Fallimento banche postate le news

pax2you, 11/10/2007 23.59:

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il probabilmente mi ha salvato.

E' probabile che esista almeno una persona in Italia che abbia fatto un po di seria galera per aver commesso un reato finanziario (a parte aver rubato delle mele)?

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vedi, in italia, l'unico codice con certezza di punizione e senza condoni o indulti negli ultimi (almeno) 30 anni, è il codice della strada.

rischi una punizione maggiore se viaggi su una autostrada deserta rettilinea a 4 corsie per carreggiata a 180 Km/h con un'auto in perfetta efficienza in una giornata perfettamente limpida che riducendo sul lastrico migliaia di persone con un qualunque reato finanziario.

picdp, 10/12/2007 12:51 AM:

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vedi, in italia, l'unico codice con certezza di punizione e senza condoni o indulti negli ultimi (almeno) 30 anni, è il codice della strada.

rischi una punizione maggiore se viaggi su una autostrada deserta rettilinea a 4 corsie per carreggiata a 180 Km/h con un'auto in perfetta efficienza in una giornata perfettamente limpida che riducendo sul lastrico migliaia di persone con un qualunque reato finanziario.

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il caso bipop-carire e le "condanne" inflitte sono un ottimo esempio.

Dal sito sole 24 ore ho trovato questa notizia molto recente

datata 12/10/2007

Crisi subprime, cascano le prime teste a Citigroup

Citigroup, la più grossa banca al mondo, ha annunciato l'uscita di due manager di primo piano dopo l'annuncio di forti perdite legate alle insolvenze sui mutui subprime. Lasciano Tom Maheras, finora a capo della divisione mercati dei capitali, e Randy Barker, co-direttore della divisione sui rendimenti a tasso fisso. La divisione investimenti sui settori alternativi e investment banking verranno accorpati e posti sotto la guida di Vikram Pandit, ex dirigente di Morgan Stanley.

Pandit, 50 anni, era entrato in Citigroup alcuni mesi fa, quando aveva venduto la sua società di gestione di hedge fund alla banca per $800 milioni. Maheras, 44 anni, e Barker 48 anni, sono le prime teste a cadere in Citigroup dopo l'annuncio, la scorsa settimana, che l'utile del terzo trimestre è sceso del 60 percento per effetto delle perdite legate al tracollo del mercato dei mutui subprime. Merrill Lynch & Co., Bear
Stearns Cos. e UBS AG hanno già annunciato licenziamenti agli alti livelli, per le perdite legate allo scossone subito dal mercato del credito.
Pandit, già professore alla Columbia University a New York, era entrato in Morgan Stanley ed aveva guidato la divisione investment-banking e trading per cinque anni, prima di lasciare nel marzo 2005. Un anno dopo, Pandit con gli ex colleghi in Morgan Stanley, John Havens e Guru Ramakrishnan, aveva creato l'hedge fund Old Lane, con un patrimonio di almeno $2 miliardi.

Crisi superata ?

Dicono che i mutui subrpime in Italia non esistono .

Porto una testimonianza raccolta sulla macchina all' uscita del lavoro giornaliero . Ho tolto per correttezza la relativa societa' che opera
queste operazioni . Comunque e' un azienda che ha copertura nazionale in Italia .

steve_66, 13/10/2007 11.47:

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Dicono che i mutui subrpime in Italia non esistono .

Porto una testimonianza raccolta sulla macchina all' uscita del lavoro giornaliero . Ho tolto per correttezza la relativa societa' che opera
queste operazioni .

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non e' solo subprime!

c'e' pure l'"home equity extraction" (la "casa come liquidita'")

che vergogna: sempre a ruota, ma sempre in ritardo...

NOTIZIA DAL SITO ADUSBEF . Semicrack finanziario di Banca Italease

Riguarda aziende o societa' che avevano chiesto prestiti a questa banca , ma presto potrebbe riguardare anche semplici risparmiatori .




