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Lombardia - situazione del mercato immobiliare

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    marco---
    Post: 8.592
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    00 21/06/2014 13:26
    Mantova
    Casa, mercato e prezzi ancora in calo (Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it - 20/06/2014)

    Continua ad arrancare il mercato immobiliare in provincia di Mantova. Il dato non emerge dalle indicazioni delle agenzie immobiliari: la fonte è quella dell’Agenzia delle entrate, che ha pubblicato il suo periodico rapporto, in questo caso riferito al secondo semestre 2013. Il riferimento, quindi, è alle compravendite effettivamente portate a termine ed ai relativi valori.

    Il primo dato che emerge è il numero di transazioni effettuate: 1.204 in sei mesi nell’intera provincia, il che ci pone al terz’ultimo posto in ambito regionale, seguiti solamente da Sondrio (ultima) e Lodi. Rispetto al periodo corrispondente del 2012, la variazione è in negativo, quasi in doppia cifra: - 9,5 per cento. Va peggio a Monza, Pavia e Varese, mentre Milano segna una ripresa del 5,4 per cento, ed è auspicabile che il dato del capoluogo regionale possa essere un primo segnale di ripresa.

    Le variazioni rispetto all’anno precedente non sono tuttavia omogenee tra città e provincia. Nel capoluogo, infatti, le transazioni sono state 165, in calo del 4,6 per cento, mentre negli altri Comuni della provincia i passaggi di proprietà sono stati 1.038 ed in questo caso la flessione ha toccato il 10,3 per cento.

    Se le compravendite sono in diminuzione, tuttavia, sono i prezzi che nel Mantovano hanno mostrato la flessione più significativa dell’intera regione.

    Considerando tutti i settanta Comuni (non c’era ancora stata la fusione tra Virgilio e Borgoforte), il valore pagato al metro quadrato mediamente per tutte le operazioni portate a termine è di 787 euro al metro quadrato: è il valore medio di gran lunga più basso in Lombardia, in diminuzione del 5,5 per cento rispetto al secondo semestre del 2012.

    Anche in questo caso sono diverse le dinamiche tra capoluogo ed altri Comuni: se in provincia il valore medio pagato nelle compravendite è risultato di 746 euro al metro quadrato (meno 5,8 per cento rispetto all’anno precedente), a Mantova città i valori hanno tenuto di più, flettendo solamente del 3,8 per cento con 1.029 euro al metro quadrato. Che è comunque il valore più basso tra tutti i capoluoghi di provincia dell’intera regione Lombardia.

    Diamo quindi un’occhiata al resto delle regione. Il mercato a Milano nella seconda metà del 2013 fa registrare un incremento dell'11,3% in città e del 5,4% a livello provinciale, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In Lombardia calano gli scambi del 4,2%, un dato sicuramente ridimensionato rispetto ai numeri registrati nel secondo semestre del 2012. Il calo è stato più contenuto nelle province di Lecco (- 4,5%), Lodi (- 6,9%) e Bergamo (-7,8%). Più alto, invece, nelle provincie di Monza e Pavia, che segnano un -13,3%, mentre insieme alla provincia milanese spicca in positivo anche la provincia di Sondrio, con un +2,1 %.

    L'andamento dei prezzi nominali delle abitazioni nella città Milano, tra il primo e il secondo semestre 2013, segna un leggero calo (- 0,5%) e registra una media pari a 2.956 euro al metro quadro. In generale in Lombardia la quotazione degli immobili residenziali è pari a 1.578 euro al metro quadro, con un calo dello 0,4% rispetto ai primi 6 mesi del 2013.
    [Modificato da marco--- 21/06/2014 13:26]
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    Post: 8.592
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    00 21/06/2014 20:53
    Residenziale brianzolo in rosso E il calo dei prezzi non aiuta (Fonte: ilcittadinomb.it - 21/06/2014)

    Chi sperava che la crescita del 5,4% del mercato residenziale immobiliare in provincia di Milano trainasse la ripresa del settore in tutta la Lombardia e dunque anche in Brianza, è andato deluso. Il bilancio presentato dall’Agenzia delle Entrate regionale relativo al secondo semestre 2013 sulla base del numero di transazioni normalizzate, segna numeri da profondo rosso per Monza e la Brianza. Nel corso del periodo sono state 3.203 le transazioni in tutta la provincia, il 13,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Il mercato residenziale di Monza va appena meglio, con 482 operazioni completate e un calo del 5,7%. Pesante la crisi sul territorio provinciale che cede il 14,6% dopo avere concluso 2.721 operazioni. Eppure i prezzi degli appartamenti sono meno cari della media regionale, con un costo di 1.540 euro a metro quadrato, pure in calo dello 0,4% rispetto al primo semestre 2013. Chi cerca casa a Monza deve spendere almeno 2.161 euro al metro quadrato, l’1,1% in meno di quanto avrebbe dovuto sborsare in precedenza. La quotazione del residenziale brianzolo si attesta a 1.429 euro al mq, in calo dello 0,2% del valore precedente. Ma nonostante gli sconti, il mercato immobiliare sembra ancora nel pieno della crisi.
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    Post: 8.592
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    00 25/06/2014 09:06
    Milano: invenduti la metà di case e negozi, ma si costruisce
    Milano, il paradosso del cemento: invenduti la metà di case e negozi, ma si costruisce (Fonte: milano.repubblica.it - di Luca De Vito - 25/06/2014)

