La crisi non è passata

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stelafe
00giovedì 23 luglio 2009 10:51
FERRARA. PATRIZIO BIANCHI: LA CRISI NON E' PASSATA



Per l’economista industriale, Patrizio Bianchi, rettore dell’università di Ferrara, la crisi è paragonabile a una cometa, forse, dice, la testa è già passata, ma la coda è lunga e ci darà un autunno particolarmente pesante.

www.telestense.it/flv/popup.php?file=http://telestense.smil.weebo.it/2009071...



www.telestense.it/news/patrizio-bianchi-la-crisi-non-e-pass...
laplace77
00giovedì 23 luglio 2009 11:19
Re:
stelafe, 23/07/2009 10.51:

FERRARA. PATRIZIO BIANCHI: LA CRISI NON E' PASSATA

Per l’economista industriale, Patrizio Bianchi, rettore dell’università di Ferrara, la crisi è paragonabile a una cometa, forse, dice, la testa è già passata, ma la coda è lunga e ci darà un autunno particolarmente pesante.

www.telestense.it/flv/popup.php?file=http://telestense.smil.weebo.it/2009071...



www.telestense.it/news/patrizio-bianchi-la-crisi-non-e-pass...




ottima metafora quella della cometa...

se uno graficasse la luminosita' di una cometa che gli passa davanti otterrebbe un grafico fatto piu' o meno cosi'...



grella
00giovedì 23 luglio 2009 16:58
Re:
stelafe, 23/07/2009 10.51:

FERRARA. PATRIZIO BIANCHI: LA CRISI NON E' PASSATA



Per l’economista industriale, Patrizio Bianchi, rettore dell’università di Ferrara, la crisi è paragonabile a una cometa, forse, dice, la testa è già passata, ma la coda è lunga e ci darà un autunno particolarmente pesante.

www.telestense.it/flv/popup.php?file=http://telestense.smil.weebo.it/2009071...



www.telestense.it/news/patrizio-bianchi-la-crisi-non-e-pass...




Come no..........il Don Gionson è a 9000.............
Così ti faranno sentire pure cornuto e mazziato..........."a noi và bene vedi?.........sei tu che sei un pirla disoccupato........e pure un pò svogliato .........."!! [SM=g1806253]
".....Poi tanto quando andrai a lavorare........ti sistemiamo noi......il buco và pagato eh..........." [SM=g7667]







fabio_c
00venerdì 24 luglio 2009 14:40
Riporto un confronto tra la situazione attuale e le crisi del recente passato.

Dal sito della Banca d'Italia:
Le principali recessioni italiane: un confronto retrospettivo
Antonio Bassanetti, Martina Cecioni, Andrea Nobili, Giordano Zevi, luglio 2009

«Il lavoro propone un'analisi comparata dell'andamento dei principali aggregati macroeconomici, reali e creditizi, nonché delle reazioni della politica monetaria in occasione delle più gravi recessioni attraversate dall'economia italiana. L'indagine, di tipo descrittivo, si concentra soprattutto sugli ultimi quarant'anni, per i quali il quadro informativo disponibile è ampio e dettagliato. In particolare, si confronta l'evidenza relativa alla profonda recessione tuttora in atto con quelle registrate nel 1974-75 e nel 1992-93, in corrispondenza delle crisi petrolifera e valutaria. Per un numero ridotto di variabili si propone anche un raffronto con gli andamenti negli anni trenta.»

Testo pdf 688 kB
grella
00mercoledì 29 luglio 2009 12:11
Re:
fabio_c, 24/07/2009 14.40:

Riporto un confronto tra la situazione attuale e le crisi del recente passato.

Dal sito della Banca d'Italia:
Le principali recessioni italiane: un confronto retrospettivo
Antonio Bassanetti, Martina Cecioni, Andrea Nobili, Giordano Zevi, luglio 2009

«Il lavoro propone un'analisi comparata dell'andamento dei principali aggregati macroeconomici, reali e creditizi, nonché delle reazioni della politica monetaria in occasione delle più gravi recessioni attraversate dall'economia italiana. L'indagine, di tipo descrittivo, si concentra soprattutto sugli ultimi quarant'anni, per i quali il quadro informativo disponibile è ampio e dettagliato. In particolare, si confronta l'evidenza relativa alla profonda recessione tuttora in atto con quelle registrate nel 1974-75 e nel 1992-93, in corrispondenza delle crisi petrolifera e valutaria. Per un numero ridotto di variabili si propone anche un raffronto con gli andamenti negli anni trenta.»