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ITALEASE CONCILIA? MA RIMANDATELI A...V-DAY.
E' di oggi l'annuncio che Banca ITALEASE, dopo aver rovinato l'estate a tutti i suoi clienti che avevano chiesto ed ottenuto un mutuo o leasing finanziario e a cui erano stati fatti sottoscrivere fraudolentemente prodotti mefistofelici come gli swap e a cui il 4 luglio veniva recapitata una lettera che chiedeva il rientro di somme ingentissime talora anche pari al finanziamento concesso entro 8 giorni, nel pieno di una crisi finanziaria per sovresposizione da derivati che ha portato la banca sull'orlo del baratro (la Banca d'Italia - dopo il drastico intervento di ADUSBEF - chiudeva una ispezione che si trascinava da sei mesi dispenendo il perentorio azzeramento del consiglio di amministrazione) con un buco di oltre 700 milioni di euro, in gran parte dovuto alle sofferenze dei grandi ed intoccabili palazzinari, oggi si accinga ad avviare la conciliazione con le proprie vittime .
Ma Banca ITALEASE arriva tardi. Il 29 settembre scorso sono state pubblicate su il sole24ore.com due sentenze del Tribunale di Torino che condannano Banca UNICREDIT proprio per la sconsiderata ed indiscriminata vendita di queste bombe ad orologeria (per l'imprenditore ovviamente).
PERTANTO NON DATE UN SOLO CENTESIMO TUONANDO LORO UN MEGA DERIVAFFFFFDAY!!!!!!!!!!
Posto un link dove vengono riportate alcune sentenze del tribunale
di Torino riguardo dei derivati venduti dalle banche

Derivati, UniCredit bocciata

Tanto per farsi un idea di dove si va a finire in caso di crack
finanziari

okkio a report questa sera!Secondo me ci saranno scintille.
Per chi lo perde lo puo vedere sul sito mediarai.it.

pax2you, 14/10/2007 16.33:

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okkio a report questa sera!Secondo me ci saranno scintille.
Per chi lo perde lo puo vedere sul sito mediarai.it.

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QUOTO ...QUOTO...STASERA 21,30 REPORT RAI3 ...mi sembra interessante ..............

tg.realesse.com/site/index.php

tra i video piu cliccati:
frenano i prezzi
compravendite -3%

ops ho sbagliato lo posto nella discussione principale...

forse gli inglesi sono + formi di doi a tirare fuori i loro soldi dalle banche .. noi invece li lasciamo li..


www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/10/northern-rock.shtml?uuid=80ac21aa-7af9-11dc-82d4-00000e25108c&DocRulesView=Libero&ar...


15 ottobre 2007
Northern Rock ancora a picco a Londra


Scivolone a inizio settimana per i titoli Northern Rock, che alla Borsa di Londra precipitano del 19,1% a 221 pence a seguito dei commenti della stampa dove si sottolinea che qualsiasi operazione di acquisizione comporterà ben poco valore

per chi pensa che Northern Rock sia una piccola banca di cioccolatai, vedete link sotto:
www.forbes.com/lists/2007/18/biz_07forbes2000_The-Global-2000-United-Kingdom_10R...
era il gruppo n° 438 al mondo secondo forbes
settimo gruppo bancario del regno unito
valore di borsa prima del crollo
€ 12.600.000.000 northern rock prima del crollo

paragonabile a moltissime banche conosciute italiane:
bpu
pop italiana
bper
banca lombarda
pop milano
mediolanum

la cosa deve far pensare...

un saluto a tutti da tax

Dopo notizia di Report su potenziale perdita da un miliardo
(ANSA) - MILANO, 15 OTT - Unicredit pesante in Piazza Affari sulla notizia di una potenziale perdita in derivati per i clienti corporate di 1 miliardo di euro. L'indiscrezione, che arriva dalla trasmissione di RaiTre 'Report', ha generato timori di cause legali contro la banca. Il valore complessivo dei contratti siglati e' di circa 30 miliardi di euro.

Oggi -3,44%.

devo fare un salto alla unicredit a prelevare prima che fallisca ??

cocis18, 15/10/2007 18.30:

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devo fare un salto alla unicredit a prelevare prima che fallisca ??