    Milano: il 51 per cento delle abitazioni che sono in vendita non trovano compratori per più di un anno. E il 36 per cento di quelle che cercano un affittuario rimangono vuote per oltre sei mesi
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    Post: 8.592
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    00 15/07/2014 11:33
    milano, prezzi delle case ancora in calo nel secondo trimestre dell'anno (Fonte: idealista.it - 15/07/2014)

    Nuova battuta d’arresto per le quotazioni degli immobili di seconda mano nel capoluogo meneghino, che conferma il trend negativo anche nel secondo quarto dell’anno. con una ulteriore contrazione dell’1,1% ora il prezzo medio sotto la madonnina si attesta a 3.816 euro/m²

    è quanto attiene al rapporto di idealista.it sui prezzi delle case, che ha osservato l’evoluzione del mercato milanese nel corso dei mesi primaverili monitorando 10.415 immobili

    anche se l’andamento generale delle quotazioni resta negativo si riducono sensibilmente le aree in terreno negativo “solo” 10 delle 18 zone cittadine, contro le 14 del trimestre passato

    ancora prevale un atteggiamento poco propenso a comprendere il momento da parte dei proprietari, per questo il mercato rimane ancora piuttosto ingessato

    nel dettaglio dei quartieri, le performance peggiori spettano alle zone periferiche di certosa (2.460; -4,3%), corvetto-rogoredo (2.660 euro/m²; -3,2%) e baggio (2.200 euro/m²; -3,0%). cali sopra la media del periodo anche per città studi-lambrate (3.297 euro/m²;-2,1%), comasina-bicocca (2.675 euro/m²; -1,9%), cermenate-missaglia (2.752 euro/m²;-1,6%) e porta vittoria (4.305 euro/m²; -1,7%). ribassi sotto la media del periodo per altri 3 quartieri

    proprietari meno propensi ad abbassare le loro pretese in 7 zone cittadine. fra queste si segnalano in particolar modo le performance di greco-turro (2.793 euro/m²; 4,3%) e di vialba-gallaratese (2.258 euro/m²; 3,4%), mentre il centro storico, dopo un ulteriore incremento dell’1,2%, porta il prezzo del mattone a 7.330 euro/m². lievi progressi per san siro (4.179 euro/m²), vigentino-ripamonti (2.830 euro/m²), famagosta-barona (2.710 euro/m²) e lorenteggio-bande nere (3.056 euro/m²) tutte con incrementi sotto l’1%

    secondo vincenzo de tommaso, dell’ufficio studi idealista.it: “i prezzi di offerta nel capoluogno lombardo presentano ancora un gap rispetto alla domanda stimabile intorno al 10%-20% per cui la strada da fare per incontrare il potenziale compratore è ancora lunga. c’è grande attenzione alla qualità e questo fa sì che, a prescindere dal prezzo, le case belle si vendono, mentre le altre – piani bassi, seza ascensore, con pianta asimmetrica, in periferia -, no. il settore si aspetta una maggiore effervescenza per la seconda parte dell’anno in vista dell’expo, ma per adesso l’effetto non si è visto e le compravendite languono”
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    Post: 8.592
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    00 27/07/2014 17:05
    Andamento dei prezzi di richiesta per immobili nel comune di Milano (27/07/2014)

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    Post: 8.592
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    00 29/07/2014 08:57
    Busto Arsizio: Il mattone non tira crollati i prezzi
    Il mattone non tira Crollati i prezzi (Fonte: laprovinciadivarese.it - 29/07/2014)

    Busto Arsizio - Crollano i prezzi immobiliari, il mattone non tira più: nemmeno gli specialisti del settore riescono a guadagnare.

    La notizia è di qualche giorno fa, e dovrebbe far preoccupare non poco i proprietari di immobili in città.
    Il Fondo Atlantic 1, fondo comune di investimento immobiliare gestito dalla società di gestione del risparmio Idea Fimit Sgr e quotato sul segmento Miv di Borsa Italiana, ha annunciato di aver perfezionato la cessione di due immobili, di cui uno a Busto Arsizio. Si tratta di uno stabile commerciale, ad uso supermercato, situato in viale Duca d’Aosta, che è stato ceduto ad un prezzo di due milioni e 630mila euro ad un acquirente che non ha alcun rapporto di correlazione con la stessa Idea Fimit Sgr.

    Il punto è che, come comunicato a Borsa Italiana, «il prezzo di cessione, inferiore al valore iscritto nell’ultimo rendiconto del Fondo al 31 dicembre 2013, che ammontava a due milioni e 850mila euro (-7,7%), genera una minusvalenza per il Fondo di 90mila e 251 euro (- 3,3%) rispetto al costo storico dell’immobile». Sembra poco? Sì, ma stiamo parlando di un fondo di investimento immobiliare, che di per sé ha l’obiettivo di effettuare operazioni per portare guadagni.