Testo pdf 688 kB



Analizzando i mercati finanziari,sapete che scostamento c'è tra l'andamento dai massimi del 29' e lo stesso tempo trascorso dai max del 2007 ad oggi?............un misero - 3,84%
impressionante direi.............. [SM=g1749697]






laplace77
00giovedì 30 luglio 2009 11:22
interessante lettura...

io suggerirei di leggere questo slide show, segnalato da crisis, e' interessante...

stelafe
00martedì 25 agosto 2009 11:18
Quando finirà la crisi?

"La crisi non è a 'U', ma a 'L'. Per capirci, la crisi è come una cometa: prima vedi la stella, poi la coda. Bene, le banche non sono fallite, per cui possiamo dire che la stella è passata e non ci ha distrutti. Ma la coda è lunga".

Previsioni per la coda? Quando si vedrà?

"In ottobre. E sarà pesante".

espresso.repubblica.it/dettaglio/una-crisi-dalla-coda-lunga-colloquio-con-patrizio-bianchi...

U, V, W? Tre lettere e il dopo-crisi (con ricaduta) - U, V, o W? Il dopo-crisi e la ricaduta

rassegnastampa.mef.gov.it/mefnazionale/PDF/2009/2009-08-25/200908251353...
laplace77
00martedì 25 agosto 2009 12:20
Re:
stelafe, 25/08/2009 11.18:

Quando finirà la crisi?

"La crisi non è a 'U', ma a 'L'. Per capirci, la crisi è come una cometa: prima vedi la stella, poi la coda. Bene, le banche non sono fallite, per cui possiamo dire che la stella è passata e non ci ha distrutti. Ma la coda è lunga".

Previsioni per la coda? Quando si vedrà?

"In ottobre. E sarà pesante".

espresso.repubblica.it/dettaglio/una-crisi-dalla-coda-lunga-colloquio-con-patrizio-bianchi...

U, V, W? Tre lettere e il dopo-crisi (con ricaduta) - U, V, o W? Il dopo-crisi e la ricaduta

rassegnastampa.mef.gov.it/mefnazionale/PDF/2009/2009-08-25/200908251353...




a questo proposito, piccolo "contraddittorio" (che senno' ce dicono che semo fazzzzzzziosi):

12:12 - Crisi: Scajola, "Ci sono segnali di ripresa anche in Italia"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Rimini, 25 ago - Dopo i dati
positivi di un ritorno alla crescita in Germania e nelle
economie emergenti "ci sono segnali di ripresa anche nel
nostro paese". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo
economico, Claudio Scajola, interpellato a margine del
Meeting di Rimini. "Io per natura - ha detto - cerco di
vedere il futuro sempre con l'ottimismo della ragione. Ci
sono dei segnali positivi di ripresa indicati dalla piu'
grande autorita' monetaria del mondo. Si sta riprendendo
timidamente la Germania, che e' il nostro migliore cliente,
si stanno riprendendo gli Stati Uniti e le nuove economie
emergenti". Anche per l'Italia ci sono segnali positivi e
"mi auguro si possa dire nel piu' breve tempo possibile che
la crisi e' finita e che l'Italia ne e' uscita meglio di come
vi e' entrata".



11:40 - Bce: Mersch, ripresa in Eurozona non e' sostenibile (stampa)

Ancora problemi per banche in II sem, soprattutto le minori

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lussemburgo, 25 ago - La
ripresa economica che sta emergendo in questi mesi in alcuni
Paesi dell'Eurozona, ad esempio Francia e Germania, non e'
sostenibile perche' e' ancora dipendente dagli aiuti
pubblici e dal recupero degli stock, che partono da livelli
molto bassi, e non e' accompagnata da una crescita degli
investimenti privati e dell'occupazione. Lo ha detto Yves
Mersch, Governatore della Banca del Lussemburgo e
consigliere della Bce, al quotidiano 'Luxemburger Wort',
spiegando che, malgrado il miglioramento del commercio
internazionale, soltanto un aumento globale della domanda
potrebbe rendere sostenibile questo trend. "Non dobbiamo
farci prendere dall'ottimismo e pensare che tutto sia
passato", ha detto Mersch. Il banchiere centrale ha anche
previsto un ulteriore aumento delle svalutazioni bancarie
nel secondo semestre del 2009 a causa del peggioramento
delal qualita' del credito, precisando che i problemi
riguarderanno soprattutto le banche di dimensioni piu'
piccole, mentre le grandi, che presentano rischi sistemici,
sembrano essere fuori pericolo.


a voi scegliere chi e' piu' credibile e chi spaccia mezze verita'...


