Prezzi immobiliari - dati e previsioni

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marco---
00lunedì 10 giugno 2013 09:47
L'unico incentivo valido per vendere casa: +37% di sconti rispetto a inizio anno (annunci) (Fonte: idealista.it - 10/06/2013)

Il credito si è esaurito, compravendite ancora giù, ora anche i proprietari se ne sono accorti e hanno messo mano ai prezzi. Secondo le rilevazioni dell’ufficio studi idealista.it a maggio si sono moltiplicati gli sconti operati dai proprietari che hanno un immobile in vendita sul portale, +37% rispetto a inizio anno.

Lo stock d'invenduto aumenta, nuovi immobili con sconto si cumulano ai vecchi e fanno esplodere l'offerta con ribassi in salita al 4,5% rispetto al un totale di 288.505 immobili.

Per la prima volta dal 2008 - da quando idealista rileva questo indice - lo sconto medio in valore assoluto supera i 23 mila euro, mentre si mantiene stabile sotto l’8% la percentuale di sconto.

"Un brusco risveglio per i proprietari – ha commentato Vincenzo De Tommaso, responsabile ufficio studi di idealista.it – che con il perdurare della recessione iniziano ad avere necessità di vendere e si mostrano più elastici per assicurarsi i clienti migliori, quelli solvibili, dal momento che le case non si comprano per i prezzi elevati e le difficoltà di accedere ai mutui".

Gli sconti più generosi si registrano nei grandi centri del sud.

Tra i grandi centri Bari (10,9%%) precede Napoli e Palermo, entrambe con un ribasso medio pari al 10%. Sotto la media nazionale si collocano invece Firenze (7,4%), Roma (6,7%), Bologna e Milano che chiudono la fila appaiate al 6,6%.

In 16 province si registrano ribassi a due cifre. Guida il lotto Grosseto (14,4%) seguita da Rieti (13,8%) e Siena (12,9%). All’opposto della tavola, Novara è l’area con la percentuale di sconto meno marcata, appena il 3%.

Tra le province dove si è registrato il numero maggiore di annunci che indicano una diminuzione del prezzo di listino spicca Roma, dove la frequenza di sconti sullo stock d'immobili disponibili sul mercato è del 6,9%, a evidenziare la rigidità della domanda nel mercato capitolino. Roma precede Verona (5,8%) e Bergamo (5,7%), tra le città dove il repricing è più diffuso.
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00lunedì 10 giugno 2013 14:56
Vendi casa? Taglia il prezzo del 20% (Fonte: La Stampa - di Sandra Riccio - 10/06/2013)
marco---
00giovedì 13 giugno 2013 20:57
I prezzi delle case in Italia scendono già a un ritmo superiore all'Irlanda (tabelle) (Fonte: idealista.it - 13/06/2013)

In un anno i prezzi delle case nel nostro paese sarebbero scesi a livello nazionale del 4,1%, uno dei dati peggiori secondo il Knigh Frank Global House Price Index, che tiene in considerazione l'andamento del mercato immobiliare in 55 paesi.

35 dei paesi analizzati da Knight Frank, uno dei centri studi più affermati a livello mondiali, sono in terreno positivo. Sorprende il ritorno alle follie immobiliari di Dubai, mentre, solita Cina a parte, Colombia e Brasile trainano il continente sudamericano.

Se andiamo verso il basso invece, l'Italia registra un netto calo, persino peggiore dell'Irlanda. La tigre celtica in questi ultimi anni si era convertita, insieme alla Spagna, nel simbolo della bolla immobiliare in Europa. Tuttavia si comprende questo posizionamento, in virtù del fatto che a Dublino e dintorni i prezzi sono praticamente crollati del 50% in 5 anni e quindi si sta per toccare fondo.

L'Olanda è invece l'ultima vittima della sbornia post bolla: fanno peggio solo l'Ungheria, un paese rovinato dai mutui in franchi svizzeri e la Grecia, su cui ormai ogni commento è superfluo.
marco---
00mercoledì 3 luglio 2013 09:10
Indice idealista 2t 2013: scopri la variazione dei prezzi delle case nella tua città (Fonte: idealista.it - 03/07/2013)

Secondo trimestre ancora all’insegna dei ribassi diffusi nelle città capoluogo italiane, dove i prezzi delle case sperimentano ulteriori riduzioni in 39 dei 52 centri monitorati

è quanto rileva l'ultima rapporto del portale immobiliare idealista.it, che ha osservato l'andamento dei prezzi di 50.715 immobili presenti nel database del portale tra aprile e giugno. ecco cosa succede nella tua provincia

la primavera ha confermato le difficoltà dell’inizio del 2013, non solo la stretta creditizia, ma anche i tempi di reazione lenti dei proprietari hanno prodotto lo stallo delle compravendite.
a partire dall’estate scorsa però i prezzi di listino degli immobili hanno preso una decisa china discendente diffondendosi nel 75% dei mercati analizzati, mentre lo scorso anno i ribassi riguardavano il 61% delle città campione

i cali trimestrali oscillano tra il 7,5% di brescia fino allo 0,2% di firenze, in questa ampia forbice si collocano in pratica 3 città su 4 fra quelle monitorate

tra i grandi mercati roma soffrire più di tutti. la capitale segna un'accelerazione a ribasso nel secondo trimestre (2,9%) e accumula una caduta nell'ordine del 9,9% anno su anno, seguita da milano (-2,1%) e napoli (-0,8%), apparentemente la città con i listini più stabili delle grandi città

per quel che riguarda le principali città capoluogo, svalutazioni maggiori a palermo (-3,9%) e bari (3,2%); lieve flessione per bologna (-0,7%), torino (-0,6) e firenze (-0,2); diverso il trend per venezia (1,1%) e catania (3% ), tornate in terreno positivo

nonostante la serie di ribassi roma, con i suoi 4.095 euro al metro quadro si conferma città più cara d’italia, seguita da milano (3.963 euro/m2) e firenze (3.609 euro/m2). nella parte opposta della tavola c’è biella, l’unica città con prezzi sotto i mille euro, con i suoi 905 euro/m²