    Infatti lo stesso Fondo ha perfezionato un’altra operazione a Saronno che ha generato una plusvalenza dell’1,6% in bilancio, e una minusvalenza di appena lo 0,1% rispetto al costo storico. Tradotto, significa che a Busto si è perso sia rispetto al prezzo di acquisto originario che rispetto al valore che si pensava di avere in “casa”, mentre a Saronno il prezzo è rimasto stabile ma la società ha portato a casa più del valore rendicontato in bilancio. Morale della favola? Se a Busto ci perdono persino gli specialisti dei fondi immobiliari, i piccoli proprietari che si sono indebitati con un mutuo per metter su casa devono preoccuparsi. Che il mercato sia in affanno, è noto a tutti. E lo dimostrano altri due indizi pesanti.

    Da un lato, il fatto che uno degli immobili del patrimonio statale che il Fondo immobili pubblici, la società incaricata dal Tesoro delle dismissioni immobiliari, sta cercando da anni di mettere in vendita, è ancora lì in attesa di un acquirente: si tratta della porzione del palazzo di via Fratelli d’Italia che ospita la sede dell’Agenzia delle entrate.

    Nonostante un canone di affitto “sicuro” di 211mila euro all’anno garantito dal ministero delle Finanze, i tre piani di stabile non hanno ancora trovato nessuno interessato all’acquisto. Dall’altro, il “flop” totale di ogni piano di alienazione messo a punto fino ad oggi dall’amministrazione comunale: dalla prima tornata da 17 milioni di euro che nel 2009 avrebbe dovuto rimpinguare le casse comunali per gli investimenti in opere pubbliche ad oggi, su quel fronte si è mosso poco o nulla. Insomma, il mattone non è più la garanzia di una volta?
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    Post: 8.592
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    00 29/07/2014 21:35
    Andamento dei prezzi di richiesta per immobili nella regione Lombardia (29/07/2014)

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    Post: 8.592
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    00 16/08/2014 09:42
    Varese: tra il 2007 e il 2013 prezzi crollati del 38%
    Il fisco e la crisi uccidono il mattone (Fonte: laprovinciadivarese.it - 16/08/2014)

    Varese - Il fisco e la crisi affondano il mattone. «Solo liberando la casa dalle tasse potrà esserci la ripresa del settore» invocano le associazioni degli intermediari e dei proprietari.

    I dati dell’osservatorio immobiliare della Camera di Commercio, che rileva direttamente “sul campo” i prezzi immobiliari medi per tipologie di abitazione, non lasciano dubbi. Dal 2007, ultimo anno pre-crisi, al 2013, ultimo anno rilevato dall’osservatorio, il crollo dei valori immobiliari è arrivato a toccare un picco del 38% a Varese centro.

    Numeri che mettono i brividi, se pensiamo da un lato a chi magari si è svenato per accendere un mutuo in quegli anni ancora favorevoli per il mercato finanziario e dall’altro alle condizioni di “calma piatta” del mercato delle compravendite sul nostro territorio. Proviamo a spulciare qualche dato per capire cosa sta succedendo nel mercato immobiliare.

    Tiene, ma fino ad un certo punto, solo il “nuovo”, l’immobile appena costruito o ristrutturato, mentre l’“usato”, quelli che i tecnici del settore qualificano come “immobili abitabili in buono stato”, ha subito una notevole perdita di valore tra il 2007 e il 2013. A Varese centro ad esempio un “nuovo” che allora si trovava a prezzi compresi tra i 2800 e i 3300 euro al metro quadrato oggi viene via per cifre tra i 2400 e i 3100 euro, con una perdita di valore tra il 6 e il 15%. Un “usato” invece, che nel 2007 veniva valutato tra i 2100 e i 2400 euro al metro quadro, oggi vale tra i 1300 e i 1900 euro, con una perdita di valore che si aggira tra il 20 e il 38%. Peggio ancora per gli immobili da ristrutturare: i prezzi medi sono crollati tra il 33 e il 38% in centro città. Va leggermente meglio, ma solo per il nuovo, in altri quartieri: a Casbeno/Bobbiate, a Bizzozzero/Bustecche e a Valle Olona/San Fermo i valori su un immobile appena edificato o ristrutturato rimangono gli stessi del 2007, mentre gli “usati” subiscono perdite di valore tra il 15 e il 30%.

    Le realtà più colpite sono Giubiano e Belforte/Valganna, dove il nuovo cala in “doppia cifra” (tra il 10 e il 17%), mentre l’usato precipita tra il 25 e il 35% a Giubiano e addirittura tra il 29 e il 35% a Belforte/Valganna. Ma non è solo la crisi ad aver affondato il “mattone”: negli ultimi tre anni la stangata fiscale sugli immobili è stata pesantissima, tanto che Confedilizia ha quantificato un quasi quadruplicamento della tassazione tra il 2011 e il 2014, con il prelievo che è passato da 9 a oltre 24 miliardi di euro.

    «È una tassa patrimoniale a tutti gli effetti» fa notare il presidente di Confedilizia Varese Vincenzo Brianza. «È il dito nella piaga» per Santino Taverna, presidente degli intermediari di Fimaa-Confcommercio. «Ici, Imu e Tasi non sono solo degli scioglilingua, ma sciolgono anche le tasche dei proprietari di casa. Il problema è che, se le persone possono trasferirsi, gli immobili rimangono, così la politica ci mette le mani per ottenere un gettito fiscale sicuro. Nel frattempo però i proprietari di casa stanno erodendo i loro risparmi, con la mancata rivalutazione dei prezzi immobiliari per la prima volta dal Dopoguerra, mentre il settore immobiliare, che ha sempre trainato l’economia italiana, stenta a ripartire». Così l’appello che le categorie rivolgono a Renzi è quello di «liberare la casa dalla ghigliottina fiscale. È l’unico modo per far ripartire il settore».

