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Fallimento banche postate le news

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2013 16:16
29/09/2007 12:28
 
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SUBPRIME: LE BANCHE
TRAFILETTO PRESO DAL SITO BORSA MONITOR RIGUARDO ESPOSIZIONE BANCARIA

AL CREDITO FACILE UN PO' DATATO:

SUBPRIME: LE BANCHE

QUALI SONO ESPOSTE E LA CRISI DI LIQUIDITA'
Le inquietudini suscitate dalla crisi del mercato dei mutui 'subprime' negli Stati Uniti hanno spinto molti istituti finanziari europei a liquidare le posizioni per diminuire l'esposizione a tale segmento di mercato. Bnp Paribas Investment Partner, società di gestione della banca francese che controlla la nostra BNL, ha annunciato di avere sospeso il calcolo del valore di tre suoi fondi a causa di problemi nel mercato americano dei subprime. Intanto è in corso una riunione della Bundesbank, la banca centrale tedesca, per discutere di un pacchetto di salvataggio per l'istituto di prestiti IKB, colpito anch'esso dai mutui ad alto rischio. Di seguito una lista delle società che questo mese hanno fatto sapere nel dettaglio l'estensione della propria esposizione ai 'subprime' Usa, tenendo presente che in molti casi le banche stesse non sanno cosa hanno in pancia i fondi americani che hanno in portafoglio.
Gli indici benchmark Abx, considerati barometro dello stato di salute del settore dei mutui subprime e legati ai prestiti a rischio concessi l'anno scorso, hanno ceduto da uno a tre punti base in apertura dei mercati Usa, con gli indici a più alto rating che hanno guidato il ribasso, dicono i traders. Gli Abx 2007-1 'AAA' e 'AA' hanno ceduto 2,5 pb a 87,50 e 68,50, rispettivamente, mentre l'indice 'A' ha ceduto 3 pb a 46,50. Gli Abx 2007-1 a più basso rating 'BBB-' hanno ceduto un punto per scambiare a 35,50. L'indice ha ceduto oltre il 60% quest'anno con l'intensificarsi della crisi del settore dei mutui subprime. (vedi anche "Abx nel caos" )George Bush è intervenuto per cercare di riportare la fiducia sui mercati finanziari: "I fondamentali della nostra economia sono forti - ha detto il presidente Usa ai giornalisti -, mi dicono che c'è abbastanza liquidità nel sistema da permettere una correzione al mercato". Bush ha anche detto che il mercato immobiliare si avvia verso un "atterraggio morbido".
BnpParibas ha annunciato il blocco dei riscatti di tre suoi fondi che hanno investito in subprime per l'impossibilità di calcolare il valore delle quote: l'ultima valutazione dei tre fondi era complessivamente di 1,5 miliardi di euro. Anche la tedesca Sal. Oppenheim ha annunciato la chiusura di un fondo da 700 milioni di euro.
In questa situazione di incertezza le Banche commerciali sono restìe a prestare soldi alla clientela ed al mercato ed i tassi tendono quindi a salire. Per questo le Banche centrali, sia Fed che BCE, intervengono lanciando alle banche una offerta di liquidità a tassi appetibili per uno - tre giorni, che convincono le banche ad accettare il denaro (contro titoli di stato in garanzia) per prestarlo ai clienti ed a non rifiutare di fare credito, decisione questa ultima che potrebbe portare al "credit cranch", cioè al blocco dei mercati per la mancanza della liquidità proveniente dal settore bancario. Come un motore che si blocca per mancanza di olio. L'intervento deciso delle banche centrali però ha in questo momento più spaventato i mercati che rassicurato, anche se la liquidità ad un giorno (overnight) immessa dalle banche centrali diminuisce col passare dei giorni.
In un clima arroventato da queste notizie infatti, ha suscitato ulteriore allarme un'operazione della Bce volta a ridare equilibrio alla situazione finanziaria. L'incremento nei tassi overnight ha indotto la Banca centrale europea a mettere a disposizione del mercato nuova liquidità per 98,4 miliardi di euro con un'asta veloce di iniezione di fondi. L'operazione, definita di "fine tuning", ha visto la Bce offrire denaro al tasso fisso del 4% e ha riportato il tasso sul deposito a un giorno intorno al 4,10% dal 4,70%, dove era schizzato nella tarda mattinata. In un'altra giornata forse nessuno avrebbe dato peso all'operazione, oggi, però, è stata interpretata come un pericoloso segnale che la situazione finanziaria si sta irrigidendo e nelle sale operative echeggia la paura del "credit crunch".
Il timore della crisi creditizia in Europa ha affossato l'euro, sceso a 1,368 contro il dollaro. In caduta anche le quotazioni dell'oro (-2%) e del petrolio, con il Wti sceso del 2% a 70,7 dollari al barile. Il denaro è corso verso i titoli di Stato, e i tassi scendono: quelli del Treasury americano a 30 anni sono al 4,98%, quelli del Bund tedesco trentennale sono al 4,36%.
Il timore che il sistema finanziario vada in crisi di liquidità ha fatto salire in America le aspettative che entro settembre la Fed abbassi i tassi: gli economisti che scommettono su questo evento sono più del 60%.

ESPOSIZIONE DELLE BANCHE

l Bank of Scotland ha detto che il fondo di cartolarizzazioni Westlb Mellon, da cui è stata congelata ieri l'uscita dei sottoscrittori, non è esposto al rischio dei mutui 'subprime' né attraverso titoli asset backed garantiti da mutui residenziali né attraverso 'collateralised debt obligation' (Cdo). La parte pi ù consistente degli investimenti è rappresentata da securitisation su mutui residenziali europei di categoria 'prime', afferma l'istituto in una nota ai clienti

6 agosto
DEXIA
Il gruppo franco-belga di servizi finanziari ha reso noto che la propria esposizione, diretta o attraverso l'intermediazione della filiale americana Fsa, resta "molto ben protetta".