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facci sapere se c'e' fila...

cocis18, 15/10/2007 18.30:

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devo fare un salto alla unicredit a prelevare prima che fallisca ??

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io ti consiglio di farlo.

laplace77, 15/10/2007 18.37:

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facci sapere se c'e' fila...

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link

Per chi volesse approfondire a pagina 93 un articolo in italiano molto interessante:
Introduzione:
Dal 2004 l’attività nel segmento delle acquisizioni con elevata leva finanziaria (leveraged buyout,LBO) del mercato del private equity dell’UE ha registrato una considerevole espansione, con i valori delle transazioni che hanno raggiunto nel 2006 livelli analoghi a quelli osservati negli Stati Uniti, un mercato tradizionalmente più rilevante. Anche la portata delle singole operazioni è significativamente aumentata e, nel contempo, la leva finanziaria implicata nelle transazioni è cresciuta in misura considerevole.

Il presente articolo analizza i principi concettuali e le caratteristiche delle transazioni di LBO, elementi importanti per comprendere il funzionamento del relativo mercato.

Sulla base dei risultati di una recente indagine condotta dal Comitato per la vigilanza bancaria (Banking Supervision Committee, BSC) del SEBC, esso poi analizza e valuta i rischi principali che insorgono per le banche per effetto del loro coinvolgimento nelle transazioni di LBO.

Esso passa altresì in rassegna i rischi associati ai prestiti sindacati e ai meccanismi di trasferimento del rischio di credito (Credit Risk Transfer, CRT), su cui fanno affidamento le banche per distribuire ad altri investitori le esposizioni verso gli LBO in modo da ridurre le proprie a livelli congrui, nonché ne vaglia il potenziale impatto sulla stabilità del sistema finanziario mondiale.

laplace77, 10/15/2007 6:41 PM:

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sono tutti pensionati...la saggezza dell'esperienza?

pax2you, 15/10/2007 18.21:

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Dopo notizia di Report su potenziale perdita da un miliardo
(ANSA) - MILANO, 15 OTT - Unicredit pesante in Piazza Affari sulla notizia di una potenziale perdita in derivati per i clienti corporate di 1 miliardo di euro. L'indiscrezione, che arriva dalla trasmissione di RaiTre 'Report', ha generato timori di cause legali contro la banca. Il valore complessivo dei contratti siglati e' di circa 30 miliardi di euro.

Oggi -3,44%.

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Perchè qualcuno pensa ancora che ci siano in giro molti derivati?



Ma spiegatemi una cosa..... com'è che i pirla perdono sempre e i 6 conti offshore di Fiorani nei paradisi fiscali sono lievitati come ciambelle?
MAH.....SARà QUESTIONE DI COMPETENZA...........(O NO?)!

che fate dormite ???



it.biz.yahoo.com/16102007/2/unicredit-esposta-per-277-mln-subprime-fuori-bi...


Martedì 16 Ottobre 2007, 19:33

Unicredit:Esposta Per 277 Mln Subprime,Fuori Bilancio 90 Mln(2)

Ansa Web

(ANSA) - MILANO, 16 OTT - Nella nota emessa al termine del Cda, il gruppo guidato da Alessandro Profumo torna a definire l'esposizione "marginale". Il discorso riguarda sia quella iscritta a bilancio (vale a dire quella che può avere un impatto quindi sui risultati e sull'utile della banca), sia quella extra-bilancio pari a 77 milioni di euro, cui si aggiungono 13 milioni che riguarda la controllata Pioneer. Anche per i fondi gestiti da quest'ultima l'esposizione nei mutui ad alto rischio statunitensi viene considerata "trascurabile, data la dimensione, la tipologia degli strumenti e la loro incidenza sul Nav" (valore del patrimonio netto).

Il punto sui derivati strutturati costruiti sui mutui subprime viene è stato fatto dal gruppo bancario "con riferimento agli eventi che hanno determinato nei mesi di luglio e agosto 2007 la crisi del comparto dei mutui cosiddetti 'subprime'". Non c'entra nulla quindi con l'esposizione da un miliardo denunciata dalla trasmissione Report, che riguarda i derivati piazzati a enti locali e aziende clienti di Piazza Cordusio e che per la banca in sostanza rappresentano un credito. (ANSA).