    Per il professor Francesco Forte, ex ministro e già in passato consulente del Comune di Busto Arsizio, «l’aumento della tassazione degli immobili» vale «come patrimoniale straordinaria di 25 volte».

    Questo perché, «i tributi permanenti sul patrimonio duraturo, per la teoria economica, ne riducono il valore di un importo pari al valore capitale del loro flusso di reddito durevole».
    [Modificato da marco--- 16/08/2014 09:46]
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    Post: 8.592
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    00 04/09/2014 07:00
    Prezzi di vendita in calo fino al 2015. E non risaliranno (Fonte: La Repubblica Milano - 04/09/2014)
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    Post: 8.592
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    00 03/10/2014 13:55
    Scendono ancora i prezzi degli immobili in provincia di Lecco (Fonte: resegoneonline.it - 03/10/2014)

    Nel secondo trimestre del 2014 il valore medio per metro quadro è sceso da 2.492 euro a 2.413 euro, con una perdita dell'8,5 per cento su base annua.

    Secondo l’Istat, nel II trimestre 2014 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie italiane, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.

    Guardando alla Lombardia, secondo i dati dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Immobiliare.it (www.immobiliare.it), nel secondo trimestre 2014 il prezzo medio di vendita degli immobili in regione ha segnato un -1,2%, dato in linea con la media nazionale del -1,1%: a giugno 2014 la cifra media a metro quadro del residenziale in vendita in Lombardia ammontava a 2.575 euro.

    Da marzo a giugno, l’unica città capoluogo a che ha visto aumentare i prezzi è stata Varese (+3,9%), mentre registrano un calo significativo Sondrio (-7,3%), Lodi (-4,6%) e Lecco (-3,2%). Flessione, anche se più contenuta, sulle altre province: Brescia segna -1,8%, Como e Milano entrambe -1,4%, Bergamo -1,2%, Cremona, Mantova e Pavia, tutte con un -1,1% e Monza -1%.

    «Nel secondo trimestre 2014, la flessione dei prezzi di vendita ha fortemente interessato tutto il territorio nazionale e in particolare molte delle regioni del Centro Italia. Al Nord si registra un -1,2% e non fa eccezione la Lombardia. – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Immobiliare.it – In linea, invece, rispetto al trend del Paese, l’offerta di immobili in vendita, che anche in Lombardia registra una leggera crescita».

    Rispetto alla rilevazione condotta da Immobiliare.it un anno fa, invece, il prezzo medio richiesto per l’acquisto registra un calo più significativo: -2,6%. Segno, questo, che la crisi del mattone comincia a rallentare e che il 2014 è un anno senza troppi scossoni. A livello provinciale la riduzione più significativa dei prezzi l’hanno Lodi (-11,1%) e Lecco (-8,5%); i prezzi scendono anche a Monza e Sondrio, entrambe con -6,8%, Pavia (-6,3%), Cremona (-5%), Mantova (-3,7%), Brescia (-2,4%). Calo più contenuto per Bergamo (-0,4%) mentre sono in crescita Varese (+3,2%) e Como (+2,5%).

    Sul fronte dell’offerta di immobili in vendita in Lombardia, lo studio di Immobiliare.it rileva una leggera crescita del numero di case disponibili sul mercato: a giugno 2014 il 68% degli immobili in vendita sono concentrati a Milano, dove si registra il prezzo medio a metro quadro più elevato della regione (3.585 euro). A Brescia si concentrano invece il 7% delle offerte (1.962 euro al mq) mentre a Bergamo il 6% (2.305 euro al mq), a Como il 5% (2.356 euro al mq). A Pavia (2.337 euro al mq) e Varese (2.092 euro al mq) stessa percentuale d’offerta del 3%. Con il 2% Mantova (1.598 euro al mq), Cremona (1.411 euro al mq) e Lodi (1.818 euro al mq). Chiude Lecco (2.413 euro al mq) con l’1% di offerta.
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    Post: 8.592
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    00 21/12/2014 00:46
    Quotazione media al metro quadro appartamenti a Milano negli ultimi 6 mesi (Fonte: mercato-immobiliare.info)

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    Post: 8.592
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    00 03/01/2015 10:35
    Milano: andamento prezzi immobiliari al 03/01/2015
    Andamento dei prezzi di richiesta per immobili nel comune di Milano

    [Modificato da marco--- 03/01/2015 10:36]
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    Post: 8.592
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    00 03/01/2015 16:39
    Prezzi immobiliari Milano 2011 - 2014