...per quanto mi riguarda:

- s'e' evitata la "crisi totale", coi salvataggi dei "too big to fail" (specie in US, ma pure in GB,DE,FR,benelux e di striscio in IT -> bond, tremorti bond)

- non si potra' evitare la "crisi sostanziale", quella del circolo vizioso debiti->taglio consumi->taglio occupazione->taglio consumi, contraltare del precedente "boom a debito" (chiamarlo "virtuoso" me pare un'offesa)

quindi il peggio (del peggio del peggio -> il rischio di bancarotta di tutto il sistema, la "fine del capitalismo") e' alle spalle, ma il futuro non e' per niente roseo, affatto.

prima che si torni alla "crescita", si dovra' completare il deleveraging, sia nelle banche che nelle imprese che nei privati

un mare di denaro preso a prestito dal futuro, a cui deve ritornare (come denaro o come asset 'pignorato'), altro che "inflazione" da "iniezione"...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]



marco---
00martedì 25 agosto 2009 13:02
Re: Re:
laplace77, 8/25/2009 12:20 PM:

...per quanto mi riguarda:

- s'e' evitata la "crisi totale", coi salvataggi dei "too big to fail" (specie in US, ma pure in GB,DE,FR,benelux e di striscio in IT -> bond, tremorti bond)

- non si potra' evitare la "crisi sostanziale", quella del circolo vizioso debiti->taglio consumi->taglio occupazione->taglio consumi, contraltare del precedente "boom a debito" (chiamarlo "virtuoso" me pare un'offesa)

quindi il peggio (del peggio del peggio -> il rischio di bancarotta di tutto il sistema, la "fine del capitalismo") e' alle spalle, ma il futuro non e' per niente roseo, affatto.

prima che si torni alla "crescita", si dovra' completare il deleveraging, sia nelle banche che nelle imprese che nei privati

un mare di denaro preso a prestito dal futuro, a cui deve ritornare (come denaro o come asset 'pignorato'), altro che "inflazione" da "iniezione"...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]

Quoto quello che hai scritto, in particolare la definizione che hai dato de "il peggio è passato", a mio giudizio molto equilibrata. Dici molte bene anche quando affermi di "un mare di denaro preso a prestito dal futuro", è per questo che la crisi sarà lunga e non terminerà senza spese.
A proposito di deleveraging...

CALCIO DI RIGORE, NELL'OCCUPAZIONE! (Fonte: icebergfinanza.splinder.com - 07/08/2009)

...Ora vorrei lasciare il mercato del lavoro per dirigere l'attenzione su un bellissima analisi di Comstockfunds.com un sito che potete trovare da sempre tra i link di Icebergfinanza, una analisi sul deleveraging in atto a livello mondiale, la "debt deflation " per eccellenza.

"Siamo nel processo di deleveraging, più leveraged della storia economica, molti investitori guardano a ciò come ad un segnale positivo. Noi d'altra parte guardiamo a ciò con apprensione per il forte impatto negativo che avrà sull'economia per gli anni a venire, un impatto che potrebbe portare ad un paio di decenni persi, come solo il Giappone ha sperimentato nel corso degli ultimi 20 anni. E' vero che il Giappone non ha agito rapidamente come abbiamo fatto noi, ma il nostro rapporto debito/PIL è attualmente molto peggiore di quello che il Giappone sperimentò in tutto il processo di deleveraging."...

...Nella lunga analisi si sottolinea inoltre che il deleveraging verrà amplificato da un eccesso di produzione , dal tasso di disoccupazione che resterà alto, dalla disponibilità di credito contraente e dalla drammatica diminuzione del patrimonio netto...


Il peggio è sì stato evitato, ma penso che questa crisi ci accompagnerà per un bel po' di anni, e non sarà virtuale come il denaro creato dal nulla, bensì del tutto tangibile.

Marco
laplace77
00venerdì 28 agosto 2009 18:34
non lo fate rosicare...

...state zitti...

...che il genio del male sapeva gia' dal 1995 che ci sarebbe stata la crisi...

...e la colpa e' della globalizzazione...



