Non so se la cara Kemar apprezza l'inserimento di questo post nel suo thread (dimmi te, nel caso lo sposto )
Titolo: Non tutti i buchi riescono con le ciambelle intorno
Sottotitolo:
L’incredibile storia di una casa occupata senza titolo all’asta
Questa storia è incredibile ma sta capitando proprio a me.
Tutto ha inizio qua:
Mi sono aggiudicato una bella casa all'asta. Ma...
Ricapitolando, alla fine del 2008 ho acquistato casa tramite asta giudiziaria e dopo aver saldato il prezzo con le relative imposte, il Giudice dopo varie udienze, ha sospeso il decreto di trasferimento fino a quando ha sciolto la riserva cioè a metà 2009, confermando la validità di tutta la procedura.
La persona esecutata fa appello al secondo grado ovvero alla corte collegiale, la quale in poco tempo conferma la decisione del giudice di primo grado ribadendo la correttezza della procedura.
Alla fine del 2009 arriva il sospirato decreto di trasferimento dell’immobile. Può iniziare il tentativo di sgombro della casa e dell’immissione al possesso.
Dal gennaio fino all’ottobre 2010 l’ufficiale giudiziario ha tentato lo sgombro 6 volte senza riuscirci.
Le prime 3 volte senza forza pubblica, la quarta con la forza pubblica; purtroppo per mia colpa, mi sono lasciato impietosire alla loro richiesta di concedergli ancora qualche giorno, il tempo di traslocare tutti i mobili.
La quinta volta colpo di scena, una parente dell’esecutata ha nel frattempo preso la residenza nell’immobile e si trova in stato interessante e siccome è una “senza tetto” il giudice concede ulteriori 45 giorni per permettere a quest’ultima di trovare un altro alloggio.
Vado dal giudice a parlare personalmente e mi ribadisce che è solo un rinvio e non una sospensione dello sfratto e che non ci saranno altri rinvii.
La sesta volta viene presentato un certificato, redatto dal medico curante e non da un ginecolo, di gravidanza a rischio e, sia l’ufficiale giudiziario che la forza pubblica, si rifiutano di prendersi la responsabilità di intervenire in maniera coatta, non volendo rispondere di eventuali rischi.
Io riesco a reperire un’ambulanza privata che non deve nemmeno far scendere dal letto la signora ma trasportarla con una lettiga. Ma siccome deve essere un intervento forzato e non volontario c’è comunque un rischio.
Lo sfratto è stato rinviato alla prossima primavera…
Ho fatto istanza al giudice di poter effettuare una visita di verifica da un ginecologo per accertare l’impossibilità della signora a muoversi .
La procedura è iniziata nel 1999.
Ditemi voi se tutto questo è tollerante per un paese civile…