    Vedi anche: Andamento dei prezzi di richiesta per immobili in Italia a partire dal 2011 (Immobiliare.it)
    [Modificato da marco--- 08/01/2015 20:53]
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    Post: 8.592
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    00 13/04/2015 20:32
    lombardia, nel primo trimestre 2015 giù dell’1,2% i prezzi dell’usato (Fonte: idealista.it - 13/04/2015)

    il prezzo delle case di seconda mano in lombardia segna un calo dell’1,2% nel primo trimestre del 2015 fissando il valore medio a 2.139 euro/m². valori che tornano a salire invece su base annuale segnando un più 1,4%. per questa analisi l’ufficio studi idealista ha monitorato l’andamento dei prezzi di 47.239 abitazioni di seconda mano presenti nel database del portale tra il l’1 gennaio e il 30 marzo

    province lombarde

    prezzi in crescita in 5 delle 12 province lombarde negli ultimi tre mesi. l’incremento maggiore lo conosce bergamo con un incremento del 4,6%. chiedono di più rispetto allo scorso trimestre anche i proprietari di como (2,2%), lecco (2,1%), cremona (0,6%), lodi (0,2%) e brescia (0,1%). all’opposto è la provincia di pavia a registrare la maggiore contrazione, con un meno 3,1%, seguita da varese (-2,9%) e milano (-2,1%)

    con i suoi 1.193 euro al metro quadro il mantovano è il territorio con i prezzi più bassi a livello regionale, mentre all’opposto della tavola troviamo la provincia di milano con 2.733 euro al metro quadro

    capoluoghi di provincia

    a livello cittadino i prezzi sono cresciuti di più a bergamo e a cremona, dove il prezzo è salito rispettivamente del 6,8% e del 4,2%. in compenso gli scarti negativi interessano 7 comuni capoluogo, quelli di maggior rilievo sono varese (-5,2%) e mantova (-2,2%)

    proprio il centro virgiliano risulta il meno caro dove comprare casa con i suoi 1.298 euro al metro quadro. visti da mantova, i prezzi di milano sembrano lontani anni luce, difatti i prezzi della città più cara della lombardia toccano 3.411 euro/m2

    idealista offre l’evoluzione del prezzo per quartiere nelle città di brescia, milano e varese (vedi le tavole in basso). il numero di immobili disponibili negli altri capoluoghi lombardi non permette ancora di fornire questa informazione
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    marco---
    Post: 8.592
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    00 05/05/2015 21:26
    Milano: prezzi -1.5% nel I trimestre 2015
    Nomisma: -1,5% prezzi immobili a Milano in I trimestre 2015 (Video - 25/03/2015)

    Milano (askanews) - Compravendite in aumento, grazie anche alla ripresa dell'erogazione di mutui da parte delle banche, ma prezzi ancora in calo a Milano dopo il -1,5% registrato nel I trimestre 2015. È quanto emerge dall'Osservatorio sul Mercato Immobiliare curato da Nomisma che vede solo nel 2016 una stabilizzazione dei prezzi, mentre per una ripresa delle quotazioni, stimata intorno al 3%, bisognerà attendere il 2017. Sul fronte degli affitti, invece, i tempi medi di locazioni dovrebbero attestarsi sui 4 mesi, mentre i prezzi sono attesi stabili dopo le flessioni degli anni scorsi. Luca Dondi direttore generale Nomisma
    "Le inversioni cicliche sono anticipate dai mercati maggiori quindi Milano, da questo punto di vista, rappresenta la città che anticipa i movimenti del mercato. E' successo sul versante del numero delle compravendite, mentre per quanto riguarda i prezzi i segnali sono ancora negativi, quindi non ci sono differenze territoriali dal punto di vista dei prezzi: c'è una dinamica negativa ancora in atto per quest'anno e parte del prossimo".
    Sempre sul fronte degli acquisti, la domanda per le abitazioni nuove rappresenta il 20% del totale, a fronte di un'offerta che si attesta al 10%, mentre la quota di abitazioni in vendita da oltre 12 mesi supera il 45%. I tempi medi di acquisto invece si collocano poco al di sotto degli 8 mesi.
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    marco---
    Post: 8.592
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    00 06/05/2015 07:02
    Ufficio Studi Tecnocasa
    Case, in Lombardia prezzi ancora giù Bergamo tiene: seconda in classifica

    I prezzi e le variazioni regionali relative al secondo semestre 2014 resi noti dall’Ufficio Studi Tecnocasa, che da anni monitora il mercato immobiliare italiano con le agenzie del Gruppo.

    Nello studio di Tecnocasa, disponibile in versione completa a questo indirizzo web (pdf), Bergamo è tra le province lombarde dove i prezzi hanno tenuto meglio nel secondo semestre del 2014: il calo è stato infatti dello 0,7%. È andata meglio solo a Lodi, dove i prezzi sono rimasti invariati.

    Calo più consistente invece a Varese (-8,8%), Monza (-6,5%), Cremona (-5,6%) e Pavia (-4,2%). A Milano il «termometro» dei prezzi segna -2,6%, a Brescia -1,3 e a Como -0,9.


