La crisi non è passata

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dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 17:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 17/10/2009 16.57:




ancora non sono "finiti" gli aiuti, certo, non ci sono piu' le quasi-nazionalizzazioni (usa, uk, olanda, belgio, fr, de), ma continuano coi tassi bassi (che alzeranno come ci sara' un lontano sentore di inflazione) e soprattutto col "quantitative easing" (acquisto di titoli semi-spazzatura), ma gia' parlano di smettere.

secondo me gia' hanno cominciato a vendere quello che era cresciuto di piu' e che e' piu' rischioso (loro sanno)...






A me viene il sospetto che diranno alle Banche Centrali "Ok, potete togliere la camicia di forza" quando avranno sistemato per benino i loro problemi.

A quel puntosaranno cavoli di chi è indebitato a TV (causa rialzia dei tassi) e/o di chi ha comprato asset sopravvalutati (perchè gli potrebbe toccare di uscire in perdita).
grella
00sabato 17 ottobre 2009 17:22
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 17/10/2009 17.13:




A me viene il sospetto che diranno alle Banche Centrali "Ok, potete togliere la camicia di forza" quando avranno sistemato per benino i loro problemi.

A quel puntosaranno cavoli di chi è indebitato a TV (causa rialzia dei tassi) e/o di chi ha comprato asset sopravvalutati (perchè gli potrebbe toccare di uscire in perdita).



Scusate ma che c'è di meglio per sanare i bilanci di una serie di
fallimenti fatti bene e distribuiti nel tempo?......è così semplice............
Loro lo sanno bene come distribuire i cerini.....tipo Lehman SI ...........AIG NO..........
Ci sono dei motivi più che validi per la scelta.......!!




dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 17:30
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
grella, 17/10/2009 17.22:



Scusate ma che c'è di meglio per sanare i bilanci di una serie di
fallimenti fatti bene e distribuiti nel tempo?......è così semplice............
Loro lo sanno bene come distribuire i cerini.....tipo Lehman SI ...........AIG NO..........
Ci sono dei motivi più che validi per la scelta.......!!








Hai qualche nome papabile?
grella
00sabato 17 ottobre 2009 17:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 17/10/2009 17.30:




Hai qualche nome papabile?



Questo non lo saprà nessun mortale.........( a parte gli insider), ma si potrebbero sondare i movimenti borsistici ovviamente, qualche segnale si capta sempre..............
Il giochetto è semplice, siamo A B C D E F G ...............
TUTTI con un buon 30% di tossicità nei bilanci...........
Trasferiamo un 5% a testa su G........
A B C D E F avranno ancora un 25%.....G a quel punto un 60%......................

Immaginati sto giochetto fatto a livello globale.........................

MILIARDI CHE CONFLUISCONO QUà E Là..............


Ovviamente come finisce?.........che A..F si ripuliranno e G scompare............e che ce vò

Il mondo continuerà a girare..............!!!!

Il problema è la massa da smaltire per cui ci vorranno parecchi anni di giochetto secondo me!!!






dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 17:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
grella, 17/10/2009 17.38:



Questo non lo saprà nessun mortale.........( a parte gli insider), ma si potrebbero sondare i movimenti borsistici ovviamente, qualche segnale si capta sempre..............
Il giochetto è semplice, siamo A B C D E F G ...............
TUTTI con un buon 30% di tossicità nei bilanci...........
Trasferiamo un 5% a testa su G........
A B C D E F avranno ancora un 25%.....G a quel punto un 60%......................

Immaginati sto giochetto fatto a livello globale.........................

MILIARDI CHE CONFLUISCONO QUà E Là..............


Ovviamente come finisce?.........che A..F si ripuliranno e G scompare............e che ce vò

Il mondo continuerà a girare..............!!!!

Il problema è la massa da smaltire per cui ci vorranno parecchi anni di giochetto secondo me!!!