PS: sul volo alitalia che ho preso oggi per verona, c'era l'IHT
(mica il corriere dei piccoli, l'IHT ho detto)


beh, vi riporto i titoli:


sezione "BUSINESS", pagg. 18-21:

- pag 18:
--- Tight credit roils European property market;
--- Expect loan turmoil to last, Citibank says

- pag 19:
--- 3 banks creating a fund to buy shunned debt
--- Japanese casualty of U.S. credit woes


sezione "MARKETPLACE", pagg. 22-25:

- pag 22:
--- 'Hing of Bankruptcy' bets on home loans
--- UniCredit warns its customers of losses


NB: "its customers" non "its shareholders".

Si parla di "Report RAI3" (ooooooohhhhhhhhhhh, raisat funziona allora...) e di Banca Italease come paragone...

eheheh bravo laplace bella tirata di orecchie.


su ansa ho trovato solo questa(ha un tono tranquillizzante direi anche se noto che gli apici nelle notizie ansa hanno sempre piu un senso contrario alla parola contenuta):
Unicredit: utile gruppo +16, 6%
Esposizione per mutui subprime definita 'marginale'
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - UniCredit Group nel primo semestre del 2007 ha registrato un utile netto di 3.607 milioni, in crescita del 16,6% su base annua. Il risultato di gestione e' stato di 6.531 mln di euro (+20,9%). E' quanto si legge in una nota dell'istituto, che conferma i dati relativi al secondo trimestre. L'esposizione in bilancio verso il mercato Usa dei mutui subprime per Unicredit e' di 277 mln a fine giugno. Fuori bilancio l'esposizione del gruppo e' di circa 90 mln, definita 'marginale'.

hai notizie su intesa-sanpaolo & co.?

p.s. da profumo..ma sopratutto da geronzi(ora anche numero uno di mediobanca) mi aspetto dei brutti tiri.

pax2you, 16/10/2007 21.23:

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eheheh bravo laplace bella tirata di orecchie.


su ansa ho trovato solo questa(ha un tono tranquillizzante direi):
...

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il link dimenticai

aggiunto anche sopra:

it.biz.yahoo.com/16102007/2/unicredit-esposta-per-277-mln-subprime-fuori-bi...

Ciao
Riporto questo aneddoto accaduto a Mio fratello questa mattina.

Premessa: lui ha un mutuo TV stipulato nel 2002, prima la rata è scesa, adesso è risalita per cui è andato in banca per passare a tasso fisso.

Durante l'incontro di oggi per ben tre volte gli hanno proposto di allungare la durata del mutuo ma dato che lo avevo messo in guardia ha sempre rifiutato.

Poi lui, sempre su mio suggerimento, ha fatto un po di scena paventando problemi a pagare se la rata si alzasse ancora e dulcis in fundo ha chiesto come deve fare in caso voglia cambiare banca e mutuo.

A questo punto gli hanno proposto di passare al fisso allo stesso tasso del variabile previo consenso del direttore.
Gli ho detto comunque di controllare bene i termini di questo accordo prima di firmare alcunché, staremo a vedere.

Ora, ammesso che non ci sia sotto qualcosa io ne dedurrei che la banca è terrorizzata dall'idea di perdere un mutuo, e torniamo a discorso liquidità di cui si parla da tempo.
La banca è BancaIntesa.

Ciao
Gil

gilbyit, 10/17/2007 1:35 PM:

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Ciao
Riporto questo aneddoto accaduto a Mio fratello questa mattina.

Premessa: lui ha un mutuo TV stipulato nel 2002, prima la rata è scesa, adesso è risalita per cui è andato in banca per passare a tasso fisso.

Durante l'incontro di oggi per ben tre volte gli hanno proposto di allungare la durata del mutuo ma dato che lo avevo messo in guardia ha sempre rifiutato.