ECONOMIA

Al Meeting di Rimini, il ministro dell'Economia cita Mandrake e Otelma
"Quello che colpisce di più è che nessuno ha mai chiesto scusa"


Tremonti: "Economisti come maghi
Salvare il popolo, non le banche"


RIMINI - Dal palco del Meeting di Rimini il ministro dell'Economia Giulio Tremonti si scaglia contro gli economisti: il loro dibattito sulla crisi somiglia a una "riunione che realmente ricorda quelle dei maghi". E ripete, citando un detto inglese che per uscire dalla crisi bisogna salvare il popolo, non le banche.

Il titolare del Tesoro cita Mandrake, Harry Potter, "fino al mago Otelma" per dire che "le riunioni degli economisti sono proprio così e quello che colpisce di più è che nessuno di questi ha mai chiesto scusa, nessuno ha mai detto di aver sbagliato. Sbagliano sempre gli altri. Fa effetto che il coro continui: se ci fosse consenso da parte di tutti di stare zitti 1-2 anni ne guadagneremmo tutti e anche loro stessi".

"Vedo che è pieno di gente che per sopravvivere dice esattamente il contrario di quello che diceva per vivere", continua Tremonti ribadendo di aver previsto la crisi anche se qualcuno gli contesta che se così fosse non avrebbe tassato banche e petrolieri.

"Io non sono un economista e questa volta è una cosa che mi aiuta - afferma il ministro - Ma ho sempre pensato che a fine Novecento il mondo stava entrando in una curva diversa, colpa della globalizzazione che ha effetti positivi e effetti negativi. Ho sempre pensato che ci sarebbe stata una crisi causata dalla globalizzazione ma era impossibile immaginare in che giorno e in che misura".

Per Tremonti "ci voleva un mago per capire in che giorno sarebbero crollati i mercati e di quanto, ma non per capire che la crisi sarebbe arrivata e che le cose non sarebbero rimaste come prima". "Io - sottolinea - la crisi l'avevo prevista già dal 1995".

Nel suo intervento il ministro dell'Economia ribadisce un concetto più volte espresso negli ultimi mesi: "Per uscire dalla crisi si è passati da una tasca all'altra, con una piccola differenza, che la tasca dei banchieri è dei banchieri, la tasca del governo è di tutti". "Dovrà esserci una riflessione" sulla scelta di aver aiutato le banche per uscire dalla crisi, aggiunge. E cita un detto in inglese: "Salvate il popolo, non le banche". Poi, parlando della spesa per la crisi che incide sul debito, sottolinea: "E' un rapporto che peggiora per salvare la spesa che si fa per salvare i signori delle banche".

(28 agosto 2009)



non po' esse ignoranza, e' malafede...

laplace77
00sabato 29 agosto 2009 21:45
nonostante il pilotaggio...
...dell'informazione in generale e di questo sondaggio in particolare (che l'opzione "Japan" non e' neanche lontanamente prevista), 50k americani su 100k non sono molto ottimisti...


1. When do you think the economy will improve?

In the next few months 7%
In six months to a year 25%
In a year or more 54%
It's already on the mend 14%

Total responses to this question: 102850


[SM=g7600]


ah, il pessimismo vale pure per altri sondaggi

1. Do you think the job market is getting better?

Yes 19%
No, it's getting worse 54%
No, it's the same 27%

Total responses to this question: 103827


[SM=g1750163]


ma se invece che pessimismo fosse solo sano, disincantato realismo?

1. Would you buy a home now?

Yes, housing prices have hit bottom. 49%
No, the real estate market still has further to drop. 51%

Total responses to this question: 37841


[SM=g1784310]


(sylvestro)
00giovedì 15 ottobre 2009 10:44
BANKITALIA: NEL 1* SEM REDDITO FAMIGLIE -1% E AUMENTA DEBITO
(ASCA) - Roma, 15 ott - La crisi colpisce le famiglie che nel primo semestre accusano una contrazione del reddito disponibile reale dell'1% mentre vedono crescere l'indebitamento, secondo stime contenute nel bollettino economico di Bankitalia.

Il risultato riflette principalmente la contrazione dei redditi nominali, a fronte di una crescita molto contenuta del deflatore dei consumi. Rispetto alla dinamica piu' favorevole osservata nei primi tre mesi dell'anno, il deterioramento risente sia dell'aggravarsi della riduzione dei redditi da lavoro, connesso con il forte calo occupazionale, sia del minor flusso di dividendi e utili prelevati dalle imprese.