G.... [SM=g1749704]

Generali
General Electric
GDF
Gruppo l'Espresso
Germania

[SM=g6942] [SM=g9058]
grella
00sabato 17 ottobre 2009 17:48
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 17/10/2009 17.46:




G.... [SM=g1749704]

Generali
General Electric
GDF
Gruppo l'Espresso
Germania

[SM=g6942] [SM=g9058]



Mah io ci metterei pure F E che non si sà mai...... [SM=g1750147]




(sylvestro)
00domenica 18 ottobre 2009 15:26
BENVENUTI NELL’ ECONOMIA USA...DEI MORTI VIVENTI

L'economia dei morti viventi

"...
“Per la prima volta nel periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale, abbiamo contemporaneamente deflazione nel credito, i salari e gli affitti;
...
Le esecuzioni ipotecarie, la mancanza di pagamenti e gli intrallazzi sono all’ordine del giorno. Le ipoteche vengono eseguite a un ritmo superiore alle 300.000 al giorno. L’accumulazione enorme delle ipoteche “occulte” si mantiene artificialmente fuori dal mercato per sostenere i prezzi. Tutto questo porterà ad un gocciolamento di queste ipoteche messe lentamente nel mercato che manterrà il mercato degli immobili depresso durante almeno un decennio. Le persone proprietarie degli immobili non potranno indebitarsi perché gli ultimi saranno totalmente svalutati. Tutto fa pensare ad un crollo a lungo termine della spesa.

Alle imprese sta risultando più difficile rifinanziare i propri debiti, i prestiti bancari soffrono della loro situazione di morosità storica ed il mercato immobiliare è imploso. L’attuale distruzione del credito non ha precedenti, è già ad un livello avanzato e continua a crescere. Il buco del capitale è maggiore della FED (la Riserva Federale degli Stati Uniti, ndt) e maggiore del Tesoro. Risulta impossibile coprirlo solo con maggiore liquidità.
...
Le famiglie hanno perso circa 14 bilioni di dollari fin dall’inizio della crisi e non sono in condizione di ritornare agli stessi livelli d’indebitamento precedenti alla crisi. I consumatori stanno riducendo la spesa e cercando di pagare i propri debiti. Non hanno un rimedio differente.
...
“Gli statunitensi continuano a rifiutare di aumentare le proprie spese anche dopo la maggior caduta del consumo dal 1980, indicando la loro preoccupazione per l’evoluzione dell’economia nei prossimi sei mesi”.
...
Il risparmio aumenta e la spesa cade. L’economia si dirige verso una depressione a lungo termine; la nuova “normalità”.
...
Quando lo stimolo scema e la FED finisce di comprare gli 1.25 bilioni di dollari di attivo ipotecario (da Fannie e Freddie) e i 300.000 milioni di buoni del Tesoro, i tassi di interesse torneranno a crescere, i prezzi delle case torneranno a cadere e l’economia tornerà a sprofondare.
..."
(sylvestro)
00domenica 18 ottobre 2009 20:48

Banche: profitti dimezzati per far fronte alle sofferenze

"...
frenata dell'economia aumenterà la massa dei crediti di difficile recupero (incagli e sofferenze) nei bilanci delle banche. Anche in Italia.
...
E questa è solo la buona notizia: quella cattiva è che il peggio – prevedono gli esperti – arriverà nel 2010.
...
le banche, che a loro volta sono costrette ad effettuare accantonamenti in bilancio per coprire le perdite
...
il picco degli accantonamenti avviene quattro anni dopo l'inizio della crisi, perché passa del tempo prima che il rallentamento economico si traduca in maggiori insolvenze e passa altro tempo prima che le banche iscrivano i crediti in sofferenza». Per questo Casale prevede un incremento degli accantonamenti del 50-70% di anno in anno fino al 2010
...
Le previsioni sono dunque di «un'ondata di svalutazioni»
..."
laplace77
00domenica 18 ottobre 2009 21:44
Re:
(sylvestro), 18/10/2009 20.48:


Banche: profitti dimezzati per far fronte alle sofferenze

"...
frenata dell'economia aumenterà la massa dei crediti di difficile recupero (incagli e sofferenze) nei bilanci delle banche. Anche in Italia.
...
E questa è solo la buona notizia: quella cattiva è che il peggio – prevedono gli esperti – arriverà nel 2010.
...
le banche, che a loro volta sono costrette ad effettuare accantonamenti in bilancio per coprire le perdite
...
il picco degli accantonamenti avviene quattro anni dopo l'inizio della crisi, perché passa del tempo prima che il rallentamento economico si traduca in maggiori insolvenze e passa altro tempo prima che le banche iscrivano i crediti in sofferenza». Per questo Casale prevede un incremento degli accantonamenti del 50-70% di anno in anno fino al 2010
...
Le previsioni sono dunque di «un'ondata di svalutazioni»
..."