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it: “il mercato è combattuto tra due opposte tendenze, chi vuole vendere e chi ci vuole provare. fino a ieri tra i venditori è prevalsa una certa rigidità, per questo il mercato immobiliare italiano non ha corretto quanto ci si potesse aspettare in tempi di recessione, anche in relazione ai dati macroeconomici e a quanto avvenuto in altri paesi. i prezzi sono ancora troppo alti, mentre la domanda è improntata al sano realismo, per questo il mercato ristagna. l’imu ha aumentato le case in vendita e questo probabilmente si tradurrà con un numero maggiore di proprierari intenzionati a vendere rivedendo le loro pretese. tuttavia per seconda parte dell’anno ci aspettiamo un atterraggio morbido delle quotazioni facilitato dall’impignorabilità della prima casa e dall’interesse delle banche a scongiurare una bolla immobiliare per pilotare l’uscita dalla crisi nella maniera meno traumatica possibile”

le principali città

roma accelera la corsa a ribasso delle quotazioni registrata soprattutto nella seconda parte del 2012 attenuandosi nel primo trimestre di quest’anno. durante i mesi primaverili i proprietari hanno operato una nuova drastica sforbiciata ai prezzi, calati ancora di un 2,9%.
dopo questo arretramento ulteriore il prezzo medio delle case nella capitale si attesta a 4.095 euro al metro quadro

anche a milano una tendenza decisamente ribassista nel secondo trimestre dell’anno
manifesta la difficile situazione del mattone sul fronte delle quotazioni, che segnano un meno 2,1% portando il prezzo sotto i 4mila euro, a 3.963 euro al metro quadro

dei grandi mercati napoli è quello che ha attenuato maggiormente la caduta, a un ritmo dello 0,8% nel trimestre appena trascorso. ora acquistare casa nel capoluogo partenopeo costa in media 3.164 euro/m², solo il 2,8% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso
la capitale del sud tuttavia non ha invertito il ciclo negativo, con ribassi che si estendono a 8 delle 10 aree cittadine investendo quelle di maggior pregio come il lungomare (5.555 euro/m², -4,5%) che segna il peggiore andamento trimestrale

dopo la primavera comprare casa costa meno anche negli altri quartieri di maggiore interesse per i napoletani: fuorigrotta (3.126 euro/m²; -3,5%), vomero (4.559 euro/m²; -3%) e centro storico (2.575 euro/m²; -2%) abbassano la media in un mercato estremamente polarizzato tra aree molto care e zone popolari dove le quattro mura costano intorno ai 2 mila euro al metro quadro

il calo delle quotazioni può attendere per i proprietari di torino, bologna e firenze tutte città dove lo sbocco sull’affitto è più facile per differenti ragioni che riguardano i singoli mercati. il secondo trimestre per queste importanti piazze immobiliari è trascorso all’insegna della stabilità sul fronte dei prezzi anche se la dinamica nel dettaglio dei quartieri offre una visione meno appiattita della realtà

a livello generale comunque sia il mercato torinese che quello bolognese sembrano dominati da una chiara tendenza ribassista, mentre firenze appare ancora in bilico tra due opposti orientamenti

i ribassi a torino e a firenze hanno toccato punte fino al 4,4% - rispettivamente per il periferico santa rita-lingotto-mirafiori e porta romana-giardino di boboli-due strade -, a bologna il picco più basso si ha nel quartiere saragozza, che segna un meno 7,5%

intanto in attesa che arrivino tempi migliori, per gli immobili residenziali in vendita nel capoluogo sabaudo a giugno sono stati richiesti in media 2.268 euro al metro quadro, a bologna 2.857 euro al metro quadro, mentre a firenze la il valore sale a 3.609 euro al metro quadro. tutti valori non lontani da quelli di inizio anno

l’indice dei prezzi degli immobili di idealista.it

il portale immobiliare idealista.it è attualmente una delle pagine web più utilizzate in italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. con una base dati di migliaia di immobili attualmente in vendita sul portale, la divisione studi idealista.it realizza le analisi relative al prezzo degli immobili dal 2007. dopo cinque anni di attività idealista.it è attualmente una fonte autorevole del mercato per altri uffici studi, entità bancarie e media

nota metodologica

per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 50.715 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra il 1° aprile e il 30 giugno del 2013. per assicurare l’esattezza dei dati, sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato e le case con giardino, perché provocherebbero una distorsione nella rilevazione dei prezzi di una determinata zona. per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono scartati quei comuni che presentano un numero inferiore a 100 immobili. l’indice immobiliare di idealista è elaborato con i prezzi di offerta sui metri quadrati costruiti (a corpo)

l’indice immobiliare di idealista è stato elaborato sui prezzi di offerta, non sul prezzo di vendita; vale a dire , che tutti i valori dell’analisi non coincidono con il prezzo finale dell’operazione di compravendita che può essere più basso di quello inizialmente proposto dal venditore
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00giovedì 25 luglio 2013 10:03
Milano prezzi I° semestre 2013
Prezzi: case nuove -2,9% - usato -3,5% (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Cristina Giua - 24/07/2013)
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00mercoledì 7 agosto 2013 08:28
FIAIP: prezzi immobili -25% dal 2007 ad oggi
Fiaip: le lobby finanziarie e prezzi troppo alti impediscono agli italiani di comprar casa (Fonte: idealista.it - 07/08/2013)

...il rapporto urbano immobiliare della fiaip descrive un quadro ancora di recessione, con le compravendite ulteriormente in calo e un crollo dei valori del 25% dal 2007 ad oggi. nonostante ciò domanda e offerta non riescono ancora ad incontrarsi, perché a separarle c'è un altro 15% di distanza sul prezzo. chi riesce a spuntarla in fase di contrattazione compra, per gli altri c'è l'impasse...
marco---
00lunedì 19 agosto 2013 07:19
Mercato immobiliare, prezzi e transazioni in caduta libera (Fonte: Italia Oggi Sette - di Roberto Rilletti - 19/08/2013)
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00martedì 3 settembre 2013 09:29
Prezzi delle case in picchiata, secondo l'economist siamo alla resa dei conti (grafici) (Fonte: idealista.it - 03/09/2013)

Dopo 5 anni di stagnazione prima e discesa dei prezzi poi, la tendenza negativa per i valori immobiliari non è terminata, anzi. Secondo l'autorevole settimanale The Economist, che pubblica il suo consueto Global House Price Index, le abitazioni sono ancora sopravvalutate dell'11% rispetto ai nostri stipendi. Ma il calo ha intrapreso ormai l'accelerazione finale.

Nell'ultimo anno infatti l'Italia è, tra i 18 paesi analizzati, al terzo posto per la discesa più pronunciata dei prezzi delle case (-5,7%). Solo in Olanda e Spagna è andata peggio, trattandosi di due paesi in cui è ufficialmente esplosa la bolla immobiliare e del credito. Ricordiamo che The Economist fornisce gli indici dei prezzi al netto dell'inflazione.

A livello di analisi economica esistono due metodi per analizzare i valori immobiliari. Uno è il price to rent, ossia la relazione tra prezzi di vendita al mq e prezzi di affitto al mq. in questo caso l'Italia sarebbe quasi in equilibrio, con un vantaggio persino per le locazioni.

L'altro è il price to income, ossia i valori rispetto agli stipendi. In questo secondo caso i listini da noi sono sopravvalutati dell'11%. Questo indicatore è più aderente alla realtà nei paesi con alto indice di proprietà com'è il nostro.

Dopo 5 anni di crisi immobiliare vediamo comunque come, nel lungo periodo la curva dell'Italia (in viola nel grafico qui sotto) sia tutto sommato costante e prevedibile. Periodi di grandi aumenti, alternati a lustri di cali e stagnazione. Considerando però l'ultima parte della curva vediamo un repentino aumento del calo: i valori immobiliari sembrano aver in qualche modo tenuto, ma ora scendono in modo accettato.

Rispetto al grafico precedente, che analizza le fluttuazioni percentuali, è interessante vedere cosa sia successo in realtà in quasi 40 anni, al netto dell'inflazione. I valori immobiliari in Italia hanno garantito una rivalutazione di poco più del 25%, decisamente meno che in paesi come regno unito o Francia, ma decisamente di più della solita Germania, un paese in cui il mattone del resto non è considerato un investimento interessante.