    Guardando i prezzi al metro quadro della città di Bergamo, le zone più a «buon mercato» risultano San Paolo, Loreto, Longuelo e Broseta (da 900 a 1600 euro) mentre tra i quartieri più cari ci sono Borgo Pignolo (fino a 3000 euro) e Borgo Sant’Anna (da 1400 a 2500).
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    pax2you
    Post: 6.986
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    Castellina in Chianti
    00 09/07/2015 12:02
    Informazioni sul mercato di Pavia e provincia
    . Il mercato immobiliare a Cilavegna affonda e nemmeno l’affitto con riscatto è servito a invertire la tendenza. La formula impegna il compratore a versare subito una caparra del 5% del valore dell’immobile e poi mensilmente una quota di affitto che si trasformava in caparra per l’eventuale acquisto dopo due anni. «Alcuni acquirenti, al termine dei due anni, non riuscivano a riscattare l’immobile e i proprietari si trovavano a dover rimettere in vendita la loro proprietà – spiega Francesco Caputo, immobiliarista di Professione Casa. – Oggi i proprietari preferiscono abbassare il prezzo e vendere subito».

    Se si parla di prezzi, il valore delle abitazioni a Cilavegna è calato del 25% negli ultimi 5 anni: «Nel 2010 una villetta si vendeva a 130 mila euro, oggi la si propone a 100 mila – continua Caputo –. Un trilocale da 90 mila euro ora lo si offre a 65 mila, ma è probabile un extra sconto in fase di trattative».

    ...

    Anche i prezzi degli affitti sembrano in diminuzione. «In paese abbiamo molte domande, ma quasi esclusivamente per appartamenti, che in genere costano dai 300 ai 500 euro mensili – spiega da Euroimmobiliare il perito Arabella Furci –. Siamo al 15% in meno rispetto agli anni passati».

    laprovinciapavese
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    00 20/08/2015 09:16
    Valori degli immobili - un lustro in discesa (Fonte: Corriere della Sera Milano - di Gino Pagliuca - 20/08/2015)

    Un click per ingrandire
    [Modificato da marco--- 20/08/2015 09:17]
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    00 01/10/2015 08:43
    A Pavia 4mila appartamenti invenduti (Fonte: laprovinciapavese.gelocal.it - di Stefano Romano - 30/09/2015)

    Il mercato immobiliare non riparte, per ogni compravendita conclusa cinque case restano senza acquirenti.

    PAVIA. Il capoluogo soffre, la provincia soffre di più. Nei primi sei mesi del 2014 a Pavia sono stati venduti 427 alloggi, nello stesso periodo del 2015 solo 383. E dalle proiezioni degli agenti immobiliari, per ogni compravendita portata a termine ci sono 5 alloggi che restano invenduti. È la fotografia del mercato del mattone a Pavia che ha frenato una caduta libera iniziata nel 2009, ma ancora non ha imboccato la strada della ripresa. Lo testimoniano i 4mila appartamenti in vendita a Pavia che non trovano un acquirente. La cifra è una proiezione degli agenti immobiliari che calcolano un contratto chiuso ogni sei unità messe in vendita: alla fine del 2014 (dati dell’agenzia delle entrate) in Pavia città erano stati venduti 832 alloggi, quindi se per ogni contratto firmato ne restano 5 aperti, le case invendute sono poco più di 4mila. Ma è sempre stato così ampio il divario tra contratti conclusi e alloggi invenduti? «Il rapporto è più che raddoppiato con la crisi», risponde Davide Bisi, immobiliarista a Pavia e vicepresidente provinciale della Fimaa, la federazione degli agenti immobiliari. Fino al 2009, quindi prima dell’inizio della contrazione, il rapporto tra alloggi venduti e invenduti era circa uno a due: per ogni contratto chiuso ne rimaneva uno aperto. Ora, nonostante dal 2009 ad oggi i prezzi siano crollati, il rapporto è di uno a sei». Segni di ripresa? «Deboli – allarga le braccia Bisi –. Se nel centro storico di Pavia qualcosa inizia a muoversi, man mano che ci allontana dal centro il mercato si raffredda». Allo stesso modo, man mano che ci si allontana dai centri maggiori è più difficile vedere segni di ripresa. «In Oltrepo e Lomellina, i capoluoghi Voghera e Vigevano compresi, il mercato resta sostanzialmente fermo – conferma il presidente provinciale della Fimaa Fabio Bianco –. Qualche segnale di ripresa si nota soltanto a Pavia e nel Pavese nonostante i prezzi siano di fatto fermi». Dati esatti sull’invenduto in provincia non ne esistono. «E questo è un problema – sottolinea Bianco – non esiste un censimento degli alloggi in vendita come non esiste un censimento di quelli in costruzione. Come federazione immobiliaristi, realizzarlo sarà il nostro prossimo impegno. Un censimento preciso del patrimonio immobiliare esistente, dell’invenduto e delle maggiori lottizzazioni sarebbe uno strumento indispensabile per gli addetti ai lavori, ma anche per le amministrazioni che devono elaborare i piani del territorio».
    [Modificato da marco--- 01/10/2015 08:46]
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    00 09/01/2016 11:09
    Prezzi case Milano, inversione di rotta nel 2015 (Fonte: idealista.it - 08/01/2016)

    Secondo i dati dell’indice idealista sui valori immobiliari delle abitazioni di seconda mano, i prezzi a Milano sono aumentati dello 0,7% nel corso del 2015, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, che segna ribassi un po’ ovunque.