Poi lui, sempre su mio suggerimento, ha fatto un po di scena paventando problemi a pagare se la rata si alzasse ancora e dulcis in fundo ha chiesto come deve fare in caso voglia cambiare banca e mutuo.

A questo punto gli hanno proposto di passare al fisso allo stesso tasso del variabile previo consenso del direttore.
Gli ho detto comunque di controllare bene i termini di questo accordo prima di firmare alcunché, staremo a vedere.

Ora, ammesso che non ci sia sotto qualcosa io ne dedurrei che la banca è terrorizzata dall'idea di perdere un mutuo, e torniamo a discorso liquidità di cui si parla da tempo.
La banca è BancaIntesa.

Ciao
Gil

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Bisogna vedere il mutuo come un prodotto commerciale.
Tu compri il mutuo e la banca ci guadagna nel tempo.
Ovviamente lei cerchera di venderti quello per lei piu conveniente.
Per loro e' solo lavoro tutto qui.
Quando vai a comprare un'auto cercano di piazzarti quella che per loro e' piu conveniente...magari vendendoti anche il finanziamento(infatti a pagare in contanti non ti fanno sconti) di una societa partner.

Il direttore di filiale, da quello che ho capito io, deve raggiungere degli obiettivi commerciali(premi e carriera).

Se gli prospetti la possibilita di cambiare istituto(per cui perde la vendita di un prodotto) diventera piu malleabile.

Il recupero della liquidita in questo caso non lo vedo come il fine della banca altrimenti cercherebbe di chiudere il mutuo per recuperare i liquidi.

Ovviamente questa e' solo la mia modesta opinione.

Fammi sapere come si sviluppa la situazione.
Ciao!

p.s.
scusa ma non avevo letto bene(mentre rispondevo mi ha chiamato un cliente imbufalito che mi ha fatto perdere il filo del discorso)...la tecnica di cambiare banca mi sembra che qualcosa abbia gia fatto.;-)

Tieni in mente che il direttore di una filiale e' solo un dipendente meglio stipendiato(2,500 al mese invece di 1500).

gilbyit, 17/10/2007 13.35:

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Ciao
Ora, ammesso che non ci sia sotto qualcosa io ne dedurrei che la banca è terrorizzata dall'idea di perdere un mutuo, e torniamo a discorso liquidità di cui si parla da tempo.
La banca è BancaIntesa.

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a nessuna banca conviene una procedura di pignoramento,soprattutto ora che le case tendono a scendere.

pax2you, 17/10/2007 14.18:

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Il recupero della liquidita in questo caso non lo vedo come il fine della banca altrimenti cercherebbe di chiudere il mutuo per recuperare i liquidi.

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infatti: se cambi banca la vecchia banca recupera tutta la liquidità del capitale in pochi mesi, anzichè alcuni anni, perdendoci solo gli interessi.

pax2you, 17/10/2007 14.18:

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Il recupero della liquidita in questo caso non lo vedo come il fine della banca altrimenti cercherebbe di chiudere il mutuo per recuperare i liquidi.

Ovviamente questa e' solo la mia modesta opinione.

Fammi sapere come si sviluppa la situazione.
Ciao!

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In effetti le mie conclusioni erano errate.
Comunque oggi lo ha richiamato la banca dicendogli che gli passeranno il mututo da variabile a fisso ma con il tasso di Gennaio 2007.
Questo perchè loro l'anno scorso avevano detto a mio fratello che per rinegoziare il mutuo doveva tornare a fine 2007 mentre invece a conti fatti (mutuo di gen 2002) lui avrebbe dovuto chiederlo entro Gen 2007.
Hanno riconosciuti l'errore di comunicazione e quindi per i prossimi 4 anni gli applicheranno un fisso preso a Gen 07, teoricamente pagherebbe meno di adesso.
Gli ho detto comunque di controllare lo stesso, io non mi fido.

gilbyit, 10/19/2007 1:35 PM:

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In effetti le mie conclusioni erano errate.
Comunque oggi lo ha richiamato la banca dicendogli che gli passeranno il mututo da variabile a fisso ma con il tasso di Gennaio 2007.
Questo perchè loro l'anno scorso avevano detto a mio fratello che per rinegoziare il mutuo doveva tornare a fine 2007 mentre invece a conti fatti (mutuo di gen 2002) lui avrebbe dovuto chiederlo entro Gen 2007.
Hanno riconosciuti l'errore di comunicazione e quindi per i prossimi 4 anni gli applicheranno un fisso preso a Gen 07, teoricamente pagherebbe meno di adesso.
Gli ho detto comunque di controllare lo stesso, io non mi fido.