Articolo visto in The Economist: Mixed messages
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00martedì 3 settembre 2013 09:40
Nomisma: per il 2013 previsto calo prezzi immobili superiore al 5%
Casa, previsioni fosche per mercato: -6% nel 2013 (Fonte: milanofinanza.it - 10/07/2013)

La flessione del mercato immobiliare proseguirà nel corso del 2013, e anche le previsioni degli operatori del settore sono fosche. Lo rileva Nomisma che, presentando a Roma l'"Osservatorio sul mercato immobiliare", riferisce di un calo del 14,2% delle compravendite di abitazioni nelle 13 maggiori città italiane nel primo trimestre dell'anno (-53,8% rispetto ai livelli pre-crisi) e stima per il 2013 un -6% complessivo, al di sotto delle 420mila unità.

Un monitoraggio dell'istituto evidenzia che "più del 50% degli intervistati ritiene verosimile un ulteriore calo delle compravendite e quasi il 70% prevede un calo dei prezzi". Nomisma quindi, a fronte della "contrazione del pil più marcata rispetto alle previsioni di inizio anno", della flessione degli investimenti e della "incertezza e precarietà del quadro macroeconomico" stima un -6% di compravendite per il 2013, accompagnato da un calo superiore al 5% sul fronte dei prezzi. Nel 2014 è prevista una risalita delle compravendite a quota 470mila, e "per il 2015 si dovrebbe superare quota 500mila unità vendute", ma proseguirà "l'andamento deflattivo" dei prezzi seppure "con intensità decrescente".
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00mercoledì 11 settembre 2013 09:47
Immobili: nel I° semestre prezzi in calo e domanda in crescita (Fonte: primapress.it - 11/09/2013)

(PRIMAPRESS) MILANO - Segnali che fanno tirare un primo sospiro di sollievo, quelli relativi al mercato immobiliare nel primo semestre dell’anno: i segni restano negativi, ma il calo dei prezzi del comparto residenziale sembra prossimo ad arrestarsi e a ridare stabilità all’intero settore. È questo il primo dato emerso nell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e relativo al primo semestre del 2013.

Se a livello nazionale il prezzo medio degli immobili in vendita è diminuito del 3,2% su base annua (da giugno 2012 a giugno 2013), la contrazione dello 0,6% nella prima parte dell’anno porta a leggere con meno apprensione del solito i dati sul mattone.

«Prosegue la flessione dei prezzi in tutto il territorio nazionale – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it – ma le città con più di 250.000 abitanti e gli immobili in vendita nel Nord del Paese aiutano a tenere questa contrazione sotto l’1%. A settembre 2013 il prezzo medio ponderato degli immobili residenziali italiani si è assestato intorno ai 2.700 € per metro quadro»...
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00domenica 15 settembre 2013 10:33
Erba: in 3 anni prezzi abitazioni -28%
Erba, invenduto l’80% delle case nuove (Fonte: laprovinciadicomo.it - 15/09/2013)

...negli ultimi tre anni il valore delle abitazioni è passato in media da 2.500 a 1.800 euro al metro quadrato». Ma il dato più impressionante interessa i terreni edificabili: «In questo caso il calo è pari al 50 per cento. Siamo passati da 300 euro a 150 euro al metro cubo»...
marco---
00martedì 17 settembre 2013 09:19
Immobili e repricing, le 10 città dove i prezzi sono calati di più (tabella) (Fonte: idealista.it - 17/09/2013)

In un anno segnato da compravendite a picco, recessione e tassazione alle stelle, l'unica soluzione per tanti proprietari che hanno urgenza di vendere il proprio immobile è stata quella di abbassare i prezzi. Ecco una rassegna delle città che hanno risentito maggiormente del rallentamento del mercato nell'ultimo anno.

1 – Perugia non attrae più gli investitori come negli anni del boom. Complice il calo delle iscrizioni all’università e l’imu le case non si comprano più, e l’euro forte scoraggia gli stranieri. Fioccano le occasioni nel centro storico, la discesa dei prezzi si è attenuata nel secondo quarter.

2 – Terni i consumatori fanno i conti con minori disponibilità di capitale e minori possibilità di accesso ai mutui, ma soprattutto con la paura e la preoccuapazione per il futuro di una città che si reggeva sull’industria chimica e siderurgica in fase di costante contrazione.

3 - Novara non c’è riscontro tra richiesta e offerta sugli immobili già esistenti, una forbice che varia tra il 15 e il 20%. La città sta sofferendo un momento difficile sul fronte occupazionale dal momento che industria e agricoltura segnano il passo. Il residenziale medio ha subito il maggiore impatto, meglio va il centro e l’ultrapopolare, tanti anche gli immobili all’asta in città.

4 – Brescia manca all’appello un’intera fetta di mercato costituita da immigrati e da giovani coppie, i più colpiti dalla crisi. I prezzi in città sono scesi e i venditori segnalano ampi margini di trattativa. l’interesse infatti c’è, ma manca il credito. in crescita le vendite a riscatto.

5 – Sassari tutto fermo dalle parti della sardegna con prezzi a picco un alto stock di invenduto. Pur di riattivare le compravendite ci si inventa permute e affitto programmato, mentre per il mercato delle seconde case si spera nel piano casa.

6 – Roma la capitale è tra i grandi mercati quello che soffre di più, come testimonia l’ulteriore calo del 2,9% dell’ultimo quarter. Calano tutti i quartieri rivalutati in eccesso, da nomentano san-lorenzo al centro storico passando per i quartieri di maggior pregio, tutti con cali a due cifre rispetto all’estate scorsa che testimoniano la bolla silente del mercato capitolino.

7 – Vicenza vive la crisi della piccola e media impresa con imprese che delocalizzano, la fuga di capitali all’estero, e meno investimenti nel mattone. Per questo la domanda è in forte calo e neanche la richiesta di alloggi per le famiglie dei dipendenti della nuova base americana ederle 2 ha prodotto la ripresa sperata per mancanza di tipologie adeguate alle richieste delle famiglie. Per adesso si può parlare di un’occasione mancata.

8 – Ferrara sembra evere smaltito l’effetto sisma, ma il mercato premia solo quei proprietari davvero intenzionati a vendere adeguando i prezzi alla domanda. Per questo i valori nel centro emiliano sono in chiaro trend negativo e lo sconto al momento dell’acquisto può arrivare al 20%. Qualche segnale positivo arriva dalle banche che hanno ripreso a erogare mutui.

9 - Livorno il mercato ristagna soprattutto nella fascia media. ad essere più colpite le famiglie, infatti il mercato fermo è quello tipicamente di sostituzione, trilocali e quadrilocali. Per risparimare si opta per i bilocali, le richieste non mancano per gli immobili di fascia alta.