c'e' pure questo:


A questo punto, dunque, verrebbe da benedire il rally delle Borse e delle obbligazioni. Grazie al rialzo del 60% dai minimi di marzo per le Borse, grazie al boom (o bolla?) dei corporate bond, grazie al rialzo dei titoli di Stato e soprattutto grazie alle Banche centrali (che pompando liquidità sul mercato hanno reso possibile tutti questi rally), le banche hanno registrato molti utili da trading. In Italia i primi 6 istituti hanno realizzato circa 2 miliardi di ricavi grazie alla negoziazione di titoli: poco rispetto alle banche estere, ma comunque abbastanza per rimpolpare gli utili. E per aiutare a coprire le perdite dovute alla svalutazioni dei crediti. Insomma: l'economia aumenta le sofferenze, ma la finanza salva le banche. Fino alla prossima inversione dei volubili mercati...



cfr col discorso fatto insieme a dg tempo fa...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]

nazionalsindacalista
00domenica 18 ottobre 2009 23:01
Ma non dicevamo anche che l'esplosione della bolla azionaria potrebbe avvenire proprio in concomitanza con le prossime ondate di mutui ARM cioè in primavera prossima?
Con la liquidità iniettata gli usurai un po' tappano i buchi e un po' speculano freneticamente in borsa, per poi magari risucchiare tutto quando dovranno mettere altre pezze con i prossimi maremoti di ARMS; a quel punto la bolla azionaria scoppierà raggiungendo magari nuovi minimi e lasciando i cerini al solito parco buoi.
Ho dei dubbi invece sulla "exit strategy", nel senso che parrebbe non solo che gli oligarchi non abbiano le idee chiare in merito (si limitano a ripetere che prenderanno provvedimenti prima di un ritorno dell'inflazione), ma che effettivamente siano prigionieri di questi stimoli, pena un ritorno immediato al collasso sistemico.
Peraltro stimoli e carta straccia possono essere eterni o sine die? Lo sbracamento dei debiti pubblici, se l'economia reale, e non le speculazioni bancarie, non riparte, come viene ripagato?
L'inflazione come fa a ripartire se rimane nei bilanci tarocchi delle banche o nei bit dei terminali di borsa o dei conti delle banche? La carta straccia mica arriva al cittadino, che anzi subisce la stretta creditizia.
E se anche l'inflazione ripartisse, l'aumento dei tassi causerebbe uno shock per tutti colore che - privati e aziende - sono superindebitati e già ora con i tassi a 0 in cattive acque. E causando dunque nuove crisi a catena...
Temo che gli oclocrati abbiano gettato i debiti pubblici nel calderone sperando che rivitalizzassero il moribondo, invece per ora il moribondo non dà segni REALI di ripresa, resta in stato comatoso.
Ma se staccano la spina decede... Ma sta spina per quanto piuò essere tenuta in piedi? Anche perchè in teoria lo stesso moribondo dovrebbe ripagare le spese sostenute per l'emergenza, ma se resta in coma permanente chi paga? Uscendo dalla metafora, quanto carburante di debito pubblico possono ancora bruciare?
Ogni goccia di debito pubblico spesa in più senza che il moribondo dia segni REALI di ripresa si trasforma in un problema futuro e tanto più grosso quanto + il moribondo resta debole...
(sylvestro)
00domenica 18 ottobre 2009 23:18
Re:
nazionalsindacalista, 18/10/2009 23.01:

Ma non dicevamo anche che l'esplosione della bolla azionaria potrebbe avvenire proprio in concomitanza con le prossime ondate di mutui ARM cioè in primavera prossima?
Con la liquidità iniettata gli usurai un po' tappano i buchi e un po' speculano freneticamente in borsa, per poi magari risucchiare tutto quando dovranno mettere altre pezze con i prossimi maremoti di ARMS; a quel punto la bolla azionaria scoppierà raggiungendo magari nuovi minimi e lasciando i cerini al solito parco buoi.