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Nella mia esperienza e' importante portarsi a casa il contratto che si firmera per leggerlo con calma.
Ogni dubbio va chiarito magari senza chiedere in banca stessa.
Dovrebbero ostacolare la cosa con mille scuse...ma fregatene porta a casa il contratto e leggilo scrupolosamente.

Non ti dico le sorprese che ho trovato in questo modo(ho rinunciato ad un immobile persino).
Se ti fanno perdere tempo(tipica tattica) con proposte del cavolo vai in un'altra fatti fare un preventivo(totalmente fisso) e portalo di la.
E' solo questione di soldi...e per 85k, come ho postato in un altro post, in un fisso di 30 anni a oggi si portano a casa almeno 2000 euro l'anno per 30 anni .

Avranno dei limiti che non riescono a superare(come offerta) ma se te ne vai loro perdono almeno 2000 euro l'anno piu gli interessi che devono pagare a un altro per i soldi che gli tiene sul conto.
Ciao.

Borsa: Allarme-Utili, Tonfo New York a 20 Anni Black Monday

NEW YORK, 19 OTT - A venti anni esatti da quel 19 ottobre del 1987 che passò alla storia come 'Black Monday' e in cui il Dow Jones perse addirittura il 22,6%, Wall Street vive un'altra seduta difficile, chiudendo con gli indici in pesante correzione in scia a un diffuso

(Pubblicità)
allarme-utili.
I listini ampliano le perdite nelle ultime due ore di contrattazione, con il Dow Jones che termina in calo del 2,64% (a 13.522,02 punti), con il Nasdaq che cede il 2,65% (a quota 2.25,16) e lo Standard & Poor's 500 che si attesta a 1.500,63 punti (+2,56%).
Lo scenario presenta anche la previsione pressoché unanime degli analisti in base alla quale la Federal Reserve taglierà il costo del denaro ancora il 31 ottobre, di 25 punti base: l'ipotesi viene infatti data per scontata con una percentuale del 92%, in base all'andamento odierno dei future, contro il 70% di ieri.
A pesare sono appunto le trimestrali, in particolare quelle che arrivano dal comparto finanziario. Oggi è stato il turno di Wachovia (-3,61% a 46,40 dollari), quinta banca del Paese, che ha registrato una contrazione dei profitti pari al 10% dopo aver effettuato svalutazioni per circa 1,3 miliardi di dollari.
Fino ad oggi le trimestrali comunicate dal mondo finanziario hanno evidenziato, in base a calcoli fatti da Bloomberg, una contrazione media degli utili nell'ordine del 20%, il peggior risultato da quando questo tipo di rilevazioni trimestrali ha avuto inizio, cioé nel 1997.
Va tenuto conto del fatto che questo settore pesa per il 19% in termine di capitalizzazione complessiva della Borsa, avendo inoltre accumulato lo scorso anno ben il 27% dei profitti totali della Corporate America.
Il comparto dei finanziari accusa inoltre l'impatto derivante dal fatto che Warren Buffett ha negato di aver comprato titoli di Countrywide Financial (-7,75% a 15,23 dollari), la società finita nel ciclone del dissesto provocato dalla caduta del credito subprime. Buffett, tra l'altro, ha smentito anche uno shopping su azioni Hovnanian (+2,63% a 10,55 dollari), società di costruzioni del New Jersey.
Più in generale gli analisti hanno messo in conto per il terzo trimestre una contrazione media dell' utile delle società comprese nello S&P 500 pari a -1,8%; si tratterebbe del calo più consistente dai primi tre mesi del 2002.
Sempre sulla scia di una trimestrale al di sotto delle attese va giù oggi anche Caterpillar, il colosso della movimentazione da terra che cede il 5,27% (a 73,57 dollari), che ha menzionato, tra i fattori di un possibile rallentamento degli utili, pure il rischio recessione per l'economia americana. L'utile netto di 1,4 dollari per azione è risultato inferiore a 1,42 dollari accreditati da alcuni analisti.
Nel comparto petrolifero, pur il greggio al record dei 90 dollari di massimo storico raggiunto oggi, crollano le quotazioni di Schlumberger (-11,02% a 99,32 dollari).
Il gigante dei servizi petroliferi ha comunicato che alcuni progetti di trivellazione saranno fatti slittare nel tempo. In controtendenza fra i tecnologici è invece Google (+0,80% a 644,71 dollari) dopo aver riportato ieri a Borsa chiusa utili sopra le aspettative.
(ANSA).