10 - Prato terminata la “corsa all’oro” che tra il 2002-2008 aveva provocato un’impennata dei prezzi incontrollata, si assiste a fenomeni di riflusso con una contrazione dei valori a velocità maggiore rispetto ad altre città della toscana. non manca l’interesse per la casa di proprietà, ma mentre prima c’erano 10 persone che cercavano casa, ora sono diventate 5, a fronte di un’offerta decisamente più elevata, per questo i prezzi sono destinati a scendere ancora.
marco---
00mercoledì 18 settembre 2013 07:14
Immobliare, Tecnocasa: nel mercato c'è voglia di ripresa (Fonte: simplybiz.net - 17/09/2013)

...Prezzi

Nel primo semestre del 2013 l’analisi dei prezzi in base alla dimensione delle realtà territoriali vede una diminuzione del 4,7% nelle grandi città, del 4,8% nell’hinterland delle grandi città e del 5% nei capoluoghi di provincia.

Tra le grandi città la diminuzione meno forte dei valori si è registrata a Napoli (-3%), seguita da Milano (-3,6%) e da Genova (-3,9%). Verona con -7,9% è la città in cui le case hanno perso più valore.

I quartieri periferici delle grandi città hanno, ancora una volta, registrato una perdita di valore più forte, rispetto alle aree semicentrali e centrali.

Nell’hinterland delle grandi città la diminuzione più sensibile dei prezzi ha interessato i comuni della provincia di Firenze (-6,4%), Genova (-6,1%) e Bari (-5,9%).

L’analisi per aree geografiche vede il Centro Italia chiudere il semestre con una diminuzione dei prezzi del 6,0%, a seguire il Nord Italia con -4,8% ed infine il Sud Italia con -4,6%...

...Previsioni

Per i prossimi mesi prevediamo ancora un ribasso dei valori e riteniamo che l’anno possa chiudersi con una contrazione dei valori compresa tra -8% e -6%. Le compravendite potrebbero oscillare tra 420 e 450 mila transazioni.
marco---
00giovedì 3 ottobre 2013 09:26
Studio Gabetti Professonecasa e Grimaldi
Milano: tra il 2007 e il 2013 i prezzi degli immobili hanno registrato un calo medio del 20,3% con punte del 30% (Fonte: Libero Milano - di Dino Bondavalli - 03/10/2013)
marco---
00sabato 5 ottobre 2013 10:32
Mercato casa 2013: continua il calo dei prezzi a giugno -5,9%
Variazione tendenziale in fase di "stabilizzazione", si è passati da -6% a -5,9%! [SM=g7576]
Mercato casa 2013: continua il calo dei prezzi a giugno -5,9% (Fonte: economia.leonardo.it - 04/10/2013)

Il calo dei prezzi delle abitazioni continua anche nel secondo trimestre del 2013. Secondo l’Istat c’è un calo dello 0,6% nei confronti del primo trimestre, e del 5,9% in rapporto allo stesso periodo del 2012.

L’ampiezza del calo sembra ridursi, visto che siamo passati dal -2,2% del quarto trimestre del 2012, al -1,5% del primo trimestre 2013, al -0,6% di cui vi ho appena parlato. Questa dinamica di stabilizzazione viene confermata dal fatto che la variazione tendenziale (quella riferita all’anno passato) era pari al -6% nel trimestre precedente, e come abbiamo visto al -5,9% nel secondo trimestre.

Il calo riguarda sia le abitazioni nuove – siamo al -0,8%, contro il -1,1% del trimestre precedente – che quelle già esistenti – siamo al -0,6% contro il -1,5% del primo trimestre. A livello tendenziale si può notare come al calo del prezzo delle abitazioni sia dovuto soprattutto agli immobili già esistenti (i prezzi hanno registrato un -7,4%) piuttosto che agli immobili di nuova costruzione (in questo caso i prezzi sono scesi solo del 2,6%).

Il mercato immobiliare vive una situazione complessa: i prezzi delle abitazioni nuove diminuiscono di meno, ma d’altra parte il calo su base annua si è amplificato rispetto al trimestre precedente (-1,3%).
marco---
00martedì 8 ottobre 2013 21:56
Indice idealista 3t 2013: i prezzi delle case scendono, ma ancora non basta (Fonte: idealista.it - 08/10/2013)

Il terzo trimestre del 2013 si chiude all'insegna dei cali generalizzati nella maggior parte dei capoluoghi italiani. i prezzi delle case scendono in 39 sui 54 centri monitorati

secondo l'ufficio studi di idealista.it -che ha osservato l'andamento delle quotazioni 97.957 immobili nel periodo luglio-settembre -i prezzi delle case di seconda mano in italia hanno continuato a scendere nel terzo trimestre dell’anno

pur permandendo una chiara tendenza ribassista delle quotazioni diffuse in tutto lo stivale, le città in saldo negativo sono meno del trimestre scorso, i prezzi sono calati in 39 dei 54 centri monitorati, pari al 70% del campione, mentre a giugno la percentuale era stata del 75%

se si escludono le grandi città, dove i prezzi sono ancora molto alti e i margini di discesa sono ancora elevati, si può dire che in alcune zone i prezzi hanno raggiunto il fondo, ciononostante il mercato è in un situazione di blocco perchè perdurano le condizioni d’incertezza economica, con un effetto depressivo sulla domanda

tra i grandi mercati roma rallenta la contrazione (-1,3%), mentre milano accelera la caduta (-2,3%) e napoli archivia i mesi estivi nel segno di una sostanziale tenuta (0,1%)

anche nel resto dei centri maggiori c’è una prevalenza di segni meno con venezia (-3,9%) a guidare la tendenza e torino all'opposto estremo (0,9%). fra i due poli si collocano palermo (-1,8%), genova (-1,3%) e firenze (-0,8%), mentre bologna (-0,1%) e bari (-0,1%) restano sui valori del dello scorso giugno

la performance peggiore del periodo spetta a padova (-7,2%), il rimbalzo maggiore a pisa (4,7%). roma, con un prezzo medio pari a 4.040 euro al metro quadro, si conferma la città più cara precedendo milano a 3.873 euro/m2 e firenze a 3.579 euro/m2, agrigento è il centro con i prezzi più bassi d’italia con i suoi 1.098 euro al metro quadro per quattro mura

