Re: Adesso la speculazione non basta più: arriva la demolizione speculativa
(Any), 06/02/2011 7.56:
Spero solo che non decidano di demolire proprio il palazzo in cui deciderò di vivere..E soprattutto se lo fanno di non essere indebitata per vent'anni...
Speriamo proprio di no.
Però, in generale, il messaggio che se ne trae è, per noi, un'arma nucleare:
Le case si rivalutano sempre... fino a quando un gruppo di architetti visionari, sulla base di una segnalazione fotografica anonima (completa, però, di indirizzo del candidato e motivazione della scelta), non decide che la tua abitazione deve essere abbattuta.
Meglio che a decidere sia un professionista... che il televoto, no?
FourCorners
Dal Manifesto del gruppo www.genovamenounopercento.it:
Da più di trent’anni Genova è afflitta dal declino demografico...
Oggi Genova è di fronte a questo bivio: da una parte c’è la conservazione del patrimonio immobiliare e della rendita, ossia l’abbandono della città al suo declino, l’attesa inerme di una spregiudicata multinazionale cinese che inesorabilmente arriverà a far fruttare le potenzialità di Genova dopo averne fatto serenamente tabula rasa...
Attraverso le demolizioni è possibile rimodellare la città. È necessario immaginare un progetto che si assuma la responsabilità di eliminare ciò che intralcia e che si prenda la libertà di decidere come usare il vuoto che ne deriva. Individuiamo nell’1% la quantità di edifici che è possibile demolire e chiamiamo questo progetto GE -1%.
La demolizione è un atto positivo...
Un bilancio economico delle demolizioni deve essere fatto considerando da una parte il valore virtuale dell’attuale patrimonio immobiliare sovrabbondante e dall’altra il valore reale del futuro patrimonio immobiliare selezionato e rinnovato. Meno edifici non significa necessariamente meno valore.