...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


[Modificato da laplace77 19/10/2009 21:03]
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19/10/2009 21:06
 
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Re: reggeteme che sto male...
laplace77, 19/10/2009 20.48:

...ommadonna, oggesu'...

fonte: repubblica

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"La mobilità fu imposta dalla globalizzazione, ma da noi non va bene"


Lavoro, la svolta di Tremonti "Il posto fisso base della società"





Ma che davero se so' impazziti?
Anche Fini sembra "posseduto" ultimamente... [SM=g7574]



____________________________________________________

La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
19/10/2009 21:14
 
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Re: Re: Re: reggeteme che sto male...
laplace77, 19/10/2009 21.02:




ma lo so che so' chiacchiere e discorsi de facciata', pero' il diavolo che dice messa a me me fa' taja'...

[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]

...specie se lo fa con la faccia contrita e seria di quello che pensa de sta a di' una gran cosa...

...come quanno se la pijava con la globalizzazione...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]





Secondo me la gente più "presentabile" della maggioranza (cioè quelli non inquisiti o pregiudicati) stanno cercando in un certo modo di dissociarsi, di ripulirsi insomma...
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La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
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