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it: “in un quadro di prezzi in discesa, con tassi bassi previsti ancora a lungo si creano le condizioni per un ritorno d’interesse verso il mattone, soprattutto per chi è intenzionato ad acquistare la prima casa. ma questi timidi segnali di ripresa rischiano di essere subito disattesi dalla cronica instabilità del paese che si riflette negativamente sul mercato del lavoro e sul potere d’acquisto delle famiglie italiane, in ulteriore calo. tutto questo allontana la ripresa del mattone anche se l’aumento della quantità di immobili di qualità immessi sul mercato rende questo momento particolarmente proprizio per esplorare”



focus sui prezzi delle grandi città

roma chiude il terzo quarto dell’anno con un ulteriore calo dell’1,3% che fissa il prezzo medio degli immobili a 4.040 euro al metro quadro

la capitale attenua la velocità di caduta che ha caratterizzato gli ultimi 12 mesi, con contrazioni accumulate nell’ordine dll’8,7%. il trend ribassista permane in quasi tutti i quartieri dell’analisi ad eccezione dell’ eur-torrino (4.163 euro/m²; 0,2%) e di nomentano-san lorenzo (4.798 euro/m²; 2,2%)

i ribassi più decisi del periodo spettano ad arvalia-portuense (3.421 euro/m²; -4,3%) e il centro storico (6.296 euro/m²; -4,2%) dove i prezzi continuano a calare a ritmi sostenuti.
pur se intervallati da episodici rimbalzi le quotazioni vanno avvicinandosi alle soglie di sostenibiltà degli acquirenti, ma sembrano ancora lontani dall’aver raggiunto il punto di atterraggio, come dimostrano i cali sopra la media di altri 8 quartieri oltre a quelli già citati



continua a perdere quota il mattone milanese dopo l’ulteriore sforbiciata del terzo quarter
(- 2,3%) che porta i prezzi delle case sotto la madonnina a 3.873 euro al metro quadro

chiudono il trimestre saldo negativo 16 dei 18 quartieri cittadini. continua a perdere terreno porta vittoria (4.077 euro/m²;-7,5%) che guida la graduatoria dei ribassi cittadini. cali sopra la media per altri sei aree, da certosa (2.477 euro/m²; -5,7%) a vigentino-ripamonti (2.897 euro/m²; -2,5%), tutti gli altri soffrono meno

dopo un ulteriore calo su base trimestrale vialba-gallaratese (2.216 euro/m²; -1,9%) si conferma il quartiere con i prezzi più popolari, il centro storico (7.171/m²; -1%) è il più caro



prezzi delle case invariati a napoli dopo l’estate (3.166 euro/m²; 0,1%). con una svalutazione complessiva accumulata del 2,8% rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso
il capoluogo partenopeo evidenzia un tenuta a prova di crisi rispetto ai maggiori mercati

un fenomeno che si spiega con la mancanza di case in contesti che coniughino la qualità del parco immobili con buoni standard di vivibilità, per questo a napoli sono i quartieri come il vomero (4.548 euro/m²; -0,3%) a tenere su i prezzi

nel dettaglio dei quartieri la situazione mostra tuttavia maggiori sofferenze di quanto il dato tendenziale potrebbe far pensare: 8 su 10 sono in terreno negativo; la performance peggiore del trimestre riguarda il centro storico (2.460 euro/m²;-4,5%); cali maggiori al due per cento accomunano altri quattro quartieri, dal popolare piazza garibaldi (2.123 euro/m²; -2,9%) alle aree di maggior prestigio della città come il lungomare (5.445 euro/m², -2%), passando per fuorigrotta-bagnoli (3.087 euro/m²; - 1,2%), quartiere interessante per chi ha meno disponibilità di budget



l’indice dei prezzi degli immobili di idealista.it
il portale immobiliare idealista.it è attualmente una delle pagine web più utilizzate in italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. con una base dati di migliaia di immobili attualmente in vendita sul portale, la divisione studi idealista.it realizza le analisi relative al prezzo degli immobili dal 2007. dopo cinque anni di attività idealista.it è attualmente una fonte autorevole del mercato per altri uffici studi, entità bancarie e media

per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 97.957 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra il 1° luglio e il 30 settembre del 2013. per assicurare l’esattezza dei dati, sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato e le case con giardino, perché provocherebbero una distorsione nella rilevazione dei prezzi di una determinata zona. per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono scartati quei comuni che presentano un numero inferiore a 100 immobili. l’indice immobiliare di idealista è elaborato con i prezzi di offerta sui metri quadrati costruiti (a corpo)

l’indice immobiliare di idealista è stato elaborato sui prezzi di offerta, non sul prezzo di vendita; vale a dire , che tutti i valori dell’analisi non coincidono con il prezzo finale dell’operazione di compravendita che può essere più basso di quello inizialmente proposto dal venditore
marco---
00giovedì 31 ottobre 2013 09:17
Milano e Roma: flessioni superiori rispetto al II semestre 2012
Immobiliare: Gabetti, -4% prezzi delle case grandi citta' nel I sem. (Fonte: corriere.it - 30/10/2013)

I prezzi delle case nelle grandi citta' sono scesi in media del 4% nel primo semestre. Lo indica un report elaborato dall'ufficio studi Gabetti sulla base di dati delle agenzie Gabetti, Professionecasa e Grimaldi. Milano e Roma hanno mostrato flessioni lievemente superiori rispetto a quelle evidenziate nel II semestre 2012, rispettivamente -3,4% e -4%. Lo stesso vale per Bologna (-5,8%) e Torino (-3,7%). Genova (-4,8%) e Firenze (-3%) hanno mostrato flessioni poco distanti da quelle riscontrate il semestre precedente, mentre si e' attenuato il calo a Napoli (-3,8%) e a Palermo (-3,2%).
marco---
00mercoledì 20 novembre 2013 12:17
Previsioni Nomisma
Nomisma: nel 2015 si avvia la ripresa per compravendite e mutui (Fonte: ilvelino.it - 20/11/2012)

...L’anno in corso dovrebbe chiudersi con un numero di compravendite nell’ordine delle 407mila unità, cui corrisponde una variazione annuale pari a -8,3 per cento. Nel prossimo biennio le transazioni dovrebbero aumentare a un ritmo superiore al 9 per cento annuo, rimanendo pur sempre al di sotto delle 500mila unità. Questo scenario presuppone tuttavia una prosecuzione dell’aggiustamento dei prezzi degli immobili: il repricing, cominciato in ritardo rispetto alla caduta delle compravendite, proseguirà anche nel prossimo biennio, seppure con un’intensità via via decrescente. L’aggiustamento verso il basso dei valori immobiliari sarà significativo nel 2014 in tutti i comparti, sarà più contenuto nel 2015 (con decrementi di entità inferiore ai 2 punti percentuali), mentre occorrerà attendere il 2016 per tornare ad avere segni positivi...
marco---
00giovedì 21 novembre 2013 09:04
Previsioni Nomisma
Verso la ripresa, prezzi ancora giù (Fonte: Casa 24 Il Sole 24 Ore - di Emiliano Sgambato - 21/11/2013)

marco---
00martedì 3 dicembre 2013 13:24
Grandi città, piccoli prezzi: quotazioni ancora in calo (Fonte: Casa Italia - N.23 dicembre 2013)

marco---
00mercoledì 4 dicembre 2013 10:20
Casa.it - dati 3° trimestre 2013
Continua il trend positivo registrato dal mercato immobiliare (Fonte: infobuild.it - 04/12/2013)