it.biz.yahoo.com/19102007/2/borsa-allarme-utili-tonfo-new-york-20-anni-...

Riporto un articolo di Beppe Scienza, un ricercatore dell'Universita' di Torino, emarginato dal conformismo imperante perche' dice le cose come stanno. Converge ed e' in sintonia con Beppe Grillo e questo la dice lunga sulla, se non sulla capacita' tutta da verificare, almeno sulla onesta' del personaggio.

L'articolo che riporto sotto e' emblematico dell'influenza che giornali autorevoli economici (Il Sole 24 ore ed il Mondo) hanno sulle persone, probabilmente anche su di noi, per cui appena fanno un'affermazione tutti sono portati ad allinearsi ed a crederci.

Mutuando il fenomeno al costo delle case il gioco e' fatto: se l'autorevole editorialista del Sole 24 ore ritiene, e' convinto, suppone, analizza, spiega, suggerisce, etc. etc. che le case non scenderanno, noi tutti, anche NOI, siamo attraversati da un brivido di fastidio "se lo dice lui qualcosa di vero ci sara'", invece la maggior parte degli articoli sono fatti da giornalisti prezzolati che, dotati di una buona penna, cercano di convincere i lettori di una tesi precostituita sulla quale costruiscono la loro fortuna e quella delle istituzioni che rappresentano, in questo caso la Banca Italease, sull'orlo del fallimento e alla quale anche io avevo fatto un pensierino all'inizio dell'anno. Avrei fatto una cavolata, allora meglio la Banca 121, quella di...Sharon Stone.

Buona lettura ragazzi.

