Niente crack immobiliare, ma neppure speculazione al rialzo
Dal meeting di Caidate Il Presidente di Assoedilizia Colombo Clerici, rassicura i risparmiatori italiani.
Non ci sono rischi di crack del mercato immobiliare, neanche illusioni di rimbalzi dei prezzi degli immobili che, data la tempesta sulle borse, possano essere individuati come oggetto di speculazione quali beni-rifugio». Clerici afferma che in una crisi planetaria che ha dato luogo a un impoverimento complessivo delle risorse finanziarie, con conseguente crisi di liquidità.
Il mercato immobiliare in Italia è ben lontana dai rischi che hanno travolto il mercato in America e in altri Paesi. Clerici afferma che le operazioni di «riporto dell’immobile» cui hanno fatto largo ricorso le famiglie americane. Operazioni favorite storicamente da una continuativa crescita dei valori, dal basso costo dei mutui, dal minor rapporto di copertura della esposizione debitoria, rispetto al valore immobiliare, adottato dalle banche in sede di erogazione dei mutui (coperture talora superiori ai prezzi di acquisto) hanno fatto sì che, ai primi segnali di crisi dei valori di mercato, si sia scatenato un effetto-domino che ha travolto l’intero comparto. Tutto ciò in Italia non si è verificato: e non credo si verifichi. Il mercato immobiliare italiano ha un andamento poco dinamico (scarsa mobilità abitativa e ridotto ricorso al sistema dell’investimento a reddito per gli usi diversi dall’abitazione); le famiglie italiane che hanno comprato casa non si sono lanciate nella irresponsabile corsa alla speculazione arrivando, come negli Usa, a cambiar casa per fare un affare ed a finanziare anche le spese familiari con i finanziamenti dei mutui.
Inoltre il patrimonio immobiliare italiano è stabilmente nelle mani di oltre 20 milioni di famiglie sensibilmente meno indebitate di quelle statunitensi ed europee.
Ciò non vuol dire che il settore sia esente da sofferenze: ad esempio, il rincaro del costo del denaro ha fatto innalzare il costo delle rate dei mutui, creando problemi alle famiglie.
E il calo della domanda per investimento dato dalla bassa redditività degli immobili che riduce l’offerta in locazione rappresenta un ulteriore freno per l’economia nazionale.
«Per rilanciare il mercato immobiliare conclude Colombo Clerici - sarebbe necessaria una nuova politica di alleggerimento fiscale che generasse una ripresa del settore e una maggiore dinamicità delle compravendite,e dell’offerta abitativa in locazione. »
colombo-clerici-presidente-assoedilizia