Sono stati resi pubblici i dati sulle compravendite nel mercato immobiliare al terzo trimestre dell’anno in corso e, a livello nazionale, lo scostamento tra domanda e offerta si riduce in tutta Italia.
Il 3° trimestre 2013 ha, infatti, confermato i timidi segnali di miglioramento del mercato residenziale già registrati nei sei mesi precedenti e dovuti a un riavvicinamento della domanda e dell’offerta che ha dato nuovo vigore alle compravendite immobiliari. Il differenziale fra il prezzo di offerta e quello di domanda si riduce in particolare al Nord, – 9,6%, mentre al Centro e al Sud la forbice fra i valori resta ancora sopra i due punti percentuali, – 12,6% e -11,4%. L’avvicinamento fra i valori di chi mette in vendita e di chi vuole acquistare viene confermato nel Nord Italia dai dati positivi sul numero di scambi effettuati nel trimestre (+2,1%).
Migliora il Key Market Price, ovverosia il prezzo che per Casa.it rappresenta l’ideale punto d’incontro tra chi acquista e chi vende, per effetto della riduzione del divario tra i prezzi di Domanda e Offerta al metro quadro.
Se si guarda al valore degli immobili nei principali centri urbani della Penisola, Venezia si aggiudica il primato di città dove il mattone in vendita stacca le quotazioni più alte con un prezzo medio di 4.600 Euro al mq.
Il Leone di San Marco mette in riga Roma (4.400 Euro al mq), Milano (4.100 euro al mq) e Firenze (4.000 Euro al mq) in vetta alla graduatoria, distanziando la maggior parte delle città italiane, collocate al di sotto della fascia dei 3.000 euro al mq, e marcando un autentico abisso rispetto a Catanzaro, fanalino di coda con 1.300 euro al mq.
A livello nazionale, invece, il prezzo medio degli immobili in vendita staziona intorno ai 2.700 Euro al mq, con una differenza di 300 Euro rispetto a quanto richiesto da chi sta cercando casa, il Key Market Price si posiziona pertanto a 2.440 Euro al mq.
Il valore medio degli immobili in vendita, inoltre, risulta sensibilmente più alto nelle regioni del Nord Italia (2.600 Euro al mq) rispetto al Centro (2.450 Euro al mq) e alle regioni del Meridione (2.000 Euro al mq).
All’interno delle 3 macro-aree nazionali, infine, spiccano le quotazioni medie dell’offerta in regioni come Trentino (3.600 Euro al mq), Valle d’Aosta (3.500 Euro al mq), Liguria (3.200 Euro al mq), Lazio (3.250 Euro al mq), Toscana (3.100 Euro al mq) e Sardegna (2.750 Euro al mq), su cui evidentemente influiscono i valori immobiliari di città o località top per il turismo.




marco---
00giovedì 19 dicembre 2013 14:47
Secondo idealista.it la discesa dei prezzi proseguirà nei prossimi 2 anni
Casa, nel corso del 2014 attesi prezzi in discesa dal 3 al 5% (casa24.ilsole24ore.com di - Paola Dezza - 19/12/2013)

...Milano su tutte sarà la città che terrà meglio i prezzi. Qui l'agenzia delle Entrate ha registrato un incremento delle compravendite nel terzo trimestre 2013 del 9,4% rispetto allo stesso periodo 2012. In queste realtà gli operatori notano un maggior dinamismo: torna l'interesse all'acquisto sia da parte delle famiglie sia da parte degli investitori. Più complessa la situazione nell'hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia, dove - in alcuni casi - il calo dei prezzi potrebbe anche superare il 4-5 per cento.
Da idealista.it sottolineano le condizioni migliori per comprare: l'imposta di registro scesa per la prima abitazione al 2% dal precedente 3%, il calo delle imposte ipotecarie e catastali, il mantenimento degli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni dovrebbero determinare un miglioramento delle compravendite a partire dalla metà del 2014. Tuttavia la tendenza al repricing degli ultimi anni non si fermerà provocando un ulteriore aggiustamento dei prezzi nei prossimi due anni...
marco---
00lunedì 23 dicembre 2013 10:30
Superindice di CorriereEconomia: la valorizzazione immobiliare è tornata quasi ai livelli pre euro
Mattone Prezzi ancora giù Ma il mercato non sarà immobile (Fonte: Corriere Economia - di Gino Pagliuca - 23/12/2013)





marco---
00lunedì 23 dicembre 2013 20:06
Previsioni e dati a consuntivo 2010-2014
Nel 2014 prezzi in discesa fra 3 e 5% (Fonte: Casa 24 Plus Il Sole 24 Ore - di Paola Dezza - 19/12/2013)
Link alternativo: Casa, nel corso del 2014 attesi prezzi in discesa dal 3 al 5%

marco---
00giovedì 26 dicembre 2013 17:28
Andamento dei prezzi di richiesta per immobili in Italia (26/12/2013)



Vedi anche andamento prezzi a: Roma, Milano, Bologna
marco---
00sabato 28 dicembre 2013 09:41
idealista.it: prezzi in discesa per i prossimi 2 anni
previsioni immobiliari 2014 secondo idealista.it (Fonte: idealista.it - 27/12/2013)

a partire dalla seconda metà del 2014 una serie di fattori dovrebbero determinare un miglioramento delle compravendite, ma solo se i prezzi raggiungeranno un livello adeguato alla capacità di spesa degli italiani

secondo vicenzo de tommaso dell'ufficio studi di idealista.it: per l'anno prossimo prevediamo condizioni migliori per comprare casa: l'imposta del registro scende dal 3% al 2%, caleranno le imposte ipotecarie catastali, non si pagherà l'imu sulla prima casa (anche se arrriva la iuc), sgravi fiscali anche sulle ristrutturazioni

il tutto in un contesto tassi bassi previsti ancora a lungo e un ritorno all'erogazione del credito per effetto delle misure d'impulso del governo e della banca centrale. fattori che dovrebbero determinare un miglioramento della situazione delle compravendite a partire dalla seconda parte dal 2014

tuttavia, la tendenza al repricing rilevata in questi ultimi anni non si fermerà provocando un ulteriore aggiustamento dei prezzi nei prossimi due anni. il calo dei valori immobiliari resta l'unica leva che può riattivare un mercato che continua ad essere depresso dalla perdita del potere di acquisto delle famiglie, dalla crisi del credito, e a livello di prospettive economiche con effetti sulla fiducia dei consumatori

le compravendite ripartiranno solo quando i prezzi raggiungeranno un livello adeguato alla capacità di spesa degli italiani tenendo conto che il nostro è un mercato maturo e i margini per chi vende si assottiglieranno, a vantaggio di chi acquista

con la crisi la casa è tornata ad essere un bene d'uso abitativo, peraltro a pannaggio solo di chi ha accantonato dei risparmi (oggi la casa si acquista con risorse proprie). da quest'anno il governo sta mettendo in atto una serie di misure d'impulso al mercato delle locazioni, così il 2014 sarà ancora un anno buono per l'affitto

irpef sugli immobili sfitti, cedolare con minore carico fiscale sui redditi da affitto, e le difficoltà a vendere i propri immobili sono tutti stimoli che faranno crescere l’offerta. per effetto di tutti questi fattori anche i canoni potrebbero scendere nel corso dell'anno prossimo

con prezzi più accessibili la casa per la villeggiatura potrebbe ritornare protagonista
marco---
00sabato 28 dicembre 2013 18:38
Il calo dei prezzi potrebbe prolungarsi fino all’ultima parte dell’attuale decennio
Previsioni sui prezzi delle case: 2013 – 2015 (Fonte: livellocasa.it - dicembre 2013)

Cosa accadrà ai prezzi delle case nel prossimo triennio? Si verificherà la tanto attesa stabilizzazione delle quotazioni, o siamo destinati a subire gli effetti di un declino che potrebbe abbracciare l’intero decennio in corso?