«Abbagli di stampa sul caso Italease »
Libero Mercato, 19-10-2007 p. 1 e p. 7

Una giusta stagionatura fa bene a molti formaggi e a parecchi vini. Ma anche certi giornali conviene non affrettarsi a leggerli appena usciti. O almeno è ciò che faccio di regola col Sole 24 Ore e il Mondo, che un amico mi mette da parte. Visto il livello dei loro articoli, meglio limitarsi a sfogliarli con calma dopo alcuni mesi, per spulciarne gli svarioni più significativi, che riporto poi nei miei libri o nella mia pagina web all’Università di Torino: www.beppescienza.it.
Ma non vi si trovano solo strafalcioni a bizzeffe, intercalati a frasi adatte a prospetti pubblicitari più che ad articoli d’informazione. Saltano agli occhi anche apprezzamenti entusiastici su questa o quella società, che i fatti provvedono a smentire. È il caso della Banca Italease, precipitata in breve dalle stelle alle stalle, ovvero sull’orlo del fallimento. Cosa scrivevano invece non tanto tempo fa le due suddette testate e in particolare Enrico Cisnetto?
Partiamo dalla “Lettera all’investitore” a pag. 21 del Sole 24 Ore del 5-11-2006. Porta la firma di Alberto Nosari, ma l’ufficio stampa della banca non l’avrebbe redatta diversamente.
Leggiamo infatti che “Banca Italease rappresenta una di quelle storie di successo cui ha dato un contributo essenziale un management che ha saputo rivitalizzare una realtà assopita grazie a un business model rivelatosi di grande successo”. Leggiamo del “capitolo degli agenti, che potrebbe riservare sorprese positive…” e degli “ambiziosi target sul factoring ove Italease è oggi il terzo operatore nazionale, ma vuole diventare leader entro i prossimi tre anni” e così via, osannando e applaudendo.
Da notare, en passant, che Massimo Faenza viene presentato come “ceo”. Capisco che scimmiottare gli americani faccia guadagnare punti in Confindustria, ma fino a prova contraria lo statuto della società prevedeva un amministratore delegato e non un chief executive officer (ceo).
Passiamo ora alla puntata, dedicata appunto a Italease, della rubrica “settimana calda” di Enrico Cisnetto sul Mondo. Al riguardo vorrei premettere un particolare. Ebbi infatti modo di conoscerlo personalmente quale nuovo direttore di Gente Money, incontratolo per un’eventuale ripresa della mia collaborazione al mensile della Rusconi, per cui avevo scritto 78 articoli nonché un librino: “Tutto quello che non è stato detto sui fondi comuni” (aprile 1986). Parlai a lungo con lui, precisamente il 17-5-1991, durante tutto un viaggio in auto da Milano a Torino, dove si recava per conferire con l’ufficio stampa del San Paolo, e capii subito che egli intendeva il giornalismo in una maniera molto diversa dalla mia. Anzi, in maniera del tutto antitetica.
Ebbene, eccolo che sul Mondo datato 17-11-2006, riguardo alla performance di Massimo Faenza e della sua banca Italease, ammette che “tutti si chiedono che cosa ci sia dietro gli ottimi risultati dell’istituto di credito specializzato nel leasing” (pag. 22). Serpeggiavano infatti già alcuni dubbi sulla società e sul suo amministratore delegato, che appariva in basso nella rubrica in una foto agiografica con lo sfondo di un giardino principesco dalle aiuole perfettamente curate.
Ma Enrico Cisnetto non esita a spazzare via ogni perplessità. Titola infatti la sua rubrica “Il caso Italease non nasconde segreti” e la conclude scrivendo: “Ma perché ci si ostina sempre a fare della dietrologia, davanti a quello che è un palese caso di ottima gestione?”. Forse per gli stessi motivi per cui l’azione di Italease è scesa dai 40,75 euro di allora ai circa 14 di adesso (-66%).
Sul settimanale economico della Rizzoli-Corriere della Sera (RCS) meriterebbe scrivere un libro. Esso ospita per esempio una rubrica sull’economia americana, tradotta dal New York Times e firmata Jack e Susy Welch. Su di essa non esprimo giudizi generali, non essendomi mai curato di leggerla. Ma sul numero datato 13-4-2007 del Mondo salta agli occhi un titolo: “Niente paura, i mutui non scoppiano” (pag. 93). Peccato che dopo pochi mesi, paure o non paure a parte, la crisi mutui americani cosiddetti subprime sia esplosa fragorosamente. Poteva pure trattarsi solo di un titolo infelice, che comunque non è un peccato veniale, anche se in genere imputabile alla redazione e non all’autore.
Torniamo però alla nostra banca-modello e al foglio della Confindustria. Con l’azione Italease a 49 euro, il 3-3-2007 Fabio Pavesi scrive a pag. 7 del supplemento del sabato Plus24, curato da Marco Liera: “Ora molto, se non tutto, nei destini di Italease dipenderà dalla congiuntura esterna. […] Ma per il resto Italease ha tutte le carte in regola per ben figurare sul listino”. Una bella figura che s’è concretizzata in un –71% da allora ad adesso, ma per motivi interni alla società e non per la congiuntura esterna. Anche il calo dell’azione seguito all’arresto di Danilo Coppola viene liquidato come “una reazione del tutto emotiva”.
Buon per Fabio Pavesi, se ha il sangue freddo. Però poi non lamentiamoci che gli italiani comprano pochi giornali.