Forse mi sbaglio, ma io credo che , almeno stavolta, il parco buoi sia rimasto in massima parte alla finestra. Per le banche iniettate di liquidita' statale e' stato relativamente facile far salire gli indici con volumi risicati (tutti scappati, tranne gli insider) ma a differenze delle altre volte ormai "la vecchia" ha capito il giochino e non ci sta piu'.

Ho dei dubbi invece sulla "exit strategy", nel senso che parrebbe non solo che gli oligarchi non abbiano le idee chiare in merito (si limitano a ripetere che prenderanno provvedimenti prima di un ritorno dell'inflazione), ma che effettivamente siano prigionieri di questi stimoli, pena un ritorno immediato al collasso sistemico.

Non credo ci sara' un collasso sistemico; se doveva esserci ci sarebbe stato un anno fa a fronte del fallimento Lehman Brothers

Peraltro stimoli e carta straccia possono essere eterni o sine die? Lo sbracamento dei debiti pubblici, se l'economia reale, e non le speculazioni bancarie, non riparte, come viene ripagato?

[SM=g7576] Io, da incompetente macroeconomico, comincio a pensare che le leggi fisiche non possano essere applicate alle dinamiche finanziarie; se mi sbaglio saro' annoverato tra gli ingenui che l'hanno sperato.


L'inflazione come fa a ripartire se rimane nei bilanci tarocchi delle banche o nei bit dei terminali di borsa o dei conti delle banche? La carta straccia mica arriva al cittadino, che anzi subisce la stretta creditizia.
E se anche l'inflazione ripartisse, l'aumento dei tassi causerebbe uno shock per tutti colore che - privati e aziende - sono superindebitati e già ora con i tassi a 0 in cattive acque. E causando dunque nuove crisi a catena...
Temo che gli oclocrati abbiano gettato i debiti pubblici nel calderone sperando che rivitalizzassero il moribondo, invece per ora il moribondo non dà segni REALI di ripresa, resta in stato comatoso.

Siamo di fronte ad un passaggio epocale, su questo ho pochi dubbi [SM=g1749711]

Ma se staccano la spina decede... Ma sta spina per quanto piuò essere tenuta in piedi? Anche perchè in teoria lo stesso moribondo dovrebbe ripagare le spese sostenute per l'emergenza, ma se resta in coma permanente chi paga? Uscendo dalla metafora, quanto carburante di debito pubblico possono ancora bruciare?
Ogni goccia di debito pubblico spesa in più senza che il moribondo dia segni REALI di ripresa si trasforma in un problema futuro e tanto più grosso quanto + il moribondo resta debole...

[SM=g1750489] Spero che Mazzalai si sbagli ... e che ne capisca meno di me [SM=g6942] [SM=g7814]



nazionalsindacalista
00domenica 18 ottobre 2009 23:50
Sul punto uno magari è come dici te, sul punto due il collasso sistemico lo hanno evitato per un soffio, in Gran Bretagna addirittura per sole 3 ore (Brawn aveva già preparato il discorso alla nazione propedeutico al blocco dei c/c).
Adesso la situazione psicologicmente (=crisi di fiducia) è più serena e i gli sprazzi di panico visti tra ottobre e novembre sono rientrati, ma se succede qualche altro tonfo inatteso sarebbero senza più cartucce...
labottegadelfuturo
00martedì 20 ottobre 2009 10:41
serafin.
00giovedì 29 ottobre 2009 08:30
MICHELI: SIAMO ALLE SOGLIE DELL' ESPLOSIONE DI UNA NUOVA BOLLA FINANZIARIA
di Francesco Micheli
"Il futuro a breve sarà un po' lacrime e sangue - spiega il manager - visto che la situazione economica ci sta per colpire in modo pesante. In realtà le misure prese contro la crisi non sono servite a nulla".