A ben osservare le più recenti previsioni su cosa accadrà ai prezzi delle case nel prossimo triennio, si potrebbe facilmente concludere che a dominare gli anni a venire sarà, ancora una volta, la massima incertezza. In altri termini, le condizioni di mercato sono ancora troppo complesse per poter divenire a un percorso evolutivo univoco (o per lo meno ragionevolmente attendibile), con buona pace degli operatori che vorrebbero schiarire le nubi dinanzi a sé.

A fronte di previsioni ottimistiche, secondo le quali il 2013 rappresenterà l’anno di stabilizzazione delle difficoltà, in grado di lasciare spazio a una gradevole e graduale inversione di tendenza, vi sono numerose ricerche previsionali che, invece, stimano il triennio che si avvicina quale ennesimo periodo di estrema criticità per il mattone italiano ed europeo.

A voler semplificare l’approccio interpretativo, possiamo ricordare come il punto di partenza di qualsiasi ricerca previsionale sia derivato dall’attuale considerazione sui prezzi: pur in tempi di esplicita e prolungata crisi, i prezzi delle case si sono mantenuti su livelli notevolmente (eccessivamente?) elevati, mal bilanciati con il deterioramento continuo del potere d’acquisto delle famiglie italiane.

Sulla base di ciò, continuano ad alimentarsi gli auspici di una nuova contrazione dei prezzi che possa non solamente ricondurre le quotazioni del mattone sui livelli ante-crisi (dal 2007), ma altresì rappresentare l’occasione per ristabilizzare i prezzi sui valori prossimi al periodo ante-euro. Ne consegue che nel corso dei prossimi anni, secondo uno scenario negativo (ma non di certo il più pessimista che abbiamo avuto modo di analizzare in queste settimane), i prezzi delle case potrebbero subire un lento declino che si prolungherà stancamente fino all’ultima parte dell’attuale decennio. Fallimenti, incertezza, pressione fiscale e scarso supporto del sistema creditizio potrebbero condurre i prezzi delle case al di sotto del loro costo di costruzione.

Il rischio in fase di consolidamento è che l’atteggiamento degli italiani possa subire un parziale cambiamento, con una diffusa disaffezione nei confronti dell’investimento nell’immobiliare, non più così conveniente, almeno nel breve termine. Ma sarà proprio così?
marco---
00giovedì 9 gennaio 2014 14:13
Idealista: il calo dei prezzi colpisce più duro a Roma e in Lombardia. Napoli in controtendenza (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Simone Lupo Bagnacani - 09/01/2014)

Prezzi ancora in calo nel 2013 per le case italiane: la conferma arriva dal portale Idealista.it secondo cui nell'anno appena concluso le quotazioni immobiliari sono scese nella maggior parte dei capoluoghi, con Roma e Milano che hanno perso rispettivamente il 7,1% e il 3,1%, mentre tra i grandi centri risulta in controtendenza solo Napoli dove sono saliti dello 0,9%.

La discesa dei prezzi non si è però tradotta in un incremento delle transazioni che potrebbe arrivare il prossimo anno, come spiega Vincenzo De Tommaso dell'Ufficio studi del portale: «Per l'anno prossimo prevediamo condizioni migliori per chi è intenzionato ad acquistare casa con la conferna di sgravi e incentivi fiscali su imposte e ristrutturazioni, sull'andamento delle compravendite però influirà molto un aggiustamento dei prezzi in linea con le possibilità degli italiani: in questo caso nel 2014 potremmo assistere a una piccola ripresa per il settore immobiliare con un incremento degli acquisti finalizzati ad abitazione principale».

Il calo dei prezzi, in lieve rallentamento negli ultimi tre mesi dell'anno, riguarda 42 dei 50 capoluoghi monitorati e, tolta Napoli, tutte le grandi città: a Genova è del 6,5%, a Palermo del 6,2%, a Bari e Firenze del 5,1%, a Bologna del 4,1% e a Torino dello 0,4%. Per quanto riguarda invece le città intermedie è alla Lombardia che spetta la maglia nera con le flessioni più pesanti a Brescia -15,4%, Lodi -14,6%, Bergamo -12,6% e Como -10,5%, ma il quadro è fosco in tutta la penisola come dimostrano il calo del 9,8% di Perugia, dell'8,4% di Pescara e dell'8% di Siracusa. In positivo è da segnalare la situazione di Grosseto con una crescita del 7,4% mentre Modena, Cagliari , Rimini, Novara e Arezzo segnano incrementi più contenuti.

Andando ad analizzare nel dettaglio tra le grandi città è Roma quella dove si è perso più valore, tanto che, con il calo del 7,1%, il prezzo medio al metro quadro scende a 3.965 euro, per la prima volta dal 2008 sotto i 4 mila euro. Il calo più marcato (-15,5%) si registra in centro storico dove comunque il metro quadro resiste ancora sopra i 6 mila euro. Soglia 4 mila euro viene abbattuta anche a Milano dove il metro quadro scende a 3.903 in calo del 3,1%, nonostante la prestazione positiva degli ultimi tre mesi che lascia ben sperare per il prossimo anno. La città più cara d'Italia è però Venezia dove il prezzo medio, in calo dello 0,7%, è di 4.525 euro. Per la prima volta quest'anno lo studio ha scorporato la città lagunare da Mestre per dare un'indicazione più realistica, visto che i prezzi sulla terra ferma non arrivano a 2 mila euro.

Un discorso a parte va fatto per Napoli dove i prezzi sono saliti dello 0,9% a 3.300 euro ma si tratta, spiega l'analisi, «di un mercato carente di abitazioni che coniughino la qualità del parco immobili con buoni standard di vivibilità, per questo il suo trend è spesso influenzato dai prezzi dei quartieri di maggior pregio tanto che la tenuta è solo apparente perché nel dettaglio quasi tutte le zone cittadine sono in rosso». Ribasso contenuto, 0,4%, anche a Torino che si attesta a 2.247 euro al metro quadro, dove però si registrano dinamiche molto diverse tra periferia, in deciso calo, e centro che regge.
A Bologna invece il prezzo medio è di 2.728 euro in flessione del 4,1% a causa soprattutto degli ultimi mesi dell'anno, mentre a Firenze si spendono 3.588 dopo un calo del 5,1%, che però non ha quasi coinvolto i quartieri del centro e il quartiere di Santo Spirito. Lo stesso calo lo registra Bari dove però il valore medio è molto più basso a 2.431 euro.
Tra i grandi centri, però, i prezzi più economici sono quelli di Palermo dove bastano in media 1850 euro a seguito di un ulteriore calo del 6,2%. Palermo è anche la città che presenta lo "spread" minore tra i diversi quartieri, appena 1200 euro di differenza tra gli immobili signorili di via Libertà, 2500, e le palazzine popolari della Zisa, 1300.
marco---
00venerdì 10 gennaio 2014 09:23
Idealista: tutti i dati sui prezzi del 2013
indice prezzi case idealista.it: anche nel 2013 il mattone vede rosso (Fonte: idealista.it - 10/01/2014)