Nell'estate e' proseguito il recupero del clima di fiducia delle famiglie, che in settembre si e' riportato ai livelli di fine 2006. Si conferma inoltre il peggioramento degli indicatori relativi alle intenzioni di acquisto di beni durevoli e alle condizioni del mercato del lavoro, che si sta verosimilmente riflettendo sulla domanda delle famiglie. Sui piani di consumo peserebbe anche il timore di ulteriori perdite di valore della ricchezza immobiliare, in presenza di diffusi segnali di ribasso dei prezzi delle case. Dopo due anni di stasi, nel secondo trimestre del 2009 il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile ha mostrato un lieve rialzo, al 58 per cento, un valore che si mantiene nettamente al di sotto di quello medio per l'area dell'euro (91 per cento in marzo). Gli oneri sostenuti dalle famiglie italiane per il servizio del debito (pagamento di interessi e restituzione del capitale) hanno invece registrato un'ulteriore diminuzione (al 9,6 per cento del reddito disponibile). Nei mesi estivi e' proseguita la riduzione dei tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di abitazioni, che nel prosieguo dell'anno incidera' sul servizio del debito in proporzione alla quota dei prestiti a tasso variabile. Si sono invece mantenuti pressoche' invariati i tassi sul credito al consumo.

did/mcc/rob
(sylvestro)
00venerdì 16 ottobre 2009 15:12
( A dire il vero non mi ha convinto molto il ragionamento, pero' mi sembra una tesi poco discussa ...)


Il fermo navale globale ovvero: la ripresa che non c'e'
laplace77
00venerdì 16 ottobre 2009 21:03
la seconda ondata dello tsunami

www.youtube.com/watch?v=3fDGfMriRQI

[SM=g1750163]

(sylvestro)
00venerdì 16 ottobre 2009 21:42
Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 21.03:





ai eit iu uen oblaig mi tu lissen in inglisc [SM=j7569]

Comunque grazie [SM=g1750865]



"...
Air date 9/25/09

In the first hour, financial advisor Joe Meyer provided an update on the current (and future) economic meltdown. Meyer believes the rally in the stock market will end soon. The Dow Jones Industrial Average, which closed at 9665 on Friday, will go back down to 6470, he said. If that number gets violated, Meyer warned, the next stop could be 4123 and possibly even 2450 as a final panic bottom.

He predicted a second wave of home mortgage defaults when rates reset in 2010 and 2011. Meyer said the next bubble to burst will be commercial real estate, which he anticipates will crash harder than the residential market. A projected 125,000 retail stores are expected to close in 2009 alone, he added, leading to even more bank defaults and further job losses.

Meyer pointed out that 10 states have unemployment rates above 10%, but thinks the true number is much higher, around 16-17%. He suggested setting up programs to put people to work in the public works sector, building and improving roads, bridges, ports, and other infrastructure. Meyer also talked about the end of the U.S. Dollar as a world reserve currency, the commodities bull market, and his recommendation that people buy precious metals, such as silver.
..."
laplace77
00venerdì 16 ottobre 2009 22:40
Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
(sylvestro), 16/10/2009 21.42:




ai eit iu uen oblaig mi tu lissen in inglisc [SM=j7569]

Comunque grazie [SM=g1750865]


..."




allora te ne regalo un altro

www.youtube.com/watch?v=Kgp_7Gko7v4

e' un po' vecchiotto, risale a prima del botto di lehman
(e verso la fine del video in pratica lo "preannuncia")

buono come "riassuntino"

[SM=g1750163]

(sylvestro)
00venerdì 16 ottobre 2009 22:59
Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 22.40:




allora te ne regalo un altro

www.youtube.com/watch?v=Kgp_7Gko7v4

e' un po' vecchiotto, risale a prima del botto di lehman
(e verso la fine del video in pratica lo "preannuncia")

buono come "riassuntino"

[SM=g1750163]




Almeno qui ho potuto seguire il labiale [SM=g7576]



Anche se vecchiotto resta impressionante, peccato non averlo visto all'epoca; secondo te ce ne sono piu' recenti dello stesso tizio?

Tu sei pronto al secondo botto, io vorrei raccogliere qualche altro vaticinio.


ri-grazie [SM=g1750826]
laplace77
00venerdì 16 ottobre 2009 23:13
Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
(sylvestro), 16/10/2009 22.59:


Anche se vecchiotto resta impressionante, peccato non averlo visto all'epoca;



quoto


(sylvestro), 16/10/2009 22.59:


secondo te ce ne sono piu' recenti dello stesso tizio?



di lui non ho trovato nulla...