[SM=g7600]

www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=807758
iandy73
00giovedì 29 ottobre 2009 08:51
Re:
serafin., 29/10/2009 8.30:

MICHELI: SIAMO ALLE SOGLIE DELL' ESPLOSIONE DI UNA NUOVA BOLLA FINANZIARIA
di Francesco Micheli
"Il futuro a breve sarà un po' lacrime e sangue - spiega il manager - visto che la situazione economica ci sta per colpire in modo pesante. In realtà le misure prese contro la crisi non sono servite a nulla".

[SM=g7600]

www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=807758




BOLLLLAAAAAAAAA!!!!!!!

"...In Italia poi "uno dei grossi problemi che dovrà essere affrontato è lo 'scandalo delle perizie immobiliari'. E' un Paese il nostro in cui le vigilanze si sono distratte e si sono diffuse delle forme che fanno pensare al comandamento che dice di non rubare. Quando si dice svolta, non bisogna distrarsi", conclude il manager."
serafin.
00giovedì 29 ottobre 2009 09:39
Re:
serafin., 29/10/2009 8.30:

MICHELI: SIAMO ALLE SOGLIE DELL' ESPLOSIONE DI UNA NUOVA BOLLA FINANZIARIA
di Francesco Micheli
"Il futuro a breve sarà un po' lacrime e sangue - spiega il manager - visto che la situazione economica ci sta per colpire in modo pesante. In realtà le misure prese contro la crisi non sono servite a nulla".

[SM=g7600]

www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=807758




"Le stesse persone - continua Micheli - si sono trasferite in altri posti a fare esattamente quello che facevano prima.

[SM=g1747536]
laplace77
00giovedì 29 ottobre 2009 23:34
cross per grella

intervista a rbs

[SM=p7579]

grella
00venerdì 30 ottobre 2009 00:48
Re: cross per grella
laplace77, 29/10/2009 23.34:




[SM=g1746735] [SM=g1746735] [SM=g1934144]




laplace77
00venerdì 30 ottobre 2009 01:55
Re: Re: cross per grella
grella, 30/10/2009 0.48:



[SM=g1746735] [SM=g1746735] [SM=g1934144]





[SM=g1750483]

[SM=g1746735] [SM=g1746735] [SM=g1746735]

grella
00martedì 24 novembre 2009 18:27
Re: cross per grella
laplace77, 29/10/2009 23.34:




Eccoci quà...... dopo il cross di Lap, faccio da torre a Beppe Scienza .........che ce la imbuca........... [SM=g7576]

«I figli e i figliastri dei corporate bond»:

www.dm.unito.it (leggetevi gli allegati.....) [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g9058]


“I figli e i figliastri dei corporate bond”
di Beppe Scienza
La Repubblica, 23-11-2009, Affari & Finanza, p. 23

Uno dei luoghi comuni della finanza è che bisogna essere ricchi per avere accesso agli investimenti migliori. Lo ripetono quanti corteggiano la gente più danarosa con dovizia di espressioni inglesi (family office, high net worth individual ecc.), mentre poi spesso piazzano gli stessi fondi, gestioni e polizze di qualunque venditore porta a porta.

Bocconi grossi. C’è però una fattispecie, forse l’unica, dove effettivamente un piccolo risparmiatore è svantaggiato. Si sta infatti diffondendo la moda di emettere obbligazioni acquistabili solo a partire da 50 mila euro o dollari e magari anche più.




laplace77
00martedì 24 novembre 2009 18:53
Re: Re: cross per grella
grella, 24/11/2009 18.27:



Eccoci quà...... dopo il cross di Lap, faccio da torre a Beppe Scienza .........che ce la imbuca........... [SM=g7576]

«I figli e i figliastri dei corporate bond»:

www.dm.unito.it (leggetevi gli allegati.....) [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g9058]


“I figli e i figliastri dei corporate bond”
di Beppe Scienza
La Repubblica, 23-11-2009, Affari & Finanza, p. 23

Uno dei luoghi comuni della finanza è che bisogna essere ricchi per avere accesso agli investimenti migliori. Lo ripetono quanti corteggiano la gente più danarosa con dovizia di espressioni inglesi (family office, high net worth individual ecc.), mentre poi spesso piazzano gli stessi fondi, gestioni e polizze di qualunque venditore porta a porta.