I prezzi delle case di seconda mano in italia hanno registrato un’ulteriore contrazione nell’ultimo trimestre del 2013, confermando il calo già evidenziato nell’arco dell’anno nell’84% delle città capoluogo monitorate da idealista.it

è quanto ha rilevato l’ufficio studi del portale immobiliare che ha osservato l'andamento delle quotazioni di 107.915 immobili nel periodo ottobre-dicembre

dall’ultima rilevazione risulta che solo 8 dei 50 capoluoghi italiani monitorati da idealista chiudono l’anno in terreno positivo, anche se la corsa a ribasso si è attenuata nell’ultimo trimestre dell’anno; repricing più accentuato nelle città intermedie rispetto ai grandi mercati, fra questi solo napoli chiude in terreno positivo; su base trimestrale diminuiscono le città in segno negativo rispetto alla passata rilevazione (il 59% contro il 70% del terzo trimestre)

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it: anche in un contesto di cali generalizzati, con margini di trattativa ampi, il 2013 è stato un anno di transazioni difficili per l’attendismo degli acquirenti e le difficoltà di accesso al credito. per l’anno prossimo prevediamo condizioni migliori per chi è intenzionato ad acquistare casa con sgravi e di incentivi fiscali in arrivo riguardanti le imposte e le ristrutturazioni. è chiaro che sull’andamento delle compravendite molto influirà un aggiustamento dei prezzi in linea con le possibilità degli italiani. in questo caso nel 2014 potremmo assistere a una piccola ripresa per il settore immobiliare con un incremento degli acquisti finalizzati ad abitazione principale pagati con propria liquidità o finanziati, ma solo in minima parte. sarà questo il new normal dopo la grande crisi”

al termine dell’ennesimo anno di recessione, segnato da una domanda improntata al realismo e la tassazione alle stelle che ha incrementato l’offerta, i prezzi nei grandi mercati sperimentano il taglio maggiore nella capitale (-7,1%), milano segna ancora una contrazione del 3,1%, in controtendenza, napoli (0,9%) incrementa di poco i valori dello stesso periodo dell’anno scorso

confermata la tendenza negativa per tutti i pincipali centri dove genova (-6,5%) segna il punto più basso e torino (-0,4%) il più alto, tra questi estremi troviamo anche palermo (-6.2%), bari (-5,1%), firenze (-5,1%), bologna (-4,1%) e padova (-1,4%)

il primato dei ribassi a livello di città intermedie spetta ai centri lombardi:
brescia (-15,4%), lodi (-14,6%), bergamo (-12,6%) e como (-10,5%), con cali a due cifre, simboleggiano le difficoltà del paese che si avvertono maggiormente proprio nella regione traino dell’economia italiana; da perugia (-9,8%) a pavia (-5%) dieci sono i centri che segnano ribassi superiori al cinque per cento; 8 città registrano un rimbalzo positivo con il picco a grosseto (7,4%)


nella graduatoria delle città più care d’italia venezia, con i suoi 4.525 euro/m² precede roma, per la prima volta sotto i 4mila euro al metro quadro dopo la lunga serie di ribassi, e milano con i suoi 3.963 euro al metro quadro. nella parte opposta della tavola c’è biella con i suoi 867 euro/m²





tra i principali mercati roma chiude l’anno con il peggior saldo annuale, una contrazione pari al 7,1% che fissa il prezzo delle case a 3.965 euro al metro quadro. è la prima volta con prezzi sotto i 4mila euro per la capitale da quando idealista ha iniziato le rilevazioni (2008)

negli ultimi 12 mesi la capitale ha aumentando la velocità di caduta trascinata dai quartieri dove prezzi erano stati gonfiati maggiormente: 9 su 21 aree in cui è suddivisa la capitale hanno fatto registrare contrazioni sopra la media con i ribassi più decisi nel centro storico (6.002 euro/m²; -15,5%), monte verde (4.097 euro/m²; -12,2%) ed arvalia-portuense (3.326 euro/m²; -11,1%)

il trend ribassista permane in quasi tutti i quartieri dell’analisi ad eccezione di nomentano-san lorenzo (4.832 euro/m²; 0,8%) che in compenso era stato il più veloce a riassorbire la bolla e ora sembra aver raggiunto il punto di atterraggio (-18,2% rispetto al livello massimo del 2009)



il mattone milanese si è svalutato ancora del 3,1% quest’anno, un risultato solo parzialmente attenuato dalla positiva performance dell’ultimo quarter (0,8%). ora per acquistare casa sotto la madonnina “bastano” 3.903 euro al metro quadro contro gli oltre 4mila dell’anno scorso

chiudono in saldo negativo il 2013 tutti e 18 i quartieri cittadini in special modo le zone periferiche di greco-turro (2.703 euro/m²;-9,7%), forlanini (3.169 euro/m²; -9,5%) e lorenteggio-bande nere (3.064 euro/m²;-9,1%) a indicare che soffre particolarmente la fascia medio-bassa di mercato, dove a oggi la domanda è fiacca

i cali sopra la media interessano altre 10 aree metropolitane, da porta vittoria (4.341 euro/m²; -8,5%) a corvetto-rogoredo (2.660 euro/m²; -3,4%) passando per le vie del centro (7.069 euro/m²) dove le case hanno accumulato una svalutazione pari al 5,4%

nonostante i cali di quest’anno i valori del centro storico restano i più elevati a livello cittadino, all’opposto è vialba-gallaratese (2.264 euro/m²; -3 %) la zona con i prezzi più popolari



al giro dell’anno prezzi delle case di napoli segnano un rimbalzo positivo dello 0,9% rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso, che li porta a 3.289 euro al metro quadro

il capoluogo partenopeo aveva denotato già nei trimestri precedenti una tenuta maggiore rispetto alle altre grandi piazze immobiliari, tuttavia nella valutazione dell’andamento tendeziale va tenuta nella giusta considerazione la singolarità di un mercato carente abitazioni in contesti che coniughino la qualità del parco immobili con buoni standard di vivibilità, per questo il suo trend è spesso influenzato dai prezzi dei quartieri di maggior pregio come il vomero (4.363 euro/m²; -8,5%) o il lungomare (5.748 euro/m², -2,5%), dove le metrature ampie e i prezzi alti “pesano” in misura prevalente sulla determinazione del dato cittadino

la tenuta dei prezzi a napoli è solo apparente perchè nel dettaglio delle zone cittadine troviamo cifre in rosso dappertutto, con i cali maggiori segnalati in piazza garibaldi (2.075 euro/m²; -11,5%), fuorigrotta-bagnoli (3.040 euro/m²; -9,5%) e miano-secondigliano (1.732 euro/m²; -9,3%), i quartieri più econonomici dove comprare casa



negli altri principali centri italiani la discesa dei prezzi è proseguita all’insegna dell’allineamento delle quotazioni alle disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti.
s77937
00venerdì 10 gennaio 2014 11:32
Quando comprare?
Secondo voi si può pensare di comprare in questo momento?
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