    Il prezzo medio del mattone sotto la Madonnina ora si attesta a 3.489 euro/m², in aumento nel quarto trimestre (3,3%). Rispetto ai valori massimi toccati dai prezzi delle case, le quotazioni sono calate del 18,3% nel capoluogo meneghino secondo i dati di idealista.

    Il ritorno in terreno positivo dei valori nel principale mercato lombardo è dovuto in particolare al comportamento rialzista dei prezzi nei quartieri di maggior prestigio: in evidenza Garibaldi-Porta Venezia (5,8%) e il Centro Storico (5,2%), tra le zone in trend positivo si segnalano anche Navigli-Bocconi (2,3%), Fiera-De Angeli (1,8%) e Famagosta-Barona (1,3%).

    Nell’anno di Expo i prezzi sono continuati a scendere in 12 delle 17 aree cittadine: Greco Turro (-6,6%) guida la graduatoria dei ribassi davanti a Vialba-Gallaratese (-6,2%); 5 quartieri segnano cali compresi tra il -5,8% di Baggio e il -4% di Lorenteggio-Bande Nere; ribassi contenuti in una forchetta di due punti percentuale per il resto dei quartieri da Comasina-Bicocca (-2,9%) a Porta Vittoria (-0,9%).

    La zona con i prezzi più alti della città è il Centro Storico con i suoi 7.500 euro/m², seguita da Garibaldi-Porta Venezia e Navigli-Bocconi, rispettivamente con 4.934 e 4.674 euro al metro quadro. Dalla parte opposta della graduatoria, Vialba Gallaratese, con 1.975 euro/m² è il quartiere di Milano dove le quattro mura costano meno.


    [Modificato da marco--- 09/01/2016 11:09]
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    00 19/05/2016 08:32
    Milano allontana la crisi del mattone Cresce a Ovest: 3 mila case in vendita (Fonte: milano.corriere.it - di Elisabetta Andreis - 19/05/2016)

    La crisi del mattone a Milano è finita. Archiviata definitivamente. Parola di Mario Breglia, presidente dell’istituto di ricerche Scenari immobiliari, che aggiunge: «Il futuro sviluppo urbanistico dei prossimi tre anni si giocherà nel quadrante ovest della città, con almeno trentamila alloggi messi in vendita. Di questi, un terzo saranno di nuova costruzione». I quartieri al centro dello studio sono Citylife, Portello e aree Expo, su cui l’esperto è ottimista. Lì intorno «si concentra già adesso un terzo delle compravendite milanesi. È la zona più popolata e nei prossimi anni diventerà ancora più vissuta e vivace - stima Breglia -. Di qui al 2020 saranno investiti 5 miliardi di euro, quasi tutti privati». La ripresa si vede ovunque in città, e non solo per il numero delle transazioni che già nel 2015 aveva fatto tirare un mezzo sospiro di sollievo. «Ora ripartono anche i prezzi, e virano in positivo per la prima volta dopo anni», dice l’analisi. In questo contesto l’Ovest, ancora una volta, brilla: «Pronto ad un pieno e deciso boom». Scenari immobiliari stima per quel quadrante di Milano quotazioni in rialzo del 3,7 per cento nel 2016 e del 4,8 per cento nel 2017, meglio che in qualsiasi altra zona. «In cinque anni i prezzi, indice di buona salute del mercato, saliranno del 19 per cento. Contro il 13,1 della media cittadina».

    Guardando da vicino aree di possibile sviluppo, si auspicano il successo di Human Technopole e la riconversione di parte della Goccia della Bovisa a polo destinato alla ricerca, in tempi il più rapidi possibile (bonifica permettendo). Breglia immagina poi la riqualificazione dello Scalo Farini. E in tutto questo l’assessore Alessandro Balducci rassicura: «L’area ovest è quella più interessante non solo dal punto di vista delle trasformazioni urbanistiche ma anche a livello di servizi, perché si candida a diventare nuovo asse degli studi scientifici avanzati», riflette. Ci sono poi, già in atto, progetti concreti, anche in fase avanzata. Nell’area di Citylife entro il 2018 si popolerà il «Dritto», grattacielo di Allianz progettato da Arata Isozaki, e verrà completato lo «Storto» di Generali ideato da Zaha Hadid. Mentre a riempire il «Curvo», la terza torre opera dell’architetto Daniel Libeskind ancora tutta da edificare, secondo fonti finanziarie potrebbe essere Intesa Sanpaolo, tra l’altro molto esposta sul progetto. Lì vicino, sui padiglioni di Fondazione Fiera al Portello, e con tempi da definire, il costruttore bergamasco Vitali, dopo il ritiro del progetto dello stadio da parte del Milan, dovrebbe sviluppare la sua «Milano Alta», con la pista ciclopedonale sopraelevata e grandi spazi commerciali. In questo caso le trattative sarebbero in corso con Motel One, Ibm, Decathlon e altri mentre l’investimento, inizialmente previsto per 300 milioni, sarebbe stato ridimensionato per ora a 220.