Bocconi grossi. C’è però una fattispecie, forse l’unica, dove effettivamente un piccolo risparmiatore è svantaggiato. Si sta infatti diffondendo la moda di emettere obbligazioni acquistabili solo a partire da 50 mila euro o dollari e magari anche più.





sai che ti dico?

che si sbrigassero a smolla' 'sti cerini, che rischiamo lo stallo (come minimo, come paese) o il botto (sia le banche che il paese)


e se qualche ignornte (piu' o meno danaroso) ci rimettera' i "risparmi" o il "capitale", pazienza...

...tra tutti i danni che ha fatto 'sta bolla, questo sarebbe il male minore...

[SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]
grella
00martedì 24 novembre 2009 19:37
Re: Re: Re: cross per grella
laplace77, 24/11/2009 18.53:




sai che ti dico?

che si sbrigassero a smolla' 'sti cerini, che rischiamo lo stallo (come minimo, come paese) o il botto (sia le banche che il paese)


e se qualche ignornte (piu' o meno danaroso) ci rimettera' i "risparmi" o il "capitale", pazienza...

...tra tutti i danni che ha fatto 'sta bolla, questo sarebbe il male minore...

[SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]



Non lo dire a me .......sono un ultrà del botto incontrollato ( delle banche)..........quando ho visto che cpzo stavano combinando a inizio anno mi sono andate le [SM=g1785260] [SM=g1785260] sotto i piedi............ [SM=g9589] [SM=g9589]







laplace77
00martedì 24 novembre 2009 20:22
Re: Re: Re: Re: cross per grella
grella, 24/11/2009 19.37:



Non lo dire a me .......sono un ultrà del botto incontrollato ( delle banche)..........quando ho visto che cpzo stavano combinando a inizio anno mi sono andate le [SM=g1785260] [SM=g1785260] sotto i piedi............ [SM=g9589] [SM=g9589]




allora gustati questa

The Bank of England has revealed for the first time that it lent Royal Bank of Scotland (RBS) and HBOS £61.6bn in emergency funding last autumn.

j'hanno prestato i sordi (pubblici?) SOTTOBANCO senza dillo a nisuno!!!

[SM=g1746735] [SM=g1746735] [SM=g1746735]

stelafe
00venerdì 28 maggio 2010 19:32
Attenti, in autunno arriva la crisi e sarà figlia dell'evasione fiscale
di Romani Marco

IL MOMENTO peggiore della crisi non è ancora passato.

«L'Italia finora si è salvata grazie all'alto numero di lavoratori che pagano le tasse»



rassegnastampa.mef.gov.it/mefsettimanali/PDF/2010/2010-05-28/201005281581...
serafin.
00sabato 29 maggio 2010 16:26
no la crisi non è passataaaa


MILANO - Nel primo trimestre dell'anno, l'ottavo consecutivo, i fallimenti delle società in Italia sono stati 2.800, con un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Lo afferma il Cerved, gruppo specializzato nell'analisi delle imprese e nella valutazione del rischio di credito, secondo cui il settore più in difficoltà è l'industria, che accusa un incremento del 41% e un 'insolvency ratio', cioé il tasso di fallimenti ogni 10mila imprese operative, del doppio rispetto alla media azionale. Malissimo il comparto dell'auto, che nel primo trimestre 2010 registra un incremento del 118%.

La Regione con il maggior numero di chiusure è la Lombardia, che l'insolvency ratio più alto in Italia. In termini percentuali, forte l'incremento accusato dal Piemonte (+61%), mentre nel Nord Est l'aumento più consistente si registra in Veneto (+62%). Il Mezzogiorno continua invece a evidenziare una corsa dei fallimenti meno veloce rispetto al resto del Paese. Secondo Cerved, nel primo trimestre 2010 anche il numero di domande di concordato preventivo ha toccato un nuovo record, con 286 casi e un incremento del 37%.