(sylvestro), 16/10/2009 22.59:


Tu sei pronto al secondo botto, io vorrei raccogliere qualche altro vaticinio.



mi pare che la cosa sia nei numeri, quelli dei nuovi reset dopo la "pausa"...

"pausa" che guarda un po' ha consentito alle banche di lucrare sui rialzi in borsa...

...mentre l'economia reale e' andata perdendo posti di lavoro, in un circolo vizioso che portera' a nuovi default e un ulteriore aggravio della crisi...

...senza contare lo strombazzamento sulla "ripresa" sulla "uscita dalla crisi" sul "peggio alle spalle"

...una bull trap ben architettata, alla fine lo scopo e' il passaggio dei cerini...

[SM=g1750163]



---edit:

va' che vaticinio ti spara questo famoso personaggio...


www.youtube.com/watch?v=cRXyoVaMeFA



[SM=g9128]

dgambera
00venerdì 16 ottobre 2009 23:22
Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 23.13:

"pausa" che guarda un po' ha consentito alle banche di lucrare sui rialzi in borsa...




Lap, a me è venuto il sospetto che le banche non hanno lucrato sui rialzi di borsa, ma che l'hanno causato il rialzo di borsa, così come avevano causato i crolli.

Ti dico il giro che ho in mente io, vediamo che ne pensi:
- il giocattolo si rompe e cominciano le foreclosures;
- le banche cominciano a stornare i valori degli asset svalutati in bilancio e tappano i buchi (pena il fallimento) vendendo altri asset (azioni & C.) e tenendosi quelli in svalutazione (pena ulteriori ribassi, causa panic selling);
- coi mercati in preda al febbrone riescono ad estorcere agli stati ed alle autorità finanziarie aiuti "no-limits" in modo da avere un pò di ossigeno e smettere di vendere sui mercati finanziari (pena il collasso, in quanto non hanno sufficienti titoli per coprire gli enormi buchi e poi più vendono e meno riescono a coprire, perchè gli asset venduti hanno ormai perso parecchio);
- superata la bonaccia e sfruttando le enormi masse di liquidità ottenute in aiuto, riprendono posizioni in borsa (comprano a prezzi bassi e possono mediare le perdite);
- ora gli resterebbe solo fare in modo da riportare gli asset che hanno originato tutto ciò ai valori iniziali, ma prima devono superare un altro maremoto.
(sylvestro)
00venerdì 16 ottobre 2009 23:26
Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 23.13:



mi pare che la cosa sia nei numeri, quelli dei nuovi reset dopo la "pausa"...

"pausa" che guarda un po' ha consentito alle banche di lucrare sui rialzi in borsa...

...mentre l'economia reale e' andata perdendo posti di lavoro, in un circolo vizioso che portera' a nuovi default e un ulteriore aggravio della crisi...

...senza contare lo strombazzamento sulla "ripresa" sulla "uscita dalla crisi" sul "peggio alle spalle"

...una bull trap ben architettata, alla fine lo scopo e' il passaggio dei cerini...

[SM=g1750163]





[SM=g10303] E' pericolosa la tua conclusione; gia' un annetto fa, parlandone con amici, avevo presagito che l'affacciarsi della crisi (soprattutto negli stati uniti) avrebbe permesso ai pirati di usare lo strapotere dei soldi drenati a ufo direttamente sulla parte produttiva espandendosi come un cancro nei settori industriali e tecnologici strategici.

La seconda puntata della crisi secondo me sara' questa, incertezza camuffata da caos; e bada bene che non sto parlando di ripresa delle quotazioni di borsa o di avvento della rinascita economica ma solo della seconda grande tappa del processo di accentramento di potere economico.

A lor signori poco importa delle percentuali di disoccupati, della crescita del debito pubblico e privato, della svalutazione del dollaro e della inflazione delle materie prime.

laplace77
00venerdì 16 ottobre 2009 23:31
Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 16/10/2009 23.22:




Lap, a me è venuto il sospetto che le banche non hanno lucrato sui rialzi di borsa, ma che l'hanno causato il rialzo di borsa, così come avevano causato i crolli.