    Ancora: lì vicino, tra via Gattamelata, Teodorico e Traiano, nel grande isolato svuotato da anni, dovrebbe sorgere il Pharo, nuova spettacolare torre direzionale da almeno 15 piani, tutta di vetro. Infine c’è l’imponente riqualificazione di Parco Vittoria, che prende il nome dall’investitore (Vittoria assicurazioni) e sarà inaugurato a giugno. Ai primi del Novecento c’era lo stabilimento Alfa Romeo, ora ci sono sei avveniristiche torri di vetro con 500 alloggi nuovi di zecca (già venduti per metà), un giardino di 80 mila metri quadrati con tanto di laghetto, sculture green e la panchina più lunga d’Europa (120 metri). Il centro direzionale si snoda intorno a piazza Gino Valle, di fianco al ponte ciclopedonale: lì vicino al momento campeggia Casa Milan, che dopo quasi cinquant’anni ha abbandonato la storica sede in via Turati. Pieno sviluppo, dunque, ma anche ambiti che si possono valorizzare meglio, come sottolinea Vincenzo Albanese, presidente di Sigest Soluzioni immobiliari: «Tutta la zona intorno a San Siro, ad esempio. Vanno ripensate le aree Snai e quelle dell’ex palazzetto dello sport, i dintorni di piazzale Selinunte potrebbero attirare Millennial e studenti stranieri dall’Europa». I giovani, forse, sono la chiave del futuro: con una Milano trainata dall’Ovest, «a sua volta motore del mercato immobiliare italiano».
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    00 12/07/2016 09:07
    Prezzi Milano: +1,9% in città in 3 mesi, stabili in provincia
    Abitazioni, prezzi su dell’1,9% a Milano nel secondo trimestre (Fonte: idealista.it - 11/07/2016)

    Secondo i dati dell’indice idealista, il prezzo delle case usate a Milano è aumentato negli ultimi tre mesi dell’1,9%, fino a 3.489 euro al metro quadro. Migliora anche il trend annuo, che segna un più 1,8% sotto la Madonnina, dai 3.426 euro del giugno 2015.

    La tendenza rialzista dei mesi primaverili ha coinvolto tutti i quartieri cittadini, eccetto Famagosta-Barona (-1,9%) e Lorenteggio-Bande Nere (-0,2%), gli unici a sperimentare decrementi negli ultimi tre mesi.

    Nel resto delle zone del capoluogo meneghino i prezzi sono più elevati di tre mesi fa. Navigli-Bocconi guida gli aumenti, con un incremento del 4,5%, seguito da Fiera- De Angeli (4%) e Forlanini (3,9%).

    Rialzi superiori alla media del periodo anche per Garibaldi-Porta Venezia (3,3%), Cermenate-Missaglia (3,2%) e Certosa (2,3%). La crescita minore si è registrata in Greco-Turro (0,5%).

    I prezzi più alti di Milano si trovano nel Centro Storico (7.694 euro/m²), che svetta su Garibaldi-Porta Venezia (4.877 euro/m²) e Navigli-Bocconi (4.843 euro/m²).

    Gli altri due quartieri dove i prezzi del mattone superano la media cittadina sono Fiera-De Angeli (4.834 euro/m²) e Porta vittoria (3.933 euro/m²). All’opposto Baggio, con i suoi 1.994 euro/m² è l’unico quartiere sotto la soglia dei duemila euro al metro quadro. Lo seguono Vialba-Gallaratese (2.000 euro/m²) e Certosa (2.293 euro/m²).

    Secondo i dati di idealista i prezzi sono nuovamente in risalita dopo essere calati del 18,1% rispetto al picco massimo rilevato dall’ufficio studi del portale nel corso del primo quarter del 2012 (4.270 euro/m²).

    Nel complesso, anche la provincia di Milano fa segnare un progressivo ritorno verso la stabilizzazione dei valori, con un calo dello 0,1%, a 2.608 euro/m²; i prezzi in Lombardia sono rimasti invariati dopo i mesi primaverili, a una media di 2.002 euro/m²

    Tra i comuni del milanese analizzati da idealista, l’incremento maggiore è quello di Inzago e Cormano con un balzo del 5,1%. All’opposto le cadute maggiori sono quelle di Mediglia (-9,6%) e Arese (-9,2%)


    Resto delle province lombarde

    Valori ancora in altalena nelle province lombarde, dove alle variazioni positive di Cremona (3,1%; 1.335 euro/m²) e Como (2,6%; 1.783 euro/m²), fanno da contraltare i cali di Lecco (-3%; 1.572 euro/ m²), Pavia (-2,9%; 1.321 euro/m²) e Brescia (-2%; 1.829 euro/m²). Meno marcate le variazioni nelle altre province lombarde: si va dall’1% di Lodi (1.444 euro/m²) al -1,4% di Monza (1.787 euro/m²).

    Tra le città capoluogo i maggiori rialzi si sono registrati a Como (3,5%; 2.049 euro/m²) e a Cremona (2,7%; 1.302 euro/m²); mentre il tonfo maggiore è a Sodrio (-5,6%; 1.418 euro/m²).

    Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi idealista: “sono stati mesi dinamici soprattutto nelle grandi città. Gli acquirenti hanno premiato il prodotto di qualità un po’ ovunque, ma l’instabilità frena il recupero dei valori. In questo quadro, la Brexit aggiunge un ulteriore elemento d’incertezza che potrebbe tradursi nei mesi a venire, con un disincentivo a spendere e un razionamento del credito”.
    [Modificato da marco--- 12/07/2016 09:12]
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