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/05/29/visualizza_new.html_1817062...
(sylvestro)
00giovedì 3 giugno 2010 11:43
Findomestic/ La crisi dell'euro spaventa. Meno italiani in ferie

Giovedí 03.06.2010 11:20

La crisi dell’Euro blocca la crescita della fiducia durata peraltro solo un mese. Si tratta per ora di un trend relativamente contenuto, probabilmente grazie al maxi piano di salvataggio approvato a maggio dalla UE e dalle manovre programmate dai singoli Paesi per salvare la situazione dell’area Euro. Lo rivela l'Osservatorio mensile Findomestic di maggio che sottolinea come il dato della fiducia di maggio 2010 è simile a quello del 2009.

Soltanto quanti sono in possesso di una laurea, che abitano al Sud o nelle Isole registrano un aumento di questa variabile che scende altrove: in particolare in maniera consistente nel Nord Est e fra quanti sono in possesso dell’istruzione obbligatoria. Sarà significativo esaminare l’andamento di questa voce il mese prossimo, una volta approvato il pacchetto di misure governative proposte per gestire il debito pubblico e risanare i conti.

La previsione sulla situazione italiana nel suo complesso, nel corso dei prossimi dodici mesi, è stabile: infatti il dato oscilla intorno allo zero ormai da un semestre. La previsione di aumento del risparmio inverte la tendenza negativa di marzo e aprile e sale di un punto percentuale, assestandosi tuttavia sul secondo valore più basso dall’inizio delle rilevazioni.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici
: bene i piccoli, stazionari i bruni, mentre i bianchi sono in calo una volta esaurito l’effetto degli incentivi statali.
La spinta propulsiva degli incentivi governativi ha esaurito il suo effetto e per gli elettrodomestici bianchi è in calo sia la percentuale delle previsioni di acquisto (da 9,2% a 6,3%) sia il budget medio di spesa. La previsione di acquisto di elettrodomestici piccoli è in crescita così come il budget medio previsto che sale a 246,00€. Gli elettrodomestici bruni hanno un andamento stabile per quanto concerne le previsioni di acquisto mentre è in incremento la previsione di spesa che passa 577,00 a 642,00€.


Elettronica di consumo
: dopo mesi di calo segna un “più”
Dopo un lungo periodo di costante e significativa discesa a maggio i dati quasi raddoppiano, per quanto concerne la telefonia le previsioni di acquisto passano da 5,6% a 10,8% e per l’informatica da 6,2% a 13,5%. Anche le cifre per i relativi acquisti sono in aumento, seppure più contenuto. Il budget medio dedicato alla telefonia è di 185,00€, mentre quello relativo ai pc e agli accessori è di 535,00€ euro.


Autoveicoli e motoveicoli
: le auto sia nuove che usate registrano un andamento negativo, mentre gli scooter non fruiscono ancora dell’andamento stagionale positivo.
Le previsioni d’acquisto di auto nuove e usate sono le più basse dall’inizio delle rilevazioni e sono in diminuzione, mentre quelle relative agli scooter sono stazionarie. Se si esamina la cifra media stanziata per auto usate e scooter si rileva una certa stabilità di questa variabile, mentre la cifra dedicata all’auto nuova è calata di ben 7.000 euro da marzo 2010 assestandosi a 12.000 euro circa.


Arredamento e casa sono stabili o in calo
.
L’acquisto di nuovi immobili o di arredamento evidenziano previsioni in lieve calo nei prossimi tre mesi e nettamente inferiori allo stesso periodo del 2009 e del 2008. La ristrutturazione della casa resta stabile anche se con previsioni quasi dimezzate rispetto a maggio dello scorso anno. In particolare il comparto mobili segna il punto più basso delle previsioni d’acquisto dall’inizio delle rilevazioni.

Tempo libero: il settore decolla con ritardo rispetto agli anni precedenti.
Le percentuali di coloro che probabilmente o sicuramente prevedono l’acquisto di vacanze (+11%), attrezzature per il fai da te (+7%) e abbigliamento sportivo (+5%) sono in crescita rispetto al mese precedente, pur con valori decisamente inferiori rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. In particolare nel mese di maggio in passato i viaggi e le vacanze erano previsti da più della metà degli italiani, mentre oggi soltanto il 40% degli intervistati ipotizza di effettuarli nei prossimi tre mesi.
(sylvestro)
00martedì 8 giugno 2010 15:10
USA, accuse a Goldman Sachs: ostruisce l’inchiesta sulla crisi

08/06/2010

La Commissione d’inchiesta americana sulla crisi finanziaria (FCIC) ha lanciato ieri una pesante accusa nei confronti di Goldman Sachs. I membri dell’organismo che indaga sulle origini del terremoto che ha scosso le economie di tutto il mondo hanno puntato il dito contro il colosso bancario, che si sarebbe adoperato in un’attività ostruzionistica nei confronti delle indagini. In particolare, i dirigenti dell’istituto di credito avrebbero risposto in maniera incompleta ed insoddisfacente alle domande poste loro dalla commissione.