A fine giugno, le cartolarizzazioni dei prestiti ipotecari hanno rappresentato il 6,1% del totale delle attività assicurate da Fsa: di questi il 4,5% è costituito da securitisation di prestiti ipotecari Usa e solo l'1,1% garantito dalle attività più rischiose.

Dexia ha detto che la filiale Fsa non ha alcuna esposizione al variegato settore 'Cdo', incluso quello dei legato ai 'subprime'
NATIXIS
La banca, che ha confermato il proprio obiettivo di risultato netto 2007, ha dichiarato che l'esposizione ai 'subprime' Usa è stata fortemente ridotta da inizio anno.

MUNICH RE
Il secondo assicuratore mondiale, che ha rivisto al rialzo l'obiettivo di utile netto 2007, ha fatto sapere che su 179 miliardi di euro investiti solo 600 milioni circa, cioè lo 0,33%, sono esposti ai mutui 'subprime'.

4 agosto
COMMERZBANK
Eurohypo, filiale di finanziamento immobiliare di Commerzbank, ha un portafoglio di valori legati a prestiti immobiliari che rappresenta "meno dello 0,5% sul totale del bilancio di Eurohypo", ha dichiarato a 'Boersen Zeitung' Bernd Knobloch, membro del direttivo dell'istituto tedesco.

3 agosto
HYPO REAL ESTATE
L'istituto di finanziamento immobiliare non prevede alcuna conseguenza negativa legata al mercato 'subprime'. "Nel finanziamento dell'immobiliare commerciale, il gruppo non si è impegnato né direttamente nel segmento dei 'subprime', né nel finanziamento dei mutui" ha detto un portavoce.

DEPFA BANK
Depfa Bank, a cui è interessata Hypo Real Estate, ha fatto sapere di non aver investito in 'subprime' americani.

HANNOVER RE
Il quarto assicuratore mondiale pensa di non perdere più di 10 milioni di euro degli investimenti in 'subprime' statunitensi. L'istituto ha precisato di avere una sessantina di milioni di dollari di attività legata ai 'subprime' Usa, equivalenti a circa lo 0,3% del totale degli asset gestiti.

ALLIANZ
Il primo assicuratore europeo ha fatto sapere in occasione della pubblicazione dei conti del secondo trimestre che circa lo 0,16% dell'insieme degli attivi gestiti, pari a 1,7 miliardi di euro, hanno un legame con il mercato dei 'subprime' americani.

GERMAN PHARMACIST AND DOCTOR'S BANK
La banca afferma di avere un'esposizione fino a 115 milioni di euro al settore dei 'subprime'. Di questi, 75 milioni riguardano titoli a rating 'AAA' e scadenza inferiore a sei mesi, e altri 40 milioni una transazione 'Cdo', parazialmente esposta al mercato dei 'subprime'.

AXA
La filiale di gestione Axa IM ha fatto sapere che in seguito alla crisi dei 'subprime' due dei propri fondi monetari Usa Libor Plushanno visto un attivo in calo di circa 13%. Secondo 'Financial News' e 'Financial Times', i due fondi gestiscono più di 700 milioni di dollari.

2 agosto
SOCIETE GENERALE
La banca ha detto che il polo bancario di finanziamento e d'investimento è poco esposto ai segmenti di mercato del credito attualmente in difficoltà come 'subprime' e finanziamenti di 'leverage buy out' (Lbo), aggiungendo che il proprio fondo Usa Tcw non ha rischi a causa dell'attività di gestione dei Cdo. La compagnia afferma inoltre che il proprio ramo di 'corporate and investment banking' (Cib) ha un'esposizione limitata alle attività classificate come a rischio, con la parte di finanziamenti Lbo in portafoglio che non va oltre i 2,7 miliardi di euro, pari all'1% degli attivi globali.

IKB
L'istituto di credito tedesco ha investito circa 17,5 miliardi di euro in 'subprime' Usa, secondo quanto riferito da una fonte.

INTESA SANPAOLO (ISP.MI)
La banca italiana ha fatto sapere di non essere per nulla esposta al settore dei crediti immobiliari a rischio.

GENERALI (G.MI)
Il primo assicuratore italiano ha detto che l'esposizione ai 'subprime' si attesta entro i 10 milioni di euro.

1 agosto
BNP PARIBAS
La banca, nell'ambito della pubblicazione dei conti trimestrali, ha detto di non aver subito alcun impatto diretto dai problemi che riguardano i mutui' subprime' e i finanziamenti 'Lbo'. L'istituto ha inoltre aggiunto che la sua filiale americana di banca al dettaglio, BancWest, ha un'esposizione inferiore al 2%. Ma oggi 9 agosto, Bnp Paribas Investment Partner, società di gestione della banca francese, ha annunciato di avere sospeso il calcolo del valore di tre suoi fondi a causa di problemi nel mercato americano dei subprime.
DEUTSCHE BANK
La banca tedesca ha dichiarato un'esposizione limitata al settore dei 'subprime' Usa in crisi.

Fine luglio
ODDO
La filiale di gestione del gruppo finanziario ha deciso di liquidare tre fondi monetari con un portafoglio complessivo di oltre 900 milioni di euro, la cui performance è stata compromessa dalla crisi del mercato del credito. 8 agosto (Reuters)




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