Ti dico il giro che ho in mente io, vediamo che ne pensi:
- il giocattolo si rompe e cominciano le foreclosures;
- le banche cominciano a stornare i valori degli asset svalutati in bilancio e tappano i buchi (pena il fallimento) vendendo altri asset (azioni & C.) e tenendosi quelli in svalutazione (pena ulteriori ribassi, causa panic selling);
- coi mercati in preda al febbrone riescono ad estorcere agli stati ed alle autorità finanziarie aiuti "no-limits" in modo da avere un pò di ossigeno e smettere di vendere sui mercati finanziari (pena il collasso, in quanto non hanno sufficienti titoli per coprire gli enormi buchi e poi più vendono e meno riescono a coprire, perchè gli asset venduti hanno ormai perso parecchio);
- superata la bonaccia e sfruttando le enormi masse di liquidità ottenute in aiuto, riprendono posizioni in borsa (comprano a prezzi bassi e possono mediare le perdite);
- ora gli resterebbe solo fare in modo da riportare gli asset che hanno originato tutto ciò ai valori iniziali, ma prima devono superare un altro maremoto.



ne piglio una fresca fresca e grossa grossa...

Bank of America accusa perdite per un miliardo di dollari


Sui risultati pesano svalutazioni di asset per 2,6 miliardi e l'incapacità della divisione investment di contrastare le ferite inferte dal credito al consumo.
...
Proseguendo nell'analisi dei risultati, il margine di interesse è sceso a 11,42 miliardi di dollari da 11,64, mentre il margine finanziario é salito a 14,61 miliardi da 7,98.



confronta con le definizioni di borse.it/ansa


Margine di interesse lordo
Il margine di interesse è la fondamentale componente di reddito di una banca derivante dalla sua tradizionale attività di intermediazione (raccolta prestiti e titoli). Esso comprende i ricavi da raccolta (intesi come mark down x volumi) e i ricavi da impieghi (intesi come mark up x volumi); dove per mark down si intende il differenziale fra il tasso medio sui depositi e il rendimento medio lordo dei Bot in circolazione; per mark up il differenziale fra il tasso medio sugli impieghi e il rendimento medio lordo dei Bot in circolazione.

Margine finanziario
Il margine finanziario è la differenza tra profitti da operazioni finanziarie e perdite da operazioni finanziarie



traduzione a braccio: "la BofA continua a registrare perdite sui mutui/prestiti/ecc mentre incrementa i guadagni 'da trading'"

no?

dgambera
00venerdì 16 ottobre 2009 23:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 23.31:



ne piglio una fresca fresca e grossa grossa...

Bank of America accusa perdite per un miliardo di dollari


Sui risultati pesano svalutazioni di asset per 2,6 miliardi e l'incapacità della divisione investment di contrastare le ferite inferte dal credito al consumo.
...
Proseguendo nell'analisi dei risultati, il margine di interesse è sceso a 11,42 miliardi di dollari da 11,64, mentre il margine finanziario é salito a 14,61 miliardi da 7,98.



confronta con le definizioni di borse.it/ansa


Margine di interesse lordo
Il margine di interesse è la fondamentale componente di reddito di una banca derivante dalla sua tradizionale attività di intermediazione (raccolta prestiti e titoli). Esso comprende i ricavi da raccolta (intesi come mark down x volumi) e i ricavi da impieghi (intesi come mark up x volumi); dove per mark down si intende il differenziale fra il tasso medio sui depositi e il rendimento medio lordo dei Bot in circolazione; per mark up il differenziale fra il tasso medio sugli impieghi e il rendimento medio lordo dei Bot in circolazione.

Margine finanziario
Il margine finanziario è la differenza tra profitti da operazioni finanziarie e perdite da operazioni finanziarie



traduzione a braccio: "la BofA continua a registrare perdite sui mutui/prestiti/ecc mentre incrementa i guadagni 'da trading'"

no?





Quindi secondo te la fase "tappo i buchi grazie agli aiuti utilizzati per riconquistare posizioni in borsa" non si è conclusa?
(sylvestro)
00venerdì 16 ottobre 2009 23:39
Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 16/10/2009 23.13:




"... they are coming to the turning point where the authorities will not be able to bailes out ..."

mmmhmmm Sta facendo il pesce nel barile a beneficio di noi spettatori.

laplace77
00sabato 17 ottobre 2009 15:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 16/10/2009 23.36:




Quindi secondo te la fase "tappo i buchi grazie agli aiuti utilizzati per riconquistare posizioni in borsa" non si è conclusa?




secondo me le banche, come e' scoppiata la crisi subprime, visto che "sapevano", hanno cominciato a "distribuire", uscendo se non in gain almeno decentemente...