Non solo. Quest’ultima ha anche accusato Goldman Sachs di aver esercitato pressioni su alcuni suoi dipendenti al fine di convincerli a non testimoniare e a non fornire alcuni documenti utili per la ricostruzione dei fatti. Per questo la commissione ha inviato numerosi solleciti. Ai quali, alla fine, la banca ha risposto inviando una mole enorme di dati, senza alcun ordine né indice, e che non rispondevano neppure alle richieste avanzate. Si tratta di 5 Terabyte (migliaia di Gigabyte) di documenti, ovvero 2,5 miliardi di pagine secondo le stime della stessa FCIC.

«Dal nostro punto di vista si tratta di un atteggiamento assai poco cooperativo», ha commentato il presidente Phil Angelides, alle cui parole Goldman Sachs ha risposto con un comunicato nel quale si specifica di essere «impegnati a fornire alla FCIC i documenti di cui necessita».
(sylvestro)
00venerdì 11 giugno 2010 12:53
Vendite ancora in picchiata

Giu' anche nella grande distribuzione



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(sylvestro)
00lunedì 14 giugno 2010 13:53
Sempre più romani alle mense Caritas

lunedì 14 giugno 2010
sara

Cresce la percentuale di italiani che si rivolgono, per i pasti quotidiani, alle mense romane della Caritas. Sintomo della crisi economica, degli affitti che si portano via metà stipendio, della disoccupazione.

Il quadro fornito dall’associazione infatti è quello di una folla sempre più numerosa di romani bisognosi: sono cresciuti, nell’ultimo anno, del 10%, in confronto al 7% di incremento degli stranieri.

Cambia, fra italiani e immigrati, la tipologia di persone che usufruisce dei mille pasti giornalieri gratuiti della Caritas. Mentre gli stranieri sono per la stragrande maggioranza in giovane età (spesso ‘clandestini’), sotto i quaranta, i romani indigenti sono soprattutto pensionati

Anziani che non ce la fanno a sostenere le spese alimentari e, scrive il rapporto, anche la solitudine in cui svolgono le incombenze quotidiane. Ma ci sono anche secondo il rapporto, in misura minore, disoccupati più giovani e famiglie numerose costrette a fare i conti con riduzioni di stipendio di uno dei due coniugi.
labottegadelfuturo
00lunedì 14 giugno 2010 13:59
Re:
(sylvestro), 14/06/2010 13.53:

Sempre più romani alle mense Caritas

lunedì 14 giugno 2010
sara

Cresce la percentuale di italiani che si rivolgono, per i pasti quotidiani, alle mense romane della Caritas. Sintomo della crisi economica, degli affitti che si portano via metà stipendio, della disoccupazione.

Il quadro fornito dall’associazione infatti è quello di una folla sempre più numerosa di romani bisognosi: sono cresciuti, nell’ultimo anno, del 10%, in confronto al 7% di incremento degli stranieri.

Cambia, fra italiani e immigrati, la tipologia di persone che usufruisce dei mille pasti giornalieri gratuiti della Caritas. Mentre gli stranieri sono per la stragrande maggioranza in giovane età (spesso ‘clandestini’), sotto i quaranta, i romani indigenti sono soprattutto pensionati

Anziani che non ce la fanno a sostenere le spese alimentari e, scrive il rapporto, anche la solitudine in cui svolgono le incombenze quotidiane. Ma ci sono anche secondo il rapporto, in misura minore, disoccupati più giovani e famiglie numerose costrette a fare i conti con riduzioni di stipendio di uno dei due coniugi.



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