...quando e' saltata lehman e il bubbone era noto a tutti, le grosse banche gia' s'erano "alleggerite" abbastanza, hanno ricominciato a comprare a marzo, anche coi soldi degli aiuti

no?

dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 16:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
laplace77, 17/10/2009 15.40:




secondo me le banche, come e' scoppiata la crisi subprime, visto che "sapevano", hanno cominciato a "distribuire", uscendo se non in gain almeno decentemente...

...quando e' saltata lehman e il bubbone era noto a tutti, le grosse banche gia' s'erano "alleggerite" abbastanza, hanno ricominciato a comprare a marzo, anche coi soldi degli aiuti

no?




E fin qui c'ero pure io....

La mia domanda è: secondo te, la fase degli acquisti con gli "aiuti" è finita?

Dirai, "ancora non c'è nemmeno una exit-strategy, quindi le misure eccezionali sono ancora in campo": però, mica lo so se hanno smesso o meno, dato che gli indici di borsa sono fermi agli stessi livelli da un pò ormai (a parte gli US a 10k).
grella
00sabato 17 ottobre 2009 16:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 16/10/2009 23.22:




Lap, a me è venuto il sospetto che le banche non hanno lucrato sui rialzi di borsa, ma che l'hanno causato il rialzo di borsa, così come avevano causato i crolli.

Ti dico il giro che ho in mente io, vediamo che ne pensi:
- il giocattolo si rompe e cominciano le foreclosures;
- le banche cominciano a stornare i valori degli asset svalutati in bilancio e tappano i buchi (pena il fallimento) vendendo altri asset (azioni & C.) e tenendosi quelli in svalutazione (pena ulteriori ribassi, causa panic selling);
- coi mercati in preda al febbrone riescono ad estorcere agli stati ed alle autorità finanziarie aiuti "no-limits" in modo da avere un pò di ossigeno e smettere di vendere sui mercati finanziari (pena il collasso, in quanto non hanno sufficienti titoli per coprire gli enormi buchi e poi più vendono e meno riescono a coprire, perchè gli asset venduti hanno ormai perso parecchio);
- superata la bonaccia e sfruttando le enormi masse di liquidità ottenute in aiuto, riprendono posizioni in borsa (comprano a prezzi bassi e possono mediare le perdite);
- ora gli resterebbe solo fare in modo da riportare gli asset che hanno originato tutto ciò ai valori iniziali, ma prima devono superare un altro maremoto.



Hai scordato un passaggio............pensaci bene..... [SM=g1749697]




dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 16:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
grella, 17/10/2009 16.28:



Hai scordato un passaggio............pensaci bene..... [SM=g1749697]








Chiedo l'aiuto del pubblico [SM=g6942]
grella
00sabato 17 ottobre 2009 16:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 17/10/2009 16.37:




Chiedo l'aiuto del pubblico [SM=g6942]



Risposta del pubblico:

1 I banchieri fanno beneficenza ---------

2 Le Aziende quotate emettono bond a nastro ----------------------

3 Le Banche restituiscono gli aiuti alle Pmi ---








laplace77
00sabato 17 ottobre 2009 16:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
dgambera, 17/10/2009 16.15:



E fin qui c'ero pure io....

La mia domanda è: secondo te, la fase degli acquisti con gli "aiuti" è finita?

Dirai, "ancora non c'è nemmeno una exit-strategy, quindi le misure eccezionali sono ancora in campo": però, mica lo so se hanno smesso o meno, dato che gli indici di borsa sono fermi agli stessi livelli da un pò ormai (a parte gli US a 10k).




ancora non sono "finiti" gli aiuti, certo, non ci sono piu' le quasi-nazionalizzazioni (usa, uk, olanda, belgio, fr, de), ma continuano coi tassi bassi (che alzeranno come ci sara' un lontano sentore di inflazione) e soprattutto col "quantitative easing" (acquisto di titoli semi-spazzatura), ma gia' parlano di smettere.

secondo me gia' hanno cominciato a vendere quello che era cresciuto di piu' e che e' piu' rischioso (loro sanno)...


dgambera
00sabato 17 ottobre 2009 17:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: la seconda ondata dello tsunami
grella, 17/10/2009 16.44:



Risposta del pubblico:

1 I banchieri fanno beneficenza ---------

2 Le Aziende quotate emettono bond a nastro ----------------------

3 Le Banche restituiscono gli aiuti alle Pmi ---












Accendo la 3 [SM=g6942] [SM=g9128]
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